
L'uomo moderno è raramente consapevole del fatto che dietro gli infiniti segni che lo circondano nella vita di tutti i giorni e dietro i gesti più banali che ripete quotidianamente, si nasconde un brulichio di miti semidimenticati e di simboli decaduti. Dai segni più banali - per esempio stringersi la mano in segno di pace, fare le corna all'indirizzo di chi riteniamo ci abbia fatto uno sgarbo - alle manifestazioni più vistose della nostra civiltà - i giganti di cemento che grattano il cielo, il paradiso perduto e ritrovato: di questi e altri simboli eternamente ricorrenti nella storia dell'uomo anche se sotto forme di volta in volta diverse, Seminara ripercorre la storia a ritroso fino alle loro più remote origini, in quel momento magico che fa da spartiacque tra le tenebre della preistoria e la luce della storia.
Cosa vuoi dire oggi "essere gay"? È proprio vero che la legge è uguale per tutti? L'omosessualità gode ormai del rispetto e degli stessi diritti riconosciuti all'eterosessualità o è ancora vista con sospetto e pregiudizio? Secondo uno degli avvocati più famosi d'Italia i casi di discriminazione sono ancora tanti, troppi, l'autrice riflette su alcuni principi della Costituzione italiana, e in particolare quelli espressi negli articoli 2 e 3, che risultano non applicati nel caso degli omosessuali. Inutile dire che particolare peso hanno, in tutto questo, la religione e le posizioni della Chiesa cattolica. Le nozze, le adozioni, le successioni, la convivenza: tutte battaglie ancora da combattere, in nome della legge. E inoltre, in appendice: una rassegna delle legislazioni sul tema omosessualità nel mondo (dalla pena di morte in Iran ai pari diritti in Olanda).
"Comprendere le ragioni per le quali il Che - soprattutto fra i giovani - è divenuto un mito, è semplice. In un mondo utilitaristico come l'attuale, le scelte di chi pone in gioco se stesso per un ideale di giustizia meritano rispetto. E non stupisce che, negli animi più generosi, questo possa aver suscitato entusiasmo, ammirazione, spirito di emulazione." Giuseppe Mattazzi, dalla cui prefazione è stata tratta la frase precedente, ha raccolto in questo "Breviario" affermazioni e massime del "Che", raggruppandole per temi e citando le fonti da cui sono state tratte.
In parte testimonianza, in parte manuale di auto-aiuto questo libro insegna a sviluppare capacità psichiche di cui tutti noi disponiamo. Rebecca Rosen si descrive come una donna assolutamente normale: va in palestra, accompagna i figli a scuola... ma di professione è medium, parla con i defunti. Ha scoperto di possedere questo dono da ragazza, quando è riuscita a superare un periodo difficile grazie ai consigli della nonna che dall'aldilà si metteva in contatto con lei attraverso la scrittura automatica. Da allora Rebecca tiene conferenze, seminari e ha offerto la sua consulenza a personaggi celebri di Hollywood. Ma soprattutto ha elaborato un metodo per condividere il suo dono. Ciascuno di noi, infatti, è nato con la possibilità di crescere spiritualmente e di sviluppare poteri psichici. In questo libro troviamo esercizi di meditazione e tecniche per attingere all'energia spirituale che è in tutti noi e che dobbiamo semplicemente imparare a risvegliare per vivere meglio e con maggiore consapevolezza. Prefazione di James van Praagh.
Basato su una conferenza tenuta al Poetry Center di New York, "Il governo del futuro" è un vero e proprio manifesto politico su come la società dovrebbe strutturarsi al fine di garantire il controllo democratico. Sono quattro, scrive Chomsky, le "posizioni teoriche" che possono caratterizzare una forma di governo nella società industriale: liberalismo classico, socialismo di stato, capitalismo di stato e socialismo libertario. L'autore le prende in esame, soppesando pregi e difetti di ognuna, confrontandole e contrapponendole, fino a individuare nel socialismo libertario la naturale prosecuzione del liberalismo classico. Ed è proprio in quest'ambito, in un clima di autentica libertà democratica, che si fa largo la possibilità di esaltare le facoltà creative e intellettuali dell'uomo. Esortando a ripensare l'equilibrio dei poteri sociali, politici e di governo, Noam Chomsky mette in campo questioni di estrema importanza e attualità, confermando la prospettiva umanista della sua riflessione.
Ogni inquisito, imputato o rinviato a giudizio si affanna a dichiarare "Sono sereno". Le forze politiche che si definiscono 'moderate' si aggrediscono come gang portoricane e si spernacchiano ferocemente ogni giorno con insulti spaventosi. Un famoso testo satirico nazionale si ostina a sostenere che l'intera Repubblica sia fondata sull'unica cosa che manca: il lavoro. Pensate di essere sbarcati su Marte? Tranquilli, siete sempre in Italia, l'unico paese dove splende il sole, ma piovono pietre! Questo esilarante diario minimo, scritto con spericolata abilità, in precario equilibrio tra il grottesco e la realtà, rincorre i paradossi delle nostre vite quotidiane, i testacoda della politica nazionale, le mode correnti, i vizi antichi, le parole che cambiano senso e le tortuose logiche a cui è costretto chiunque pratichi il più stravagante degli sport estremi: vivere in Italia.
Se pensi di scoprire in queste pagine quanto il tuo nome o cognome ti porterà fortuna oppure jella, se punti a sapere quale numero giocare al lotto in base a come ti chiami, puoi fare una cosa sola: riporre delicatamente il volumetto nello scaffale della libreria. Aprilo, compralo, leggilo - invece - se sei curioso di sapere quale storia hanno i nomi e cognomi italiani, perché si sono diffusi in una certa epoca o in una certa zona, quale legame hanno con la moda, la cultura, la storia del nostro paese. Scoprirai, ad esempio, che Mario è un nome d'origine etrusca e non ha nulla a che spartire con Maria, così come Martina non è il diminutivo di Marta, ma il femminile del latino Martinus e Sabrina non c'entra niente con Sabina (ma molto col film degli anni Cinquanta). Scoprirai che il cognome Sesso proviene dal nome di un centro presso Reggio Emilia, Seno è la variante settentrionale di senno, Fallo deriva da una voce dialettale per faldo ossia "falda". Scoprirai che Manzo (coi suoi derivati Manzini, Manzoni, Manzolini) non ha origini bovine, ma deriva dal nome germanico Mand e Agnolotti non si deve a qualche antenato ingordo, ma a un avo di nome Agnolo, variante toscana di Angelo. Scoprirai che... tu come hai detto che ti chiami, scusa?
Il popolo e gli dei si sono allontanati irrimediabilmente. La Grande Crisi ha separato con un abisso i diversi gironi della società e si è spezzata la catena di connessioni tra il popolo e l'élite. Abbiamo ceduto sovranità a sfere sovranazionali e a oscuri poteri finanziari, coperti dall'impunità e inquinati dai conflitti di interesse. Siamo diventati sudditi di regni lontani. La politica e gli italiani non hanno più molto da dirsi. Il rapporto si è deteriorato e si è spento nella reciproca separatezza. Siamo un popolo vitale, dobbiamo però riprendere la strada dello sviluppo e recuperare sovranità. E soprattutto dobbiamo ridurre le distanze tra sempre più ricchi e sempre più poveri. Non si riaccende la fiamma dei desideri senza interpretarli, senza individuare un orizzonte condiviso, senza riscoprire il fascino di un sogno collettivo.
Ogni generazione condivide il destino del proprio tempo, recupera il passato e si proietta nel futuro. La morte implica la trasmissione dei beni materiali da una generazione all'altra, ma quanto si riceve in eredità non sono soltanto cose: un intero mondo di simboli e principi si perpetua e si trasforma in questo passaggio secondo la prevalente logica del dono e della restituzione. Se in una delle canoniche divisioni della vita umana - quella tripartita in giovinezza, maturità e vecchiaia - la preferenza era data alla maturità, simbolo di pienezza e culmine dello sviluppo dell'individuo, oggi la gioventù e la vecchiaia si dilatano e la maturità si restringe. I giovani tendono a rimanere più a lungo a casa, i vecchi cercano una seconda giovinezza e restano spesso produttivi dopo il pensionamento. Anche per effetto della crisi del welfare state muta pertanto la trama dell'esistenza individuale e dei rapporti di solidarietà tra le diverse età della vita. Si indeboliscono, in particolare, i legami sociali e la fiducia tra le generazioni. Si potrà introdurre tra loro un nuovo, più equo e lungimirante patto? Quali saranno le modalità di restituzione di risorse materiali e immateriali - cose, sicurezza, affetti, autonomia - alle giovani generazioni?
Paralisi della rappresentanza, congelamento della competizione tra idee progettuali, ossessioni unanimistiche, allergia per il pensiero non allineato. Ciò che ci ostiniamo a chiamare governo è il mero esecutore e garante della forza normativa del fatto. Nel tempo esecutivo solo lo status quo è legittimo. Il resto è solo velleità, agitazione sterile e senza prospettive. Che è quanto dire che la frustrazione della democrazia è stata interiorizzata, è entrata nel midollo della società.
Una selezione degli scritti politici di don Primo Mazzolari, composti tra il 1940 e il 1955. Il libro è introdotto da una premessa di don Virginio Colmegna ed è diviso in cinque parti. La prima parte raccoglie gli interventi più attuali e dirompenti: scritti negli anni Quaranta, rappresentano ancora oggi una provocazione morale e intellettuale. Le parti che seguono sono dedicate ai giovani, chiamati a riscoprire la passione politica dopo le delusioni della guerra; alla tolleranza; al mestiere dell'uomo, per rinnovare e ripulire la politica corrotta e clientelare; alla giustizia sociale sempre dalla parte degli ultimi. L'ultima parte ("Siamo tutti comunisti") presenta una riflessione di don Mazzolari sul comunismo non come dottrina politica o sistema di pensiero ma come stato d'animo, molto vicino all'ideale dell'impegno politico cristiano.
La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Franco Michieli, geografo ed esploratore, corridore in incognito, a raccontare la corsa selvaggia in natura: una pratica istintiva e poetica lontana da cronometri e competi/ione. Un'esperienza liberatrice, in empatia con animali e montagne, in cui il tempo pare dilatarsi e la distanza ridursi. L'estasi dell'immaginazione.