
Questo libro nasce da un impegno e da un'attenzione costanti che nella Diocesi di Milano si svilupparono tra le iniziative scaturite dal convegno "Farsi prossimo" del 1986, promosso e fortemente voluto dal Card. Carlo Maria Martini. Le meditazioni presentate hanno titoli già di per sé evocativi, conservano inalterati la profondità, il rigore morale e di pensiero, la forte connotazione spirituale che le ha ispirate e sono ricche di spunti e provocazioni per quanti, politici o semplici cittadini, vogliano accostarne la lettura.
Dagli studi filosofici applicati all'educazione del Delfino di Francia nasce il Trattato sulla conoscenza di Dio e di se stessi (postumo, 1741). In questo libro la scoperta dell'uomo diventa per Bossuet la principale via d'accesso a Dio. Infatti, solo attraverso lo studio di sé, l'uomo può riconoscere l'estrema sua differenza rispetto agli animali, mostrandosi come specchio visibile e imperfetto della divinità. La definizione delle diverse funzioni dell'anima e del corpo costituisce uno dei punti più controversi di questo Trattato, che sembra catapultarci in un universo eminentemente cartesiano. In ogni caso, qui Bossuet si rivela un pensatore attento alla poliedrica conformazione dell'indole umana; un pensatore per nulla rispondente al tradizionale stereotipo che ci ha riduttivamente presentato un vescovo ingabbiato nelle strettoie di un cattolicesimo ormai superato.
In un'epoca sempre più rumorosa, in cui tecnica e consumismo irrompono nella nostra vita, è senza dubbio una follia voler scrivere un libro dedicato al silenzio. Eppure, il mondo fa tanto di quel rumore che la ricerca di qualche goccia di silenzio diviene ancora più necessaria. Per il Cardinale Robert Sarah, a forza di respingere il divino, l'uomo moderno si ritrova in una dimensione angosciante e opprimente. Sarah vuole ricordare che la vita è una relazione silenziosa tra la parte più intima dell'uomo e Dio. Il silenzio è indispensabile per l'ascolto del linguaggio divino: la preghiera nasce dal silenzio e senza sosta vi fa ritorno sempre più profondamente. In questo colloquio con Nicolas Diat, il Cardinale s'interroga: gli uomini che non conoscono il silenzio potranno mai raggiungere la verità, la bellezza e l'amore? La risposta è senza appello: tutto ciò che è grande e creato è plasmato nel silenzio. Dio è silenzio. Dopo il successo internazionale di Dio o niente, tradotto in quattordici lingue, il Cardinale Robert Sarah cerca di ridare al silenzio la sua dignità. Il testo è seguito da un colloquio con Dom Dysmas De Lassus, Priore della Grande Chartreuse e Ministro Generale dell'Ordine dei Certosini. Prefazione di Benedetto XVI.
Il volume raccoglie le riflessioni dell'autore, nunzio apostolico in Germania, sul tema "Un nuovo dinamismo sinodale". Articolate in quattro parti esse affrontano la sinodalità nella Chiesa Cattolica con una attenzione al suo sviluppo attraverso i Concili ecumenici e alla natura del Sinodo dei Vescovi. Il volume è chiuso da alcune proposte per un ulteriore sviluppo del Sinodo quale espressione di un rinnovato dinamismo.
A pochi mesi dal termine del Giubileo della Misericordia, il Cardinale Jorge Medina Estévez offre una solida visione teologica su questo tema. Tale tema è centrale nella Rivelazione cristiana e nel Vangelo ed è cuore pulsante del Pontificato di Papa Francesco. Il volume è disponibile anche in lingua spagnola.
Il volume pubblica gli atti del Congresso dell'Équipe Europea di Catechesi svoltosi a Celje (Slovenia) nel 2015. Oggetto della trattazione è l'esperienza della conversione alla fede delle persone adulte. È un'indagine articolata che non parte da riflessioni sistematiche, ma dai racconti di vita delle persone e, attraverso questi racconti, riflette su ciò che accade quando avviene una conversione, sui passaggi che le persone vivono nell'approdo alla fede e sulle condizioni di accompagnamento da parte della comunità ecclesiale: l'atto della conversione, il suo processo, la vicinanza dei fratelli di fede.
Il tomismo non è ripetere san Tommaso con la pretesa di dire meglio di lui ciò che egli ha già detto. Il tomismo è determinare con i suoi principi (iuxta principia sancti Thomae si diceva un tempo) ciò che san Tommaso ha lasciato indeterminato perché non ha avuto l'occasione di determinarlo, o l'ha semplicemente lasciato aperto. Ma anche rideterminare ciò che san Tommaso ha determinato ma in modo tale da presentare una certa aporeticità. È sempre un essere con Tommaso oltre Tommaso. Il che è proprio della dialettica. È una specie di contagio positivo. Alla scuola di un maestro si resta sempre contagiati dal suo metodo e dalla sua profondità. E chi si lascia contagiare dalla maestria del maestro diventa a sua volta maestro. Il segreto del pensiero di san Tommaso ha due livelli: un livello di struttura razionale e un livello di modalità immaginifica. Immaginare con san Tommaso e apprendere come interpretare le immagini e gli episodi scritturistici è la posta in gioco per la ragione. E l'interpretare è un'educazione del cuore. Senza un cuore buono la filosofia è arroganza. Con un cuore buono la filosofia è consolazione: sente l'odore della compassione e lo chiama profumo.
L'opera, dedicata ad Agnese Cini per i suoi ottanta anni, raccoglie alcuni scritti intorno a tre idee di fondo: che, come canta il Salmo 119, la Torà è una delizia per chi la conosce, la studia e la ama; che, come attestato in molti modi, alla forza della Bibbia nessuna roccia può resistere; che in tanti all'opera delle "mani" di Agnese devono riconoscenza.
L'Esortazione apostolica Evangelii Gaudium, firmata da Papa Francesco nel 2013, è il suo documento programmatico, un "testo-evento" coraggioso e innovativo che forse l'ambiente ecclesiastico non ha ancora accolto e valorizzato in modo adeguato. A partire da un'accurata analisi dell'Esortazione, l'autore offre una riflessione di ampio respiro sulla necessità di un rinnovamento della Chiesa, che spesso appare impreparata ad affrontare le complesse sfide della modernità, e indica alcune prospettive operative su cui confrontarsi. Nel tracciare il percorso di questa "conversione missionaria", Cirignano affronta con linguaggio accessibile e brillante temi concreti e attuali come l'ecumenismo, il ruolo della donna nella Chiesa e l'esigenza di un cambiamento di mentalità di preti e vescovi. Proprio quest'ultimi, insieme ai laici, sono chiamati ad essere più vicini a poveri e agli emarginati come testimoni credibili del gaudio evangelico.
Tutta la vita è una ricerca continua, un cammino, un viaggio, forse meglio un pellegrinaggio. Ma alla fine che cosa cerchiamo? Qual è la meta cui sospiriamo? Noi cerchiamo Dio. Alla fine ciò che cerchiamo, la meta cui aneliamo, il tutto cui sospiriamo e che attendiamo è Dio. Non ci sono espressioni più belle e indovinate di quelle notissime ma sempre stupefacenti del sommo Agostino: "Ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te". La ricerca di Dio si unisce necessariamente e inscindibilmente alla ricerca dell'altro. Si dovrà dunque dire: "Cerco te, solo per te, mio Dio, ma cerco anche te, solo per te, fratello che accompagni il mio cammino, necessario compimento del mio amore".
L'adulterazione della vita, determinata dagli esiti infausti del post-umano, ci mette dinanzi ad una esclusiva emergenza antropologica. Infatti «intorno all'uomo si pronunziano, oggi più che mai, parole contrastanti, come contrastanti sono le prospettive che lo riguardano» (N. Galantino). La riflessione che viene offerta in questo volume si origina dalla presa di coscienza dei riduzionismi antropologici che hanno caratterizzato la parabola anti-umanistica del Novecento. Nella rivisitazione del vasto e pluriforme panorama delle antropologie del Novecento, referente storico e teorico dell'autore è il filosofo e teologo italiano Nunzio Galantino, il cui percorso - di ispirazione fenomenologico-personalista - si propone, attraverso categorie di pensiero personali -relazione/reciprocità -, di superare le varie forme di anti-umanesimo contemporaneo. Come dimostrano l'ampiezza e la ricchezza dei riferimenti, al centro dell'ampia rassegna di studi che soggiace a quest'opera d'insieme sta, ancora una volta, la "questione persona", centrale nella riflessione di Galantino. L'articolato impianto epistemologico dell'intero volume non nasconde la pretesa, che per certi versi è anche l'obbiettivo, di rivolgersi alla cura dell'uomo, per toglierlo dal vuoto speculativo e dal mutismo esistenziale, indicandogli - contestualizzando la riflessione fatta da Galantino e dipanandone le articolazioni teoretiche in modo da rilevarne la pertinenza in rapporto all'attuale condizione dell'umano - la via per educarsi a diventare Persona. Questo è l'azzardo del saggio: continuare a scommettere sull'uomo rispondendo alla domanda "chi è l'uomo?", nello sforzo continuo di comprenderne il mistero che infinitamente ci supera.
DAL SOMMARIO DEL VOLUME Presentazione del Quaderno ANTONIO LIVI, I criteri per una corretta ermeneutica dei documenti del Magistero Studi e discussioni di epistemologia teologica SERAFINO LANZETTA, Il carattere “pastorale” del Vaticano II tra interpretazioni coerenti (cioè logiche) e interpretazioni incoerenti (cioè arbitrarie) ANTONIO LIVI, Come la teologia neomodernista è passata dal rifiuto del Magistero ancora dogmatico all’esaltazione di un Magistero volutamente ambiguo IGNACIO ANDEREGGEN, Teología dogmática y teología pastoral en “Amoris laetitia” ENRICO MARIA RADAELLI, L’unica possibile soluzione ecclesiale al problema della de-dogmatizzazione del Magistero Note e discussioni su opere di epistemologia teologica PIERO VASSALLO, recensione di Enrico M. Radaelli, La Chiesa ribaltata. FABRIZIO RENZI, recensione di Antonio Livi, Vera e falsa teologia. SERAFINO M. LANZETTA, replica alle critiche di Markus Krienke a Il Vaticano II, un concilio pastorale.