
Le Repubbliche delle donne è un libro fotografico denso, attento e in qualche modo straordinario. Attenta sempre alle relazioni tra donne, Sebastiana Papa ha viaggiato a lungo visitando e vivendo nei monasteri di tutto il mondo. Conoscendo, studiando, ricercando e solo poi fotografando, alla ricerca di una narrazione che si dipana come un filo. La vita quotidiana e la meditazione, la preghiera e la ricerca, i gesti e il silenzio, la solitudine e l'amicizia. Le sue foto con forza e semplicità hanno la capacità di cogliere l'anima e raccontare per immagini le storie delle donne che ne sono protagoniste.
a cura di Katrin Tenenbaum e Ella Baffoni
Testi e immagini di Sebastiana Papa
L'Inquisizione romana di età moderna fu un tribunale della fede la cui giurisdizione si estese potenzialmente su tutta la cattolicità. Il suo funzionamento ha affascinato studiosi delle più svariate discipline: nella storia della lotta contro l'eresia s'intrecciano temi di carattere religioso, filosofico, sociologico, politico ed economico. Il volume di Germano Maifreda è dedicato all'esame di quest'ultimo aspetto, attraverso la ricostruzione di alcuni retroscena inattesi. I pontefici, dopo la fondazione della Congregazione del Sant'Officio (1542), predisposero un'organizzazione territoriale largamente autosufficiente, in grado di garantire per oltre due secoli il funzionamento di un esteso sistema giudiziario. Grazie anche alla scoperta di numerosi documenti inediti, tratti dagli Archivi vaticani, l'autore ricostruisce la dinamica di molti processi, dalla denuncia all'irrogazione della pena, svelando come l'analisi degli incentivi economici determinati dal modello stesso dell'apparato inquisitoriale possa oggi rivelarsi essenziale per comprendere le forme di esercizio della giustizia ecclesiastica in età moderna. Coniugando un uso preciso delle fonti storiche e una scrittura che ha il passo dell'investigazione, questo libro apre scenari nuovi nello studio del Sant'Officio e della sua economia intesa, nelle parole di Alfred Marshall, come impegno "negli affari ordinari della vita".
"Uno dei soldati, con una lancia, gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua", così recita il Vangelo di Giovanni 19,34. Ma chi era il soldato? Che ne fu della sua lancia consacrata dal Sangue di Cristo? Un antropologo ci conduce nel mistero della Passione attraverso la testimonianza singolare dell'uomo che trafisse Gesù il Nazareno. Un libro che racconta la storia del soldato che colpì il costato di Cristo.
Il volume, internazionale, offre una rilettura del Concilio, da un punto di vista non convenzionale: sostiene infatti che un momento importante della sua recezione sia la "teologia delle donne" e la prospettiva di genere, che consente di distinguere fra differenza e discriminazione (Perroni, Quasi un prologo). L'originalità dello scritto consiste in primo luogo nel fatto di porsi in "contrappunto" con il fortunato Convegno internazionale "Teologhe rileggono il Vaticano II" (Roma 4-6 ottobre 2012), riprendendone alcuni temi e alcune istanze, come dai partecipanti e da molti lettori è stato richiesto, ma rilanciandole, ampliandone, integrandole con altri e più sistematici contributi, così che si ha in mano un nuovo volume e non degli "Atti". In secondo luogo non si tratta di una rivisitazione storica, magari lamentosa e nostalgica, ma di uno sguardo positivo e fattivo verso il futuro, in cui accanto alle questioni aperte si stagliano prospettive e potenzialità. I nomi internazionali - europei e statunitensi - accanto a quelli delle più significative teologhe italiane, sono garanzia di serietà e completezza.
In breve
Sullo sfondo della situazione politica, sociale, economica, religiosa dell'Impero, le modalità della diffusione del cristianesimo, il carattere dell'azione missionaria, la fisionomia e la vita dei cristiani, le critiche e le accuse di cui sono fatti oggetto da parte dell'intellettuale pagano o dell'uomo comune, le persecuzioni che subiscono, le risposte che danno mediante la vita e la parola. E poi, dopo la svolta costantiniana, la graduale 'cristianizzazione' dell'Impero, i risvolti sociali delle eresiee degli scismi, il drammatico incontro con i barbari.
Indice
Premessa – – PARTE PRIMA – I Le origini – II. L'impero romano e la difiusione del cristianesimo – III. Il mondo ellenistico-romano di fronte al cristianesimo – IV. Le reazioni del potere politico e la risposta dei cristiani – V. Le comunità ecclesiali – VI. Modi e limiti di una presenza cristiana nella società tardoantica – PARTE SECONDA – VII. L'età costantiniana – VIII.Politica, teologia e società – IX. Impero e Chiesa da Costanzo II a Teodosio – X. Cristiani e pagani del IV-V secolo tra Oriente e Occidente – XI. L'Occidente e i barbari – XII. La Chiesa e l'impero d'Oriente – Prospetto cronologico e sinottico – Bibliografia – Indice dei nomi propri e di alcune cose notevoli
Dopo la caduta di Costantinopoli e la sottomissione dell'antico Oriente cristiano alla dominazione turca, lo sviluppo della spiritualità bizantina, fino a quel momento molto fecondo, sembra arrestarsi, creando la convinzione erronea di una stagnante immobilità.
Tuttavia, quasi per provvidenziale disposizione, nel momento in cui la vita della Bisanzio cristiana sta per cristallizzarsi a causa dell'opposizione dell'Islam vittorioso, i popoli slavi giungono alla loro «adolescenza spirituale». L'arresto momentaneo dello sviluppo della spiritualità bizantina coincide così col fiorire di quella russa, che, ereditata la tradizione di Bisanzio, ne rivela possibilità fino ad allora insospettate. Quando poi, nella seconda metà del Seicento, anch'essa giunge a una fase di presunto esaurimento, rinasce la spiritualità greca, che recupera le proprie sorgenti aprendosi contemporaneamente a nuove influenze.
Sommario
Prefazione. I. La spiritualità bizantina. Bisanzio e la sua spiritualità. L'eredità di san Massimo. L'eredità di san Giovanni Climaco. Il monachesimo sinaitico e quello studita. Elia l'Ecdikos. San Simeone, il Nuovo Teologo. La dottrina di Simeone. La liturgia di Bisanzio e le iconi. Le origini dell'esicasmo e della «Preghiera di Gesù». L'esicasmo Athonita. San Gregorio Palamas e la controversia esicasta. Le centurie di Callisto e di Ignazio Xantopulo. Nicola Cabasilas. II. La spiritualità ortodossa. 1. La spiritualità russa antica. Le vite dei santi principi. Gli antichi santi monaci: Antonio e Teodoro di Petchersk. Abramo di Smolensk e l'escatologia. La spiritualità laica e l'ammonizione di Vladimiro Monomaco. San Sergio di Radoniegi e san Cirillo di Bielozersk. 2. La spiritualità russa dal XV al XVII secolo. San Nilo Sorsky. San Giuseppe di Volokolamsk. Il conflitto tra san Nilo e san Giuseppe di Volokolamsk. San Cornelio di Komel. Nikon e il Raskol. I «pazzi per Cristo». San Dimitri di Rostov e san Tikhon di Zadonsk. 3. La rinascita ortodossa in Grecia e in Russia. San Nicodemo l'agiorita e la rinascita ortodossa. Paissi Velitchkhovsky e il rinnovamento spirituale in Russia e in Romania. Teofano il recluso. San Serafino di Sarov. I racconti del pellegrino. Indice degli autori antichi, personalità menzionate e opere anonime. Indice degli autori moderni. Indice dei temi svolti.
Note sull'autore
Louis Bouyer (1913-2004), teologo, è stato professore all'Institut Catholique di Parigi fino al 1963 e ha insegnato anche in Inghilterra, Spagna e Stati Uniti. Al concilio Vaticano II è stato consultore per la liturgia e ha successivamente collaborato con la Congregazione per il culto divino e il Segretariato per l'unità dei cristiani. Nel 1999 l'Académie française lo ha premiato per l'insieme della sua opera. La collana «Storia della spiritualità» accoglie anche il suo volume dedicato ai Padri della Chiesa.
Il volume raccoglie i discorsi che il cardinal Lercaro fece come moderatore al Concilio Vaticano II, dove aveva come segretario Giuseppe Dossetti. Prefazione di Giuseppe Ruggieri. Introduzione di Giuseppe Alberigo.
A quarant'anni dalla promulgazione della Costituzione liturgica del Concilio Vaticano II, questo volume si prefigge di offrire un contributo alla serena ermeneutica della Sacrosanctum Concilium.
Il periodo studiato va dalla morte del fondatore della Congregazione delle Serve dei Poveri (padre Giacomo Cusmano) alla morte del primo successore (padre Francesco Mammana).
Il 25 e 26 febbraio 2012 si sono svolte presso lo Studio Teologico Accademico di Bressanone, in collaborazione con l'Istituto Paolo VI di Brescia, le Giornate Internazionali di Studio sul tema: "Timoniere in tempi difficili. Paolo VI e la crisi postconciliare". Questo volume ne raccoglie gli atti. Non si può negare che il pontificato di Paolo VI sia stato contraddistinto da una grave crisi interna alla Chiesa e che una certa conflittualità abbia costituito una delle sue caratteristiche più importanti. La reazione di Montini alla crisi offre una chiave di lettura del suo pontificato, forse addirittura il criterio decisivo per comprendere gli sviluppi postconciliari. Jörg Ernesti illustra le peculiarità della percezione montiniana della crisi e le reazioni del pontefice di fronte a tale difficile periodo. Philippe Chenaux si sofferma sulla situazione francese, Karim Schelkens su quella olandese. Roland Cerny-Werner indaga sulla politica internazionale, mentre Emanuele Avallone si occupa della Commissione Teologica Internazionale. Martin Lintner descrive la genesi dell'enciclica "Humanae Vitae".
Il volume contiene tre relazioni del Convegno organizzato dall'Istituto Romano della società di Goerres presso il Campo Santo Teutonico in Vaticano nella primavera del 2010, dedicato al tema di Pietro a Roma. Il convegno partiva dalla tesi provocatoria secondo cui Pietro non sarebbe mai stato a Roma e di conseguenza non vi sarebbe neanche morto, e dunque a Roma non esisterebbe nessuna tomba dell'apostolo. Simili opinioni, infatti, già note da tempo, trovano seguaci addirittura tra i cattolici. Gli autori del volume vincolano la loro risposta alla storicità del martirio degli apostoli, non riproponendo un'analisi apologetica di vecchie tesi, bensì affidandosi alla metodica della controanalisi, il cui elemento propulsore è la verità della storia, cogliendola da una prospettiva globale invece di ridurla a delle singole ipotesi.Un lavoro di sicuro interesse per tutti gli studiosi e appassionati di storia della Chiesa.
Il presente manuale presenta in modo semplice, pratico e sintetico i concetti fondamentali e le principali regole che devono essere note a tutti coloro che vogliono addentrarsi nel linguaggio araldico ecclesiastico, particolarmente in quello della Chiesa Cattolica latina. In particolare il volume, dopo una breve capitolo dedicato alla storia dell'araldica nella Chiesa, entra nel vivo della trattazione con due capitoli focalizzati sull'araldica intesa come linguaggio, prendendo in esame prima la "grammatica" e poi la "sintassi". Segue infine, come naturale completamento del lavoro, il "glossario" che raccoglie i principali termini del linguaggio del blasone e degli stemmi, con particolare attenzione ai simboli cristiani. Lo scopo dagli autori non è stato dunque quello di proporre un testo sul tema dell'araldica eccelsiastica, completo di informazioni storiche, tecniche ed artistiche; il loro fine è stato piuttosto quello di aiutare chi desidera approfondire ed usare tale linguaggio per capire, leggere ed interpretare gli stemmi ecclesiastici, oppure per comporre nuovi blasoni in modo corretto.

