
Fratel MichaelDavide condivide con il lettore le convinzioni maturate in oltre trent'anni di vita monastica e di contatto con alcune realtà della vita religiosa. La prima parte del testo intreccia convinzioni, suggestioni e provocazioni su alcuni punti ritenuti importanti per osare ancora la vita consacrata in modo incarnato nel tempo e nello spazio. Alcune sottolineature permettono di rileggere i voti in un modo meno ideale e più compromesso con il processo di maturazione dei consacrati del nostro tempo, che devono fare i conti con una rivoluzione antropologica da cui non sono esenti. Sullo sfondo della riflessione vi sono l'esortazione apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium e il contenuto della conversazione con i Superiori Generali avvenuta alla fine di novembre 2013. Si fa urgente passare da un'immagine della vita consacrata elitaria e distaccata dalla storia di tutti, nonostante sia generosamente compassionevole verso tutti, a quella di una vita consacrata assolutamente impastata con la storia e, prima di tutto, capace di assumere fino in fondo la propria storia personale. L'icona della Samaritana è scelta come fonte di ispirazione per ripensare la stessa perfezione evangelica non in termini di irreprensibilità, ma di capacità di camminare verso la verità passando attraverso il "vero" di se stessi. Prefazione di Felice Scalia.
Senza vocazione in un mondo privo di destinazione, l'uomo contemporaneo sembra abbandonato alle proprie scelte e mosso da un disincantato e moderno desiderio di Dio, relegato nell'orizzonte di una sensibilità religiosa personalistica e privata, senza implicazioni di appartenenze religiose o morali concrete. Questa cultura del provvisorio, come l'ha definita papa Francesco, genera un'evidente difficoltà a perseverare in una scelta definitiva di vita consacrata. A partire dai dati statistici sugli abbandoni dei religiosi, lo studio si propone di comprenderne i possibili motivi psico-sociologici. L'autore cerca inoltre di individuare i caratteri propri - delineati dal magistero post-conciliare - della perseveranza dei consacrati e di tracciare un percorso in grado di avviare una "teologia della perseveranza" in dialogo con la cultura di oggi. L'intento è coniugare le fondamenta della tradizione cristiana con alcuni contributi della teologia contemporanea in grado di fondare ancora una scelta che sia "per sempre".
Lettera Apostolica del Santo Padre Francesco a tutti i consacrati in occasione dell'Anno della Vita Consacrata.
Con il calendario degli eventi principali dell'Anno della Vita Consacrata.
"Il lavoro scientifico e appassionato di don Massimiliano Scavone sul tema della formazione dei futuri sacerdoti oggi dà molte risposte in ordine a tutte le inconsistenze che si evidenziano nei nuovi candidati al sacerdozio e che in parte sono già stratificate nei sacerdoti di ultima generazione. L'immane produzione scientifica su come interagire educativamente sui futuri sacerdoti è il campo dove don Massimiliano ha messo mano all'aratro per portare alla luce l'urgente necessità di adoperarsi una cum, vescovi, presbiteri, formatori dei seminari e laici preparati scientificamente." (dalla Prefazione)
La potestà esercitata dai superiori degli istituti di vita consacrata è una potestà pubblica o privata? La sua origine si trova nella potestà attribuita da Cristo agli Apostoli e ai loro successori, oppure scaturisce dalla volontà consociativa della comunità religiosa? È identificabile con la potestà di governo di cui al can. 129? Sulla base di tali questioni, il presente libro affronta la realtà degli istituti misti di vita consacrata, come terza tipologia a fronte della bipartizione codiciale fra istituti clericali e istituti laicali, specialmente in relazione al servizio dell'autorità.
Il libro contiene oltre alla Lettera apostolica a tutti i consacrati in occasione dell'Anno della Vita Consacrata, anche il messaggio pronunciato dal Santo Padre suo in occasione dell'apertura dell'anno, il 30 novembre 2014 in cui ribadisce la legge evangelica dell'amore scambievole, specialmente con i più poveri e il Decreto della Penitenzieria Apostolica "con il quale si stabilisce l'opera da compiersi per poter conseguire il dono delle Indulgenze in occasione dell'Anno della Vita Consacrata".
L'anno della vita consacrata riguarda l'intera Chiesa, scrive Papa Francesco nella sua lettera apostolica.
Agli eredi dei grandi santi che hanno fatto la storia del cristianesimo il pontefice si rivolge con queste parole "Mi attendo che svegliate il mondo, perché la nota che caratterizza la vita consacrata è la profezia".
All'inizio dell'Anno della Vita Consacrata (30 novembre 2014 - 2 febbraio 2016), papa Francesco indirizza questa lettera apostolica a tutti i consacrati. In essa delinea, in primo luogo: Gli obiettivi di questo Anno speciale:- Guardare il passato con gratitudine. Gratitudine che scaturisce dal riconoscere i doni che il Signore ha offerto alla Chiesa attraverso i carismi dei Fondatori e delle Fondatrici di famiglie religiose.- Vivere il presente con passione. I religiosi e le religiose sono chiamati a seguire il Vangelo e ad aderire a Cristo come hanno fatto i loro Fondatori; a diventare "esperti di comunione" e a vivere "la mistica dell'incontro" che li rende capaci di ascolto delle altre persone.- Abbracciare il futuro con speranza. Fondare la propria vita su una speranza che non delude, quella teologale, dalla quale sgorga la fiducia nel Signore. Le attese per l'Anno della Vita Consacrata invitano a puntare sulla gioia: "Dove ci sono i religiosi c'è gioia", dice il Papa. I religiosi devono parlare con la vita; una vita dalla quale traspare la gioia e la bellezza di vivere il Vangelo e di seguire Cristo. Testimoniare la speranza, vivere il dono, la fraternità, l'unità. Infine, nell'ultimo paragrafo: Gli orizzonti dell'Anno della Vita Consacrata, Francesco precisa il raggio di destinazione di questa lettera: oltre le persone consacrate, i cristiani laici, tutto il popolo cristiano, le persone consacrate e i membri di fraternità e comunità appartenenti a Chiese di tradizione diversa...
L'Anno della vita consacrata viene indetto proprio in un momento in cui i media sembrano mettere l'accento soprattutto sugli errori commessi da religiosi e religiose. La Chiesa intende mettere in evidenza il valore delle testimonianze di fede che i religiosi e le religiose continuano a dare in tutte le parti del mondo.
Dalla nascita della Piccola Casa della Divina Provvidenza nel 1833 a oggi, le "figlie" di san Giuseppe Benedetto Cottolengo hanno intrecciato la loro presenza con le tappe più significative della storia di Torino e del nostro Paese. All'inizio si trattava un gruppo di volontarie che vivevano attorno alla figura del canonico rinunciando a tutto per dedicarsi all'assistenza di poveri, malati e bisognosi. Con il passare del tempo unirsi alla comunità delle cottolenghine ha significato, solo ed esclusivamente per le donne non abbienti, la possibilità di essere salvate da un destino di stenti e sofferenze per studiare, formarsi come individui, e offrirsi a propria volta alla società. Oltre alle opere caritatevoli in Italia, infatti, sono state moltissime nel corso degli anni le missioni delle cottolenghine fuori dai confini nazionali, prima in Africa e poi anche in America, del Nord e del Sud, e in India. Attraverso un'analisi lucida e puntuale, Suor Giuliana Galli presenta la storia della congregazione di Cottolengo nei suoi aspetti istituzionali, giuridici, economici e gerarchici, ponendo l'accento sulla figura femminile in rapporto non solo all'autorità dell'ordine, ma anche ai cambiamenti politici, culturali e sociali che hanno modificato in oltre duecento anni il ruolo e la posizione della donna in Italia.
Le riflessioni riportate in questi testi, sono maturate in 45 anni di esperienza al servizio delle associazioni per il servizio pastorale. La figura del sacerdote nelle associazioni o nei movimenti ecclesiali che si ispirano alla Dottrina Sociale della Chiesa, ha una grande importanza: è l'animatore pastorale, è la guida spirituale, è il richiamo ai principi cristiani, è l'accompagnatore nel quotidiano, è lo stimolo alla testimonianza, è il riferimento personale ed associativo. Occorre allora riconsiderare il concetto del "servizio" che trova riferimenti alla vita stessa di Gesù, "che è venuto non per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto di molti". Senza pretese, l'offerta della lettura di queste riflessioni può far nascere sicuramente nuovi stimoli e promuovere un nuovo impegno al servizio delle realtà da accompagnare.
Dopo aver vinto l’edizione italiana di The Voice, aver ricevuto tweet e plausi da artisti del calibro di Alicia Keys e Whoopi Goldberg e dopo aver superato i 100 milioni di view su YouTube, Suor Cristina prepara il suo album di debutto con Universal Music Italia.
L’album uscirà in Italia così come in tutto il mondo e conterrà 10 canzoni sorprendentemente rivisitate e interpretate da Suor Cristina oltre a due canzoni inedite: FALLIN’ FREE e L’AMORE VINCERÀ.
Prodotto da Elvezio Fortunato e registrato a Los Angeles (Megawatt Studios, North Hollywood, Henson Recording Studios, Speakeasy Studios) si avvale della collaborazione di musicisti di grandissimo spessore come Vinnie Colaiuta, Sean Hurley, Tim Pierce, Simone Sello, Ed Roth, Davide Rossi, Lisa Liu e molti altri. Estratti video della registrazione dell’album sono visibili sul suo canale Youtube ufficiale. L’album è anticipato dal singolo “Like A Virgin” dal 17 ottobre in radio e disponibile su tutti gli store digitali. Il brano è accompagnato dal prezioso videoclip girato nella magica atmosfera di Venezia. “La scelta di like a Virgin vuole essere testimonianza della capacità che Dio ha di far nuove tutte le cose! Lo interpreto come il TOCCO DI DIO, quando mi ha chiamata ad una vita nuova, restituendomi la purezza, la dignità di essere Figlia Amata da Lui. E da lì la mia sequela fino alla fine dei giorni!” (Suor Cristina)
Contenuto del CD
Try
Fallin’ Free
Like A Virgin
Somewhere Only We Know
Blessed Be Your Name
Fix You
No One
I Surrender
True Colors
Price Tag
Perto, Longe Ou Depois (Ordinary World)
L’Amore Vincerà