
La geniale e profetica intuizione di San Giovanni XXIII è di aver aperto le porte della Chiesa al mondo contemporaneo, sviluppando il binomio autonomia e servizio, per indicare la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo. La "Gaudium et Spes" offre un segno concreto di questa volontà del santo Papa. La sua è stata una visione ecclesiale che purtroppo non ha potuto vedere attuata. Al suo successore, San Paolo VI, toccò il grande compito di attuarla, conducendo la Chiesa a radicare sempre di più questa convinzione, soprattutto in un mondo in forte cambiamento. Le gravi questioni poste dal secolarismo impongono ancora oggi una chiara interpretazione del binomio conciliare.
Il Concilio Vaticano II inaugura una nuova stagione ecclesiale che invita tutti i credenti a maturare una nuova consapevolezza della missione evangelica. Secondo il cardinale C.M. Martini, «fu un momento straordinario, forse quello più bello della mia vita, quello in cui si poteva ripensare, rilanciare e riproporre, in cui si sentiva vibrare una scioltezza, una libertà di parola, una capacità di penetrazione nuova». Sono rimasti molti lasciti di quella stagione entusiasmante. La Chiesa ha potuto respirare a pieni polmoni il nuovo clima del Vaticano II, così che molti suoi frutti sono penetrati nelle sue fibre. Per la Chiesa si è trattato di una grande ricchezza che mantiene intatta la sua attualità e il suo valore, nei cui confronti bisogna coltivare un senso di memoria riconoscente. Perché il Concilio è stato «una grande luce», nonché la «sicura bussola» che «ci è offerta per orientarci nel cammino del secolo che si apre» (Novo Millennio Ineunte, 57).
Gli arresti scattarono all'alba del 13 ottobre 1307 e riguardarono tutti i Templari in quel momento presenti nel regno di Francia. Il papa apprese la notizia con grande stupore: l'Ordine dipendeva da lui e se le accuse rivolte ai Templari fossero risultate vere, avrebbe dovuto prendere seri provvedimenti. Clemente, però, aveva capito fin dall'inizio a cosa miravano le azioni di Filippo IV e, facendosi scudo dei suoi problemi di salute, assunse un atteggiamento sfuggente nei confronti del re e dei suoi astuti ministri. La posizione del papa e della Chiesa era piuttosto delicata; egli poteva adottare iniziative forti, magari scomunicando il re, ma avrebbe aperto un conflitto istituzionale. L'immagine del Tempio era ormai distrutta e ogni iniziativa a sua difesa sarebbe risultata non credibile e avrebbe aperto una profonda crisi con l'autorità regia, e comunque, non avrebbe salvato l'Ordine. In questo libro, corredato da parecchi documenti, l'autore ripercorre le vicende storiche che riguardano l'arresto e i processi ai Templari nel periodo compreso tra il 1307 e il maggio del 1311, mese in cui si conclusero ufficialmente i lavori della Commissione pontificia incaricata di indagare in Francia sull'Ordine in generale.
Il volume, curato da Filippo Grammauta, contiene diversi saggi critici di autori che si sono confrontati a Palermo sul tema dei rapporti fra il templarismo, gli ordini massonici e la cristianità. Fra questi, Giuseppe Fort, archeologo, Rettore dell'Accademia Templare-Templar Academy, tratta di siti e simboli templari e cristiani presenti in Italia. Gino Bellomo, studioso di simbologia massonica e relativi riti, illustra l'eredità templare nei riti massonici; Rinaldo Tieri, medico, studioso delle tradizioni filosofiche e di ritualità, evidenzia l'evoluzione di alcuni principi templari nell'etica del templarismo e delle obbedienze massoniche. Il pastore Valdese Giuseppe Ficara, partendo dalle origini e dallo sviluppo del movimento valdese (secoli XII e XIII, durante i quali nacque e si sviluppò l'Ordine dei cavalieri templari), mette in evidenza l'evoluzione di alcuni principi etici che caratterizzano l'attuale chiesa valdese, che sono propri anche dei movimenti neotemplari e delle istituzioni massoniche. Filippo Grammauta analizza dal punto di vista storico le vicende che hanno portato alla soppressione, senza condanna, dell'Ordine del Tempio.
Raccolta di sei saggi storici che analizzano la realta di diverse diocesi vescovili tra il XII e il XIV secolo, con particolare rilievo alle figure e al ruolo dei vescovi. I saggi qui offerti sono il primo rilustato di un progetto di ricerca che vede coinvolte studiose e studiosi delle Universita degli studi di Milano, Padova, Trento e Verona. Il progetto, coordinato a livello nazionale da Grado Giovanni Merlo, ruota soprattutto attorno a temi vescovili", partendo dalla premessa che sia necessario ristudiare il complesso di temi e problemi riguardanti queste figure centrali nella vita degli uomini dei secoli passati. Data la provenienza degli studiosi, questi studi trattano le diocesi di Treviso, Milano, Verona, Concordia e Portogruaro, Trento e Bolzano. "
La parte più consistente di questo commento al capitolo III della "Lumen Gentium" si trova negli approfondimenti tematici sulla successione apostolica e sulla sacramentalità, sulla collegialità e sulle funzioni episcopali. L'esposizione parte dalla chiamata degli Apostoli e prosegue con la storia della Chiesa attraverso i secoli, mostrando che la vera autorità ha bisogno di essere compresa e vissuta.
"La santità è un tema da anni al centro degli studi sulla vita religiosa in età moderna in quanto il fenomeno non ha interessato soltanto la spiritualità, la liturgia e i modi di credere dei fedeli, ma anche la cultura letteraria, la vita artistica, la storia della medicina, il diritto, la teologia, le istituzioni, la politica e la società del periodo. L'arco temporale di questo libro è teso dal 1498 al 1758, ossia dal rogo del frate domenicano Girolamo Savonarola alla fine del pontificato di Benedetto XIV Lambertini. Come contesto geografico abbiamo scelto la penisola italiana perché sarebbe stato complesso, nei limiti di una sintesi storica come questa, ampliare la ricerca all'Europa, in particolare alla Francia e alla Spagna." (dalla Premessa)
Il cuore di pastore, di padre e di missionario di Giovanni Battista Scalabrini l'ha condotto a vedere nei movimenti migratori il disegno divino della Provvidenza, nella costruzione della fratellanza universale e nell'annuncio del Vangelo. Oggi la voce del Beato Scalabrini si fa sentire come profezia per l'instaurazione di un mondo migliore, che spinge la Famiglia Scalabriniana da lui fondata a continuare - assieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà - a impegnarsi per tutti i migranti.
Nicola Gori, laureato in lingue e letterature straniere presso l’Università di Firenze, collabora con la Cattedra di Letteratura spagnola della Facoltà di Lettere e Filosofia ed è corrispondente dell’Osservatore Romano. Studioso appassionato degli autori mistici, ha pubblicato numerosi libri in questo campo. È anche autore di premiati racconti e poesie. Tra i volumi pubblicati per le Edizioni San Paolo ricordiamo: Consolare Gesù: ecco la mia missione in terra (2010), Con Maria ai piedi della Croce. Biografia della Beata Maria Maddalena Starace Fondatrice delle Suore Compassioniste Serve di Maria (2010) e Una margherita per Gesù. Biografia di Madre Margherita Diomira Crispi (1879-1974) (2011).
Giovanni della Croce (1542-1591), mistico e dottore della Chiesa, è diventato uno dei più grandi poeti spagnoli dentro un carcere, a Toledo. Rinchiuso in un buco oscuro destinato ad essere una latrina, le sue giornate sono buie come la notte. Che cosa ha fatto per non angosciarsi, deprimersi, impazzire o suicidarsi? In che modo schiva pericoli mortali e balza fino alle vette della genialità artistica? Come riempie di luminosità la sua notte oscura? Con la sua Attenzione piena ("Mindfulness") e la sua Attenzione amorosa, si concentra sull'Amore eterno, si lascia infiammare da Lui, fino a fiammeggiare e trasformare i suoi mali in brace d'amore.
Che cosa significa oggi intelligenza emotiva? Qual è il suo valore quasi alla fine del primo quarto del secolo XXI? Non sarebbe il momento di affrontare le tremende sfide sollevate dallo straripante progresso scientifico? Sono gli interrogativi da cui ha preso le mosse questo interessante volumetto di padre Luis Jorge González, il quale ha saputo assemblare sapientemente conoscenze scientifiche, spiritualità, pedagogia e tanta esperienza di vita nel campo del Counseling. Teresa di Lisieux ci guiderà, attraverso il suo caso, in un percorso di blocco-sblocco-sviluppo dell'intelligenza emotiva.
Breve indagine sull'"eresia" nei primi cinque secoli, periodo in cui la chiesa delle origini andava definendosi attraverso dibattiti teologici tanto cruciali quanto animati.In tale contesto, i primi "eretici" non erano attentatori della fede mandati al rogo da una pre-esistente chiesa ufficiale, bensì credenti le cui interpretazioni del messaggio di Gesù vennero poi escluse dalla dottrina che si andava affermando.