
Quale è il dovere etico fondamentale dell'uomo? In che modo risponde ai valori e quale è l'origine del male morale? Nell'opera più rappresentativa della sua feconda produzione, il filosofo tedesco, sfuggito alla minaccia nazista, affronta i valori in generale e il loro primato, il loro ruolo nella vita dell'uomo e il rapporto con Dio. Distinguendo ciò che è soddisfacente per il soggetto e ciò che è importante in sé stesso, l'autore delinea la struttura di un'etica di impostazione fenomenologica, basata sull'esperienza. Ne deriva un'opera di filosofia morale che scandaglia la natura dei valori e la risposta dell'uomo - non limitabile al mero apprezzamento ma determinata dall'agire in conformità ad essi -; l'articolazione dei valori morali realizzati dalla persona attraverso la propria libertà della quale si è responsabili; la fondamentale differenza tra l'uomo moralmente consapevole e quello inconsapevole e le radici del male morale, orgoglio e concupiscenza. Un pensiero che si conclude con l'elaborazione di un'etica cristiana, quella del santo, che porta a compimento la morale naturale, la quale raggiunge la sua pienezza solo se permeata dall'amore, dal momento in cui l'essere umano è relazionale e nessuna relazione è adeguata alla sua dignità di persona quanto l'amore interpersonale. L'uomo trova infatti la sua vocazione suprema nell'amare e nulla lo rende felice quanto amare ed essere amati. L'etica di von Hildebrand è quindi una filosofia dell'amore, che pone il vertice della moralità nell'amore per Dio.
Questo volume costituisce un'importante novità nel panorama della manualistica psicologica perché per la prima volta presenta un quadro dei temi, dei problemi, dei metodi della psicologia di comunità, in cui competenze ed esperienze nazionali s'intrecciano con le più rilevanti acquisizioni maturate sulla scena internazionale. Il testo non solo si configura come un indispensabile ausilio per la didattica universitaria, ma si offre come una preziosa cassetta degli attrezzi per tutti i professionisti che conducono progetti e interventi "ispirati" ai principi della psicologia di comunità.
Dalle maschere teatrali alla mimica degli attori, dal ritratto europeo alla fotografia, dal cinema all'arte contemporanea, Hans Belting ripercorre in questo volume i diversi tentativi di fissare la vita del volto e del sé. Affascinante indagine sui vari modi in cui gli uomini hanno raffigurato sé stessi nel corso della storia, "Facce" offre innumerevoli spunti di riflessione che mettono in crisi le nostre idee più consolidate.
Il romanzo in Italia racconta la storia della forma principe della modernità letteraria, affrontando i temi e le questioni che ne hanno accompagnato, in particolare negli ultimi due secoli, l’affermazione nel nostro paese. Prerogativa dell’opera è ragionare non sul “romanzo italiano”, ma sul “romanzo in Italia”, ovvero sulla declinazione di una grande forma internazionale all'interno di una singola cultura. Oltre a ripercorrere la nostra specifica storia letteraria nella sua varietà e complessità, si riflette anche sulle traduzioni e sull'influenza delle letterature straniere, e, ancora, sulla confluenza e ibridazione tra romanzo, teatro, fumetto e arti audiovisive.
Il volume affronta le principali questioni della storia del romanzo nella nostra letteratura. Tecniche della rappresentazione, poetiche, vicissitudini linguistiche, logiche dello spazio: aspetti morfologici che si affiancano a problemi storiografici, quali l’inizio del romanzo italiano e il suo rapporto con la tradizione medievale e quella cavalleresca. Ampio spazio è dedicato inoltre al fondamento materiale della forma romanzesca, dal rapporto con la cultura popolare all'incidenza delle pratiche editoriali.
Un manuale per conduttori di gruppo, è scritto specialmente per coloro che si avventurano nel territorio nuovo e misterioso dei gruppi destrutturati al bivio tra contenuti, processi e contesti. Suggerisce a coloro che si affacciano alla professione, oltre che a quelli che già la praticano, temi e modelli utili per migliorare la propria efficienza professionale. Leggere questo libro aiuta ad apprendere come e perché insieme si sta meglio che da soli e come questo insieme possa essere creato ed utilizzato quotidianamente per stare meglio e per fare stare meglio. Perché la conduzione di gruppo è strettamente legata all'invenzione del benessere e non vi è benessere senza gruppo.
La psicologia può offrire un importante contributo alla comprensione dei dinamismi familiari implicati negli attuali mutamenti sociali. Può aiutarci, per esempio, a definire la sua identità, a comprendere la sua trasformazione in una pluralità di forme familiari, ad interpretare le transizioni da una fase di sviluppo all'altra del suo ciclo di vita, a studiare i vari tipi di relazione che comporta come quello coniugale, genitoriale, tra le generazioni, con la società, ecc. Lo scopo di questo volume è proprio quello di avviare il lettore alla comprensione delle relazioni familiari da un punto di vista psicologico. Vista la specificità dei suoi contenuti può rappresentare un utile sussidio per docenti e allievi di un corso di psicologia della famiglia a livello universitario. È comunque indicato anche per chi lavora con le famiglie nei diversi ambiti (psicologico, psicoterapeutico, educativo, sociale, pastorale, giuridico, ecc.) o sia interessato ad approfondirne la conoscenza.
Le trasmissioni transgenerazionali sono in genere legate a segreti, lutti e traumi irrisolti (orrori di guerra, vendette, odi, rivalità, incesti), cose taciute, nascoste, talvolta proibite anche al pensiero, che attraversano le generazioni, senza essere né pensate, né elaborate e per questo manifeste in una malattia psichica e/o fisica, nel "linguaggio del corpo", in atti mancati, coazioni a ripetere, "disgrazie" e difficoltà. Ciascuno di noi è diviso tra la necessità di essere autenticamente se stesso e di dover essere anello di una catena a cui è assoggettato senza la partecipazione della propria volontà. Occorre riappropriarsi di quanto ci viene trasmesso inconsciamente, "storie" che non appartengono alla vita del soggetto, ma che si rivelano come organizzatrici della vita psichica individuale, spesso determinandone l'esistenza. Attraverso il dar parola e visibilità ai segreti di famiglia, ai traumi vissuti dai nostri antenati, al transpersonale, ossia ai contenuti inespressi, potremo iniziare a sciogliere i legami e divenire noi stessi, riconquistando la libertà di esistere secondo il nostro "sé" autentico, svincolati dalla ripetizione di copioni incistati nella nostra matrice identitaria, slegati dalla ragnatela tessuta di generazione in generazione; capendo ciò che accade, potremo vivere la "nostra" vita e non quella dei nostri genitori, nonni, antenati.
La prima edizione di questo volume risale al 1995: da allora nel campo della disabilità sono avvenute trasformazioni radicali che hanno reso necessario rivedere e aggiornare sostanzialmente il testo in molte sue parti. Anche il titolo è stato modificato in "Psicologia della disabilità e dei disturbi dello sviluppo" proprio per meglio fare riferimento alle diverse condizioni esaminate e dare enfasi al ruolo dei percorsi evolutivi e dei contesti sul concreto manifestarsi delle limitazioni e delle potenzialità In questa nuova edizione trovano riscontro anche gli avanzamenti del dibattito scientifico, che in alcuni casi ha raggiunto livelli di maturità tali da veder tradotti nella vita quotidiana i progressi della ricerca. Così, una maggiore conoscenza delle cause di alcuni disturbi e una accresciuta consapevolezza del legame fra processi psichici, basi biologiche e fattori ambientali hanno portato a mutamenti legislativi, all'applicazione di strumenti - ad esempio il sistema di classificazione Icf - e, in generale, a una maggiore sensibilità ai diritti delle persone con disabilità. Un'utile disanima degli aspetti psicologici connessi alla disabilità, una guida di base per la formazione degli studenti, ma anche delle diverse figure professionali - dagli specialisti agli insegnanti - e dei genitori che potranno trovarvi informazioni nuove o spunti stimolanti per riflessioni e ulteriori approfondimenti.
Il manuale costituisce uno strumento per la preparazione della prova orale del concorso da dirigente scolastico. Sono esaminate in modo compiuto e chiaro le materie previste dal bando: competenze informatico-digitali; contrattazione; diritto civile, costituzionale, amministrativo, penale e comunitario; elementi di contabilità pubblica; elementi di diritto del lavoro; gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche; modalità di conduzione delle organizzazioni complesse; sistema educativo, d'istruzione e di formazione; strategie comunicative. L'opera è completata dallo studio di numerosi casi che potranno essere richiesti ai candidati in sede di prova orale.
Con questa terza edizione del manuale di Miller e Rollnick, il "Colloquio Motivazionale" si presenta nella sua piena maturità, con significative evoluzioni dei concelli chiave e il perfezionamento di strategie e approcci. La matrice umanistica e rogersiana si rafforza e si consolida, conferendo nuovo spessore e profondità filosofica all'approccio motivazionale, maggiormente in grado di abbracciare nella sua esposizione la complessità della natura umana e dei processi di cambiamento. Non per questo vengono meno il rigore scientifico e l'amore per la ricerca che da sempre contraddistinguono il modello, sostenuto da centinaia di studi sperimentali e revisioni sistematiche, e arricchito da una grande varietà di applicazioni in campi nuovi e inaspettati. Dalle prime esperienze nel campo delle dipendenze patologiche, il metodo del Colloquio Motivazionale si è esteso alle discipline socio-sanitarie, in un ampio ventaglio di applicazioni, ponendo il focus sul sostegno del percorso di cambiamento di stili di vita dannosi per la salute e il benessere. Il Colloquio Motivazionale si dimostra uno strumento versatile, applicabile in associazione con altri approcci (come quello della farmacoterapia) e in integrazione con diversi modelli psicoterapeutici o di counseling. Le caratteristiche del Colloquio Motivazionale, il suo spirito centrato sulla persona e le sue abilità pratiche sono espressi nel volume con naturalezza e semplicità.
Tutte le idee fondamentali di Bion – il linguaggio dell’effettività, la rêverie, il contenitore-contenuto, le trasformazioni, i pensieri senza pensatore, la griglia, il mutamento dei vertici, la visione binoculare, la barriera di contatto – sono messe a fuoco qui, per evidenziarne l’utilità teorica e clinica.
Filo conduttore, l’affermazione che avrebbe attraversato tutto il pensiero di Bion: “Quando si conduce un’analisi, occorre puntare un raggio di intensa oscurità, in modo che quanto appariva oscuro nel bagliore dell’illuminazione possa brillare nell’oscurità”.
L'autore
James S. Grotstein insegna Psichiatria presso la David Geffen School of Medicine dell’Università di Los Angeles.