
I fratelli, gli amici, i colleghi? Sono la linfa vitale della nostra quotidianità. Fonte di energia per affrontare le avversità e luogo di condivisione delle piccole e grandi gioie. Che tipo di legame affettivo esiste tra fratelli e tra amici? Come gestire questi rapporti? Con quali problematiche e con quali risorse? Per prendere in mano la nostra vita e dare pienezza alla nostra quotidianità.
Un amore che va oltre i legami di sangue e di amicizia. Un amore globale, che abbraccia tutti. Anche stimolato da internet e dai social network. Talvolta si scontra però con sentimenti di ostilità, egoismo, indifferenza. Come educarci allora a vivere questo sentimento? Attorno a questo interrogativo l'autrice traccia un itinerario psicologico di apprendimento.
Dinamiche e connessioni verso un nuovo progetto politico internazionale. Dalla caduta del Muro di Berlino (1989) ad oggi, passando per l'attacco alle Torri Gemelle (2001), lo scenario politico internazionale è cambiato profondamente. L'espressione "politica inframondiale" tenta di cogliere la situazione di stretta interconnessione che ormai si registra tra le varie aree del mondo, e che va ben al di là della globalizzazione. Da un assetto "bipolare", si è passati infatti ad un contesto "multipolare" segnato dalle grandi incongruenze globali. Ulrich Beck ci ha ricordato come la società contemporanea globale si trovi a dover affrontare i medesimi rischi, che non tengono conto delle frontiere nazionali: pensiamo ai cambiamenti climatici o alle crisi economiche e finanziarie. La politica, pertanto, se vuole essere all'altezza delle trasformazioni in corso nei vari ambiti dell'attività umana, non può più essere pensata solo all'interno di un contesto locale, e persino nazionale. Per, una nuova alleanza più inclusiva e paritaria, che va oltre le alleanze militari ed economiche esistenti. Frutto di una trentennale esperienza di diplomatico di professione, Ferrara si propone una riflessione interdisciplinare sulle dinamiche della politica internazionale nel quarto di secolo seguito alla liquidazione della guerra fredda: un percorso critico e analitico che combina elementi di analisi empirica e spunti di teoria normativa, con un costante riferimento agli eventi della politica...
Un saggio approfondito che racconta la storia del Movimento dei Focolari dalla sua fondazione fino ad oggi. I Focolari nati nel 1943 a Trento, città di ricca e solida tradizione cattolica, sono oggi presenti nei cinque continenti, ma la loro storia è ancora relativamente poco conosciuta. L'Autore del presente saggio, riprendendo un'espressione del sociologo Émile Poulat, qualifica così il loro percorso: i Focolari sono apparsi «come una "improvvisa invenzione" su un terreno lungamente e pazientemente preparato... per altro». Preparazione e invenzione, tradizione e innovazione: la presente ricerca per la prima volta costruisce e istruisce questo dossier storico (dal 1943 fino all'approvazione definitiva dalla Chiesa nel 1965) e interpreta il fenomeno del Movimento dei Focolari in forma scientificamente apprezzabile.
Le rotte dei migranti, gli hotspot, il dibattito su Schengen. L'immigrazione nel Mediterraneo mette in ginocchio l'Europa. Il Mediterraneo è oggi la rotta migratoria più pericolosa al mondo, su cui si affacciano la Grecia e l'Italia, frontiere meridionali dell'Unione europea. Nel 2015 oltre 3500 persone sono naufragate tentando di raggiungere la sponda della salvezza. Tra loro c'erano 700 bambini. C'è un vuoto nel nostro immaginario rispetto a ciò che li spinge a partire con ogni mezzo e ad affrontare tanti rischi. Nonostante si sia tanto dibattuto sulla soglia etica da non oltrepassare nella rappresentazione mediatica del fenomeno migratorio in corso, il rischio è che lo choc e la commozione per le sofferenze e le vittime vengano presto rimossi e dimenticati. Il rischio è la "globalizzazione dell'indifferenza".
Rapporti e statistiche ufficiali confermano la progressiva concentrazione della ricchezza nelle mani dell'1% della popolazione mondiale.
In Italia, le persone che vivono in condizione di povertà assoluta sono oltre 4,5 milioni.
Una lettura per comprendere la radice delle diseguaglianze, causa ed effetto di una crisi, non solo economica, che rischia di travolgere la democrazia.
«Ecclesia semper reformanda est». È tuttavia inconfutabile che vi siano delle stagioni particolari nel corso delle quali si assiste a un'accelerazione e al tempo stesso a una concentrazione delle riforme sotto la spinta dei tempi ma anche e soprattutto dello Spirito. Oggi ci troviamo a vivere una di queste stagioni. Francesco è un papa riformatore poiché è stato eletto sotto la spinta della richiesta di un profondo rinnovamento della Chiesa.
A cento anni dalla frattura epocale della Grande Guerra (1914-1918), primo eccidio industriale di massa, l’umanità assiste ad una crescita costante delle spese in armamenti. L’instabilità mondiale, dalla scarsità delle risorse al fenomeno delle migrazioni, sposta le frontiere oltre i confini tradizionali degli stati alimentando la “terza guerra mondiale a pezzi” evocata da papa Francesco. Chi ricerca ancora la pace secondo giustizia non può ignorare il decisivo ruolo esercitato dalle industrie delle armi. Dal monito del presidente statunitense Eisenhower nel 1961 all’export italiano dei nostri giorni.
Il bullismo non è uno scherzo, un litigio sporadico, un'incomprensione. Uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni. E il cyberbullismo è qualcosa di più dell'evoluzione del bullismo. Sembrerebbe averne, in certe situazioni, invertito la vettorialità. In altre parole: a volte vengono compiuti atti di bullismo solo ed esclusivamente affinché siano "cyber". Cioè gli strumenti digitali "chiamano", in qualche modo, certi contenuti. E quelli di bullismo sono, né più né meno di altri, contenuti che vengono scambiati. Dimenticando le sofferenze delle vittime, sovrapponendo realtà e finzione.
Uno studio originale, che apre prospettive inedite e rivoluzionarie sulle fonti del pensiero e dell'opera di Dante Alighieri. Da una invocazione nascosta in un antico e poco conosciuto commento alto-medievale ai primi libri della Bibbia, composto dal monaco italiano Bruno di Segni verso la metà del secolo XI, emerge inattesa la fonte che suggerisce a Dante la prima idea della «selva oscura», «amara», «aspra», «forte» e deviante dalla «diritta via», sulla cui tragica descrizione si apre la Commedia. Tale scoperta si traduce nell'occasione per aprire una nuova prospettiva di approccio al pensiero filosofico e teologico dell'Alighieri. Il lettore scopre così che fonti dirette del sapere di Dante non sono solo i classici antichi, poeti, scienziati o filosofi, o i magistri universitari suoi contemporanei, ma anche alcuni tra i tipici rappresentanti della letteratura patristica (da Ambrogio e Agostino a Girolamo) e della sapienza monastica dell'alto Medioevo (dai 'fondatori' come Boezio, Cassiodoro e Gregorio Magno ai più recenti e luminosi modelli di pensiero teologico come Giovanni Scoto, Anselmo d'Aosta e Bernardo di Chiaravalle, dagli eruditi Isidoro di Siviglia e Rabano Mauro al contemplativo Riccardo di San Vittore). La nuova luce proveniente dalla densa teoresi e dall'intima spiritualità meditativa e mistica di questa tradizione di pensiero, dominata dal principio unificante, in senso platonico, della caritas universale, evidenzia nell'intera opera di Dante i tratti precisi della sua vocazione di poeta-teologo: la coscienza, cioè di essere chiamato, nel «mezzo» della sua esistenza terrena, al compimento di un'alta missione, teoretica ed etica, di rieducazione dell'umanità.
QUESTO VOLUME E`FRUTTO DI UNA ORIGINALE COLLABORAZIONE: VI CONFLUISCONO INFATTI LE COMPETENZE SPECIALISTICHE DELLO PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA, DELLO PSICOPEDAGOGISTA E QUELLA PIU`GENERICA DEL RICERCATORE DI SCIENZE UMANE.