
L'idea di questo libro nasce dal Convegno dell'Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia (AIMMF), "Di padre in figlio fra regole ed affetti", svoltosi a Bologna nel 2010. In tale Convegno sono stati trattati vari aspetti attinenti la figura del padre che trovano ulteriore approfondimento nel corso della presente pubblicazione. Il libro si è arricchito anche di altri contributi che permettono di analizzare la figura del padre da diverse angolature disciplinari. Oggi si parla molto del padre, sia a livello scientifico che in campo giornalistico e divulgativo, ma è solo perché "argomento di moda"? La realtà sociale, in continuo movimento, ha comportato un cambiamento nella famiglia che è percettibile, concreto, visibile anche a occhi inesperti. È cambiato il ruolo della donna, si sono modificati gli assetti relazionali e funzionali all'interno della coppia, sono mutati i diversi modi di essere padre e queste trasformazioni sono avvenute in tempi più rapidi e repentini rispetto alla madre. È così? Gli autori che appartengono a diverse discipline - giuridica, psicologica, sociologica, educativa - a partire dall'analisi storica e mitologica, delineano gli aspetti principali dell'essere padre nel mondo attuale.
Una panoramica degli interventi della Rassegna di incontri di formazione e cultura, proposta dalla Fac. Di Scienze della Comunicazione de La Sapienza di Roma. Una raccolta degli interventi negli a.a. '05-'06 e '06-'07. La finalità di questi incontri è arricchire, attraverso la proiezione e il commento di diversi film, la formazione di tutti i partecipanti e ampliare gli orizzonti e i punti di vista di studenti e docenti. Alcuni dei film presi in esame sono: L'ultima tentazione di Cristo, State buoni se potete, Le crociate, Sleepers, Nirvana, Cinderella man, Notte prima degli esami, Il codice Da Vinci.
Il volume traccia il quadro della stato attuale del sistema educativo frances che, secondo gli autori - impegnati, a vari livelli, nella formazione e nella didattica - versa in una condizione di profondo decadimento. Di età e di opinioni molto diverse, essi tuttavia convergono nella presentazione di una diagnosi precisa e circostanziata sullo stato allarmante della scuola come ambito educativo, analizzandone cause e origini. La responsabilità, a loro avviso, non è da imputare agli insegnanti, a loro volta vittime della situazione, ma ricade sui detentori del sapere, i quali, in pochi decenni, hanno distrutto la scuola del sapere introducendo le cosiddette "scienze dell'educazione" che riducono l'uomo a un corpo soggetto a pure leggi - psicologiche e sociologiche - e privato della sua libertà. La descrizione di tale scenario non è circoscrivibile al solo sistema educativo francese ma si può facilmente estendere anche al contesto italiano ed europeo in generale
Interventi di: Yvonne Cloarec, Pierre Farago, Jean-Pierre Ferrier, Catherine Krafft, Laurent Lafforgue, Marc Le Bris, Liliane Lurçat, Guy Morel, Pierre Perrier, Liliane Picciola, Marie Teissedre, Bertrand Vergely
Lo Hobbit è sempre stato considerato dalla maggior parte dei critici un semplice racconto per bambini, il presente volume vuole invece mettere in evidenza tutta la profondità di vedute e la ricchezza di stili dell'opera che merita una valutazione di ben altra portata. Gli articoli degli autori italiani sono frutto di uno studio di ricerca corale. A questi sono affiancati saggi di critici stranieri oggi considerati tra i contributi più importanti sullo Hobbit. Arricchiscono il libro due poesie di Tolkien tradotte in italiano.
La nuova edizione del Dizionario di Scienze dell’Educazione mantiene sostanzialmente l’impostazione generale e i tratti caratteristici della prima, che ha trovato ampi consensi da parte degli utenti. L’impegno di revisione e aggiornamento ha comportato, tuttavia, diverse operazioni di non poco significato: 1) Inserimento di nuove voci di particolare rilevanza nel clima culturale attuale; in questa seconda edizione le voci autonome trattate direttamente sono 983 (78 in più che nella prima edizione); i rimandi a voci collettive sono 605 (84 in più che nella edizione precedente). 2) Rielaborazione di alcuni testi: riguardanti un piccolo numero di voci segnate dal passo dei tempi. 3) Rilettura di tutti testi, che ha comportato: l’introduzione di lievi ritocchi, aggiunte e correzione di eventuali sviste sfuggite nella prima edizione. 4) Aggiornamento della bibliografia: inserimento di alcuni titoli di opere di particolare importanza o attualità.
Destinatari prioritari del DSE sono gli studenti di scienze dell’educazione delle Facoltà universitarie e delle Scuole superiori. Il DSE si rivolge anche ai docenti, agli educatori, ai genitori e, in generale, alle persone interessate ai problemi educativi e scolastici a diversi livelli e in differenti contesti. Il DSE si propone di essere uno strumento di lavoro e di consultazione seria e scientificamente qualificata. In tal senso intende rendere conto dello stato attuale degli studi e della ricerca relativa all’argomento o soggetto trattato.
Nel pieno rispetto della serietà scientifica, lo stile dei contributi cerca di essere chiaro e semplice, evitando, nella misura del possibile, terminologie eccessivamente specialistiche che solo gli addetti ai lavori potrebbero comprendere. Trattandosi di un dizionario e non di una enciclopedia, le singole voci sono essenziali e sintetiche. La breve bibliografia che completa ciascuna voce consente ulteriori approfondimenti. Si tratta, inoltre, di un dizionario di scienze pedagogiche. Di conseguenza, il discorso si riferisce e si pone nella prospettiva appunto delle scienze dell’educazione e della formazione, evidenziando la valenza educativa e pedagogica di quanto viene presentato. La sottolineatura degli aspetti teorici si coniuga con l’attenta considerazione delle possibili realizzazioni nei diversi ambiti attinenti l’educazione e la formazione.
I collaboratori che hanno partecipato alla redazione dei testi, nel suo insieme, sono 184 (24 in più che nella prima edizione), appartenenti a 15 diversi paesi (europei, africani, asiatici e americani). Al volume è allegato un CD-ROM per la consultazione off-line. È una risorsa ulteriore che facilita la consultazione e consente un accesso rapido e diretto alle singole voci o ai rimandi. Il DSE prossimamente sarà ulteriormente arricchito da un sito internet (http://dizionariofse.unisal.it).
Il volume raccoglie gli atti e documenta l’esperienza del Convegno nazionale "Cooperative learning e scuola del XX secolo. Confronto e sfide educative" svoltosi all’Università Pontificia Salesiana nella sede centrale di Roma dal 5 al 7 settembre 2007 che ha riunito circa seicento partecipanti.
Gli interventi sono suddivisi in una prima parte che presenta il quadro di riferimento culturale del Cooperative learning legato alla scuola del XXI secolo e alle sfide educative e in una seconda parte che mette in evidenza esperienze di efficacia sul campo in diverse scuole di diverso ordine e grado.
I contributi scritti sono in particolare di Angeloni M., Annunziata A., Antolini E., Bertazzi L., Cacciamani S., Celi F., Cesari A., Chiarle A., Comoglio M., Cretella E., Di Vincenzo C., Dicorato C., Dorigoni C., Falasca M., Fazi E., Fiorin I., Guarnacci A., Mancinelli C., Napoletano F., Ogliari I., Pachera P., Rosati N., Tognon G., Toso M., Troiani E.
La riflessione teorica è abbondantemente supportata da proposte concrete descritte dagli attori protagonisti (dirigenti, insegnanti, allievi, genitori, amministratori...) in forma di progetti, sperimentazioni, piani d’azione, ecc.
Il DVD allegato arricchisce il testo con una quindicina di ore di filmati e audio registrazioni che riprendono alcune parti dell’evento, in particolare interventi non scritti.
Ulteriori informazioni che danno continuità all’esperienza si trovano sul sito Internet http://cooperativelearning.unisal.it/.
L’essere del bene comune è sempre meno percepibile e sperimentabile in una società e in una cultura in cui l’agire retto ed il bene umano sono ritenute nozioni prive di fondamento etico oggettivo e di senso per la collettività. Crediamo che riflettere sul bene comune, allora, sia divenuta una urgenza. E questo volume vuole proprio rispondervi articolando una riflessione su due livelli: teoretico e pedagogico.
Si dovrà far fronte con ottimismo, con rinnovato interesse e con passione educativa ad alcune sfide: riconoscere il valore supremo della dignità umana, illuminata dalla fede, e lottare per farla divenire meta di ogni azione riflessiva ed educativa. Credere profondamente nell’essere umano, nelle sue capacità e risorse. Credervi anche quando la fragilità, l’imperfezione e la miseria umana sembrano aver preso il sopravvento e offuscato la sua dignità. Educare a vere relazioni interpersonali. Creare spazi (soprattutto in famiglia) in cui intessere trame di rapporti "nutrienti" ove si impari l’alfabeto dell’essere e del bene. Costruire una cultura della responsabilità, della fraternità e della solidarietà, dando valore al volontariato, al gratuito e al servizio. Educare alla diversità, alla tolleranza, alla convivenza pacifica, all’integrazione. Educare all’ecologia attraverso una riduzione dei consumi, la condivisione delle risorse, uno stile sobrio, la difesa dell’ambiente.
Ci auguriamo che questa pubblicazione stimoli buoni pensieri e muova azioni che promuovano il bene comune, aiutando a costruire quella speranza di cui, ripetutamente ci ha parlato Benedetto XVI e secondo il quale, realizzare il bene comune è speranza in atto.
L’Università deve essere un’universitas di discipline, tutte importanti e tutte necessarie per offrire quel sapere globale e sapienziale a cui aneliamo, per rispondere alle impellenti domande sul senso delle cose e della vita, per vivere da persone libere e responsabili, impegnate solidalmente nel compimento umano in Dio.
Da tempo nelle Università si riflette – si può dire che si tratta di una questione strutturale e congenita alle comunità accademiche, che ritorna ciclicamente, specie quando si intenda perseguire l’interdisciplinarità – sui problemi metodologici delle varie scienze prese a sé o in connessione tra loro. Infatti, la metodologia di ogni scienza è decisiva per definirne l’identità e la specificità del contributo nel concerto dei saperi.
Il Comitato Interfacoltà per la Ricerca dell’Università Pontificia Salesiana ha attivato una serie di incontri rivolti a dottorandi, studenti, ricercatori e docenti sul tema della metodologia, allo scopo di suscitare occasioni positive di riflessione culturale e di confronto su alcune metodologie di ricerca utilizzate e utilizzabili all’interno del mondo universitario.
Questo volume raccoglie gli interventi su alcune tematiche di metodologia delle varie scienze. Esso è introdotto dal Rettore, prof. Mario Toso, che presenta un quadro generale in cui collocare il discorso sulla metodologia delle scienze; il prof. Pio Scilligo tratta il tema: "La ricerca empirica. Modelli, risorse e limiti"; il prof. dr. Roberto de Mattei: "La ricerca storica: Modelli, risorse e limiti della metodologia storico-critica"; S. Ecc. Mons. Angelo Amato: "La metodologia della ricerca in prospettiva filosofico-speculativo-teologica"; il prof. Sergio Rondinara: "Metodologia della ricerca interdisciplinare-multidisciplinare-transdisciplinare".
Il volume è arricchito dall’intervento del prof. Michele Sorice: "La ricerca dell’Audience dei media: strategie, metodi e nuove proposte"; si conclude con il saggio della dott.ssa Misikova Lubica: "Per una epistemologia del cuore come epistemologia integrale" e quello del dott. Guido Baggio: "Lyotard e il sublime kantiano. Oltre il postmoderno", che presenta l’itinerario intellettuale e metodologico di J.-F. Lyotard.
Come rintracciare in quest’umanità ferita da ingiustizie e conflitti amplificati dai media, richiami alla speranza che sembrano ormai sparuti quanto il senso di solidarietà? Eppure durante ogni lungo inverno le gemme della primavera silenziosamente si formano. Con questo titolo si è voluto testimoniare la rinnovata presenza di nuove possibilità proprio attraverso la comunicazione che permea e caratterizza la vita e le relazioni umane.
Il tema della speranza e della fiducia che Papa Francesco ha dedicato alla giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2017, diviene qui occasione e stimolo di ap­profondimento per quanti si occupano di comunicazione a vario titolo e livello. In questa raccolta troviamo 12 brevi saggi con la prefazione di Don Ivan Maffeis, diret­tore dell’Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italia­na. A offrire interessanti prospettive sul tema del Pontefice, Don Mauro Mantovani Rettore dell’Università Pontificia Salesiana e Don Peter Gonsalves Decano della Fa­coltà di Scienze della Comunicazione Sociale, oltre ai docenti della Facoltà: Simonet­ta Blasi, Maria Emanuela Coscia, Cristiana Freni, Tadeusz Lewicki, Anthony Lobo, Maria Paola Piccini, Vittorio Sammarco, Tommaso Sardelli, Roberto Scardella, Paola Springhetti.
Si tratta del sesto volume della collana Percorsi di Comunicazione, progetto di con­tributi annuali della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana, nato nel 2013 da un’idea e sotto la guida del Professore Emerito Don Franco Lever assieme al Magnifico Rettore Mauro Mantovani. Con questa inizia­tiva la FSC promuove una riflessione sui principali temi della comunicazione, traendo spunto dal contenuto del Messaggio del Papa in occasione delle Giornate Mondiali delle Comunicazioni Sociali, per rinsaldare l’aspetto umanistico e non strumentale della Comunicazione.
Il presente volume vuole essere una guida per orientarsi nel Magistero della Chiesa universale in materia di educazione. Prendendo le mosse dal Concilio Vaticano II arriva fino ai giorni nostri con una sintesi ragionata dei pronunciamenti dei Pontefici e dei principali documenti delle Congregazioni vaticane.
Quantunque redatto in Italia, il libro vuole proporsi a un pubblico quanto meno attento a uno scenario internazionale e globale, per offrire un solido riferimento teorico a tutte le situazioni particolari che si possono creare nei singoli Stati.
Il volume si articola in una introduzione seguita da cinque capitoli: il primo tratta le motivazioni teoriche che giustificano l’azione educativa della Chiesa; il secondo prende in esame tutte le caratteristiche delle scuole cattoliche; il terzo è dedicato all’insegnamento scolastico della religione cattolica; il quarto presenta la realtà delle università cattoliche e delle istituzioni accademiche ecclesiastiche; il quinto descrive le conseguenze pastorali che possono derivare da tutta l’articolazione del settore.