
Versione integrale del Libro di Cielo 30 della Serva di Dio Luisa Piccarreta.
Vanagloria, passione per il denaro e il piacere, sono queste per Daniel Bourguet le principali malattie della vita spirituale, quelle che distolgono gli esseri umani dall’amore di Dio e del prossimo.
Ed è proprio quando l’essere umano perde la via verso l’amore, il rispetto di sé e degli altri, ammalandosi spiritualmente, che occorre ritrovare il volto, profondamente biblico, del Dio medico.
Un Dio che guarisce, volgendosi con grande dolcezza e compassione verso l’essere umano per curarne il male e restituirlo alla vita.
Bourguet propone quindi al lettore un percorso in forma di dialogo per riflettere inoltre sulla profondità spirituale della malattia fisica e sull’attesa di guarigione.
"Lo sguardo della contemplazione si fa azione antimondana, diviene sfida a ogni istituzione 'ansiosa, indaffarata, competitiva e dominante'. Il cristiano è chiamato a mostrare che il Vangelo rimane attraente: da qui nasce la gioia, gioia per la visione del volto di Cristo, gioia per la comunione reciproca, da qui nasce l'annuncio credibile." (dall'Introduzione di Enzo Bianchi)
Silenzio, solitudine, ascolto interiore sono gli elementi di una raffinata Opera al femminile. Le esperienze di due pellegrinaggi solitari, Patmos e Medjugorje, vengono narrati dall'autrice in forma dialogica, come nella tradizione medievale. Sette stanze costituiscono le tappe di un percorso interiore, che culmina in una Teologia della Madre: lo sguardo materno di un Amore che cura e consola. I commenti al libro dell'Apocalisse completano un viaggio mistico alla riscoperta dell'Energia Femminile le cui tappe fondamentali sono: la scoperta dello Spirito Santo come Madre, il dialogo spirituale con Santa Maria Maddalena, il Deserto, il Silenzio, la Purificazione. L'apostolo Giovanni inoltre ci presenta il suo Vangelo come Vangelo dell'Amore ispirato da Maria.
Di fronte alla situazione di crisi che ormai è parte costitutiva della cultura mondiale, è inevitabile che non si possa e che non si debba affrontare questo tema anche all'interno dell'esperienza cristiana. Come leggere dunque cristianamente la crisi, la prova, il limite, le debolezze? Come elaborare queste ferite perché diventino feritoie? Come trasformare la pietra scartata in pietra d'angolo? Questi ed altri interrogativi hanno costituito l'origine e la trama del VII e dell'VIII Convegno sulla vita monastica, organizzato dalla Piccola Famiglia della Risurrezione di Marango (VE) e dalla Piccola Fraternità di Gesù di Pian del Levro (TN), che oramai dal 2005 offrono l'occasione a comunità monastiche di antica tradizione e a quelle sorte più recentemente di riflettere e di confrontarsi insieme attorno all'unico Vangelo. Le riflessioni qui proposte sono il frutto di questi incontri annuali e desiderano essere uno stimolo a saper nuovamente e coraggiosamente scorgere il kairos nel nostro tempo per "dissentire dai profeti di sventura".
Come tanti, anch’io cercavo la gioia e un giorno mi sono imbattuto in alcune persone che avevano gli occhi sorridenti, perché l’avevano incontrata. Mi sono fatto spiegare come e dove l’avevano trovata, e ho deciso di percorrere anch’io quella strada e la mia vita sta cambiando.
Questo testo è il resoconto di cosa può accadere se cerchiamo la gioia dove la Gioia c’è. Inoltre, narrando ciò che è accaduto, prova ad offrire una possibile risposta alla domanda: “Perché dovrei avvicinarmi al Signore e desiderare il dono della Fede?”.
Ogni sapere della verità rimarrebbe vuoto e senza vita, se non si collegasse con la convinzione personale. Ogni sapere rimarrebbe vuoto e vano, se non diventasse convinzione! Il sapere teologico deve imprimersi nella vita ed esprimersi nell'atteggiamento verso il mondo e verso il prossimo. L'intento principale di questo studio non è tanto dare un'abbondanza di informazioni nuove, ma piuttosto aiutare a capire in modo più profondo che cosa significhino "i carismi nella Chiesa e la grazia della vocazione" e sensibilizzare al mistero di Dio e della sua presenza tra di noi. La fede non è il risultato della sola riflessione teologica, ma è piuttosto il frutto del pregare insieme alla Chiesa; lo scopo della riflessione teologica è l'approfondimento della fede già vissuta e la sua correzione qualora ci si allontanasse dal Credo della Chiesa.
Il martirio, la verginità, la gnosi e il monachesimo - inteso come scuola di contemplazione più che come volontà di fuga dal mondo - sono i temi che inquadrano in modo organico l'insegnamento patristico.
Il volume di Louis Bouyer, considerato un classico, prende posizione su numerosi punti contestati o variamente interpretati. L'intento non è di ripercorrere la storia letteraria del sentimento religioso o di offrire una collezione di biografie e monografie, ma principalmente di comprendere in che modo la spiritualità cristiana è stata tematizzata e percepita nel periodo patristico.
La rivista Études, recensendo la prima edizione dell'opera, ha scritto: «Il padre Bouyer ha trasfuso in queste pagine dense, talora frementi, e più d'una volta con vena di umorismo, tutta la ricchezza della sua cultura, della sua familiarità con i testi, della sua vastissima lettura, della sua personalità di teologo e di uomo spirituale».
Sommario
Abbreviazioni. I. II-V SECOLO: MARTIRIO, VERGINITÀ, GNOSI CRISTIANA. 1. Le prime generazioni cristiane. 2. Il martirio. 3. La verginità cristiana. 4. Il problema della «gnosi»: il cristianesimo di fronte alle filosofie ellenistiche e allo gnosticismo. 5. Evoluzione e continuità del tema della «gnosi» nel pensiero cristiano dalle origini a Ireneo. 6. La scuola di Alessandria (I): Clemente. 7. La scuola di Alessandria (II): Origene. II. III-VI SECOLO: MONACHESIMO ANTICO E PADRI. 8. Le origini del monachesimo. 9. Il monachesimo «dotto» (I): i Cappadoci. 10. Il monachesimo «dotto» (II): lo Pseudo-Macario ed Evagrio Pontico. 11. Lo Pseudo-Dionigi e la mistica dei Padri. 12. Sviluppi e controcorrenti. 13. I Padri latini: da Ambrogio e Girolamo ad Agostino. 14. Il monachesimo latino da Agostino a Gregorio Magno. 15. Amore e conoscenza di Dio nelle liturgie e nelle catechesi. Bibliografia. Indice biblico. Indice degli autori antichi. Indice degli autori moderni. Indice dei temi svolti.
Note sull'autore
LOUIS BOUYER (1913-2004), teologo, è stato professore all'Institut Catholique di Parigi fino al 1963 e ha insegnato anche in Inghilterra, Spagna e Stati Uniti. Al concilio Vaticano II è stato consultore per la liturgia e ha successivamente collaborato con la Congregazione per il culto divino e il Segretariato per l'unità dei cristiani. Nel 1999 l'Académie française lo ha premiato per l'insieme della sua opera.
La vita dell'uomo sarebbe insopportabile senza la speranza. C'è però il rischio che essa venga alimentata da realtà effimere e inconsistenti che possono mettere in crisi l'intera esistenza provocando lo smarrimento del senso e dell'orizzonte.
Il libro coglie nella speranza un messaggio pedagogico che disegna l'idea di un cammino personale finalizzato a dare senso e fecondità all'agire umano. «In queste pagine - scrive il cardinale Georges Cottier presentando il testo - abbiamo l'equivalente, in uno stile scorrevole e gradevole, di un trattato sulla speranza capace di aiutare la vita spirituale e di rispondere alle questioni che si pongono nel progredire della vita di fede».
Sommario
Prefazione (G. Cottier). Introduzione. I. Sperare in tempi difficili. II. Speranza e pseudosperanze. III. Gioiosi servitori della speranza. IV. Coltivare la speranza. V. A sperare si impara. VI. Un testimone tra noi. Epilogo.
Note sull'autore
JOSÉ MARÍA RECONDO è sacerdote diocesano e dottore in Teologia spirituale. È stato parroco e rettore del Seminario della diocesi di Morón (1989-2003), presidente dell'Organizzazione dei Seminari dell'Argentina (2000-2003) e vicepresidente dell'Organizzazione dei Seminari latinoamericani (2000 al 2003). È stato inoltre rettore del Collegio sacerdotale argentino e della Chiesa argentina a Roma dal 2005 al 2011. Ha pubblicato diverse opere di spiritualità e di formazione sacerdotale.
L'uomo contemporaneo ha perso la certezza di poter raggiungere, anche attraverso la tecnica, tutto ciò che desidera, ha compreso di non essere onnipotente, come si era illuso, e ha toccato con mano che il proprio limite può essere spostato, ma non cancellato. Ciò significa che il futuro non dipende solo da noi, ma è dono da riconoscere e perseguire. Per tutti, come per Prometeo che ruba il fuoco agli dèi per portarlo agli uomini, c'è una fiamma da conquistare e consegnare agli altri, una fiamma della profezia, della capacità di leggere questo tempo con lo sguardo di Dio, illuminato dalla sua Parola. In particolare, la profezia dello studio è la passione per una verità che apre la strada e incoraggia il cammino, genera creatività ed entusiasmo: il desiderio di spiccare il volo e non quello di rifugiarsi nel nido. Presentazione di mons. Gianni Ambrosio.
Al cuore dell’antropologia cristiana, la dinamica vitale dell’amore evangelico.
“Amatevi gli uni gli altri come ho amato voi” (Gv 13,34-15,12): il comandamento nuovo di Gesù, riscoperto nella sua eterna attualità da Chiara Lubich, diventa, nella spiritualità del Movimento dei focolari, la chiave di volta per un rinnovamento profondo nel vivere il Cristianesimo. In piena sintonia con quello che sarà il messaggio di comunione del Concilio Vaticano II, Chiara Lubich vede infatti nel comandamento dell’amore reciproco il cuore dell’antropologia cristiana. Attraverso scritti, pagine di diario, brani di conferenze la Lubich ne espone la dinamica vitale, la fondatezza, le difficoltà nel viverlo. E lo annuncia a tanti, cristiani e non cristiani, gruppi e popoli, come “la grande rivoluzione che siamo chiamati ad offrire oggi al mondo intero”.
Dagli scritti di Francesco di Sales un umanesimo evangelico che trova nell’Amore la sua ragion d’essere e il suo fine.
Francesco di Sales è stato un autentico gigante della storia della Chiesa. I suoi scritti, in particolare il Trattato, sono animati da un’ardente passione per la verità che conduce la sua riflessione sulla relazione tra Dio e l’uomo. Ma quale uomo e quale Dio? «…un “uomo”, degno del Dio/Amore che, nel chiamarlo all’essere, gli dona veramente la capacità di riamarlo secondo un autentico rapporto di reciproca amicizia; un “Dio”, pienamente adeguato, in quanto Sommo Bene, alla infinita sete d’amore, propria del cuore umano! Sì, nella pura luce del Cristo, per il padre della Visitazione, è possibile cogliere il vero volto umano di Dio ma, anche, il segreto volto divino dell’uomo, di ogni uomo » (dalla Introduzione).

