
In un dialogo coinvolgente, dai toni appassionati e forti, don Luigi Ciotti (prete "antimafia" per antonomasia) e Nichi Vendola (politico scomodo e di frontiera) confrontano le loro esperienze di lotta alla criminalità organizzata e indicano un percorso di riscatto. Quello che emerge è un bisogno di cittadinanza consapevole e attiva, un'urgenza di legalità. È un libro a tratti duro, che interroga la coscienza di ognuno e richiama con forza ai doveri civili.
Un testo sul transfert in psicoanalisi. Il transfert, che cos'e per il profano? Generalmente e il fatto che il paziente assimila (attraverso una mesalliance") il padre, la madre alla persona dell'analista, rivive l'amore o il non-amore che ha ricevuto dai suoi genitori o che ha dato loro. Come tutte le idee correnti, questa idea non e falsa. Ma essa nasconde quel che c'e di strano e di estraneo nel transfert, la sua "follia", in analisi. Un'altra idea corrente nasconde la follia della teoria: la psicoanalisi sarebbe - il dibattito non e nuovo - o una scienza o un'arte. Ora, il transfert fa della psicoanalisi una categoria anomala del sapere, crea un autentico paradigma a parte nel campo della conoscenza. Nella cura, due persone si parlano: questo apre a tutt'altra cosa che a un dialogo... "
Un dialogo: è la cosa più comune al mondo; questo però, spicca per la sua originalità. Lo scambio di idee tra domanda e risposta prende, di solito, la forma dell'intervista: momento pressato, tempo misurato, argomento predeterminato. Qui abbiamo un appuntamento fuori orario e su temi a circonferenza totale. L'autore non ha intervistato Papa Benedetto, ha ricuperato le dichiarazioni originarie; non lo ha ingabbiato in una griglia di domande preconfezionate, semplicemente ha collocato il lettore davanti a lui; ha raccolto quello che il Papa ha detto nel susseguirsi del tempo e lo ha disposto in un'organicità di trattazione, che è efficienza didattica per agevolarne la recezione. L'area nella quale ci si muove è di fondamentale importanza; è quella della politica, area privilegiata di esercizio della carità. Le grandi centrali formative soffrono oggi difficoltà di respiro; stagna sulla società attuale un'atmosfera nebbiosa che affanna il respiro e offusca lo sguardo. Con una sveglia perspicacia il Papa si è impegnato a diradare questa foschia e ad imprimere un nuovo slancio all'attività politica, commentandola in tutte le sue valenze. Il Papa dal Vaticano entra nella stanza di ogni persona, si mette a sua disposizione in ogni momento. Il dialogo si fa confidenza e il Magistero diventa amicizia personale. Donato Petti si è fatto fine e premuroso introduttore.
Alle teorie di Huntington sul "clash of civilizations" Fred Dallmayr ha sempre contrapposto un'altra via. Lo ha fatto subito, fin dal momento più difficile, quel 2001 che le Nazioni Unite avevano destinato al dialogo tra le culture e che il terrorismo islamista, con l'attacco alle Torri di Manhattan, aveva supremamente beffato. Ma il filosofo - qui per la prima volta tradotto in italiano - non presenta solo un motivato rifiuto del conflitto, perché del dialogo discute il significato, le premesse e le implicazioni che lo rendono autentico, possibile, utile. E dal metodo passa alle voci esemplari che indicano le chiavi teoriche o politiche di un nuovo percorso necessario a un mondo attraversato da tensioni nei confronti dell'Altro e del Diverso. Pagina dopo pagina, il libro si trasforma in una conversazione ideale tra protagonisti del pensiero filosofico come Gadamer, Heidegger, Taylor, Habermas, Hannah Arendt, Gandhi. E ancora: con il musulmano iraniano liberal Abdolkarim Soroush e il multietnico Raimon Panikkar.
Che cosa hanno in comune un matematico e un imprenditore? Chi dei due frequenta di più i sogni e chi insegue una verità cinica? In questo faccia a faccia fra due mondi apparentemente opposti, Piergiorgio Odifreddi e Oscar Farinetti si confrontano sui temi più urgenti dell'attualità: dai cambiamenti climatici alla politica dei «Grandi Satana come Trump e Orbán», dall'importanza del rispetto per la filiera del cibo alla decrescita - «che è sempre infelice». Naturalmente senza trascurare la tragicomica situazione dell'Italia odierna, incatenata ai suoi falsi problemi. E nell'esplorare tutte le contraddizioni del cinismo contemporaneo dei nuovi sovranisti e dei venditori di sogni, l'uomo di scienza e l'imprenditore attraversano le diverse concezioni attribuite al sogno e al cinismo nell'antichità e nel presente, e discutono su temi di importanza universale - dal valore del tempo e del denaro fino all'amore. Un dialogo filosofico dei tempi moderni, arricchito da citazioni, curiosità, aneddoti personali, dove non si perde mai di vista l'importanza della conoscenza dei fatti, ma neppure la necessità dell'ironia: saper scherzare su se stessi e sul mondo è forse l'unica strada per portare a termine un ragionamento serio. E se è vero che il cinismo rispunta ogni qualvolta i valori di coesione di una società si sfaldano, come nel nostro presente, è forse altrettanto vero che il contraltare costruttivo al ghigno del cinico non può che essere la capacità di sognare. Viene da chiedersi, in fondo, se quelli di Odifreddi e Farinetti siano due sguardi così diversi sul mondo. O se, almeno in questo caso, cinico e sognatore siano due facce della stessa medaglia. «La verità è che entrambi vorremmo essere sognatori, ma entrambi riteniamo che l'altro sia un cinico», dicono gli autori. Al lettore l'ultima parola.
Aristocratico e giacobino, erotomane dai risvolti perversi e grande erudito, scrittore condannato dalla censura e filosofo riabilitato dal pensiero novecentesco: esistono molti Sade, e la sua verità più profonda, a due secoli dalla morte, rimane ancora sfuggente. Se la prima rivalutazione critica del divin marchese è inevitabilmente passata attraverso il tema dell'erotismo, resta meno noto - soprattutto in Italia - l'altro Sade, l'autore di testi di carattere polemico, politico e letterario. Questo libro propone tre scritti, che corrispondono a forme letterarie e momenti diversi: al "Dialogo tra un prete e un moribondo", professione di ateismo radicale, seguono il discorso "Idea sulla modalità della sanzione delle leggi" e il saggio "Idea sul romanzo", una ricostruzione dell'origine e della natura del genere romanzesco oltre a una riflessione sul ruolo dello scrittore. Si succedono così il libertino aristocratico che espone con arroganza il suo credo; il citoyen rivoluzionario che esalta la sovranità popolare; e infine il recluso, vittima sia dell'Ancien Regime sia del Terrore, che nella scrittura trova una compensazione e un'ultima speranza di libertà. In appendice, con l'intento di riprendere in considerazione la vicenda biografica di Sade e illuminarne gli sviluppi del pensiero, il volume presenta il testamento redatto nel 1806 e un carteggio relativo alla sua detenzione nell'ospizio per condannati e malati di mente di Charenton. Con un saggio di Maurice Heine.
Undici sedute di psicoterapia raccontate e vissute in un dialogo incalzante tra uno psichiatra e il suo paziente. Mentre diminuisce l'angoscia del paziente cresce quella del terapeuta che dichiara di non poter più proseguire, come se si fosse trasformato nel malato e il paziente avesse indossato il camice della cura. Una metamorfosi inattesa che porta lo psichiatra al silenzio. Nello studio di psicoterapia aleggia il tema del senso della cura, quello della difficile definizione di malato e di terapeuta e il ruolo di un mondo che gira attorno in maniera forsennata e folle. Una storia in cui il lettore diventa ora paziente e ora psichiatra, in uno scambio continuo che mette in crisi la stessa identità di malato. Del resto tutto nel mondo ha perso identità e senso. E tutti sono malati compreso lo psichiatra che ora tace e chiude quello studio per sempre. Un racconto, o forse un diario, che ci porta a rivivere quei dialoghi come si fosse distesi su un lettino dentro se stessi alla ricerca di un senso che dica almeno se si è malati o sani di mente. Una saggio sulla condizione umana e una riflessione che non riguarda solo la psichiatria e la psicanalisi, ma la follia del mondo e dell'uomo dentro il mondo.
"Diamanti" parla di pietre preziose e chimica, ma segue rapidamente la pista gemme - estrazione - miniere - sfruttamento - colonialismo; così come conduce lungo le vie della lavorazione e del commercio delle pietre preziose, vie che dalle molte miserie dell'Africa portano a poche città come Amsterdam e poche grandi aziende come la De Beers. Per tornare al colonialismo e alle relazioni pericolose con le tante mafie e i traffici d'armi.
Questo libro è frutto del lavoro di indagine scientifica e di formazione sullo sviluppo delle capacità di regolazione e controllo condotto negli ultimi anni da diversi operatori dell'Università di Genova. Il testo si propone non solo come uno strumento di approfondimento ma anche come una guida alle strategie più funzionali per promuovere le abilità di regolazione e controllo in età prescolare e nei bambini con difficoltà di autoregolazione. Nel primo capitolo è trattato lo sviluppo della capacità di regolare il comportamento dall'infanzia all'età adulta, tenendo in considerazione le diverse abilità coinvolte e la capacità da parte dell'ambiente di offrire un contenimento sia di tipo affettivo, sia di tipo normativo; nei due capitoli successivi sono presentate strategie e programmi di intervento per favorire la regolazione del comportamento e della cognizione a casa e nei contesti educativi. L'ultimo capitolo è dedicato alla descrizione di un programma di potenziamento dei processi di controllo composto da diciotto attività-gioco per il periodo prescolare. Arricchiscono il libro le schede con le informazioni dettagliate per la realizzazione di questo percorso nella scuola d'infanzia e in ambienti extrascolastici, scaricabili dal sito: www.francoangeli.it/Area_multimediale.
Elisabetta è la sovrana dei record. Sul trono ha attraversato due secoli e un millennio, con impegno, disciplina e sacrificio è diventata un simbolo amatissimo della monarchia inglese. Diana era la principessa dei cuori, che per un breve ma tormentato periodo ha cercato con ostinata determinazione di minare alle fondamenta proprio quel trono su cui sedeva la suocera. Insieme, la carismatica regina e la principessa con uno straordinario talento per la comunicazione sarebbero state una vera e propria potenza mediatica: invece la loro relazione è stata un disastro, meglio forse soltanto di quella fra Diana e il marito Carlo. Solo conoscendole meglio si possono capire i motivi profondi di una inimicizia che sembra sopravvivere persino alla morte. Davanti alla sovrana, da quel lontano 1997, il nome di Diana non può essere, né è più stato, pronunciato da nessuno. La giovane Spencer, bella, nobile e vergine, sembrava la moglie perfetta per un principe sgraziato, fragile e romantico. Invece il loro tormentato matrimonio ha aperto ai pettegolezzi più intimi le reali camere da letto; il loro divorzio ha fatto vivere alla regina gli anni più difficili della sua esistenza. E la tragica fine di Diana ha portato la monarchia inglese al punto più basso di popolarità della sua intera storia. Per capire le vere ragioni di questo profondo conflitto Luisa Ciuni ed Elena Mora hanno ripercorso quei sedici anni che Elisabetta e Diana hanno condiviso da suocera e nuora, mettendo a confronto abitudini e stile strategie e follie.
Un'icona indimenticabile, che questo libro con nuovi capitoli inediti celebra in occasione dei vent'anni dalla morte della principessa Diana. Come sarebbe stato rivelato solo dopo la sua morte, questo libro è stato scritto con la piena collaborazione di Lady D. Andrew Morton, giornalista investigativo, racconta tutta la verità sulla famiglia reale in un ritratto onesto e scevro da pregiudizi di una delle figure femminili più amate, ammirate e influenti del nostro tempo.
I diari di Amintore Fanfani sono complessivamente 43, suddivisi in due parti nettamente distinte: la prima, redatta su una serie di cinque quaderni, è relativa all'esperienza di soldato italiano rifuggiatosi in Svizzera negli anni 1943-1945; la seconda, che inizia dopo uno iato di quattro anni e prosegue fino al 1990, riguarda prevalentemente la sua attività politica.