
Si deve riconoscere alla filosofia contemporanea il merito di un rinnovato interesse per la figura e l'opera di Paolo. Tuttavia non può sfuggire che l'attenzione è per lo più circoscritta all'ambito degli studi filosofico-politici: da Schmitt a Taubes il punto è la crucialità di Paolo per il destino politico della Modernità. A monte di questi autori, più radicale è Nietzsche: la questione paolina abbraccia l'intero dell'esistenza, ne problematizza modalità e fondamento. Così Paolo campeggia come filosofo simpliciter. In linea con questa intuizione, il saggio di Scilironi rivendica la legittimità dell'interpretazione di Paolo quale filosofo a pieno titolo: «Si ritiene», scrive l'autore, «che non solo vi siano tutti gli elementi per proporne una lettura in quanto filosofo, ma che soltanto accedendo a tale profilo si rende ragione in toto della sua figura e della sua assoluta centralità nel determinare i destini del mondo e della storia». Ne consegue una ricaduta rilevantissima sulla filosofia stessa, che si rideclina come filosofia della rivelazione.
Questo saggio di Aristide Fumagalli propone una concezione rinnovata della teologia morale fondamentale, traducendola in una originale trattazione sistematica. La novità della concezione consiste nell'assumere lo Spirito Santo quale chiave di volta per interpretare e valutare l'agire della libertà umana e l'originalità della trattazione consiste nel prospettare la sua indagine articolando sistematicamente l'interazione tra Spirito e libertà. Il saggio contempla quattro parti. Nella prima, di natura prospettica, si studiano congiuntamente lo Spirito e la libertà, quali costitutivi dell'amore che caratterizza la morale cristiana. Nella seconda parte, di natura analitica, si studia lo Spirito nella libertà, indagando come lo Spirito agisca nella libertà quale legge dell'amore. Nella terza parte, anch'essa di natura analitica, si studia la libertà nello Spirito, indagando come la libertà, nel dinamismo dell'agire morale, sia responsabile dell'amore donato dallo Spirito. Nella quarta parte, di natura sintetica, si illustra come la vita in Spirito e libertà attui il cammino nell'amore corrispondente all'agire morale cristiano. Valorizzando la prospettiva pneumatologica per l'elaborazione della teologia morale, il saggio - raccogliendo e sistematizzando lo studio e l'insegnamento di trent'anni - svolge l'affascinante e impegnativo compito di rendere rinnovata ragione della bellezza della morale cristiana.
La metafisica è la scienza dell'essere e del vero. È quindi una scienza vastissima. Di qui nasce l'esigenza di riunire le diverse visioni e interpretazioni metafisiche per giungere mediante approssimazioni successive alla verità delle cose. Quest'opera in tre volumi è la prima presentazione storica della metafisica, chiamata anche «la regina delle scienze». Il volume studia le origini della speculazione metafisica nel mondo greco fino alle scuole neoplatoniche dei primi secoli dopo Cristo.
La metafisica è la scienza dell'essere e del vero. Nasce l'esigenza di riunire le visioni e giungere alla verità. Quest'opera in tre volumi è la prima presentazione storica della metafisica, chiamata «la regina delle scienze».
La metafisica è la scienza dell'essere e del vero. È quindi una scienza vastissima. Di qui nasce l'esigenza di riunire le diverse visioni e interpretazioni metafisiche per giungere mediante approssimazioni successive alla verità delle cose. Quest'opera in tre volumi è la prima presentazione storica della metafisica, chiamata anche «la regina delle scienze». Il volume studia lo sviluppo della metafisica dall'Umanesimo fino al pensiero contemporaneo. Gli autori trattati sono molti. Tra questi ricordiamo: Cusano, Bruno, Cartesio, Spinoza, Leibniz, Locke, Vico, Kant, Fichte, Hegel, Rosmini, Kierkegaard, Nietzsche, Croce, Gentile, Husserl, Stein, Maritain, Sertillanges, Bontadini, Gadamer.
Il titolo del libro si ispira ad uno dei dialoghi contenuto nell'opera di V. Solov'ëv, Breve racconto dell'Anticristo. «Che cosa avete di più caro nel Cristianesimo?» è la domanda che viene rivolta ad uno sparuto gruppo di credenti. E la loro risposta, immediata e certa è: «Quello che noi abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso»! I nove saggi qui raccolti vorrebbero condurre a questa medesima certezza attraverso un percorso che dall'ateismo indifferente e «confortably numb» dei nostri giorni, porti alla fede in Cristo. Il libro suggerisce una «svolta di respiro» che sappia impreziosire ed esaltare l'umano attraverso il confronto serrato con la Scrittura, la filosofia, la letteratura, la santità, e così passare dall'estraneità di Caino che nella riscrittura biblica di M. Gualtieri si definisce «il primo errore di Dio», alla riscoperta della propria coscienza come «il vero vicario di Cristo in terra» (J. H. Newman).
Nel 1950 comincia la sua esperienza di predicazione alla radio, con Radio Vaticana e con la RAI. Dal gennaio 1955 inizia la sua intensa e appassionata attività di apostolato televisivo (che durerà 17 anni), inventando e conducendo tre rubriche "La Posta di Padre Mariano", "In famiglia" (dal 1958) e "Chi è Gesù?" (dal 1959). Con la sua simpatia, la sua schiettezza e serenità, la sua saggezza e spiritualità profonda guadagna presto una grandissima popolarità, lasciando nel cuore degli italiani un ricordo indelebile. Alla fine del 1971 gli viene diagnosticato un male incurabile. Muore il 27 marzo 1972. Papa Benedetto XVI lo dichiara Venerabile il 15 marzo 2008.
La venerazione della Madonna "che scioglie i nodi" ha origine da un dipinto votivo del '700 conservato ad Augsburg in Germania. Il quadro rappresenta Maria Immacolata nell'atto di sbrogliare un lungo nastro aggrovigliato apparentemente inestricabile; il nastro mirabilmente sciolto e senza nodi è poi presentato da un angelo ai fedeli osservatori. L'ex voto testimonia la risoluzione felice di una disperata situazione coniugale e il ritorno dell'armonia famigliare, grazie all'intercessione amorevole ed efficace della Vergine Maria.
Da come si guarda il mondo tutto dipende! Un cambio d'epoca impone un nuovo sguardo. Di cui tutti gli uomini di buona volontà sono capaci. Che adotti la carità come via di trasformazione dell'attuale modello di società e abbia come obiettivo la fraternità. La riflessione teologica deve mostrare come fede e società siamo legate da un'unica logica quella della prossimità e della solidarietà. Questo volume invita a vederci come comunità di destino e di condivisione, capaci di mettere in gioco nelle relazioni sociali il buon samaritano che ci abita.
Questo saggio è nato da una domanda di ordine pastorale: quale immagine di Cristo sappiamo offrire agli uomini del nostro tempo? La domanda pastorale è diventata, di conseguenza, domanda teologica: a quale cristologia ci riferiamo o siamo in grado di riferirci? Non si tratta di inventare una figura di Cristo prefabbricata, ma di riscoprire il Gesù testimoniato dal Nuovo Testamento stesso e ritornare a quel cristocentrismo cosmico testimoniato dagli scritti giovannei e paolini. In otto capitoli che partono dal cristocentrismo della fede per giungere al mondo escatologico atteso, la figura di Gesù il Signore è affrontata con un metodo sistematico-analitico allo scopo di farne riscoprire la grandezza e il fascino. E tutto ciò in vista di una rinnovata evangelizzazione nel mondo contemporaneo. Un potente esercizio di "sintesi cristologica-: un'utile "provocazione- teologica per un'epoca frammentata e confusa.
Questo numero della Rivista raccoglie i contributi delle relazioni del Convegno tenutosi alla Pontificia Università Lateranense il 5 ottobre 2021 sul primo dei tre aspetti sottolineati dal Papa sul carisma missionario che deriva dalla spiritualità del Preziosissimo Sangue: "Il coraggio della verità". Contiene le relazioni filosofiche e teologiche di don Luigi Maria Epicoco e del Prof. Riccardo Ferri. Seguono due relazioni bibliche del Prof. Vincenzo Anselmo e del Prof. Antonio Pitta. Vi è l'analisi dei testi dei padri della chiesa del Prof. Jean Paul Lieggi e l'approfondimento sul carisma missionario del Sangue di Cristo della Prof.ssa Nicla Spezzati. Un contributo di diritto canonico a cura del Prof. Paolo Gherri e una riflessione sul rapporto della Chiesa con il mondo a cura del Dott. Paolo Ruffini.
«Le due città non sono riconoscibili in questo fluire dei tempi e sono fra di loro commischiate, fino a che non siano separate dall'ultimo giudizio». Con queste parole Agostino consegna alla cultura occidentale la prima proposta, da un punto di vista cristiano, di una visione organica della storia nella quale bene e male - la città di Dio e la città terrena - sono da sempre presenti e profondamente legati. È alla luce della rivelazione trinitaria che sarà possibile rileggere la storia in un'ottica pienamente positiva in cui dall'esperienza del male vinto emergerà l'Amore, lo stesso che unisce il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Nel periodo delle invasioni barbariche che sconvolsero l'Impero Romano, le riflessioni dell'Ipponate gettano le basi per costruire una nuova epoca e forniscono una prospettiva epistemologica che diverrà il fondamento di gran parte del pensiero filosofico e teologico. Dal Medioevo al Rinascimento, fino alle incertezze tipiche della contemporaneità indecisa fra postmoderno e dopomoderno: l'eredità di Agostino attraversa i secoli - un'eredità qui esemplificata attraverso Scoto Eriugena, Guglielmo di Saint-Thierry, il Cinquecento spagnolo, Fichte, Rosmini, Scheler, Sciacca, Ricoeur, Chrétien, Marrou e Marion - e offre spunti sempre attuali per riflettere sul rapporto tra Dio e il mondo, tra eternità e tempo.