
Emozione scomoda è la rabbia: spesso vorremmo evitare di incontrarla dentro e fuori di noi. Emozione vitale è la rabbia. Al suo apparire, specialmente in alcune fasi della nostra vita, ci indica qualcosa, magari che un confine psichico o relazionale - è stato attraversato senza permesso, oppure è giunto il momento per un cambiamento. Temibile impeto distruttore, ma anche preziosa compagna di viaggio capace di sostenere le nostre scelte, è la rabbia.
La gelosia mentre parla con te dice tante cose di me.
Boccaccio medievale ha rinnovato una tradizione critica inadeguata, che appiattiva il capolavoro trecentesco a semplice espressione dei secoli bui o lo proiettava già nel Rinascimento. Branca – il più importante studioso italiano di Boccaccio – ci ha restituito del Decameron un ritratto equilibrato, oggettivo, plasmato su un’indagine stilistica e filologica. Ne risultano valorizzate la coerenza interna, la natura non banalmente autobiografica, la centralità della cultura del Medioevo cristiano (la stessa di Dante e Tommaso), il rapporto con le opere precedenti e successive dell’autore. Frutto del lavoro appassionato e delle meditazioni di una vita, questo saggio si è ormai inserito tra i classici irrinunciabili della critica letteraria.
«Molto è stato scritto e continuerà di certo ad essere scritto intorno alla vicenda umana e al contributo scientifico di Aldo Moro. Ciò non deve sorprendere, perché siamo di fronte ad una figura davvero privilegiata di maestro insigne e di esemplare leader politico. Il tema centrale dell'opera che ora viene portata all'attenzione del lettore è una ricostruzione razionale del pensiero dello statista pugliese in ambito sia politico sia filosofico-giuridico. Duplice l'intento perseguito. Per un verso, rinverdire la memoria del Moro uomo politico, riattualizzandone il messaggio. Per l'altro verso, riportare in superficie la specificità dell'apporto scientifico di Moro alla teoria del diritto. In questo lavoro di ricostruzione, Brancaccio fa propria la celebre tesi di Wittgenstein secondo cui le idee, al pari delle parole, sono anche azioni, per significare che la ricerca teorica deve sempre avere una qualche rilevanza pratica; deve non solo illuminare, ma anche guidare» (dalla prefazione di Stefano Zamagni). Postfazione di Gero Grassi.
I1 2024 è un anno degasperiano perché ricorda 70 anni dalla scomparsa del grande statista Alcide De Gasperi, cui tanto l'Italia post-fascista deve.
Fra i molti scritti in sua commemorazione che sono apparsi, il libro a firma di Leonardo Brancaccio che il lettore ha per le mani si distingue per una esplicita missione, quella di offrire una ricostruzione della figura e delle opere di De Gasperi capace di parlare ai giovani di impegno, responsabilità, valori, tolleranza€ spirito di unione, visione di lungo periodo, dimensioni quanto mai necessarie per affrontare molti problemi attuali.
(Dalla prefazione di Vera Negri Zamagni)
A 70 anni dalla sua morte, forse non abbiamo bisogno di un nuovo De Gasperi e non ci è nemmeno chiesto di essere noi i nuovi De Gasperi. Ci è chiesto di vivere il nostro tempo con la libertà e con la responsabilità che abbiamo incontrato nelle pagine della sua biografia, scegliendo con consapevolezza e onestà, cercando di stare in equilibrio tra passato e futuro.
(Dalla postfazione di Marco Odorizzi)
Dopo decenni di subalternità culturale agli altri linguaggi audiovisivi, la serialità televisiva ha conquistato l’attenzione di spettatori, professionisti e studiosi della comunicazione proponendo universi immaginari estremamente innovativi nei contenuti e nelle forme. Operando in profondità sul tempo del consumo e sulla stessa struttura dei processi di affabulazione, le nuove tv-series (da E.R. a C.S.I., da Dr. House a Lost, da Sex and the City a Prison Break) superano il cinema nella capacità di aderire ai profili identitari del pubblico, restituendone aspettative e inquietudini. I saggi contenuti in questo volume indagano le trasformazioni della fiction televisiva nell’epoca del web e nel crepuscolo dei tradizionali modelli di serialità.
Nella società contemporanea il lavoro educativo è interessato da molti cambiamenti, in particolare per quanto riguarda i destinatari, gli obiettivi, le metodologie, le direzioni di senso. Tutto ciò ha comportato anche modifiche nel vocabolario composto da parole attinenti a discipline diverse. Nell'attuale panorama editoriale esistono molte riflessioni sull'educare e sull'educatore, ma non è ancora presente un testo di approfondimento delle parole chiave che connotano l'intervento educativo. Questo dizionario costituisce quindi un'importante novità editoriale e anche un prezioso strumento di riflessione. Il testo comprende oltre 90 lemmi e contributi di circa 70 autori (pedagogisti, docenti universitari, educatori professionali) appartenenti a diverse aree disciplinari e d'esperienza.
Che cosa significa "progettare in campo educativo"? Soprattutto, che cos'è concretamente un progetto in un servizio sociosanitario e come lo si realizza? Chi sono gli attori in gioco e quali le fasi del progetto? Il libro, rivolto a tutti gli operatori sociali e in particolare agli educatori, intende rispondere a queste domande. Nella prima parte, teorica, si propone un modello di costruzione di un progetto, prendendone in esame tutte le fasi. Nella seconda si analizzano alcuni progetti scritti e realizzati da educatori e operatori sociali per fornire delle esemplificazioni valide per la pratica operativa. Questa nuova edizione approfondisce il tema della progettazione anche in rapporto alle nuove complessità educative e alla realtà virtuale.
Parlare di affettività e sessualità non è un compito semplice, a nessuna età. Ancor meno se gli interlocutori sono i nostri figli. Questo libro mette a disposizione le riflessioni e i consigli di due professioniste - un'ostetrica e una consulente esperta in educazione sessuale - per favorire nei bambini (dai più piccoli fino ai 10 anni) la formazione dei concetti di intimità, rispetto, permesso e prudenza nella relazione con gli altri. Si tratta di valori straordinari per accompagnare i figli nel loro cammino, con la consapevolezza che questo è un campo in cui i genitori possono fare la differenza, evitando deleghe in bianco e costituendo un modello di valori, di amore e di rispetto.
Questo libro è imperniato sui fondamenti teorici della stima di sé e sull'applicazione dei suoi principi alla vita, ai conflitti e alle battaglie quotidiane di tutte le donne. Le basi di una sana stima di sé sono costituite da sei chiavi pratiche: vivere consapevolmente, accettare se stesse, assumersi le proprie responsabiltà, farsi valere, avere uno scopo nella vita, e conseguire l'integrità personale. Oltre alle storie personali, il libro è ricco di strategie efficaci per aiutare a risolvere sia piccoli problemi quotidiani, sia questioni più complesse. Vengono affrontati e ridimensionati i luoghi comuni e viene messo continuamente in evidenza che la stima di sé non è un dono che viene dagli altri.
A volte, quando riflettiamo sulla nostra vita e sugli errori che abbiamo commesso e di cui ci rammarichiamo, ci sembra di aver dormito mentre credevamo di essere svegli e ci chiediamo come abbiamo potuto non vedere quello che adesso ci appare così lampante. Sicuramente avevamo delle giustificazioni, ma questo non cambia il fatto che la nostra consapevolezza in quel momento fosse "distratta" invece di essere focalizzata e disciplinata, e questo stato mentale ci ha portato a sbagliare, a perdere delle occasioni, a lasciarci vivere invece di vivere. In questo libro Nathaniel Branden si inoltra nel territorio ancora poco esplorato dei meccanismi che spingono - o che al contrario impediscono - la nostra mente ad agire per il nostro benessere e ci insegna come fare per arrivare a un grado di consapevolezza sempre più alto.