
La Messa di ogni giorno, le Letture commentate, la Liturgia delle Ore, le Preghiere del cristiano.
In questo libro P. Justo accompagna il lettore attraverso tutte le apparizioni mariane da Guadalupe a Medjugorje (Pilar, Laus, Rue du Bac, La Salette, Lourdes, Knock, Fatima, Amsterdama, Tre Fontane, Garabandal, Akita, Kibeho, Civitavecchia). Ognuna di esse ha le sue peculiarità ma i temi fondamentali ricorrenti sono la centralità dell'Eucaristia e l'aspetto escatologico delle apparizioni: esse ci proiettano verso la fine dei tempi.
Quante promesse fa Dio al suo popolo, e quante ne fa Gesù a chi incontra sul suo cammino? Innumerevoli. E una sola! Nei Vangeli la parola “promessa” non appare neppure, così come non appare nell’Antico Testamento. Dio semplicemente parla, non ha bisogno di promettere, “dice”, e la sua parola è profezia che si attua, certezza, dono gratuito. Perché ogni volta che Dio promette si “compromette”, pronto a pagare di persona perché quanto dice si realizzi, a cominciare dalla promessa pronunciata sulla croce a un brigante qualsiasi: “Sarai con me in paradiso”.
Mistica è una parola che, da quando è stata adoperata dai romantici per indicare l’irrazionalità che loro stessi attribuivano all’esperienza religiosa, ha perso la sua precisione. In questo volume è stata però indagata nella sua accezione classica di percezione particolarmente lucida del mistero di Dio. Il libro propone una fitta trama di testi, antichi, moderni e contemporanei, che si inseriscono in un’architettura solida, congegnata per offrire al lettore un approfondimento del fenomeno mistico attraverso la lettura antologica di alcuni testi paradigmatici della letteratura cristiana, che vengono qui analizzati e commentati.
La vita è un viaggio: nelle riflessioni proposte, nate da un'idea di Eleonora Mauri (1953-2019) a cui è dedicato questo libro, l'inarrivabile sapienza di Dio e l'ingegno umano sono i punti di riferimento per scoprire ciò che palpita nell'intimo di ogni creatura. Partendo dalla meditazione di un brano del Vangelo, arricchito da spunti tratti da opere della letteratura, il presente volume desidera mostrare come "parole eterne" e "parole immortali" siano preziose per indicare un cammino in cui nel mistero divino si svela anche quello dell'uomo. Pertanto, «in una forma altamente originale, le pagine che seguono desiderano annunciare una Parola che parli a ogni uomo di buona volontà» (dalla Presentazione di Bruno Maggioni).
Ognuno di noi si è trovato almeno una volta nella vita a terra, desiderando una parola che aiutasse a rimettersi in piedi, a riprendere il cammino, almeno fino alla caduta successiva! Una parola per riprendersi, risorgere, ricominciare a vivere. Nella Bibbia la consolazione giunge proprio nei periodi di difficoltà, ma non si tratta di anestetizzare il dolore con un effetto tranquillizzante. È la forza di una parola diversa a garantire l'effetto e aprire varchi di consolazione anche attraverso parole dure che sanno far verità su una situazione, soprattutto su ciò che non va. Emanuela Buccioni, appassionata lettrice e studiosa della Bibbia, si mette alla ricerca con noi fino a intuire quella parola che sia come acqua fresca nell'arsura, come una stella in una notte buia, come un appiglio solido in una scalata. Ma queste mete non sono facili risposte, sono raggi inaspettati e potenti che hanno però la forza misteriosa di far ripartire. La bellezza di queste pagine sta nelle domande aperte che stimolano nuove ricerche e creano vicinanza, un sentirsi compresi nelle proprie personali svolte e difficoltà. Se la vita è raggiungere degli scopi che ci si è prefissati e l'esito è stato disastroso, che senso ha continuare a impegnarsi, a lottare? A che serve sperare ancora? A cosa sono servite tante parole e una vita onesta e integra? Dove hanno portato sacrifici e veglie per affrontare tante ostilità? «Si crede che tutto sia finito, ma poi c'è un pettirosso che si mette a cantare» (Paul Claudel), suggerisce l'autrice. "Ricominciare" vuole offrire una delle monete più rare eppure più ricercate, la consolazione. Che non è un gesto tranquillizzante, ma l'esperienza spirituale che nasce dall'azione più scontata di questo mondo, l'ascolto di una parola da cui un giorno si è trovati e salvati.
In questo saggio incentrato sulle vocazioni, Luigino Bruni ci parla con la consueta forza della sua scrittura, calamita per chiunque si alleni alla meditazione antropologica anche al di là della fede. La voce che chiamò Isaia, Geremia ed Ezechiele è la stessa che continua a interpellarci tutti ogni giorno, ispirandoci un destino, una storia, una via.
Federico ha quasi diciassette anni, vive in una bella casa a Busto Arsizio, i suoi genitori sono stimati professionisti, frequenta il Classico e trascorre il tempo libero tra l'oratorio San Filippo, le feste con gli amici e il cazzeggio sui social. Sempre a cavallo della sua inseparabile Graziella, ereditata dalla nonna. Riccardo i diciotto li ha già compiuti, vive in una zona popolare di Busto e la scuola l'ha lasciata. Non ha mai conosciuto il padre, la mamma è ricoverata in un centro tumori, ha una sorellina di sette anni che adora - ricambiato - e della quale deve prendersi cura. Per aiutare la famiglia con i soldi fa il rider ma, quando capisce che ancora non basta, entra in brutti giri. Niente calcio, niente PlayStation, non ha né il tempo né la testa. Non si fida di nessuno perché nessuno gli ha mai fatto dono di niente. Due così dovrebbero cordialmente detestarsi (soprattutto se si innamorano della stessa ragazza, che sceglie Riccardo), e infatti è proprio quello che succede. Solo che poi don Andrea, il giovane parroco di San Filippo che gira in centro su un monoruota elettrico e che non disdegna Instagram per parlare al cuore dei suoi ragazzi, ci mette lo zampino. E forse non solo lui. Tra mille diffidenze reciproche, Federico e Riccardo iniziano a scrutarsi, poi si avvicinano, infine diventano amici inseparabili. Ma lo saranno per sempre? Don Alberto Ravagnani, divenuto popolare sui social per i suoi video su YouTube che parlano di fede, ci consegna una storia sincera, divertente e dura allo stesso tempo, che ha scritto grazie alla sua esperienza di vita tra i ragazzi e alla capacità di raccontare il loro mondo.
Cosa può essere successo nei tre giorni in cui il ragazzino Gesù è stato da solo a Gerusalemme prima di essere ritrovato? Il libro ne propone una rilettura narrativa, scritta alla luce delle Scritture e della fede di milioni di cristiani in tanti secoli. Non è una ricostruzione storica ma una meditazione poetica, come un apocrifo del terzo millennio, basato però su due criteri importanti: la verosimiglianza e la plausibilità. «Dopo il canto della notte ognuno si ritira cercando un sonno ristoratore. Gesù entra con me nella tenda e dopo pochi minuti si addormenta profondamente. Al buio, insieme a Maria, innalziamo un'ultima preghiera al Dio vivente, ma prima di scivolare nel sonno ci chiediamo come ogni sera: "Che ne sarà di questo incredibile e misterioso figlio che abbiamo avuto in dono?"». Siamo condotti per mano attraverso la meditazione di alcuni passi del Vangelo a ritrovare la loro radice nelle prime esperienze di Gesù e in quei sentimenti giovanili che ne hanno segnato il cuore fino a renderlo uno scrigno di estrema compassione. Dalla Presentazione di Fratel MichaelDavide Semeraro. "Sono certo che quanti avranno in mano questo racconto avvincente lo leggeranno con facilità e con estremo interesse. Auguro loro di saper cogliere anche la profondità di quanto viene annunciato". Dalla Prefazione di Francesco Ravinale.
Il libro "Divo Barsotti incontri e aneddoti" è un testo dove si raccontano aneddoti ed episodi della vita di don Divo Barsotti, per conoscerlo anche nel suo aspetto domestico, nella sua umanità... Del padre Barsotti esistono tanti libri scritti da lui, e certamente lo si può conoscere attraverso quelli, ma è importante anche ascoltare i ricordi di coloro che lo conobbero personalmente. Il libro "esce un po' dalle righe" e ci presenta un padre Barsotti vivo, arguto, profondo, a tratti anche divertente o commovente. Se i santi si riconoscono "dalle sfumature", come ebbe a dire uno scrittore spirituale francese, è importante leggere queste sfumature. Ne esce infatti un ritratto, godibile, brioso, sulla figura di don Divo, e naturalmente inedito. Nel testo c'è un capitolo, per esempio, sul suo rapporto con i treni (!), uno sul suo modo di fare la spesa al mercato, uno sui viaggi improvvisati decisi alle cinque del mattino... e tanto altro ancora. Queste testimonianze, se da un lato rivelano come in lui si percepiva la presenza di Dio, la forza dell'amore di Dio che animava ogni suo gesto e ogni sua parola, d'altro lato mostrano anche la sua dimensione umana, il suo carattere non facile, la sua personalità forte, ma soprattutto la sua umiltà. Le testimonianze raccolte suggeriscono che egli viveva realmente l'intimità con Dio, immerso "nella divina Presenza" anche nelle situazioni più quotidiane: i santi di ogni tempo erano realmente la sua famiglia e il Cielo la sua casa. Il Cielo tutto lui "lo portava nel sangue, lo portava nel cuore", e sentiva di essere "la Chiesa", come lo è ogni cristiano che apre il cuore al Mistero dell'amore. La santità non richiede doti eccezionali, ma, come don Divo ripeteva, un'apertura totale e incondizionata all'invasione di Dio. Ed è questo che può renderci tutti liberi ed eccezionali, come ha reso libero e davvero eccezionale don Divo Barsotti.
Il libro dell'editore Emilio Gabrielli non è nato a tavolino né nella sola ricerca speculativa, ma nel silenzioso ascolto delle parole dei tanti autori e dei loro libri che sono stati accolti dalla casa editrice. Il punto di partenza dell'utopia dell'Autore è la sinagoga di Nazaret in Galilea, con l'inizio dell'attività pubblica del giovane rabbi, Yòshua bar Josèph - Gesù figlio di Giuseppe - inserendosi nel solco di una tradizione profetica e culturale che coinvolge il culto, la vita, le scelte di ogni giorno. Partire da Nazaret, quindi, e precisamente dal passo del profeta Isaia che Gesù assunse in prima persona (Lc 4,16-19; cfr. Is 58,6-61,1) e che giunge a noi come progetto di vita integrale. Emilio Gabrielli, come rispondendo al suono dello jobel, si domanda come sia possibile tradurre quel progetto giubilare in pratiche concrete. Cogliendo l'urgenza di portare ad armonia tutti i temi correlati che egli elenca con puntiglio come tappe della sua vita, Gabrielli approda all'ultimo passo, quello economico e politico, che è e resta il banco di prova di ogni scelta. Se oggi siamo alle prese ancora con la proposta di un giubileo, ed Emilio Gabrielli ne descrive un'esigenza ineludibile e improcrastinabile, è segno che i tempi sono maturi. Lo sono anche i cristiani? I laici, credenti e non credenti? Occorre una grande intelligenza per vedere, con gli occhi dell'immaginazione, l'arcobaleno che dal dopo diluvio di Noè si estende alle generazioni future, fino a noi per impegnarci nella costruzione della "Casa comune" di cui non siamo mai proprietari, ma usufruttuari temporanei, col compito entusiasmante di consegnarla ai figli e ai figli dei figli... dei figli, ai quali dovremmo offrirla migliore di quanto l'abbiamo ricevuta. (Dalla Prefazione del biblista Paolo Farinella)
Siamo la generazione più equipaggiata tecnologicamente nella storia dell'umanità, e però anche quella più afflitta da sensazioni di impotenza e di insicurezza. Ma non c'è scampo: senza la fede in un Salvatore è più difficile trovare coraggio di fronte al mondo e alla vita. Sotto questa luce, il lettore è invitato a rispecchiarsi in una galleria di protagonisti e comparse dell'Antico e del Nuovo Testamento, uomini e donne paurosi o senza paura, oppure che fanno paura, oppure che la superano. Per meditare, alla fine, e raccogliere, la sfida della paura e dello stupore che fu delle donne al Sepolcro vuoto, la mattina del primo giorno dopo il sabato. L'itinerario di meditazione: Parte 1: Uomo, dove sei? (Adamo ed Eva) - Parte 2: «Non temere» nei Vangeli dell'infanzia - Uomini e donne senza paura (Zaccaria, Maria, Elisabetta, Giuseppe, i Magi, Anna e Simeone) - Parte 3: Non fare paura, liberare dalla paura (la donna che unge Gesù, Giovanni il discepolo amato, Maria di Magdala, Pietro, Pilato, Giuda, Anna, Caifa, le guardie e i soldati della Passione, Simone di Cirene, la folla, Nicodemo, Giuseppe d'Arimatea; e infine Gesù morto e risorto).