
Cosa c'entra la scuola con la felicità? Chi è un insegnante? Chi uno studente? Qual è lo scopo della scuola? Che frutti possono emergere da un lavoro ben fatto? Che rapporto può nascere tra docenti e studenti quando ciascuno svolge con serietà il proprio lavoro? Appoggiandosi a maestri del pensiero filosofico quali Platone a San Tommaso, l'autore propone una riflessione sullo straordinario valore della scuola quando vissuta come luogo di cammino verso la crescita e la realizzazione del sé.
"Molti sono ormai i libri che raccontano storie di donne dello sport, rarissimi quelli che trattano la loro lunga e difficile battaglia contro le discriminazioni ed i molti pregiudizi nei loro confronti affermatisi nel tempo. In questo libro l'autore racconta la storia di 41 donne sportive oltre alla prima squadra delle giovanissime ginnaste che conquistarono la prima medaglia olimpica femminile italiana ai Giochi Olimpici di Amsterdam 1928 e ci arriva attraverso un frizzante dialogo fra due cugini che si ritrovano dopo anni di lontananza. Nicholas è uno sportivo di professione ed in questo contesto rappresenta "La distratta noncuranza" del genere maschile verso le problematiche femminili, Elisa è ragazza piena di interessi culturali, vivace, intelligente e dotata di una notevole ironia ed in questo racconto incarna la consapevolezza della donna verso l'emancipazione di genere, ma in un abito mai esplorato nella sua vita. L'interessante incontro-scontro fra i due cugini ci permetterà di indagare meglio l'universo sociale e sportivo coniugato al femminile." (dalla Prefazione di Adriana Balzarini)
Dissimulare disappunto, contrarietà e malcontento. Accondiscendere, fare del tutto per gratificare gli altri e non scontentarli. Sorridere a una battuta che non fa ridere. Essere buoni a tutti i costi. Questi sono alcuni dei sintomi della "sindrome dei buoni-per-forza". Una stortura che ha molto a che fare con la paura di non essere amati. Per imparare a "non essere buoni" occorre scoprire un amore più grande, incondizionato, gratuito. Solo in risposta a questo amore è possibile riappropriarsi della propria franchezza, sbarazzarsi di quell'atteggiamento buonista che non serve proprio a nessuno e diventare sempre di più noi stessi. Prefazione di Maura Laurenti.
Il Rapporto Italiani nel Mondo giunge, nel 2023, alla diciottesima edizione. Vi hanno partecipato autori e autrici che, dall'Italia e dall'estero, hanno lavorato a diversi saggi articolati in quattro sezioni: Flussi e presenze; Riflessioni su mobilità e ritorno; Speciale "diversamente presenti e ri-presenti"; Allegati socio-statistici. L'edizione di quest'anno è dedicata ai temi della mobilità e del ritorno. Partendo dall'analisi di una Italia sempre più fragile a causa della longevità e dello spopolamento dei suoi territori, si è cercato di capire se, nonostante la strutturalità della mobilità italiana del passato e di oggi, il ritorno ha ancora un impatto importante dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Lo Speciale 2023 entra nello specifico della dimensione territoriale. Attraverso venti diversi saggi sulle altrettante realtà regionali italiane, diversi autori e autrici sono stati chiamati a descrivere quanto e come il tema del ritorno fa parte e si manifesta oggi nella storia e nell'identità delle singole esperienze territoriali. Si parla del passato e di oggi, di personaggi rientrati e imperi ricostruiti, di ricchezze riportate in patria, di presenze e testimonianze del legame con l'emigrazione. Nel volume si descrive anche il ritorno che si manifesta non come presenza fisica, ma come segni depositati nella quotidianità: innesti linguistici, nuove tradizioni, usi e costumi, persino una pastorale nuova realizzata a seguito del rientro in Italia di missionari italiani che hanno sperimentato su di loro i rischi, le opportunità e le fragilità della migrazione. Il volume raccoglie le analisi socio-statistiche delle fonti ufficiali, nazionali e internazionali, più accreditate sulla mobilità dall'Italia. La trattazione di questi temi procede a livello statistico, di riflessione teorica e di azione empirica attraverso indagini quali-quantitative.
A 32 anni dalla sua prima pubblicazione, è tempo per il Rapporto Immigrazione di tornare a riflettere sulla libertà di scegliere: anzitutto, se migrare o restare. È questo il tema dell'edizione 2023 della pubblicazione curata da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, dedicata agli studi sull'immigrazione in Italia. Come di consueto, vi trovano spazio analisi statistiche, riflessioni qualitative, il mondo della ricerca e quello dell'incontro personale, la lettura del presente, un respiro spirituale e lo sguardo ad un futuro orientato al bene comune, al diritto a vivere in dignità e all'accesso allo sviluppo sostenibile.
Con l'edizione del 2023 la Fondazione Migrantes arriva alla settima edizione del rapporto dedicato al mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Un lavoro scritto da un'equipe di autrici ed autori che si lasciano "toccare e interrogare" dalle sofferenze e dalle contraddizioni che le persone in fuga nel mondo raccontano o portano scritte nei loro volti e nei loro corpi. Anche quest'anno un simile sguardo è cruciale per leggere dati, norme, politiche e storie di un'Unione europea e un'Italia che non solo stanno erodendo il diritto d'asilo, ma stanno addirittura tentando di smantellarne i capisaldi. In questo quadro di pesanti violazioni dei diritti umani e delle convenzioni internazionali, ogni strumento sembra valido per perseguire lo scopo di escludere e per contrarre lo spazio della protezione internazionale e dei diritti di richiedenti asilo e rifugiati: dagli accordi tra Paesi a prassi discutibili, sia nella gestione alle frontiere che fuori dalle questure, che nell'accesso ad accoglienze sempre più precarie e prive di servizi essenziali, quali l'orientamento legale, il supporto psicologico e la mediazione linguistica. E tutto ciò avviene in un quadro in cui le guerre e altre crisi hanno portato il numero delle persone in fuga nel mondo al più elevato livello di sempre - oltre i 110 milioni di persone in fuga nel mondo - benché siano sempre pochi in proporzione i migranti che cercano ottengono protezione in Europa e in Italia. Non rinuncia questo volume a proporre in ogni settore - dall'ambito più legale a quello più sociale ed etico - possibili modalità per uscire dall'impasse, prendendo ancora una volta spunto dalle parole di papa Francesco proposte per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (GMMR) del 2023 Liberi di scegliere se migrare o restare: parole che rappresentano l'orizzonte di senso in cui si riuscirebbero a risolvere molte delle questioni poste dall'attuale scenario, ma che necessitano con urgenza di azioni concrete per ridare dignità a chi è in fuga e cerca protezione che al momento -anziché essere libero di pensare se migrare o restare - si trova sempre più spesso "intrappolato" e "trattenuto". L'augurio è che questo volume possa anche quest'anno aiutare a costruire un sapere fondato rispetto a chi è in fuga, a chi arriva a chiedere protezione nel nostro continente e nel nostro Paese, che ci aiuti a restare o ritornare "umani", capaci di costruire finalmente quelle azioni concrete che ci facciano togliere il punto interrogativo che abbiamo inserito nel sottotitolo - liberi di pensare se migrare o restare?
Nella storia dell'economia mondiale, la globalizzazione è stata un processo storico guidato dall'innovazione e dalla tecnologia, consentendo, da un lato, una maggiore integrazione economica mondiale, ma, dall'altro, i suoi vantaggi non sono sempre riusciti a mitigare rischi di instabilità e disuguaglianze. Questo concetto, ormai diffuso, non solo è emerso come un'importante opportunità per la teoria e la pratica economica, ma è entrato anche negli ultimi anni nei dibattiti accademici, dove è ampiamente utilizzato e studiato in varie discipline come il commercio internazionale, l'economia così come la sociologia, la scienza politica e il diritto. Gli eventi, come i più recenti della pandemia Covid-19 e la guerra in Ucraina, hanno portato numerosi studiosi a formulare teorie su una nuova forma della globalizzazione cercando di darne una spiegazione. E il ruolo dell'Unione Europea? Questo libro intende descrivere il possibile ruolo economico globale che può assumere l'Unione Europea nella costruzione di una nuova "globalizzazione 4.0".
Un pamphlet sui mali dell'Italia. Una denuncia all'individualismo, al populismo, al disinteresse verso la cosa pubblica, all'indisponibilità alla partecipazione, alla perdita dell'identità, all'inettitudine dell'«italianetto» medio. Un atto di accusa verso ogni malcostume della nostra società. La cultura ci salverà! Nasce come un "Pamphlet" e, quindi, in ossequio al genere, risulta essere un'opera passionale e ricca di ideali. Autore delle riflessioni in essa contenute è Mario R., uno strambo "indagatore del sociale", il quale a volte direttamente, a volte per il tramite dell'amico fraterno ed alter ego, cui ha consegnato il suo prezioso manoscritto pochi istanti prima di togliersi la vita, analizza la situazione economica, politica e sociale dell'Italia di oggi, vera protagonista del racconto. Quello che appare come un Paese ormai alla deriva, ha ancora una possibilità: rimettere la Cultura al centro del dibattito, unico elemento in grado di ridare vigore, prospettive e credito ad una Italia spenta e senza più identità.
La Fede di un Brigatista Rosso, poi arruolato nella Folgore e che ha operato per lunghi anni nella Sezione Speciale Antiterrorismo dei Carabinieri e in altri Apparati dello Stato, con l'aiuto spirituale della Chiesa e delle focolarine legate a Graziella De Luca, è al centro dei più importanti risultati nella lotta al terrorismo brigatista e alla pacificazione degli anni di piombo. Prefazione di Angelo Picariello.
Uno sguardo integrato di spiritualità e psicologia per parlare del tema del perdono e della "possibilità" di perdonare. Un richiamo pastorale sull'affiancamento delle persone ferite e traumatizzate, le quali vanno accompagnate con delicatezza e non portate a vivere il perdono come un ulteriore peso, ovvero, un dovere schiacciante.
Cosa ci hanno trasmesso e a cosa mirano i poteri dominanti? Il femminile viene indagato puntando oltre i soliti dibattiti che lo vedono contrapposto al maschile. Qui viene esaltato il ruolo di entrambi, evidenziando come la natura, il mito e gli archetipi fondino il proprio equilibrio sulle due essenze complementari. La sfida per la donna è rimanere sé stessa. Un viaggio da Eva al mito di Atena, fino alla Vergine Maria: il femminile può salvare l'umanità dagli inganni nascosti nelle logiche dei poteri. Una vera rivoluzione educativa!
Le storie raccontate in questo libro sono una rappresentazione romanzata di vite reali vissute da donne e uomini sinti e rom, che l'Autrice ha conosciuto personalmente, durante l'epoca del genocidio e dei lager nazisti. Non si può neanche immaginare quali atrocità queste persone abbiano dovuto subire e perpetrare le loro memorie alle generazioni future diventa un piccolo modo, ma di grande significato, per donare loro dignità e riscatto. In particolare, è necessario far conoscere ai giovani ciò che questo popolo ha vissuto perché, sebbene le scuole stiano dando più attenzione allo sterminio nazista, l'argomento è ancora poco conosciuto. La discriminazione e l'intolleranza che ancora oggi permeano il tessuto sociale verso le comunità rom e sinti sono anche un riflesso dell'ignoranza verso la loro storia.