
Scriveva l’autore:«Il contatto con le persone che ricorrono alla consulenza psicologica ci ha fatto maturare la convinzione che le loro difficoltà comportamentali non derivano solo da disturbi intrapsichici o da condizioni sociali sfavorevoli, ma anche dalla difficoltà a instaurare relazioni caratterizzate da autentiche comunicazioni interpersonali. Processi di alienazione, conflitti interpersonali, rapporti non autentici sono alcune delle conseguenze più frequenti che si riscontrano quando mancano ai soggetti competenze comunicative adeguate. Inoltre, gli stessi interventi terapeutici o le consulenze di tipo pedagogico, psicologico, ecc., non portano al raggiungimento delle mete desiderate se le persone, che hanno difficoltà comportamentali, non acquistano contemporaneamente quelle competenze comunicative che permettono loro di introdursi come persone vere nelle relazioni umane».
A ciò si aggiunge la convinzione che la pedagogia e la psicologia non debbano limitarsi al compito d’intervenire solo quando le persone sono afflitte da disturbi o da problemi psichici. A queste, come ad altre discipline, si richiede non solo di promuovere condizioni sociali e politiche che permettano uno sviluppo umano, ma anche di aiutare preventivamente i soggetti a sviluppare le competenze comportamentali necessarie per affrontare la vita in modo più appropriato.
Nella presente pubblicazione, pertanto, si offre un programma di comunicazione pragmatica per coloro che vogliono migliorare le loro relazioni interpersonali dal punto di vista della comunicazione. Si rimane convinti, però, che una semplice informazione sui temi dell’interazione comunicativa non è sufficiente, per cui il testo propone un intero training che ha come scopo l’apprendimento comportamentale delle singole competenze relazionali. In realtà, il soggetto potrà comunicare nel modo desiderato unicamente se, oltre ad essere informato sulle qualità processuali richieste, sarà sensibilizzato e introdotto alla loro realizzazione pratica.
Nell'epoca della società liquida e dell'impatto dirompente dei Social Media, la comunicazione interpersonale rischia di naufragare e di perdere il suo valore di elemento costruttore e connettore delle relazioni umane. Per arginare questo fenomeno dilagante, il testo riprende i capisaldi teorici della pragmatica della comunicazione umana, li arricchisce e li amplia con le nuove frontiere degli studi neuroscientifici e linguistici. Si focalizza inoltre sulla presentazione delle competenze, delle strategie e delle tecniche di comunicazione efficace per poi scendere nelle applicazioni pratiche in famiglia, nei contesti sociali e nelle organizzazioni. I lettori potranno riscoprire un atteggiamento comunicativo salutare orientato al benessere personale e relazionale, cimentandosi con esercizi e attività per arricchire la vita di tutti i giorni.
Una guida pratica per tutti coloro che vivono all'interno di relazioni d'aiuto: familiari, medici, assistenti, ecc. Possono cosi trovare in queste pagine stimoli e indicazioni necessarie per comunicare con i propri assistiti.
La comunicazione non verbale ci consente di condividere con i nostri interlocutori un'ampia gamma di contenuti, a prescindere dall'uso delle parole. Può essere considerata come un "linguaggio del corpo" e un elemento di base della comunicazione faccia a faccia; nell'epoca attuale assume una rilevanza particolare grazie al rapido sviluppo di nuove tecnologie di comunicazione che sempre più implicano modalità non verbali di relazione. Il libro illustra le principali conoscenze scientifiche, le forme e il ruolo della comunicazione non verbale, i metodi di ricerca e le possibili applicazioni.
l autore propone un testo accuratissimo ma di facile lettura che indaga e stimola a porre attenzione ai comportamenti comunicativi e linguistici degli uomini. Comunichiamo in tantissimi modi e a tanti differenti livelli. La comunicazione tra uomini avviene in una infinita di modi; l'autore aiuta a fare chiare zza e a porre un pr di ordine nel complesso universo linguistico e comunicativo umano. Egli distingue le diverse cellule ed atomi" comunicativi ed espressivi dei nostri comportame"
Le comunità terapeutiche hanno assunto via via negli anni una sempre maggiore importanza per il ruolo giocato nel trattamento della sofferenza mentale. Dopo la legge Basaglia e la chiusura dei manicomi si è posto il problema non solo del trattamento, ma anche dell'inserimento sociale delle persone affette da gravi disturbi psichici. Nel panorama italiano sono dunque sorte diverse iniziative a carattere privato e pubblico per l'istituzione di comunità terapeutiche, ovvero realtà di cura e di connessione tra strutture psichiatriche e comunità sociale allargata. Tali iniziative tuttavia si sono caratterizzate, soprattutto nel loro primo formarsi, per una certa casualità nel formulare modelli di integrazione, di cura e progetti di inserimento. Questo volume propone non solo una riflessione sul ruolo della comunità terapeutica rispetto all'individuo e all'ambiente sociale, ma, attraverso una descrizione articolata di diversi casi di successo, fornisce strumenti e modelli di intervento per tutti quei professionisti (psicologi clinici, psicoterapeuti, psicologi di comunità, assistenti sociali, psichiatri, ecc.) che sono inseriti all'interno di strutture volte al recupero di persone con difficoltà mentali e problemi di devianza.
A più di trent'anni dalla cosiddetta legge Basaglia (1978), qual è il panorama delle comunità residenziali in Italia? Quali sono le indicazioni cliniche per questo specifico metodo di cura? Il volume risponde a tali interrogativi, proponendo un'analisi aggiornata indispensabile per affrontare la complessità dei problemi delle comunità residenziali che ospitano soggetti con difficoltà psichiche gravi. L'ottica psicodinamica si articola con quella psicosociale in un modello di cura che integra il gruppo dei residenti e quello dei curanti, in collaborazione con le famiglie e i servizi territoriali e sociali. Viene proposta una strumentazione terapeutica che si differenzia a seconda della patologia, dell'età evolutiva, dei livelli di protezione e si approfondiscono i fondamentali fattori clinico-riabilitativi e organizzativi (procedure di invio e dimissioni, leadership, lavoro di gruppo e con la famiglia, modelli formativi e di gestione della crisi, inserimento esterno dei residenti). Grande rilievo è dato al processo di valutazione attraverso nuovi strumenti di verifica dell'efficacia e al confronto tra comunità.
Il presente volume raccoglie i contributi di psicoanalisi di diversi continenti che hanno in comune la passione per la psicoanalisi, e in particolare per il pensiero di Wilfred Bion.

