
Nel pensiero di Chiara Lubich
Il papa Giovanni Paolo II nell'enciclica Ut unum sint ha posto a tema della riflessione ecumenica la questione del ministero papale nella Chiesa. Si tratta, scrive il papa, di "curare, evidentemente insieme, le forme nelle quali questo ministero possa realizzare un servizio d'amore riconosciuto dagli uni e dagli altri" (Ut unum sint, n. 95). Per questo il papa propone che si indaghi circa "una forma di esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all'essenziale della sua missione, si apra a una situazione nuova" (ibi). Il papa invita, cioè, a progettare un'immagine storica del primato, che consenta la formazione di un consenso universale. Per le chiese che accettano l'invito, significa entrare in una fase di ripensamento della propria tradizione teologico-canonica, in vista di un cambiamento della propria prassi, che sia rispettoso delle loro convinzioni di fede, ma tenda anche ad annullare o, perlomeno, a diminuire la distanza che oggi le separa. È un impegno che naturalmente vale per tutti i cristiani, ma forse spetta in primo luogo ai cattolici. Questo libro intende, perciò, offrire un contributo di risposta alla domanda: quali sono, nell'ambito della tradizione cattolica e in dialogo con le altre tradizioni cristiane, gli sviluppi auspicabili nella forma di esercizio del primato, perché esso possa meglio corrispondere alla sua funzione in seno ad una cristianità che tende all'unità?
Dalla quarta di copertina:
Una introduzione allo studio della filosofia da un punto di vista teologico. La storia dei rapporti tra le due discipline costituisce il filo conduttore del libro. Nella conclusione vengono sviluppate le prospettive sull’attuale rapporto tra filosofia e teologia. L’opera ha una scansione storica e insieme teoretica.
Dal Sommario:
1. Tipi di rapporto tra filosofia e teologia
2. La ricezione cristiana del platonismo
3. L'influsso di Aristotele sulla teologia cristiana
4. Il rapporto del pensiero cristiano con la filosofia stoica
5. Contributo del cristianesimo alla tematica filosofica
6. L'emancipazione della cultura moderna del cristianesimo
7. Le nuove impostazioni della filosofia determinanti per l'inizio dell'epoca moderna e la loro rilevanza teologica
8. Kant e il suo influsso sulla teologia
9. Il primo idealismo
10. Il sistema di Hegel
11. La svolta antropologica
12. Teologia e filosofia oggi
Edizione italiana a cura di Giuliano Sansonetti dell'Università di Urbino.
Il libro di David Bosch – come ha scritto il teologo francese Bruno Chenu, redattore capo a 'La Croix' – si impone come l'opera di riferimento per ogni riflessione sulla missione della Chiesa, come una puntuale mappa di orientamento nel dedalo delle opinioni e delle teologie.
Dalla quarta di copertina:
Nel Medioevo si sarebbe parlato di "Somma". Nel XVIII secolo si sarebbe parlato di "Enciclopedia". Oggi si potrebbe parlare di "Banca dati". In ogni caso, il libro di David Bosch - come ha scritto il teologo francese Bruno Chenu, redattore capo a La Croix - si impone come l'opera di riferimento per ogni riflessione sulla missione della Chiesa, come una puntuale mappa di orientamento nel dedalo delle opinioni e delle teologie. L'opera è strutturata in tre parti che coprono l'intera storia della Chiesa: esegetica, con analisi delle teologie di Matteo, Luca e Paolo; storica, con revocazione dei grandi periodi della missione cristiana; analitica, con il decriptaggio delle problematiche attuali.
L'erudizione dell'Autore è impressionante, ma ancor più la finezza della sua analisi e l'equilibrio del suo giudizio.
Un'opera che fa epoca ed è in traduzione nelle principali lingue internazionali.
«L'opera rimarrà per molti anni il fondamento indispensabile per l'insegnamento della missiologia». (Lesslie Newbigin)
«È lo studio più completo ed esauriente della missione cristiana compiuto in questa generazione, se non in questo secolo».
(Alan Neely)
«Opera importante, che delinea la dinamica della missione cristiana, tessendo la storia e delineando il futuro dei modelli missionari».
(Bruno Chenu)
Verita, liberta e dignita sono i tre principi irrinunciabili per poter modellare una morale sociale degna dell'essere creato a immagine di Dio". Queste tre realta devono essere ulteriormente approfondite. " in questo lavoro vengono esposte in modo semplice e comprensibile a tutti le verita fondamentali dell'etica sociale: og ni forma di vita associata, compresa l'organizzazione polit ica, e`a servizio della persona e dei suoi diritti; la conseguente priorita della legge morale rispetto alla legge civile; l'affermazione incondizion ata del primato del bene comune e delle inderogabili responsabilita che competono rispettivamente ai governanti e ai governati circa le leggi civili e le esigenze della giustizia; la bonta delle iniziative che danno impulso all'amicizia, a lla pace, alla solidarieta e sussidiarieta; la legittimita dei desideri di autorealizzazione nel lavoro e nel godimento del frutto del proprio impegno in un ambiente armonico e accogliente.tutte queste sono verita imprenscindibili e inoppugnabili che debbono penetrare nell animo e nel midollo" di ogni persona, affinchi la vita sociale diventi il palcoscenico di un esistenza pienamente umana e pacifica, e non l arena obbligata dove domina da una parte il potere dei forti, e dall altra una perpetua forma di rivendicazione, oppure la rassegnata passivita della maggioranza. "
Il testo si presenta, già dal titolo, come un trattato di teologia morale fondamentale. Nato da un'esperienza ventennale di insegnamento della disciplina morale, si prefigge l'ambizioso progetto (non privo di novità e di originalità sia dal punto di vista metodologico che contenutistico) di un ripensamento a tutto campo della materia morale, specie per ciò che concerne l'indirizzo teorico di fondo. Quasi una sorta di modello di pensiero e di trattazione di cui non si potrà fare a meno nel dibattito teologico come nell'insegnamento.Materialmente il volume si presenta in quattro parti. La prima dedicata alla riflessione sintetica sullo stato attuale della teologia morale fondamentale; essa è volta a predisporre l'orizzonte per la ricognizione di tutta la vicenda storica - la tradizione - del pensiero morale cristiano, con particolare riferimento alla sintesi di Tommaso, che per molti secoli ha costituito il referente teorico privilegiato della theologia moralis (seconda parte) e per la successiva ed estesa trattazione dell'ermeneutica biblica (terza parte) sul tema. Ad un formale e sintetico tentativo di ripresa teorica è dedicata l'ultima sezione dell'opera (quarta parte).