
Domenico Quirico ha vissuto la guerra sulla propria pelle. Ne ha respirato l’odore aspro e feroce, ne ha ascoltato il clangore stridente, ne ha sopportato la vista, camminando tra le macerie delle città distrutte e mescolandosi alle folle in rivolta. Dalla sua esperienza di giornalista – uno tra i più importanti in Italia e nel mondo – nasce questo libro, che ripercorre un decennio di storia recente, intrecciando le voci e le testimonianze di coloro che la narrazione pubblica ha spesso lasciato ai margini. Tra le sue pagine rivivono i fermenti e le attese che hanno portato alla nascita delle primavere arabe; il dramma della Siria, lacerata da una guerra civile che ha lasciato sul campo una devastazione senza pari; l’odissea di chi è costretto ad abbandonare la propria terra e affrontare il mare alla ricerca della salvezza; la parabola di molti giovani alla deriva, radicalizzati dai cattivi maestri di un Islam che ha tradito la sua vocazione di pace. Alle storie altrui Quirico intreccia la propria, raccontando con cruda e poetica verità la traversata di ventidue ore su un barcone diretto a Lampedusa, fianco a fianco con i migranti, e rievocando i giorni disperati del suo rapimento in Siria e della prigionia. Che cos’è la guerra è la cronaca fedele e appassionata del nostro presente, un libro che parla alle nostre coscienze e ci costringe a non voltare lo sguardo. Perché se un cambiamento è ancora possibile, non può che nascere dall’impegno di tutti a conservare la nostra umanità.
Che cosa si intende dire quando si parla della comparatistica come "pensiero mobile sulla letteratura" e "disciplina dei passaggi"? Quali campi interessa? Il libro ripercorre storia e metodi della letteratura comparata dalle origini sette-ottocentesche agli orientamenti degli ultimi decenni, e descrive gli ambiti fondamentali nei quali la disciplina si muove (i rapporti letterari, la letteratura generale, letteratura e "altro"). La descrizione dei campi e delle relative questioni si sofferma su esempi significativi di studio letterario comparato.
La linguistica educativa studia le questioni dell’apprendimento e dell’insegnamento della lingua, delle lingue, dei linguaggi e lo sviluppo delle competenze e delle abilità linguistico-comunicative in risposta alle sollecitazioni provenienti dalla società. Il volume ripercorre l’evoluzione storica della linguistica educativa in Italia e ne delinea la posizione rispetto alle altre scienze del linguaggio; propone inoltre una mappa dei problemi e dei temi che incontrano coloro che, operando nella scuola, vivono le questioni dello sviluppo linguistico: i discenti, gli insegnanti e chi definisce le linee dello sviluppo linguistico e comunicativo di una società.
"Sottovalutazione della mafia, limiti politico-culturali di approccio al problema, ambiguità e timidezze: dall'attualità ci vengono tanti motivi in più per rileggere quest'opera di Gaetano Mosca, facendo tesoro di una testimonianza che racconta un mondo lontano nel tempo, ma vicino ai nostri interessi di uomini ancora alle prese con lo stesso fenomeno criminale che affliggeva l'Italia agli inizi del Novecento." (Gian Carlo Caselli e Antonio Ingroia)
Quali sono i meccanismi che ci fanno amare il mondo narrativo di un romanzo o di un film? Quali dispositivi catturano la nostra attenzione e ci portano a desiderare che quel racconto non abbia mai fine? Il libro indaga il funzionamento della narrazione, ne esplora i procedimenti di base, per comprendere come possa avere determinati effetti su di noi, così forti da generare anche forme di dipendenza. Tenendo sempre al centro dell'attenzione l'efficacia della narrazione e dei suoi meccanismi, si analizzano molti esempi tratti da diverse forme di espressione narrativa, dalla letteratura al cinema, ai comics e alla serialità televisiva e ci si chiede di volta in volta: che cosa fa questa narrazione? Come agisce su di noi? Perché accettiamo personaggi ed eventi completamente alieni dalla nostra vita quotidiana?
Che cos’è la personalità? E’ inscritta nel nostro patrimonio genetico o è determinata dall’ambiente sociale in cui viviamo? Come cambia dall’infanzia alla maturità? Il libro è un’introduzione aggiornata alle principali teorie e questioni sviluppate e discusse dagli studiosi della materia. Tra i temi affrontati, le basi biologiche della personalità, il ruolo dei processi cognitivi e affettivi nella costruzione del s , l’unicità del mondo interiore di ciascun individuo.
Con stile scorrevole Pierre Daco introduce il lettore alla psicanalisi. Correggendo molte notizie inesatte, l'autore non vuole fornire con questo libro una facile formula per guarire un tipo particolare di malattia, perché guarire la nevrosi, l'angoscia, i sensi di colpa o altre malattie psichiche non è compito facile e non può essere fatto dal malato da solo. Soltanto un buon analista può aiutare l'individuo a scendere nel profondo si sé per ricercare le cause della sua malattia e riacquistare così la serenità. Attraverso centinaia di esempi di sedute analitiche, di colloqui tra paziente e medico, questo libro ci fa capire che la sofferenza psichica è miseria e tortura e ci guida nell'affascinante mondo della 'psicologia del profondo'.
Nonostante l'onnipresenza della pubblicità, conosciamo ben poco i suoi meccanismi di funzionamento e ben poco sappiamo della "cultura promozionale" in cui siamo immersi. Codeluppi passa in rassegna i vari aspetti della pubblicità: la sua storia, il suo ruolo sociale, il suo linguaggio, i diversi stili. Un ritratto a tutto tondo di questa forma di comunicazione che, a volte deformandola, riflette la società attuale.
I modi di agire, le opinioni, le credenze e gli atteggiamenti individuali sono un oggetto di interesse tipico degli scienziati sociali. Acquisire informazioni sui comportamenti e sulle idee delle persone, evitando ogni semplificazione di senso comune, implica l'adozione di procedure di indagine di carattere scientifico. Il testo rappresenta un'introduzione alla prassi della ricerca, proponendo un percorso di scoperta delle questioni metodologiche fondamentali e delle tecniche di indagine, quantitative e qualitative, adottate nell'ambito delle scienze sociali, con una specifica focalizzazione sulla tradizione teorica ed empirica propria della sociologia.
Viviamo immersi in un mondo di segni diversissimi - dal cartello stradale che indica una destinazione al fumo che segnala la presenza del fuoco, fino ai simboli più nascosti e complessi dell'arte e della letteratura - e creare, interpretare e comprendere i segni è una delle principali attività della nostra vita quotidiana. La semiotica ci permette di cogliere in che modo e secondo quali relazioni operino i segni nella nostra vita, sta quindi alla base di tutte le forme di comunicazione, eppure viene spesso percepita come una scienza arida e misteriosa. Questo libro si propone di decodificarne i segreti, avvalendosi degli esempi visivi in luogo delle solite astratte teorie. 76 concetti basilari della semiotica sono esemplificati, di volta in volta, attraverso testi, fotografie, opere pittoriche, disegni schematici; ognuno di questi è accompagnato da una domanda che invita il lettore a interpretare da solo ciò che sta osservando. Nella pagina successiva è l'autore che prende la parola, per inquadrare e mettere in prospettiva la problematica semiotica legata al concetto proposto. In tal modo, il lettore è impegnato a riflettere attivamente su ciò che vede, e ben presto, passando da un'immagine all'altra, si accorge di essere sempre più consapevole della natura del processo comunicativo e dei modi secondo i quali si forma il significato
La semiotica visiva fornisce gli strumenti per analizzare le immagini (fotografie, dipinti, disegni ecc). Le domande a cui risponde sono diverse: come facciamo a riconoscere un insieme di linee e colori come rappresentazioni di un oggetto tridimensionale? Quali convenzioni ci permettono di riconoscere i personaggi e le situazioni descritte in un quadro? Come fanno le immagini a raccontare storie? Linee, spazi, colori possono avere un significato indipendente da quello che rappresentano? Il testo è un'introduzione alle teorie e ai principali strumenti applicativi della semiotica visiva, mostrando l'utilità per l'analisi delle immagini di altre discipline, come l'iconografia e la psicologia della percezione.

