
Un ritratto di san Francesco scritto da un maestro della spiritualità del '900. Ne emerge un'immagine di Francesco, della sua santità, come modello di fede per le inquietudini dell'uomo contemporaneo: un Francesco disegnato con lineamenti vigorosi, al di là di talune diffuse presentazioni di maniera. In brevi e affascinanti pagine, Guardini guida il lettore alla scoperta del mondo di san Francesco: la sua Assisi, il "Cantico", l'amore per Dio e le creature.
La domanda delle domande: quale è il senso della vita? E'quella che psicologi, operatori pastorali e animatori vocazionali rivolgono alle persone per accompagnarle nel percorso di discernimento della loro vita e della loro vocazione. Realizzare un disegno, dare significato alla propria esistenza è un'esigenza della psiche della persona nella sua totalità. E questo grazie anche al contributo che Viktor Emil Frankl ha saputo dare con la sua ricerca sull'Analisi Esistenziale, una sorta di corrispondenza laica di ciò che in campo spirituale è la necessità di dare un senso alla vita rispondendo a un appello divino, ad una vocazione. Il libro si muove in un ambito dove la psicologia e l'antropologia filosofica sul tema del significato dell'esistenza dialogano con il concetto religioso della vocazione. Diventa importante la dettagliata conoscenza della storia individuale della persona chiamata, per capire se nel suo terreno sono stati messi a dimora quei semi di autotrascendenza, quel rimando ulteriore che li rende capaci di fecondare la vita di consacrazione, l'impegno comunitario e la missione apostolica.
Il Voto mariano è uno scritto teologico-spirituale che tocca le più alte vette della mistica, soprattutto quando approfondisce la tematica - già cara a san Massimiliano M. Kolbe - della "transustanziazione" nell'Immacolata. La piena realizzazione di questo mistero di grazia si concretizza nel Voto mariano della consacrazione illimitata all'Immacolata, sbocciato all'interno della Famiglia dei Francescani dell'Immacolata, ma che vuole essere non solo sostegno per tutta la Chiesa - di cui i Francescani sono speciali "riparatori" -, ma anche la roccaforte di ogni anima che ha capito che in quest'epoca delle "Tutte tenebre" è la Madonna la Stella mattutina da seguire, conoscere e amare per non smarrire la strada per il porto sicuro, il Paradiso dell'eternità beata. Il Voto mariano, analogamente alla transustanziazione eucaristica, vuole realizzare nel consacrato la "transustanziazione" nell'Immacolata: vivere il Voto mariano significa, infatti, vivere «per mezzo di Maria, con Maria, in Maria e per Maria».
Una comunità, un incontro, un santo da scoprire. Laura Bosio ci conduce dentro la ricchezza di un luogo poco noto ai più ma dove ci sono uomini che "aiutano a conoscere Dio". La comunità di San Leolino è formata da sacerdoti e laici che vivono nella fraternità la loro offerta a Dio a servizio di una nuova evangelizzazione della cultura secondo la spiritualità del Concilio Vaticano II.
Da duemila anni a questa parte il celibato è una scelta di vita fatta propria sia da uomini che da donne, dentro la Chiesa cattolica. E oggi è anche - giustamente - al centro delle controversie sulla condizione dei preti cattolici, dei religiosi e delle religiose, dei laici e delle laiche consacrati. In una società ipersessualizzata, nel momento in cui scoppiano scandali che hanno il clero per protagonista, il celibato viene sempre più guardato con forte sospetto, o perlomeno come una bizzarria. Per questo è importante demistificare tanti luoghi comuni, spiegarlo e gettare nuova luce sul suo significato. Questo libro, che rifiuta qualsiasi idealizzazione del celibato, tiene conto delle esperienze personali concrete fatte dall'autrice e dei progressi delle scienze umane. Per dimostrare che, sebbene il celibato non sia affatto privo di insidie, esso un senso ce l'ha agli occhi dell'umanità comune, delle nostre vite aggrovigliate. E, esattamente come la vita di coppia, mette l'amore alla prova della realtà.
Le comunità umane, nel cammino verso un'identità istituzionale, si presentano solitamente anche come comunità testuali, dotate di un corpus di scritti che rende ragione della loro esistenza. Ma è raro che la figura del fondatore vi occupi un posto simile a quello che Francesco occupa nell'insieme dei testi francescani; non solo la sua figura, ma anche il Suo corpo, che prende nelle sue Vite il posto che il il corpo di Cristo occupa nei suoi scritti.
Il paradosso consiste nel fatto che questa selva di testi si sviluppa intorno ad un uomo che era considerato un illetterato e che definiva se stesso "ignorans et idiota".
In questo libro Jacques Dalarun evidenzia la disparata varietà dei testi francescani, senza preoccuparsi di uniformarla, convinto che ogni possibile soluzione alla questione francescana debba partire dal corpo stesso dei testi, cioè dai manoscritti che li trasmettono.
Proprio alla riproduzione dei manoscritti è dedicata infatti la parte più importante e originale del volume, con splendide immagini e brevi didascalie che permettono al lettore di apprezzare il progressivo sviluppo dell'istituzione che a a Francesco d'Assisi si richiama.
A trent'anni dalla scomparsa del vescovo di Molfetta, si ripropone un commento alle omelie da lui tenute durante il suo ministero episcopale per la messa crismale. L'invito fondamentale, suggerito da don Tonino, è quello di puntare gli occhi su Cristo, fontana d'acqua viva, per rendere feconda la missione dei cristiani nel mondo.
Il libro presenta gli atti del convegno 2022 (13-16 dicembre) promosso, come ogni anno, dall'Istituto di Teologia della Vita Consacrata «Claretianum» di Roma. Il convegno riflette sui vari aspetti - pastorale, teologico, ecclesiologico - che impattano sulla vita consacrata.
Un tuffo in un remoto convento francese del 1600: una piccola suora carmelitana dialoga con Gesù Bambino e apprende, forse per prima, ciò che oggi conosciamo come la via cristiana dell'infanzia spirituale. Margherita è il suo nome e Beaune la nuova Betlemme. Un legame unico quello tra il Bambino Gesù e il Carmelo, i cui frutti non finiamo di cogliere... "Non tutti i cristiani sono chiamati ad ascendere i sentieri accidentati del Calvario o a salire sul Tabor con Mosè ed Elia, ma tutti sono chiamati a praticare quotidianamente le virtù semplici e più comuni della casa di Nazareth". Ecco uno degli insegnamenti basilari che possiamo trovare in questo prezioso manoscritto francese del 1862, oggi disponibile in italiano. Il linguaggio non sempre ci apparirà scorrevole, ma le perle che vi troveremo hanno un valore inestimabile.
Il tema della formazione dei consacrati con l’obiettivo della trasformazione del loro cuore e delle loro menti è di grandissima attualità. Il magistero della Chiesa in questi ultimi anni chiede di proporre delle offerte formative capaci di favorire il cambiamento delle persone consacrate. A questo scopo servono dei mezzi metodologici e delle strategie d’intervento capaci di toccare il cuore.
Il metodo di accompagnamento personalizzato, definito “iniziatico” in alcuni documenti, è uno dei più efficaci. La trasformazione indica il cambiamento radicale che si opera in tutta la persona. Per questa ragione, la riflessione ha preso
in considerazione tutte le dimensioni della formazione che si riferiscono alla globalità della persona, così come ci suggeriscono le parole di san Paolo che esorta alla trasformazione spirituale guidata dal rinnovamento della mente (cfr. Rm 12,2). Le proposte comuni, menzionate nel testo, tendono a tracciare alcune linee operative nella dimensione umana e spirituale, e senza dirlo esplicitamente, anche in quella comunitaria.
Qual è la natura, la chiamata e l’opera della leadership nella chiesa locale?
Focalizzandosi sulle parole di Gesù, e scorrendo le pagine del Nuovo Testamento, l’autore presenta una visione chiara e dettagliata dei conduttori cristiani: collaboratori per la gioia di tutti i credenti.
• Una risorsa necessaria per chi riveste già un incarico spirituale. Esamina la natura e l’opera di pastori, anziani e diaconi attraverso passi biblici di riferimento come I Timoteo 3 e Tito 1.
• Un testo accessibile per tutti i credenti. Tutti i membri della chiesa possono conoscere meglio la vera essenza della leadership cristiana e pregare intenzionalmente per i propri conduttori.
• Una guida pratica alle 15 virtù di ogni responsabile. Identifica ed esamina le virtù che lo Spirito Santo provvede a chi intende rispondere alla chiamata di Cristo.
La saggezza senza tempo della Regola di Benedetto da Norcia, un classico della letteratura religiosa, è messa in risalto dal commento penetrante di una rinomata mistica e studiosa benedettina. Nella sua originale introduzione alla Regola, l'autrice afferma coraggiosamente che il testo di Benedetto del sesto secolo, dopo millecinquecento anni, riesce a toccare direttamente le questioni che oggi stanno di fronte alla comunità umana: l'amministrazione dei beni, la conversione, la comunicazione, la riflessione, la contemplazione, l'umiltà e l'uguaglianza. Seguendo la Regola originale di Benedetto paragrafo per paragrafo, il libro espande i suoi principi nel più ampio contesto della vita spirituale nel mondo contemporaneo e rende le sue istruzioni, che a una lettura superficiale potrebbero suonare arcaiche, fresche e significative per le donne e gli uomini di oggi. Così questo libro si rivela una risorsa preziosa per la contemplazione personale o comunitaria. Prefazione di Laurence Freeman.

