
"Una delle questioni scottanti, in vista della II Assemblea del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2024), è quella dell'accesso delle donne al ministero ordinato. In che misura l'"assenza di autorità", che la Chiesa ha riconosciuto a se stessa, può essere pensata per includere, anziché per escludere? Lo sviluppo recente della questione - in presenza di nuove evidenze antropologiche e culturali, che condizionano in radice la verità teologica - ha visto cambiare radicalmente il terreno delle giustificazioni ufficiali dell'"impedimento". Di fronte a ciò, in questo volume si è chiesto ad una serie di esperte ed esperti di valutare gli argomenti proposti dai documenti magisteriali pubblicati dal 1976 al 2018, con analisi di ordine esegetico, patristico, giuridico, ecclesiologico, simbolico e sistematico. Un esame critico e una rilettura dinamica di questi sei ambiti costituiscono la premessa necessaria per un cammino sinodale che sia capace di operare un discernimento significativo e una apertura fondamentale a un "oltre", in vista di una... traduzione della tradizione." Prefazione di Marinella Perroni.
Nella logica del dono gratuito, il Dio amore si è fatto uomo in Gesù Cristo per manifestare quanto la relazione d'amore superi la logica del donare e del ricevere.
Tommaso d'Aquino (1225-1274) rappresenta uno snodo imprescindibile nella storia del pensiero occidentale in riferimento alla rilevanza dell'evento della rivelazione di Dio in Gesù Cristo nell'istituzione del senso dell'essere, in un rapporto dialogico libero e profondo tra fede e ragione, filosofia e teologia. Il settimo volume del Dizionario Dinamico di Ontologia Trinitaria (DDOT - 7) s'impegna a metterne in luce l'attualità e la portata, evidenziando in un primo approccio alcune e forse anche inesplorate inflessioni qualificanti e pregne di virtualità della sua proposta, dischiudendole nell'orizzonte di un'ermeneutica ontologica relazionale e trinitaria. Grazie ai saggi che lo compongono a firma di autorevoli studiosi di diversa provenienza culturale e competenza disciplinare, racchiusi tra una ricca introduzione e un'articolata bibliografia, il volume restituisce la straordinaria freschezza e fecondità di Tommaso nel 750° anniversario della sua morte, come contributo prezioso all'opera di urgente e complessivo rinnovamento culturale cui il nostro tempo è chiamato.
Che relazione vi è tra esperienza religiosa e teologia? Una risposta, quanto mai attuale, è quella che emerge dalla ricerca del teologo ceco Vladimir Boublík (1928-1974) soprattutto attraverso il volume Teologia delle religioni che, a partire dalla categoria teologico-filosofica dell'esperienza religiosa, consente di comprendere il legame tra la teologia fondamentale e la teologia delle religioni. Quale Teologia delle religioni oggi la Teologia fondamentale è in grado di delineare e proporre alla Chiesa e al mondo? Lo studio del pensiero Vladimir Boublík spinge verso una "teologia dell'ospitalità" che - partendo dall'esperienza religiosa connaturale all'uomo come un fattore peculiare della sua storia e della sua cultura - approdi a una ferma certezza: la coesistenza nel dialogo è una necessità. Come le religioni possono essere vie di fratellanza anziché muri di separazione? Sono le questioni che traspaiono già nell'opera di Boublík all'indomani del Concilio. Sono tali questioni, nella loro forza di coinvolgimento, che hanno generato il senso - primo ed ultimo - del nostro studio.
In questo volume di conversazioni don Andrzej Kucinski indaga la fede personale e la teologia del cardinale di Curia tedesco Paul Josef Cordes. In un'epoca in cui l'essere cristiani è segnato dal vento contrario, il Cardinale risponde, tra le altre, a domande sulle proprie esperienze di fede, sulla questione di Dio, sugli accenti oggi necessari nella pastorale ecclesiastica e sull'imprescindibilità del ministero sacerdotale. Cordes auspica che Cristo possa tornare a emergere più chiaramente tra i fedeli come fondamento della loro speranza, affinché Dio riacquisti il primato in tutto l'agire cristiano e la Chiesa possa in tal modo offrire al mondo il meglio di sé. Ma per questo abbiamo bisogno del coraggio di essere cristiani.
Nato in una familia russa di radici tedesche e ordinato sacerdote nel 1946, Alexander Schmemann (1921-1983) fu studente dell'Istituto di teologia ortodossa Saint-Serge e visse nell'ambito dell'emigrazione russa a Parigi fino alla sua partenza per gli Stati Uniti nel 1951. Qui divenne una personalità di spicco della Chiesa ortodossa d'America. Per lunghi anni decano del Seminario di San Vladimir a New York, è stato uno dei teologi più rinomati a livello mondiale: i suoi studi più apprezzati vertono soprattutto sulla liturgia, l'ecclesiologia e la storia della Chiesa.
Sincero ammiratore del movimento liturgico che, nell'ambito della Chiesa cattolica, si concretizzò nella riforma liturgica promossa dal concilio Vaticano II, Schmemann ne è stato anche un critico appassionato che non si è stancato di segnalare il rischio che quel processo di rinnovamento potesse tradire la natura stessa della liturgia, culmine e fonte della vita della Chiesa.
Come sottolinea il card. Raymond Leo Burke nella sua prefazione, la ricerca di Arian Shkurti ci consegna un articolato itinerario per entrare in contatto con la teologia liturgica di Schmemann, che ha saputo confrontarsi coraggiosamente con la sfida della modernità del secolarismo fino a costituire un'eredità ancora da valorizzare per il nostro tempo.
Come ha sempre insegnato la Chiesa cattolica, il demonio è un essere personale che opera con violenza per distruggere l'uomo nella sua dignità: vende falsità come verità e i vizi come virtù, confonde, corrompe e semina discordia, in alcuni casi giunge anche a possedere. Attraverso un sintetico ma esauriente percorso storico-scritturistico-magisteriale su chi è realmente Satana, la sua natura i suoi limiti, il suo stato creaturale (e perciò limitato) il suo modo di operare, l'Autore ci offre gli elementi di conoscenza e mezzi per affrontarlo e combatterlo. Senza sottrarre l'uomo alle sue responsabilità, non bisogna tuttavia disperare: Gesù Cristo dice infatti "Io ho vinto il principe di questo mondo", "Le porte degli inferi non prevarremmo".
Nella seconda metà del XIII secolo si accese un ampio dibattito tra filosofi e teologi sulla "scientificità" della sacra doctrina. Riccardo di Mediavilla offre una sintesi originale di tomismo e francescanesimo.
Riconosciuto dalla Chiesa nel 2015, il metodo delle cellule parrocchiali di evangelizzazione porta all'interno della parrocchia un nuovo stile pastorale, segnato da una forte corresponsabilità tra presbiteri e laici, per donare slancio missionario nel territorio. Adottato da centinaia di parrocchie in tutto il mondo (e circa sessanta in Italia), il metodo delle cellule è presentato in questo volume attraverso l'esperienza, la storia, le testimonianze di parroci, religiosi e laici che l'hanno implementato e conosciuto. A partire dal "Grande Mandato", il volume offre una descrizione puntuale dei fondamenti teologici del metodo, il suo funzionamento, la struttura. Che cos'è una cellula, chi la guida, il rapporto con il parroco, la responsabilità dei laici, come iniziare e quali frutti attendersi in parrocchia: ogni aspetto è spiegato in modo approfondito e pratico. Il risultato è un manuale completo di formazione per coloro, parroci e laici, che desiderano conoscere questa esperienza e sperimentarla nella propria comunità. Prefazione di Rino Fisichella.
La portata della crisi ambientale è giunta a sfidare la teologia in termini ignoti alla tradizione: in tutte le grandi famiglie ecclesiali è presente tale consapevolezza. Per questo il volume sceglie di presentare tre brevi monografie, nelle quali l'aspetto dialogico costituisce il presupposto dell'argomentazione. Il teologo cattolico Simone Morandini tratteggia la fede nel Creatore come qualificante l'esperienza credente del mondo, lo "sguardo- con cui essa lo coglie. Per Panaghiotis Ar. Yfantis, che ci introduce all'orizzonte della riflessione ortodossa, l'esistenza contemplativa costituisce lo spazio esistenziale entro il quale elaborare una teologia della trasparenza della creazione. Il saggio del teologo valdese Fulvio Ferrario delinea una teologia che si confronta con l'areligiosità occidentale, precisando la critica al cosiddetto "antropocentrismo". Letti insieme, i tre saggi assumono l'aspetto di una conversazione, di un dialogo aperto, non convenzionale, ma vero.
Il libro affronta tre temi "classici" in profonda trasformazione nell'attuale società: amore, sesso, libertà. L'autore, con la competenza e la chiarezza che gli derivano dai suoi studi e dalla docenza universitaria, approfondisce il tema del cambiamento delle relazioni di intimità e le esperienze dell'amore favorite dall'attuale "società aperta". Coglie, inoltre, il disagio della modernità (Charles Taylor) che si traduce nella distinzione tra "società dell'onore", di tipo "ottocentesco" (in cui la libertà era "controllata" dalle autorità e l'amore era condizionato dal controllo sociale) e a "società della dignità" (che si fonda sulla eguaglianza).
Due confessioni, con punti in comune e differenze, hanno attraversato secoli di cammini divaricati, specialmente nel mondo protestante. Tuttavia, negli ultimi decenni, hanno avvertito l'urgenza di un dialogo nuovo, di parlarsi e, soprattutto, di ascoltarsi. Questo libro racconta la prova di questa amicizia. L'autore, testimone diretto, narra un incontro storico mai documentato prima: un giornalista evangelico pentecostale intervista un pastore evangelico e il Papa dei cattolici, unendo due mondi in un dialogo aperto e franco. In questo scambio, non si cercano soluzioni dottrinali, ma una comunione sui principi di pace e concordia. Il testo riconosce la complessità storica tra Chiesa Cattolica e comunità evangeliche, proponendo un nuovo capitolo basato sull'ascolto reciproco. Il pastore Traettino e Papa Bergoglio, simboli di questa amicizia, non mirano a cancellare le distanze, ma a condividere la fede e confrontarsi sulla parola di Cristo. La loro storia è un passo importante per il futuro del dialogo interreligioso.