Guidato da un'assidua frequentazione della Sacra Scrittura Mario Antonelli, in questa fresca raccolta di meditazioni offre, in semplicità e con persuasiva passione , un vademecum sulla gioia cristiana e sul cammino quotidiano da intraprendere per raggiungerla. Dove cerchiamo la gioia? Cosa vuol dire cercare la gioia nel Signore? Una raccolta di meditazioni spirituali, ispirate agli Esercizi ignaziani e profondamente radicate nella Sacra Scrittura, che riflettono sulla gioia cristiana. Attraverso nove intense meditazioni, don Mario Antonelli esplora il passaggio dalla tristezza alla gioia, da molteplici punti di vista: personale, generazionale ed ecclesiale. Il punto di partenza è l'episodio di Emmaus, che rappresenta il percorso paradigmatico del cristiano, dallo sconforto al riconoscimento, proseguendo con riflessioni sulla gioia di Gesù, dei discepoli e di Maria. Ogni capitolo è introdotto e concluso da preghiere, arricchito da citazioni di esperienze missionarie e da figure ispiratrici come Madeleine Delbrêl e i monaci di Tibhirine. Il tema centrale è la gioia come linguaggio vitale della fede, un'esperienza profonda e paradossale, che emerge anche attraverso il dolore e le difficoltà della vita. Antonelli, con uno stile semplice e appassionato, invita i lettori a cercare la gioia nel quotidiano, mostrando come essa sia il fondamento di una vita cristiana autentica e missionaria.
. Nel suo discorso di ingresso all'Arcidiocesi di Milano nel 1980, Carlo Maria Martini parlò delle "città particolarmente a me care", con un'attenzione speciale a Gerusalemme, descritta nella Bibbia come il luogo dove tutti i popoli si riuniranno. Questo legame con Gerusalemme è stato costante nei suoi interventi pubblici e nei suoi scritti, fino a culminare nella decisione di trasferirsi lì come "meta definitiva di un cammino". Una scelta maturata attraverso un percorso spirituale, culturale ed esistenziale complesso, rende ancor più significativa dal contesto di divisioni e conflitti attuali. In tutto il testo emerge il suo impegno per la pace tra i popoli di diversi fedi, che vedono in Gerusalemme un punto di riferimento. Il volume offre ai lettori, credenti e non, una lucida analisi di valori essenziali, indispensabili per un mondo lacerato come la stessa Gerusalemme. Oggi, davanti all'attuale clima di lacerazione e conflitto israelo-palestinese, ripercorrere le riflessioni del Cardinale è ancora più significativo, per approfondire la storia passata di quei luoghi, per intravedere un futuro possibile, per lasciarsi interpellare da una lettura biblico-sapienziale che ha come unico obbiettivo ricordare i valori forti che appartengono all'umanità e di cui il mondo ha ora più che mai bisogno. Non ci sarà pace sul pianeta finché non ci sarà pace in Gerusalemme: intercedere e impegnarsi là per la giustizia e per la pace significa lavorare a beneficio del mondo intero.
Aleksander Dugin (nato nel 1962) è un filosofo russo, considerato da molti come l’ispiratore del pensiero di Vladimir Putin. Padre Paolo M. Siano, uno dei maggiori studiosi italiani e internazionali della Massoneria, conduce in questo libro un’analisi rigorosamente teologica e filosofica della dottrina di Dugin, sintetizzata nell’efficace formula della “Metafisica del Caos”. Dugin teorizza infatti la discesa necessaria ed irreversibile nell’abisso del male, il rifiuto della logica aristotelica e della ragione, la rivalutazione del Caos come principio primordiale ed eterno dell’universo. Chi vuole comprendere la geopolitica di Putin deve risalire a questa inquietante visione del mondo di cui padre Siano ci fa comprendere l’essenza.
Padre Paolo Maria Siano (nato nel 1972) è sacerdote religioso dei Frati Francescani dell'Immacolata, Dottore in Storia Ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana, fino al 2013 ha insegnato Storia della Chiesa presso il "Seminario Teologico Immacolata Mediatrice" (STIM) dei Francescani dell'Immacolata. Dal 2013 al presente presta servizio pastorale in una parrocchia dell'Emilia-Romagna. Collabora con la rivista “Fides Catholica” e con l’agenzia di informazioni "Corrispondenza Romana". Con Casa Mariana Editrice ha pubblicato tre libri: "La Massoneria tra esoterismo, ritualità e simbolismo - Vol. 1" (2012), "Un manuale per conoscere la Massoneria" (2012), "La Questione Francescana - Un contributo storico-ermeneutico" (2013).
Dal 1982 fino alla sua morte, madre Anna Maria Cànopi ha tenuto quotidianamente una lectio divina per le sue suore, trasformandola in un commento completo alla Bibbia contestualizzato all'oggi. Queste lezioni, inizialmente scritte e poi registrate, sono state per anni accessibili solo all'interno del monastero. Oggi, grazie alle suore, il materiale è reso pubblico. Primo volume di una serie di tre profeti, dedicato a Geremia, esplora il suo ruolo di annunciatore di tragedia e speranza, offrendo una voce profetica potente, in particolare nel contesto del Giubileo.
Questo libro è nato dal desiderio di parlare della donna e di leggerla in un’ottica di umanità e di bellezza creata da Dio.
Lo scopo è quello di portare le donne a riflettere su quanto di bello rappresentano e quanto bello è il loro cuore, è provare a capire come siamo fatte per imparare a volerci bene, a non incolparci di cose che non esistono e che spesso sono frutto di una mancanza di conoscenza del nostro intimo.
Cercheremo di recuperare tutti quegli aspetti del nostro essere donna che possono renderci più armoniche, più amabili e quindi più amate.
Un detto rabbinico dice che Dio dopo aver creato tutto ed aver visto la Creazione ha detto: «Ho bisogno di una madre che mi aiuti” e ha creato la donna!
Il primo che ha colto la necessità di una presenza femminile è stato dunque il Signore!
Il volume è tratto da quattro meditazioni della madre dal titolo:
- Essere donna nel cuore, nel corpo, nella testa
- La gioia
- Tenerezza e castità, abusi e nudità
- La maternità: bellezza di una donna
l’autore: Madre Abbadessa Maria Emmanuel, medico, è entrata nell’Abbazia benedettina sull’Isola San Giulio guidata dalla Madre Anna Maria Cànopi. Nel 2012 è stata inviata quale Abbadessa del monastero San Raimondo in Piacenza. Qui ha iniziato la Lectio quotidiana durante le Lodi, aperta ai fedeli. Svolge Lectio e meditazioni aperte ai fedeli, accoglie gruppi per ritiri spirituali e riceve singoli o coppie per colloqui spirituali.
Anni dopo la prima fortuanta edizione gli autori rimettono mano a quest'opera rendendo ancora più attuale e presente, nella nostra storia di donne e uomini in cammino, la figura del padre di Gesù. Ne esce un'immagine di uomo e padre che è perfetta per accompagnare ciascuno di noi, invitandoci a imitare l'esistenza di un uomo che, all'apparenza, era un uomo comune, ma che seppe incarnare la nobiltà di stirpe e spirito cui la sua avventura spirituale lo invitava. Giuseppe siamo noi, recita il titolo del volume, come per un invito, in piena consapevolezza, a ritrovare il nostro ruolo all'interno della vicenda umana che ci attende e sorprende continuamente. Il libro offre ricche suggestioni a partire dalla lettera apostolica Patris Corde di Papa Francesco.
Padre Pio nasce il 25 maggio del 1887 a Pietrelcina, in provincia
di Benevento, da due poveri contadini. Manifesta molto presto la
sua vocazione orientandosi verso l’ordine religioso dei Francescani,
influenzato dall’immagine esemplare del poverello d’Assisi. Le famose
stigmate compaiono nel settembre del 1918 mentre prega Dio affinché
ponga fine alla Prima Guerra Mondiale e colpisca lui perché possa
espiare i peccati degli altri uomini. Gli anni successivi alla comparsa
delle stigmate sono costellati di avvenimenti eccezionali. Padre Pio
deve combattere contro lo scetticismo e l’invidia coltivati soprattutto
negli ambienti religiosi, sia locali sia pontifici, al punto che gli viene
interdetta la possibilità di dire messa, di predicare e addirittura di
intrattenere corrispondenza con estranei al convento. Ormai la sua
fama si espande in tutto il mondo e i suoi seguaci, galvanizzati anche
dai suoi miracoli, riescono a far recedere anche i suoi nemici più
agguerriti. Padre Pio muore nel 1968 ma nel 1999 viene proclamato
beato e nel 2002 santo.
«La ricerca studia una delle dimensioni della Chiesa messe in evidenza dall’ecclesiologia conciliare. Tra queste, particolare enfasi è posta sulla dimensione escatologica della Chiesa, finalmente recuperata all’ecclesiologia, specialmente nei capitoli I, II, VII e VIII di Lumen Gentium. Il presente studio «si applica a questa riscoperta, a partire dal binomio Chiesa-Regno di Dio, indicata da don Mario Gullo come il punto sorgivo da cui nasce questa riscoperta. Si tratta di un argomento originale, peraltro poco studiato nella letteratura teologica post-conciliare, nonostante l’evidente interesse che poteva rivestire per la ricerca» (dalla Prefazione di don Dario Vitali).
La novità più evidente che rischiara il volume, e che costituisce anche il guadagno più significativo della ricerca, è la declinazione del tema in prospettiva ecclesiale e non individuale: non sono anzitutto i singoli a dover entrare nel Regno con una vita in linea con le condizioni fissate per ottenere la felicità eterna, ma è la Chiesa stessa ad essere in cammino verso il Regno, chiamata già qui ed ora, in forza di tale orientamento escatologico, ad essere figura e anticipazione di quel Regno che attende, che persegue e anche affretta quando la sua vita è misurata sulla radicalità di esso.
Informazioni sull'autore
Mario Gullo, presbitero della Diocesi di Acireale (Ct), ha conseguito il Dottorato in Teologia dogmatica nella Pontificia Università Gregoriana di Roma e si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con una ricerca sulle vie della conoscenza di Dio in Edith Stein. Ha pubblicato diversi volumi e articoli di carattere teologico e spirituale. Attualmente è docente di Teologia dogmatica presso lo Studio Teologico “San Paolo” di Catania e parroco.
Questo è un libro davvero necessario, quello che mancava, una piccola chiave preziosa per cercare di aprire il cuore, di sfondare quella barriera che sembra inesorabilmente dividere quando si parla di aborto, di comunicare nel modo giusto con le donne che sono tentate dal dire no alla vita, ma soprattutto con quelle che hanno già fatto quel passo. È un libro che parla ai cuori spezzati con un cuore spezzato dal loro dolore, capace di una compassione profonda, che credo oggi sia l’unica via da provare a percorrere per trovare ascolto anche tra le orecchie più chiuse dai preconcetti. È incredibile come Jorge María Randle riesca a giudicare con chiarezza le azioni, mantenendo nello stesso momento uno sguardo dolcissimo e misericordioso sulle persone.
Dalla Prefazione di Costanza Miriano
Sono milioni ogni anno i bambini non nati a causa dell’aborto. Le vittime non sono però soltanto coloro a cui viene tolta la vita nel grembo materno, ma anche le loro madri e i loro padri. Queste pagine sono state scritte per loro. E, di conseguenza, mostrano che cosa dire, che cosa fare a chiunque si trovi accanto una persona che soffre a causa di un aborto.
Il libro nasce avendo come pretesto il passo del Vangelo dei discepoli di Emmaus. Suo scopo è quello di riscoprire tutto l'umano che c'è alla base di chiunque viva l'esperienza della fede o dell'incredulità. Ecco il motivo per cui l'opera è divisa in due parti. Nella prima sono affrontate cinque tematiche: Autenticità, Amicizia, Inquietudine, Senso e Nostalgia, che conducono il lettore a calarsi nella propria umanità e a riscoprire quella che i più considerano una malattia, l'essere umani con tutta la fragilità che esso comporta. Nella seconda parte è offerta una riflessione teologica a partire da quattro immagini: Locanda/Chiesa; Tavola/Condivisione; Lo spezzare il pane/Fede; Tornare indietro/Annuncio. In fine, in appendice una rilettura della vita di San Paolo, come l'uomo che più di ogni altro ha fatto sintesi tra tutti gli aspetti che i capitoli precedenti hanno trattato. Uno sguardo nuovo sulla propria umanità, facendo eco alle parole di Gesù di essere venuto per i malati e non per i sani. Solo a partire dall'ammissione della propria umanità, Cristo può operare una guarigione, cioè una riconciliazione del nostro umano. Ma non può esserci guarigione per chi non si considera malato perché troppo intento a convincersi e a convincere di essere perfetto, o come dice il Vangelo, giusto.
Nuova traduzione di un "classico" della spiritualità sacerdotale. I messaggi contenuti nel libro sono di una straordinaria im-portanza e attualità. A un secolo dalla sua prima edizione, questi messaggi non sono superati, ma hanno acquistato in verità e lungimiranza. Il testo è composto di quattro parti, che formano come un cammino verso le origini profonde del mistero di Dio. Solo arrivando alla Divina Sorgente possiamo cogliere il perché, il che cosa e il come del sacerdozio ministeriale.