
Armida Barelli (1882-1952) parla ai giovani, alle donne e agli uomini del nostro tempo con intuizioni profetiche e una spiritualità profonda, mistica. Nata a Milano in una famiglia indifferente alla fede, da giovane scopre Gesù e dedica la sua vita all'annuncio cristiano precorrendo il protagonismo laicale, che verrà poi evidenziato dal concilio Vaticano II. Terziaria francescana, fondatrice della Gioventù Femminile di Azione Cattolica e sua prima presidente, insieme a padre Agostino Gemelli getta le basi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, del primo istituto secolare (le Missionarie della Regalità di Cristo, in cui si consacra) e dell'Opera della Regalità (per favorire la partecipazione dei fedeli alla liturgia). Dal carattere riservato ma determinato, dotata di grandi capacità organizzative, si prodiga instancabilmente per le donne del suo tempo, le persone in difficoltà, la Chiesa universale e particolare. Contribuisce così alla promozione della presenza femminile nella società, diventando una delle protagoniste della prima metà del Novecento.
Un ladrone, crocifisso accanto ad un uomo che tutti guardano e che alcuni dicono essere il Messia. Un ladrone, condannato dagli uomini ma non ancora da Dio. Questo romanzo è la storia di Tito. Il buon ladrone? No, il primo dei salvati. I dieci comandamenti, uno per capitolo, e la libertà di scelta. Chi è il protagonista della storia? Tito, il buon ladrone. Chi la racconta? Il suo angelo custode, ma questo lo si scopre soltanto nell'ultima pagina. Qual è il filo conduttore? Una canzone di Fabrizio De André, Il testamento di Tito, che lega insieme tutti i dieci capitoli.
Mentre lo spirito del mondo tenta ad ogni istante di ubriacarci, inoculandoci striscianti veleni quali il vittimismo, la confusione, il disfattismo, il disordine interiore, la tristezza, sentiamo il dovere di diffondere un messaggio di speranza, esortare a percorrere nella gioia di essere cristiani i sentieri della perseveranza per raggiungere la salvezza eterna. Questo libro rappresenta una bussola per rimanere orientati e letteralmente aggrappati a Gesù, è un itinerario di preghiera, è indirizzamento dello sguardo volto a riscoprire, per mezzo della carne dei fratelli e delle sorelle, la tenerezza di un Padre che essendo Lui stesso perseveranza salvifica, non smetterà mai di stancarsi di noi.
Leggendo le pagine del Vangelo, ci imbattiamo in tanti incontri e momenti di misericordia. La gente vede in Gesù uno che è diverso da tutti gli altri; uno che non ha timore di fermarsi, di ascoltare, di sedersi a tavola del peccatore, di toccare un lebbroso. Quando noi giudichiamo, etichettiamo, non facciamo altro che chiudere il nostro cuore alla misericordia. Guardiamo a Gesù e poi soffermiamoci per un istante a noi stessi. Che atteggiamento avremmo assunto noi dinanzi alla peccatrice colta in flagrante adulterio? Quanti sassi avremmo scagliato? E dinanzi a Zaccheo, a Matteo il pubblicano? Cosa avremmo fatto se si fosse presentato a noi il cieco mendicante, il lebbroso escluso dalla comunità o qualsiasi altro fratello bisognoso? In queste pagine scoprirete storie e volti, alcuni hanno un nome, altri sono senza volto e senza nome perché in quelle storie potreste esserci anche voi. Toccherete con mano la sofferenza, la voglia di riscatto e di cambiamento. C'è l'atteggiamento di Gesù, tutto il suo amore. Sarà un vero canto alla misericordia di Dio.
Il libro è una raccolta meditativa sulla gioia. Ecco cosa propone l'autore per suscitarla: cantare nel cuore il "Laudato si' mi' Signore"; tenere un diario per fare esercizi quotidiani di gratitudine; imparare l'arte di sorridere; non dare nulla per scontato, sapendo che tutto è dono e grazia di Dio; amare le piccole cose; essere appassionati di quello che facciamo; essere competenti, umili, coraggiosi, generosi e pieni di entusiasmo; essere sordi alle chiacchiere, ascoltare i saggi, seguire Gesù e i santi, perché Dio vuole fare di noi un'opera d'arte.
Un valido strumento per districarsi nel mondo di oggi, affollato di visionari e profeti che sostengono di avere messaggi celesti.
Padre Emidio Alessandrini, una vita a servizio del Vangelo.
Queste pagine raccontano la sua storia, fanno riecheggiare le sue parole e raccolgono le testimonianze di chi lo ha conosciuto da vicino.
Un libro per non dimenticare l’esperienza di un francescano che ha preso Dio sul serio e lo ha annunciato, come amava ripetere, “con grande potenza”.
Padre Emidio Alessandrini, frate minore, è stato per molti anni animatore vocazionale ad Assisi e penitenziere presso il Collegio Sant’Antonio a Roma.
• Molto noto in ambito francescano, ha seguito come padre spirituale un grandissimo numero di fedeli laici, consacrati e coppie.
• Il 19 aprile ricorre il primo anniversario della sua morte.
In occasione della Settimana Santa 2022, il frate cappuccino brasiliano fra Carlos Acácio, noto per le sue "prediche in pillole" sul Vangelo e sui misteri della fede, ampiamente diffusi su Internet e sui social network, propone delle sue riflessioni partecipate e calorose, attraversate dall'afflato francescano per i piccoli, i poveri e gli abbandonati, ma anche ricche di spunti spirituali per il cristiano che vive una vita meno difficile, inserita nella vita sociale quotidiana. Le sue parole schiudono la necessità, come Lazzaro, di alzarsi, di risorgere e continuare con più lena la propria vita di evangelizzazione e di amore evangelico.
Le emergenze storiche e esistenziali del tempo in cui viviamo ci pongono di fronte alla necessità di modificare i nostri stili di vita e di riflettere sui comportamenti che adottiamo. Le virtù cardinali in particolare consistono negli abiti morali che predispongono la persona a operare il bene, agendo in maniera responsabile. Prudenza, giustizia, fortezza e temperanza - a ciascuna delle quali è dedicato un capitolo di questo libro - costituiscono il "cardine" su cui ruota la porta per entrare in una vita morale pienamente vissuta, capace di preparare il terreno all'avvento di Dio nel nostro cuore e anche a renderci in grado di realizzare il Suo progetto.
L'attenzione rivolta da Guardini verso il vescovo di Ippona è motivata dal fatto che «Agostino ha stabilito un legame non solo dall'antichità al Medioevo, ma anche all'antichità all'epoca moderna. I pensatori e i maestri spirituali del Medioevo hanno attinto a piene mani dai suoi scritti, ma molti dei suoi interrogativi sono rimasti a loro estranei. A questi appartiene in primo luogo quello riguardante il modo con cui il singolo uomo si trova nell'esistenza. Quando Agostino lo pose, stavano crollando i sistemi di difesa e di sostegno che costituivano un cosmo attorno all'uomo antico e davano alla sua esistenza un'autocomprensione. [...] Ciò qualificò quest'uomo appena fattosi cristiano a sperimentare la realtà dell'esistenza personale e a vedere i problemi che ne derivavano in una maniera e con una acutezza tali che erano mancate all'antichità. Ugualmente però erano anche mancate al Medioevo». Solo nell'epoca moderna, con Pascal, riaffiora la temperie agostiniana, riemerge la potenza di un interrogare che trova nelle Confessioni «una delle manifestazioni più pure della moderna esperienza esistenziale». Postfazione di Massimo Borghesi
Chi è, davvero, Bernadette? «Sarà una peste!», disse il suo padrino il giorno del battesimo ascoltando i pianti disperati della piccola durante la celebrazione. Ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare lo sconvolgimento che avrebbe portato pochi anni dopo nel paesino, all'epoca sconosciuto, di Lourdes. Nata in una famiglia poverissima, Bernadette è una bambina all'apparenza come tante: analfabeta, non particolarmente devota, sempre un po' cagionevole di salute. Ma l'11 febbraio 1858 la sua vita cambia per sempre. Perché presso la grotta di Massabielle, dove si era recata insieme alla sorellina e a un'amica, accade l'inspiegabile. Da quel giorno in poi, una moltitudine di persone sempre più vasta sarà conquistata dal mistero di quel luogo, oggi divenuto meta di milioni di pellegrini da tutto il mondo. Ma la vera apparizione di Massabielle forse non è quella che la narrazione ufficiale ci ha sempre raccontato. Con questo libro minuziosamente documentato, frutto di anni di studio e di ricerche, Alberto Maggi ricostruisce per la prima volta un ritratto autentico di Bernadette Soubirous, liberandola dalle false rappresentazioni angelicate che negli anni le sono state costruite addosso - lei ancora in vita, rinchiusa nel monastero di Nevers -, e che ne hanno soffocato la sorprendente genuinità. A emergere è così una giovane donna ribelle, che forte del suo solido buon senso è capa - ce di opporsi alle autorità civili ed ecclesiastiche, ostinata nel non volersi adeguare al conformismo religioso e soprattutto decisa nel difendere con forza i suoi spazi di libertà.
Ispirato all'opera omonima di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, il libro è un manuale di preghiera che raccoglie testi di celebrazioni liturgiche, pratiche di pietà, riflessioni e meditazioni. Nell'insieme le preghiere sono suddivise e raggruppate secondo tre criteri principali: a) i momenti della giornata; b) i sacramenti; c) le devozioni dell'anno liturgico. Il libro intende essere uno strumento di preghiera, un aiuto a intensificare i rapporti personali con Dio, a coltivare la vita spirituale anche dopo e oltre la partecipazione alla celebrazione liturgica. Questa edizione è a caratteri grandi per facilitare la lettura ed è aggiornata secondo il nuovo Messale 2020.