
Il viaggio narrato da Dante nella sua Commedia viene ripercorso in modo semplice e accattivante grazie alle immagini che accompagnano i piccoli lettori alla scoperta degli eroi, dei mostri e di tutti gli indimenticabili personaggi che popolano i tre regni dell'aldilà. Un modo simpatico per avvicinare i più piccoli ad un capolavoro della letteratura (e un'occasione per sostenere un'associazione benefica per bambini -Amici di Fra Cecilio -BCC Onlus.
Con la Lettera apostolica "Porta fidei" dell'11 ottobre 2011, il Santo Padre Benedetto XVI ha indetto l'Anno della fede. Il Centro Volontari della Sofferenza propone un proprio itinerario di riflessione attraverso i pensieri del Beato Luigi Novarese. Non è un caso che l'atto di fede nasca il più delle volte quando giungiamo a toccare l'estrema fragilità della nostra esistenza. Quello è, infatti, il momento di Dio, in cui lui si fa varco nelle nostre resistenze, può pronunciare la sua Parola. Nell'Anno della Fede proviamo ad ascoltare più attentamente Dio e gli uomini. La nostra fede ne sarà rafforzata e motivata.
In questi brevi testi alcuni solidi elementi di grammatica cristiana" vengono presentati con un linguaggio semplice e attuale. "
Il libro mira ad essere sia un manuale di ABC del cristianesimo", sia a diventare spunto per una profonda riflessione spirituale sulla liturgia e sull'orazione. "
Un viaggio nel sacro dell’Est Europa, tra il Baltico, il Mar Nero, Il Caspio e il Mediterraneo, alle frontiere della spiritualità orientale, in bilico fra cristianesimo, islam ed ebraismo.
“In queste terre - dice Monika Bulaj - sotto le ceneri languiva l’infanzia d’Europa, il nostro oblio e le nostre paure, la storia si confondeva con il mito, il vero con l’irreale e le ombre di quelli spazzati dalla Shoah e dei deportati si mischiavano ai presenti. Mi sono spinta un po’ alla volta, sempre più a Est, seguendo i canti. Ho viaggiato tra i vecchi credenti della Polonia e i rom della Macedonia, gli armeni della Romania e i lemki polacchi, tra gli hutzuli ucraini e i tartari bielorussi, tra gli aleviti della Albania e gli Udini del Caucaso.”
"...testimonianza che devo e voglio dare al mondo intero, ... per la salvezza di chiunque voglia aprire il proprio cuore al Signore. Affinché molte anime, consacrate a Dio, ravvivino il fuoco dell'amore per Cristo, sia quelle che hanno nelle loro mani il potere di farlo scendere sulla terra per essere nostro nutrimento, sia le altre, affinché perdano l'uso di riceverlo 'per abitudine' e rivivano il meraviglioso stupore dell'incontro quotidiano con l'amore. Affinché i miei fratelli e sorelle laici di tutto il mondo vivano il più grande dei Miracoli con il cuore: la celebrazione della Santa Eucaristia."
Pagine intessute nel tran tran della vita quotidiana dell'autore, per una spiritualità del quotidiano.