
Ripartire dal primo annuncio cristiano, il kerygma, perché sia per davvero e sempre il fondamento dell’essere e dell’agire ecclesiale per il discepolo e per la sua comunità.
E così ricentrare tutto – la vita, le relazioni, l’attività pastorale – su Gesù, Figlio eterno del Padre, morto e risorto per l’uomo, che dona lo Spirito Santo.
Conquistato dall’esempio e dal carisma di Padre Annibale di Francia, fondatore dei Rogazionisti, il sacerdote Pantaleone Palma (1875-1935) divenne suo valido e fedele collaboratore. La storia di fede e umiltà di Padre Pantaleone, che visse le Beatitudini evangeliche fino in fondo, può oggi costituire un grande esempio di sottomissione alla volontà di Dio e un valido e coerente modello per sacerdoti e per quanti si professano cristiani.
Fede e potere presenta la prima versione del commento al capitolo 13 della Lettera ai Romani, ed è un testo cardine e fondativo nello sviluppo del pensiero di Karl Barth, che nasce dalla sua esperienza di pastore a Safenwil. A Safenwil, Barth dà vita a una "chiesa locale", partecipando anche alle lotte politiche e sindacali del villaggio mentre, nelle sue prediche, la parola biblica s'intreccia con le tematiche sociali. In quegli anni molto vicino al socialismo e attivo nel movimento operaio, il teologo prende però progressivamente le distanze dalla tentazione di un Cristianesimo sociale, visto come interpretazione riduttiva del messaggio di Cristo, ma ribadisce la libertà della fede e, insieme, la necessità della formazione politica della coscienza, unita al dovere, per il credente, di lottare per la salvezza generale dell'umanità. Per Barth, il cristiano non appartiene allo Stato perché appartiene a uno "Stato superiore" e la sua libertà si fonda sull'indipendenza da qualsiasi ideologia o forma di governo, che può essere tollerata, ma non venerata o considerata di per sé un valore. La forza rivoluzionaria di queste parole di Karl Barth è un seme che darà numerosi frutti nel pensiero politico e religioso fino ai nostri giorni.
Nel corso del recente Sinodo sulla famiglia, ove è stato discusso il tema della Comunione ai divorziati risposati, si è parlato anche della Comunione spirituale, alla quale avrebbero accesso anche coloro che non possono ricevere l'Eucarestia. In che cosa consiste questa pratica ecclesiale? Qual' era la prassi, ormai dimenticata, praticata nel corso dei secoli? Come può essere utilizzata oggi? Chi può ricevere il Signore attraverso la Comunione spirituale? Può essa rappresentare una valida alternativa all'Eucaristia? Questo studio del cardinale Cordes riscopre ed approfondisce tutti i temi inerenti la Comunione spirituale, indicando come essa può essere utilizzata, ponendo parzialmente rimedio a quei casi in cui non è possibile partecipare all'Eucaristia.
Il catechismo che Giovanni Calvino redasse nel 1537 a partire dall’affermazione biblica secondo cui «tutti gli uomini sono nati per conoscere Dio» è un’esposizione sintetica e didattica in lingua francese della sua opera principale, l’Institutio christianae religionis, nonché una confessione di fede evangelica.
Nell’intento di far conoscere e comprendere al popolo, in particolare ai giovani, la Bibbia e le dottrine fondamentali del cristianesimo, nel 1537 Giovanni Calvino scrisse in francese un compendio dell’Istituzione della religione cristiana, sua opera fondamentale uscita in latino l’anno precedente.
La chiesa non si conserverà mai senza catechismo, poich’esso è come la semenza per far sì che il buon grano non perisca, ma si moltiplichi d’età in età. E perciò se desiderate costruire un edificio di lunga durata e che non rovini in breve tempo, fate sì che i fanciulli siano istruiti con un buon catechismo, che mostri brevemente e in modo loro comprensibile ov’è il vero cristianesimo.
Giovanni Calvino
Attraverso il racconto lucido e a tratti commovente della figlia, emerge la figura di uno dei pensatori italiani più originali del '900, impegnato a declinare il messaggio evangelico in un serrato confronto con la modernità. Tra ricordi di infanzia e riflessioni postume, nel quadro storico di contese ideologiche e speranze di redenzione sociale, queste pagine offrono uno spaccato della vita culturale italiana tra gli anni '70 e '80 del secolo scorso.
Questo libro racconta quattordici Miracoli Eucaristici, ripuliti dall'enfasi del sensazionalismo e riconsegnati all'uomo d'oggi. Questi eventi sono guardati attraverso la lente fornita da una preghiera tratta dagli scritti della Beata Maria Maddalena dell'Incarnazione: da questo testo sono stati tratti i temi che raccontano il Mistero dell'Eucaristia. Si delinea così un percorso in quattordici tappe che ci aiutano a ripercorrere le tracce di un mistero cardine della nostra fede. Così esposti, gli eventi miracolosi si prestano a diventare supporto per una catechesi efficace sull'Eucaristia e sulle verità di fede a essa connesse.
Il dolore, la delusione, le frustrazioni, le ingiustizie fanno parte della vita di ognuno. Nel corpo, nell’anima o nello spirito, chi per un verso, chi per un altro, chi in un tempo, chi in un altro, siamo in fondo tutti de "poveri Cristi".
La spiritualità del Cuore di Cristo ci insegna a vivere le nostre personali “passioni" vivendo fin da ora la potenza della Risurrezione del Signore, nel dono del suo Spirito. E così possiamo portare con Lui la nostra croce, senza rimanere soffocati dal rancore o prostrati dalle umane vicende. Un tempo si parlava di "anime vittime" del sacro Cuore: possiamo capire questa espressione come dimensione importante della vita cristiana, senza squilibri o false prospettive, senza equivoci e con sapienza, per imparare ad unire tutta la nostra vita a quella di Gesù.
L'itinerario formativo che offriamo è una strada da percorrere insieme con gli universitari. Con l'augurio che il nostro tempo si riempia e si dispieghi con la certezza che da lontano il Padre ci vede, prima ancora che noi lo cerchiamo.
Il Vangelo di Luca, che sarà proclamato nelle celebrazioni eucaristiche domenicali del prossimo anno liturgico, offre agli universitari la chiave interpretativa fondamentale per il loro cammino di fede.
La traduzione in inglese del profilo del Vescovo Guglielmo Giaquinta.