
Il volume, totalmente rivisto e rinnovato, anche nella grafica, vuole
essere un valido strumento per coloro che si apprestano a sostenere
l’eventuale prova preselettiva, la prova scritta e la prova pratica dei
concorsi pubblici per Collaboratore professionale sanitario – Infermiere.
Il volume tratta tutti gli argomenti corrispondenti alle materie che
solitamente ricorrono nei bandi di concorso delle Aziende ospedaliere e
delle ASL delle diverse Regioni italiane e si divide in due parti:
-la prima parte, contiene informazioni generali sui concorsi pubblici per
infermieri e tecniche e consigli su come affrontare le prove;
-la seconda parte raccoglie oltre 3000 quiz (per la maggior parte,
commentati) a scelta multipla che puntano al ripasso degli argomenti più
svariati:
-- logica e cultura generale
-- discipline scientifiche
-- discipline linguistiche ed informatiche
-- discipline medico-chirurgiche
-- discipline medico-specialistiche
-- discipline infermieristiche
-- legislazione infermieristica e management sanitario.
Il testo contiene esempi di procedure infermieristiche (di base ed
avanzate), per la prova pratica, con numerosi modelli per esercitarsi sulle
specifiche abilita operative necessarie per esercitare la professione.
Completano il volume delle simulazioni delle prove d’esame, con quiz
ufficiali ed una utilissima appendice normativa.
Utilissimo il simulatore online, associato al volume, che permette di
esercitarsi con infinite simulazioni, anche tratte da banche dati ufficiali.
Di per sé la dissociazione è prevalentemente una difesa contro le emozioni eccessive derivanti da esperienze traumatiche impossibili da fronteggiare e integrare nella coscienza ordinaria. Quando diventa la modalità esistenziale primaria della persona, tuttavia, essa perde le caratteristiche adattive e protettive per diventare una vera e propria patologia. Ma la dissociazione patologica è anche una delle più tragiche conseguenze dell'abuso infantile. E dunque imperativo comprendere meglio i disturbi dissociativi della prima infanzia, il ruolo della dissociazione nei problemi psichiatrici derivanti da esperienze traumatiche, dal maltrattamento e dalla violenza, nonché le possibilità di efficace intervento terapeutico.
Il volume propone una lettura di un classico del pensiero occidentale nella prospettiva di una pedagogia fondamentale adeguata al nostro tempo. L’interesse pedagogico per i temi dell’Etica Nicomachea nasce dal fatto che essi sono affrontati non «per sapere cos’è la virtù, ma per diventare buoni». Il bene così prospettato, legato alle nostre caratteristiche specifiche e oggetto primo del nostro desiderare, è un bene da fare.
Il ‘bene umano’ è un ‘bene pratico’, che l’essere umano può compiere e fare suo. Molte pagine dell’Etica Nicomachea suggeriscono, in modo efficace e prezioso per un’antropologia pedagogica, che un tratto essenziale dell’uomo consiste nel suo porsi come un principio, come potere causale nuovo nell’ambito naturale. Aristotele scorge così un carattere essenziale di quella che noi oggi chiamiamo ‘persona’: il poter essere origine di inattese novità, il poter ampliare con il nostro desiderare e pensare, ma soprattutto con la fatica e la perseveranza del nostro agire, lo spazio dell’esistente, mettendo queste capacità a servizio del bene e degli altri.
Desiderare-e-fare il bene costituisce pertanto un binomio che non può essere sciolto, se si vuole, rimanendo fedeli ad Aristotele, tracciare una proposta di educazione morale per un tempo come quello presente, segnato da tante debolezze del volere e, di conseguenza, da indebolimenti della vita personale. L’Etica Nicomachea appare oggi preziosa, per l’attenzione rivolta sia alla componente soggettiva dell’azione sia a quella oggettiva del bene, cioè al fine che è desiderato per sé e non per altro. Il desiderio è la categoria che accompagna il percorso attraverso le lezioni aristoteliche sulla vita buona, fino alla contemplazione e all’amicizia, facendo emergere il nesso tra vita autenticamente umana, esperienza morale ed educazione.
Giuseppina D’Addelfio, assegnista di ricerca, è docente di Pedagogia generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Palermo. È autrice, tra l’altro, dei saggi Aristotele e il paradosso dell’errore volontario (2002), Ragionamento pratico e argomentazione metafisica (2006), Scelta, desiderio e legge in Aristotele (2006), L’educazione nella prospettiva di Martha Nussbaum (2007).