
Gesù ci chiede di seguirlo per tutta la vita, ci chiede di essere suoi discepoli, di "giocare nella sua squadra". Ebbene, che cosa fa un giocatore quando è convocato a far parte di una squadra? Deve allenarsi, e allenarsi molto! Così è nella nostra vita di discepoli del Signore. San Paolo ci dice: "Ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce; noi invece una che dura per sempre" (1Cor 9,25). Gesù ci offre qualcosa di superiore alla Coppa del Mondo! Ci offre la possibilità di una vita feconda e felice e ci offre anche un futuro con Lui che non avrà fine, la vita eterna. Ma ci chiede di allenarci per "essere in forma", per affrontare senza paura tutte le situazioni della vita, testimoniando la nostra fede. Prendendo spunto dall'invito di Papa Francesco, Cari giovani, siate veri "atleti di Cristo"! Carlo Nesti illustra: chi è l'allenatore Gesù, come si rivela in fase di allenamento, cosa chiede ai suoi atleti.
A settant'anni dalla morte, una breve antologia dei testi più importanti di Etty Hillesum, una delle maggiori autrici spirituali del Novecento. Una selezione curata che invita a leggere la notevole opera della Hillesum con un approccio semplice, immediato. I brani sono perfetti per semplici e profonde meditazioni sui grandi temi. Il volume, curato da Lorenzo Gobbi, premio Catullo 2012, ci offre una traduzione nuova, fresca e aderente all'originale che ci permette davvero di dire che siamo di fronte alla Hillesum come non l'abbiamo mai letta.
Una benedettina di oggi scrive a una grande figura del monachesimo carmelitano del passato recente, alla ricerca di una radice comune e della comprensione del "mistero del male e dell'iniquità nei nostri giorni". Come dice monsignor Corti nell'Introduzione, si tratta di pagine nate da una lunga frequentazione, quasi fraterna, da leggere con calma e nel silenzio orante: "Chi prende in mano queste pagine indirizzate a Edith Stein non deve avere fretta nel leggerle. Non solo perché nascono dal silenzio e dalla veglia notturna, ma anche perché sono suggerite da una lunga amicizia e da una sintonia spirituale che rende veramente sorelle due monache, anche se non si sono fisicamente incontrate". E ancora: "Questa lettera è un grande atto di amore per il popolo ebraico: "Se anche tutte le parole fossero da cancellare, ecco, vorrei che ne rimanesse almeno una, ed è questa: che nel cuore di Gesù Cristo e della Chiesa sento di amare immensamente, a nome di tutti i cristiani e di tutti gli uomini, il popolo che Dio ha scelto come suo primogenito, così come tu, Edith, lo hai amato appassionatamente, fino all'olocausto". Un amore ispirato certamente dai dolori patiti dal popolo ebraico, ma anche dall'esperienza di conversione di Edith al Cristianesimo".
La Chiesa sta riflettendo sulla Nuova Evangelizzazione e celebrando l'Anno della Fede. Sulla scorta di queste sollecitazioni, l'autore ha voluto scoprire il significato della fede in Charles de Foucauld, una fede nutrita dalla preghiera che porta alla contemplazione. E dalla contemplazione nasce poi l'evangelizzazione: come Gesù a Nazaret, egli sarà evangelizzatore non con la predicazione, ma vivendo in silenzio le virtù cristiane, pregando, adorando, facendo del bene e tessendo legami di amicizia. Ma soprattutto diventando lui stesso Vangelo vivente, affinché tutti potessero scoprire nel suo volto il volto trasfigurato del "Fratello beneamato e Signore Gesù".
La felicità è la percezione di essere persone uniche, realizzate e appagate. Che si voglia o no, le persone cercano la felicità e obiettivo di ogni persona è viverla. Ma questa ricerca non è priva di rischi, di incertezze e di ostacoli, poiché ogni processo di crescita comporta aspetti di "crisi" e "cambiamento". Le "crisi" ci spaventano perché esse richiedono il coraggio di ascoltare la propria voce, la propria chiamata, la propria vocazione alla vita. L'uomo di oggi, disabituato ad affrontare le sfide, si lascia passivamente assorbire da schemi precostituiti di pensiero, in regole d'azione preconfezionate; credendo di vivere, si annulla negli altri e sceglie o quello che gli altri gli dicono di fare o quello che gli altri fanno. Così l'infelicità è assicurata.
Il testo, che è una poetica presentazione della spiritualità cristiana, tratta della necessità di "attraversare la propria solitudine" per imparare a conoscere veramente noi stessi. Il silenzio e la solitudine che l'autore propone non hanno niente a che fare con il chiudersi in se stessi in un atteggiamento individualistico di intimità emotiva; anzi, si fanno ascolto e apertura all'Altro, agli altri, si fanno preghiera e accoglienza e sfociano in comunione. Quando abbiamo percorso il pellegrinaggio all'interno del nostro cuore, diveniamo "veggenti", scopriamo attraverso la misericordia di Dio sperimentata nella nostra storia la bellezza e le potenzialità dell'altro. E il monaco ci si rivela come l'uomo attento e aperto al mondo e alla storia.
Little Something, il protagonista, che ricorda la celeberrima Giada di "Giada e quei benedetti misteri della vita", è uno slancio d'amore. Quelli della sua specie di solito cercano la propria realizzazione nell'immediatezza. Little Something invece si sente diverso dai suoi simili, si sente chiamato a una missione speciale: associare l'intensità alla durata e diventare una grande storia d'amore. È cosciente però che, per riuscirci, deve necessariamente trasformarsi. Intraprende quindi un viaggio, una sorta di ricerca iniziatica, nel corso del quale incontrerà personaggi illustri e misteriosi dai nomi bizzarri. Per portare a compimento la propria missione, e quindi realizzarsi, il protagonista dovrà anche affrontare le strane alternanze del cuore e superare le prove della tentazione e della rassegnazione, ma alla fine della traversata del deserto? Troverà la Chiave del mistero della vita! Età di lettura: da 12 anni.
Il Vangelo non è altro che il mirabile documento della fedeltà e dell'amicizia di Dio nei confronti della creatura umana. Fedeltà e amicizia che, nella storia della salvezza, si sono concretizzate e manifestate in Gesù, Figlio obbediente fino al dono di sé sulla croce. Nella consapevolezza che Cristo e la sua Parola rinvigoriscono la fede di ogni credente per una risposta consapevole e generosa, l'autrice in questo libro, commentando alcuni brani di Vangelo, offre spunti di meditazione e di riflessione. Al termine di ogni commento segue una bella preghiera.
Scrittori di Scrittura" è un progetto che presenta al pubblico le opere di alcuni autori che si sono cimentati nella riscrittura di un brano biblico secondo la propria sensibilità. Ogni volume è corredato della breve introduzione esegetica di un biblista e della traduzione del testo originale dall'ebraico o dal greco. In questo volume, Margherita Oggero dà la voce a Isacco che, al termine della sua lunghissima vita, ricorda gli avvenimenti più importanti e misteriosi, e pone domande a Dio. "E tu, Signore mio, che il tuo nome sia sempre benedetto, perché ci hai creati a tua immagine e somiglianza, ma non ci hai concesso di capirti?"
La malattia continua a interrogare ciascuno di noi: "Perché a me? Per quanto tempo?". Sorge in modo imperioso il bisogno di trovare un senso, che sempre ci sfugge. La Bibbia può essere una guida preziosa per questo. Le guarigioni attuate da Cristo sono segni che il regno di Dio è già presente, regno che sarà manifestato in pienezza in "un cielo nuovo e una terra nuova", in cui non ci sarà "né lutto né lamento né affanno".
Dio, quale ci è stato narrato da Gesù Cristo, è amore senza limiti, che forza, scardina, abbatte ogni barriera entro cui cerchiamo di rinchiuderlo. È questa la sua vera onnipotenza, con cui crea e guida la storia e la vita di ogni uomo. Ma che cosa significa questo concretamente per la vita quotidiana di ciascuno di noi? È ciò che l'autore tenta di spiegare con semplicità in queste pagine, a partire dalle parole della Scrittura: la buona notizia rivolta a ogni uomo è l'amore infinito e gratuito che si apre davanti a noi.
Dire la vita, dire le vite: non basterebbe una intera biblioteca, o magari a volte è sufficiente una frase. Dire la vita attraverso le relazioni che la costituiscono, intessendole con la Parola di Dio, per provare a ridirle come nuove perché lette con l'esperienza della fede. Ne nasce un libretto agile da tenere sempre a portata di mano. Per ogni ambito quattro fasi di ascolto: delle Scritture (per noi), del cuore (dentro di noi), della terra (intorno a noi), del cielo (oltre noi).

