
"Un giorno di molti anni fa ho incontrato il Male: sembrava poca cosa, appena un leggero impaccio alla mano. E invece... malattia di Parkinson giovanile. Avevo trentasei anni e trentanove al momento della diagnosi. Ho 'dato fuori di matto' e ho fatto un mucchio di sciocchezze - proprio non ne volevo sapere! Eppure, eccomi qua, ventisei anni più tardi, con due elettrodi piantati nel cervello e due batterie sotto la pelle ma VIVA, fuori dal letto e in piedi." Lucilla Bossi è nata sotto una buonissima stella. Figlia unica di una bella famiglia milanese, è stata una splendida ballerina della Scala di Milano, in seguito una spensierata giramondo e infine sposa e mamma di Federico. Poi è arrivato quel maledetto giorno in cui la mano destra non riusciva ad arrotolare gli spaghetti nel piatto. Il primo sintomo, inequivocabile, di quello che qualche anno dopo le verrà diagnosticato: Parkison giovanile. Da quella terribile scoperta, Lucilla Bossi ha provato tutto e il contrario di tutto: sia luminari della medicina che icone della spiritualità. Una lunga via crucis che però ha avuto il merito di guidarla inconsapevolmente al centro più profondo del suo essere. Molto spesso i malati di Parkinson sembrano persone depredate dell'anima. Le spire della malattia li trasformano in gusci vuoti e tremanti, privi di quella scintilla vitale che sta nascosta dentro di noi. Lucilla Bossi non è riuscita ovviamente a debellare la malattia, ma si è tenuta l'anima.
Mate-Magica è un libro dedicato a chi desidera stupire e stupirsi con antichi giochi tratti dalla tradizione popolare e allenare la fantasia con indovinelli istruttivi, divertenti e curiosi. Queste pagine, sono dedicate a quanti amano la magia di carte, monete e dadi e vogliono scoprire la "forza" e il prestigio dei numeri nascosta nei loro divertimenti. Il libro si propone di trasmettere al lettore la passione per il mondo sconosciuto e seducente della Mate-Magia, riscoperta in antichi trattati e ripropostaci in tutta la sua straordinaria attualità. Nell'affascinante atmosfera di fine '400 gli autori ci conducono all'incontro con la figura geniale di Luca Pacioli e alla riscoperta del suo manoscritto "De viribus quantitatis". In un'alternanza stimolante tra ragionamento e sorpresa, ci guidano mentre le nostre mani apprendono a ripetere giochi di abilità. Curiosità e divertimenti con i numeri aiutano il lettore ad apprendere la destrezza necessaria per risolvere arditi rompicapi matematici e ad intrattenere con effetti di divinazione. Le pregevoli illustrazioni sono tratte da manoscritti d'epoca e facilitano la lettura intensa e accattivante di un testo unico nel suo genere.
Comunità, in questo tempo di crisi, significa constatare che non c'è un soggetto esterno che possa intervenire e risolvere una situazione critica. La situazione chiama a un "noi" e a un "con-" che sono il primo grado del cambiamento di cui abbiamo bisogno. La comunità emerge così nei termini di un progetto nuovo, necessario e vitale, per andare incontro al futuro. Questo è un libro a più voci, che investiga l'idea di comunità in diversi ambiti, come l'arte, la tecnologia, l'etica, la finanza, la diplomazia, la spiritualità, l'economia, la scienza, la geopolitica... Un libro realizzato attraverso interviste e discussioni con gli autori, che sperimenta il concetto stesso di comunità. Troverete qui sette lezioni. Chiare, divulgative, essenziali. Ognuna di esse ibrida due voci in un processo di co-creazione che coinvolge anche il lettore, a cui è richiesto di partecipare con le proprie idee a questo flusso di pensiero. Le lezioni, oltre che dai curatori, sono tenute da: Michelangelo Pistoletto, Carlo Alberto Redi, Francesco Maria Talò, Alberto Cattaneo, Elena Casolari, Mario Calderini, Chiara Giaccardi, Stefano Bettera, Paolo Benanti, Pier Luigi Dal Pino, Gabriele Segre, Paolo Venturi.
Questo dettagliato resoconto della vita, delle battaglie e delle conquiste di Alessandro il Macedone si basa sulla perfetta padronanza di tutte le fonti classiche e archeologiche e ricostruisce con ricchezza di particolari un periodo storico turbolento e complesso. In tredici anni di regno, il giovane Alessandro riuscì a sconfiggere l'impero persiano, occupò la Siria, la Palestina e l'Egitto, attraversò il mondo conosciuto dal Danubio all'Indo, diede inizio a una migrazione di massa che estese a tutto il Medio Oriente gli orizzonti dell'ellenismo e produsse una singolare fusione tra la civiltà greca e quelle orientali.
In questa biografia Richard J.B. Bosworth esamina Mussolini non nelle vesti del "grande uomo" che pretendeva di essere, quanto piuttosto come espressione della società e della cultura del suo tempo. Il duce infatti incarnò, nel bene e nel male, lo spirito della nazione italiana e, più che un indomito rivoluzionario, fu il garante della "continuità" istituzionale. Soprattutto, si sentì sempre "il più italiano degli italiani", convinto di agire in perfetta sintonia con la volontà e i desideri del suo popolo. La stessa analisi della vita privata del duce ne rivela la natura complessa e contraddittoria. Ciò che emerge è la figura di un individuo "non diverso da tanti altri".
In questo libro gli autori denunciano l'insufficienza di una teoria analitica ridotta a una teoria della rappresentazione psichica e propongono la nuova nozione di lavoro di raffigurabilita dell'analista. A partire dalla loro esperienza con pazienti nevrotici e bordeline, oltre che con bambini, gli autori denunciano l'insufficienza di una teoria analitica ridotta a una teoria della rappresentazione psichica e sviluppano in questo libro una concezione ampliata e originale del lavoro psichico in seduta che tiene conto dei cedimenti dei sistemi rappresentazionali. Il funzionamento psichico viene allora considerato come una dinamica rappresentazione-percezione-allucinazione, un equilibrio fragile a causa della costante pressione dell'allucinatorio. Quest'ultimo e definito come la tendenza spontanea e permanente dell'attivita dell'inconscio. Quanto alla pratica psicoanalitica essi propongono la nuova nozione di lavoro di raffigurabilita dell'analista.
Paul Klee è uno degli artisti più importanti del Novecento e sicuramente uno dei più amati: la sua pittura raggiunge tutti, incanta i bambini come i filosofi che ne hanno molto scritto. Ha dipinto diecimila opere, sperimentando, creando nuove tecniche, usando linguaggi diversi, reinventandosi sempre: è stato astratto e figurativo, lo hanno chiamato post-cubista, surrealista, espressionista, ma nessuna definizione riesce a racchiuderlo. Diceva di essere 'inafferrabile'. E in qualche modo è così. Chi era davvero Paul Klee? Questo libro indaga il mistero di un genio dotato di molti doni: poteva essere un poeta o un musicista, ma è con la pittura che ha cambiato la storia dell'arte. Dominato da una potente ispirazione e da un'inesauribile furia creatrice, che ha saputo regolare ed educare con la più metodica delle vite: un caso molto raro tra i suoi colleghi artisti. Attraverso i suoi Diari e i densi scritti teorici che ha lasciato, Gregorio Botta ricostruisce e intreccia la formazione di un uomo e la nascita di un'estetica che ha segnato il secolo. Dotata di un ricco apparato iconografico a colori, questa è una biografia artistica scritta con un linguaggio chiaro e avvincente da un autore che è a sua volta un artista.
Pubblicato per la prima volta nel 1949, "Vent'anni e un giorno" costituisce ancora una delle critiche al regime mussoliniano più acuminate. Giuseppe Bottai fu fascista della primissima ora, presente durante la Marcia su Roma, governatore di Addis Abeba e poi ministro dell'Educazione Nazionale, grande ammiratore di Mussolini e pensatore sinceramente persuaso che fosse possibile, per l'Italia, trovare nel fascismo un assetto politico utile al suo sviluppo economico e sociale. Nel corso del tempo, però, in Bottai si compie una metamorfosi, la sua riflessione disegna una rotazione di centottanta gradi che lo pone nelle condizioni di riconoscere l'immensa aberrazione che si celava come un nucleo malato nel profondo del regime. Il viaggio interiore di una figura tra le più contraddittorie e sorprendenti del secolo passato, introdotto da un saggio di Giordano Bruno Guerri.
I corpi intermedi possono e devono contribuire al rinnovamento dell'Italia e dell'Europa. Indirizzare l'azione delle istituzioni sulle priorità che stanno in cima alle preoccupazioni dei cittadini e dalla cui risposta dipende lo stato di salute e il futuro della nostra democrazia, è ancora una loro prerogativa. A patto che sappiano rinnovarsi nel profondo. Quale sarà nell'immediato futuro il ruolo dei corpi sociali intermedi? Quello che si sapranno meritare, decidendo di affrontare con coraggio le questioni cruciali per i nostri territori, per il nostro popolo, per il nostro tempo e recuperando l'originaria vocazione di organismi di prossimità capaci di creare reti tra i cittadini e le istituzioni, tra la domanda e l'offerta politica, sociale ed economica.
Questa non è una normale biografia, ma nemmeno una semplice guida geografica. È entrambe le cose: una sorta di "pedinamento storico" sulle tracce di Indro Montanelli, un'inedita caccia all'uomo condotta attraversando i decenni e i continenti. I luoghi di Indro Montanelli tracciano il cammino della nostra storia recente. È un lungo viaggio a ritroso, alla scoperta di vicende dimenticate e antiche foto ingiallite. Roma, Milano, Firenze e Parigi, ma anche Fucecchio, New York e Addis Abeba: ogni luogo ha la sua storia, e questo libro ce le racconta tutte.
Tutti consultiamo le mappe di Google, interroghiamo il suo motore, condividiamo foto e pensieri su Facebook, ci lusinghiamo della nostra arguzia su Twitter, ci informiamo su Wikipedia, diffondiamo il nostro curriculum su Linkedin. A loro volta, Google, Facebook, Twitter, Linkedin, trasformano ogni nostro gesto in un dato che permette di ricostruire la nostra storia, la nostra identità e i nostri interessi meglio di quanto sapremmo fare noi stessi. I politici che vincono le elezioni (come ha insegnato Obama in America), le società i cui prodotti incontrano un larghissimo favore di pubblico (come Apple o Google), asseriscono di fondare il loro successo sulla raccolta e l'interpretazione di grandi moli di dati: i cosiddetti Big Data. Ma questo non basta. La loro convinzione è che esista un percorso irreversibile nella storia, che guida ad assumere le decisioni corrette. La società, gli uomini, l'economia, sono composti di reti, che si auto-organizzano con meccanismi che possono essere descritti da leggi matematiche. Le reti sono ovunque, plasmano gli organismi viventi, le organizzazioni sociali, gli scambi economici, le strutture urbanistiche, la letteratura scientifica. Ma le regole che le governano sono a loro volta il sintomo di un fenomeno più profondo, da cui sono configurate in filigrana: l'informazione.

