
Un volume pensato per studenti universitari alle fasi iniziali del loro percorso, ma utile anche ad operatori della formazione psicosociale e dell'educazione, che vi troveranno temi che in genere sono dispersi in testi diversi. Vuole introdurre all'uso dei metodi e delle tecniche di gruppo nei contesti formativi ed educativi, premettendo una rassegna dei temi principali della dinamica di gruppo e dei gruppi di lavoro organizzativi, e della psicologia sociale dei gruppi. Il volume è caratterizzato da una forte e costante sottolineatura del carattere non meramente fattuale del gruppo, dunque della necessità di trattarlo in quanto fenomenologia contingente, che si configura ed acquista specifiche modalità di funzionamento in ragione dei contesti di pratica entro cui ed in ragione dei quali si dispiega. Questa idea di gruppo se non può considerarsi di per sé originale in assoluto - essa riflette una concezione più generale dei processi psicosociali di matrice socio-costruttivista - è sicuramente innovativa nel campo della psicologia dei gruppi, troppo spesso portatrice di una visione reificata, entro la quale il gruppo, invece che costrutto teorico, viene inteso e trattato come uno stato del mondo.
I due autori, Pia De Silvestris e Adamo Vergine, propongono qui una sintesi della loro lunga esperienza di psicoanalisti, facendo una vasta riflessione sul pensiero e le sue modalità di costruirsi in forme diverse. Il percorso nasce da un interrogativo sul pensiero religioso che gli autori considerano, alla stregua di qualsiasi pensiero, una funzione particolare della mente umana. Una funzione che si sviluppa senza necessariamente nasca il bisogno di doversi interrogare sulla metafisica dell'esistenza di Dio. Gli autori, infatti, sono portati a riflettere sulla molteplicità enorme dei modi di pensare - dal delirio alla ragione - utilizzando la teoria darwiniana dell'evoluzione che secondo loro è la più appropriata per gli studi psicologici, specialmente per quelli non sperimentali, per non cadere nella rete del trascendente e allo stesso tempo cercare forme di derivati oggettivi dall'esperienza soggettiva così complessa come quella della psicoanalisi.
Nel 1948, tre anni dopo il rientro a Vienna dalla tragica esperienza nei Lager nazisti, Viktor E. Frankl tenne una conferenza dinanzi a un piccolo gruppo di persone sostenendo la tesi che, diversamente dall'interpretazione freudiana, non esiste solo un inconscio istintivo, ma anche un inconscio spirituale. Il materiale fu edito nello stesso anno con il titolo "Der unbewusste Gott (Amandus)" e gli valse il conseguimento della laurea in filosofia. Immediata apparve la contrapposizione con la lettura, troppo riduttiva e unilaterale, che la psicoanalisi faceva non solo dell'uomo preso nella sua globalità tridimensionale di soma-psyche-nous, ma anche dell'inconscio, considerato unicamente come serbatoio di impulsi e di istinti. Mediante quell'opera Frankl offrì ai suoi lettori una griglia di lettura del mondo interiore dell'uomo dal punto di vista della trascendenza. Il testo fu riedito in edizioni successive con integrazioni significative che confluiscono in questa nuova edizione curata da Eugenio Fizzotti.
Un nuovo guru ha conquistato il cuore dei giovani orientali. Il suo nome è Rando Kim. Il professore universitario che è riuscito davvero a dare delle risposte ai ragazzi e lo ha fatto tenendo insieme poesia e praticità, andando al nocciolo dei loro problemi. Perché se la vita è un affare complicato, lo è ancora di più quando si è giovani. Soprattutto se le generazioni più vecchie fanno di tutto per conservare i propri privilegi. E allora è facile cadere nello sconforto, farsi paralizzare dall'incertezza con il ticchettio del tempo che passa nell'orecchio. "Non sono qui a distribuire vuote parole di positività e speranza, dicendo 'Non ti preoccupare, andrà tutto bene'. Al contrario, desidero aprirti il mio cuore e tendere la mano verso la tua anima. Voglio che le mie parole siano come una canna di bambù, in grado di scuotere la tua coscienza e di risvegliare la tua mente. Voglio allargare il tuo punto di vista. Hai tutta la vita davanti. Comincia il tuo viaggio adesso. Se una parte qualsiasi di questo libro servirà a ispirarti, avrò ottenuto il mio scopo." Capitolo dopo capitolo Kim passa in esame tutte le questioni con cui un giovane si confronta, dalle scelte lavorative all'amore. E lo fa senza mai dimenticare che la vita non è semplice, ma che comunque, gira e rigira, alla fine dipende da te.
In che modo e per quali motivi si diventa affettivamente dipendenti? Come si vive questa realtà nella vita quotidiana? Come si può uscirne e vivere serenamente? Attraverso queste domande l'autore, D. Pietro, sviluppa il tema della dipendenza affettiva, di cui egli stesso ha fatto esperienza (ferite psicologiche, alcool, senso di abbandono, mancanza di autostima). Egli ritiene che la causa della dipendenza affettiva sia da ricercare nella carenza d'affetto verificatasi durante l'infanzia. Uscirne è possibile, a patto che si prenda coscienza del problema, si cerchi un aiuto psicologico adeguato e si abbia davvero la volontà di dare alla propria vita un corso diverso.Il volume si articola in dieci capitoli. Nei primi tre, l'autore espone la propria storia (padre "assente" e madre autoritaria, dipendenza dall'alcol, psicoterapia individuale e di gruppo, ritiro spirituale, presa di coscienza delle proprie possibilità, uscita dalla dipendenza). Nei capitoli successivi, indaga sulle cause e su alcune manifestazioni della dipendenza affettiva, come: l'amore-passione; la depressione; i problemi causati da separazione e divorzio; il lutto; l'alcolismo e la tossicomania; la compulsione alimentare. Chiude il volume una breve Bibliografia.
Tutti noi abbiamo bisogno di legami, ma ne siamo anche profondamente spaventati. In essi e nel tradimento della fiducia che vi abbiamo riposto risuonano gli echi dei nostri traumi più profondi, tuttavia solo nei legami troviamo le riparazioni a cui non possiamo smettere di credere, ma le nostre ambivalenze e le nostre angosce ci guidano, spesso e fatalmente, verso profezie che si auto avverano. Nella polarità dipendenza-autonomia si gioca la danza della relazione. Il libro affronta il tema della dipendenza affettiva, e del suo rovescio, la contro dipendenza, atteggiamenti opposti ma che hanno una radice comune e che rappresentano in fondo le due facce di uno stesso problema. La prospettiva psicologica che viene proposta permette al lettore di inquadrare l'argomento attraverso un ampio spettro descrittivo, inoltre, partendo dal contributo di diverse teorie della personalità, vengono presentate delle chiavi esplicative per far luce sulle linee di sviluppo che possono concorrere a trasformare la dipendenza, da naturale passaggio evolutivo e aspetto della modulazione relazionale, in una soluzione patologica.
Secondo volume sulle dipendenze. La dipendenza sessuale esisteva certamente anche prima di internet. Il virtuale però esercita un fascino ancora più invasivo.
"Non posso farne a meno!", "Mi piace…", "Perché non devo farlo?". Frasi molto comuni, riferite al cibo, al sesso, a Internet, al gioco ed altro, che quotidianamente ascoltiamo negli uffici, nei bar, nella metropolitana. Frasi così diffuse, che danno la sensazione di una nuova libertà, una libertà in realtà solo apparente perché gestita spesso dal consumismo mediatico e che coincide col fare ciò che fanno gli altri, pensare come loro, vestire come loro…In questa massificazione, che toglie capacità di discernimento, si ha la falsa sensazione di un comportamento liberante, che crea invece sempre nuove dipendenze. (dall'introduzione)
Fenomeno estremamente complesso e, spesso, oggetto di notevoli fraintendimenti, la dipendenza affettiva tocca le profondità della nostra psiche e influenza profondamente lenostre relazioni interpersonali.Questo contributo si propone di esplorare la dipendenza affettiva, svelandone le radici psicologiche, le manifestazioni concrete e prospettando le vie per affrontarla e superarla.Attraverso un'analisi che combina psicologia, neuroscienze e teorie dell'attaccamento, vengono offerti una visione organica di questa condizione e strumenti pratici per il miglioramento del benessere emotivo e relazionale.L'Autore prospetta anche le linee portanti di alcune strategie terapeutiche che possano aiutare a superare il disagio, costruire una sana autostima e gestire abilità relazionali efficaci,compiendo quei passi cruciali per liberarsi dalle catene della dipendenza affettiva e costruire relazioni più sane e appaganti.
Nel corso degli ultimi anni il diffondersi dell'uso di Internet, utilizzato anche come strumento di formazione e comunicazione, ha portato alla crescita esponenziale dell'incidenza dei disturbi connessi al suo uso e abuso. Il volume si propone di analizzare le nuove tipologie di dipendenza e, in particolare, la dipendenza da Internet, considerata come una nuova e insidiosa psicopatologia che, con le sue caratteristiche e i suoi rischi, diviene non poco influente sugli aspetti socio-affettivi e relazionali della vita guotidiana di ogni singolo individuo che ne risulta affetto. Si pongono all'attenzione del lettore i fattori di rischio che favoriscono l'insorgere di tale dipendenza, sia negli adolescenti che negli adulti, e i segni e i sintomi che ne caratterizzano la manifestazione. Si forniranno, inoltre, delle linee guida, nonché dei suggerimenti, volti a sensibilizzare gli individui verso un uso consapevole di Internet.
Saggio su parole, tematiche, concetti per fare chiarezza e riflettere sul significato di inclusione. Parole rozze, povere, grossolane, riducono la possibilità di ragionare, di superare una analisi superficiale degli eventi della vita, di considerarli parte di un contesto più ampio e complesso. Per questo abbiamo bisogno di parole che ci aiutino a rimettere al centro l'essere umano in relazione con gli altri esseri umani e con altri esseri viventi per delineare nuove forme di equità. Abbiamo bisogno di parole dal profondo sapore sociale. E quella su cui si incentra questo volume è la parola inclusione.

