
Il libro propone un breve itinerario spirituale sul ruolo del padre partendo da San Giuseppe. La gente cerca pastori ma spesso trova mercenari, cerca padri e trova impiegati che non hanno tempo per ascoltare. «Sul tuo, il volto del Padre» è anche la richiesta dei figli al loro papà quando lo vedono rientrare a casa dopo una giornata intensa di lavoro...
Il setaccio contiene un itinerario umano e spirituale proposto in prima istanza ai giovani, ma senza escludere gli adulti che hanno responsabilità nei loro confronti per prepararli ad essere gli adulti di domani. Tutto il percorso è concepito come ricerca di una sorgente (quella della verità e della vita, quindi della felicità umana) e sollecita un continuo "setacciamento" di pensieri, opinioni e orientamenti che consenta di discernere quelli vincenti in vista del raggiungimento della meta. Non si pretende certo di trattare in modo completo i diversi temi toccati, ma solo do provocare una ricerca personale nella quale ognuno possa rimettersi in gioco e sia spinto a chiedere ulteriori chiarimenti. Lo stile diretto e colloquiale mira proprio a suscitare un vero dialogo con il lettore, che potrà - se lo desidera - mettersi in contatto telematico con l'Autore. L'auspicio è che il libro possa arrivare ad un pubblico disponibile a quella libertà di pensiero e di parola che nasce dalla scoperta di una sapienza nascosta, ma quanto mai necessaria alla nostra epoca.
In questo testo, snello, limpido e provocatorio, Matthew Fox presenta in estrema sintesi la sua visione di una spiritualità del creato che – con Francesco d’Assisi, Tommaso d’Aquino, Ildegarda di Bingen e Meister Eckhart – recupera la tradizione di una mistica che si meraviglia e gode della vita e, al contempo, lotta per la trasformazione personale e sociale. Fox ci invita ad ascoltare la nuova storia della creazione, quella che ci viene offerta dalla scienza, per meravigliarci e imparare a riconoscere l’esistenza come una serie ininterrotta di doni e di benedizioni. La nostra epoca non è soltanto un tempo di declino, ma anche di grandi opportunità, spiega Fox, perché per la prima volta nella storia abbiamo una “storia cosmica” che può unire tutte le culture; si sta risvegliando il senso dello stupore mistico in relazione alla scienza e non contro di essa; le religioni del mondo si pongono fraternamente le une di fronte alle altre; la vera compassione torna ad essere al centro della vita spirituale. Un libro utile per chiunque ancora non conosca il pensiero del teologo americano e allo stesso tempo per quanti hanno già letto le sue opere, trovando in questo testo un vero e proprio “manuale” per diventare “mistici ribelli”.
Una sfida alla tradizione che incentra il cristianesimo sul peccato originale e che l'ha ridotto a religione pessimistica, patriarcale e nel passato anche violenta. Un pensiero che fa rivivere la grande mistica medievale di Ildegarda di Bingen e Meister Eckhart. Una visione che, lungi dal concepire la natura come corrotta, vede Dio in tutto il creato. Una prospettiva che abbatte le rigide separazioni anima-corpo, sacro-profano, maschio-femmina, Dio-mondo. Una Via Positiva che è innamoramento e benedizione originaria. La tesi sostenuta da Matthew Fox, ex frate domenicano espulso dall'ordine nel 1993 dall'allora cardinal Joseph Ratzinger, è che il sentimento dominante della spiritualità non deve essere un rattristato senso di colpa verso Dio, bensì un positivo senso di riconoscenza verso il cosmo. Si tratta di un mutamento di paradigma paragonabile a una vera e propria "rivoluzione copernicana della religione". Il saggio inaugura la collana "Campo dei fiori", diretta da Elido Fazi e Vito Mancuso, un luogo di libera ricerca spirituale, aperto al dialogo interreligioso, che intende promuovere una spiritualità come libertà, fiducia nella vita, creatività, comunione con la natura e con gli esseri umani. Introduzione di Vito Mancuso. Prefazione dell'autore all'edizione italiana.
Matthew Fox - ex domenicano espulso dall'ordine dall'ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Joseph Ratzinger, e ora sacerdote della Chiesa episcopale americana - denuncia la mancanza di compassione, tipica della società contemporanea, come perdita di una delle capacità fondamentali dell'essere umano.
QUESTI ULTIMI ANNI SONO STATI CONTRADDISTINTI DA UN RINMNOVATO INTERESSE PER LA PREGHIERA DELL ANGELUS. LA BREVE OPERA DI J. FOURNIE E`IL PRIMO STUDIO SU QUESTO TEMA AD ESSERE PUBBLICATO.
"Passare sconosciuto sulla terra, come un viaggiatore nella notte, poveramente, laboriosamente, umilmente?": in queste parole del Diario, scritte nel maggio 1904, si può riassumere tutta l'esistenza di Charles de Foucauld. All'epoca della morte, il 1 dicembre 1916, Fratel Charles è un perfetto sconosciuto. Muore ucciso da razziatori in un paese lontano dalla sua patria; non ha ottenuto nemmeno una conversione; nemmeno un discepolo lo ha seguito, nonostante i suoi progetti di fondare una congregazione. Nessuna delle migliaia di pagine da lui scritte "ai piedi di Gesù", davanti all'Eucaristia, è stata pubblicata. Tuttavia, vent'anni dopo la sua morte, le sue intuizioni sono raccolte da René Voillaume e da Madeleine Hutin, fondatori rispettivamente dei Piccoli Fratelli e delle Piccole Sorelle di Gesù. Poco alla volta, come un piccolo chicco di senape, la spiritualità di Fratel Charles, "uomo del deserto", cresce sino a diventare una delle fonti spirituali più feconde del nostro tempo. Questo volume raccoglie alcune delle sue pagine più belle.
Le meditazioni sui Vangeli che Charles de Foucauld ha composto, con singolare costanza, presumibilmente ogni sera, dalla metà di settembre 1897 al febbraio del 1899, ci aprono il mondo della sua interiorità e della sua edificazione, in ascolto della Parola. Evidenziano anche una singolare lettura del Vangelo sollecitando nel lettore una immaginazione e un coinvolgimento del tutto singolari. Leggendo, infatti, ci si trova, nel vivo della sua preghiera, in una relazione familiare, affettuosa, senza soluzione di continuità, immersa nel perdurante e pacificato senso della presenza divina e della sua premurosa attenzione.
Fratel Charles, il "piccolo fratello universale", è oggi più che mai una figura la cui presenza obbliga a una riflessione sull'uomo, sul mondo e sulla relazione fra le religioni, in particolare con il mondo islamico. Nato a Strasburgo il 15 settembre 1858, morì a Tamanrasset (Algeria) il 1° dicembre di cento anni fa, nel 1916, ucciso in un assalto di banditi presso il suo eremo, dove aveva voluto vivere condividendo, in ogni scelta quotidiana, la duplice esistenza: dei poveri del territorio e di quel Cristo di cui, per un ventennio, imitò la "vita nascosta". Le pagine di questo volume raccolgono testi di varia provenienza, che testimoniano proprio gli esordi della vita in Cristo di fratel Charles: gli anni di Nazaret e Gerusalemme, quelli dell'immersione nei luoghi della vita segreta di Gesù, della vita oscura della Santa Famiglia. In questi anni, che vanno dal 1897 al 1900, fratel Charles approfondì i motivi della propria vocazione, fece memoria della vita precedente la conversione e impostò il futuro. Sono anni decisivi, dunque, in cui il lettore ritroverà in nuce tutto quello che il "piccolo fratello" sarebbe stato in seguito. Gli anni di Nazaret sono quelli della fondazione del proprio ministero e di quella straordinaria esperienza che da esso si sarebbe originata, quella dei "Piccoli fratelli del Sacro Cuore".
Monaco in un'abbazia trappista prima, eremita a Tamanrasset poi - dove visse fino alla morte, avvenuta per mano di predoni nel 1916 - , la parabola umana e spirituale di Charles de Foucauld è stata tutta all'insegna della misericordia e della fratellanza, prova ne è il suo rapporto con i tuareg e la loro cultura. Nell'Anno santo del Giubileo, in cui ricorre anche il Centenario della sua morte, queste volume propone un percorso nella Misericordia divina attraverso le parole e gli scritti del beato de Foucauld.
“Passare sconosciuto sulla terra, come un viaggiatore nella notte”. Questo è ciò che desiderava Charles de Foucauld: essere seme sepolto nella profondità della terra, presenza tacita e quasi invisibile, come Gesù era stato nei suoi primi trent’anni di vita nascosta a Nazareth. Ma nulla può rimanere nascosto quando un’anima si offre completamente a Dio per portarLo ai fratelli. E nemmeno l’esperienza spirituale di Fratel Carlo di Gesù fa eccezione. Le sue meditazioni, in particolare sul Vangelo, affidate a umili quadernetti nel silenzio notturno dell’adorazione eucaristica svelano i passi di un’anima che si svuota sempre più di se stessa per farsi riempire dall’Unico necessario. Queste pagine intime e raccolte, come scintille di un fuoco nella fredda notte desertica, illuminano e riscaldano il cuore di chi desidera avvicinarsi a questa grande figura di santo.
Fratel Charles, il "piccolo fratello universale", ci obbliga a una riflessione sull'uomo, sul mondo e sulla relazione fra le religioni, in particolare con il mondo islamico. Nato a Strasburgo il 15 settembre 1858, morì a Tamanrasset (Algeria) il 1° dicembre 1916, ucciso in un assalto di banditi nel suo eremo, dove aveva scelto di vivere l'esistenza dei poveri del territorio e di quel Cristo di cui, per un ventennio, imitò la "vita nascosta". Le pagine di questo volume raccolgono testi di varia provenienza, che testimoniano proprio gli esordi della vita in Cristo di fratel Charles: gli anni di Nazaret e Gerusalemme, quelli dell'immersione nei luoghi della vita segreta di Gesù, della vita oscura della Santa Famiglia. In questi anni, che vanno dal 1897 al 1900, fratel Charles approfondì i motivi della propria vocazione, fece memoria della vita precedente la conversione e impostò il futuro. Sono anni decisivi, dunque, in cui il lettore ritroverà tutto quello che il "piccolo fratello" sarebbe stato in seguito.