
Uno strumento utile per l'accompagnamento spirituale rivolto ai cristiani che hanno bisogno di recuperare la popria identita, indispensabile per affrontare con consapevolezza i grandi problemi su morale, etica e antropologia. Va e anche tu fa lo stesso" sono le parole che Gesu rivolse al dottore della legge, dopo averlo ammaestrato con la parabola del buon samaritano. Con queste stesse parole Gesu si rivolge ai discepoli di oggi ricordando loro che la scelta del discepolato non consiste nello "stare sicuro nel tempio" lontano dai rischi e dalle intemperie che provengono dalla storia, dalla politica, dall'economia e dai problemi della societa, ma nello "stare nel mondo" senza essere "del mondo", con la tensione costante di uniformare il proprio comportamento a quello del Maestro. "
Una sana ed equilibrata alimentazione dona armonia alla persona e mantiene in buona salute fisica, psicologica e spirituale. Occorre quindi essere responsabili di quanto, come e che cosa si mangia: gli eccessi non procurano né benessere né serenità. L'autodisciplina e la conoscenza dei valori nutritivi degli alimenti sono indispensabili per vivere sani, per avere un aspetto piacevole e buone relazioni con gli altri.
Cosa genera la sofferenza in un bambino, un ragazzo o un adolescente? Come stare loro accanto nella dura stagione della malattia? È possibile affrontare la morte, con parole di speranza? Finalmente un percorso che osa toccare con mano le dolorose esperienze del limite, ascoltando le emozioni che nascono nei ragazzi, senza pessimismo. Nemmeno a Dio piace la sofferenza. Gesù sapeva piangere e arrabbiarsi, si prendeva cura dei malati e ha resuscitato Lazzaro. Egli stesso è passato attraverso la sofferenza e la morte, vincendola con la Resurrezione. E con questa promessa di Vita per tutti e la certezza che la croce è solo "collocazione provvisoria" che nasce questo libro.
Il Vangelo ci racconta di un dottore della Legge che, per mettere alla prova Gesù, gli chiede come ottenere la vita eterna. Sa di dover amare Dio sopra ogni cosa e il suo prossimo come se stesso, ma si domanda chi sia, in definitiva, quel «prossimo». La risposta, in forma di parabola, la conosciamo tutti: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto...». Se Gerusalemme è la città dell'Altissimo, Gerico sorge quasi trecento metri sotto il livello del mare. È quel fondo che - prima o poi, in una forma o nell'altra - tocchiamo tutti. Perché, come ci ricorda don Dino Pirri, «scivolare verso la depressione di Gerico non significa vivere da depravati o da nemici di Dio. Basta essere rassegnati davanti alla vita che scorre. Senza fantasia, senza sogni, senza passione». Intrecciando la parola delle Scritture a quelle di Guccini, Gaber e Vasco Rossi, e affiancando il proprio percorso di credente a riflessioni sulla Chiesa e sulla vita quotidiana, don Dino ci guida a comprendere il senso profondo della parabola più rivoluzionaria dell'intero Vangelo, che va ben oltre l'esortazione a compiere buone azioni. Un racconto che ci chiede di immedesimarci, di prendere posizione; che ci mette di fronte a domande capaci di interrogare tutti, credenti e non. Cosa rende felice una vita? Qual è il nostro posto nel mondo? Cosa significa amare ed essere amati? Con la spontaneità e l'ironia che l'hanno reso celebre sui social e in televisione, don Dino condivide con noi la sua esperienza personale - piena dei dubbi che costellano ogni esistenza, tra scelte e contraddizioni, gioie e paure, rivelazioni e resistenze - e ci ricorda che la fede è amore e gioia prima che leggi e comandamenti. Un invito al dialogo rivolto ai credenti che non si accontentano di risposte preconfezionate e ai non credenti che hanno voglia di confrontarsi. Senza la pretesa di trovare risposte definitive, ma con la voglia costante di continuare a cercarne.
Oggi viviamo tempi difficili: inutile volerlo ignorare come se tutto andasse bene, o lasciarsi definitivamente schiacciare come se non si potesse far nulla. Oggi più che mai, allora, si sente il bisogno di meditare ancora una volta sulla speranza. È quello che fa l'autore di questo libretto: offre alcune riflessioni alla luce della Parola di Dio. È una meditazione semplice che porta, da una parte, a impegnarsi nella realtà attuale, dolorosa e lacerante; e dall'altra a scoprirvi la provvidenza del Padre, il passaggio del Signore nella storia e l'attività incessantemente ricreatrice dello Spirito Santo.
Una raccolta di lettere scritte dal Kenya da un giovane prete padovano durante gli anni di missione svolti all'interno dell'organizzazione Saint Martin, attiva a Nyahururu, sugli altopiani del Kenya. Saint Martin offre un sostegno a migliaia di persone vulnerabili: bambini svantaggiati; vittime di abusi, violenze e ingiustizie; persone con disabilità; persone affette da Hiv/Aids o dipendenti da alcol e droghe. Saint Martin promuove la solidarietà nelle comunità locali coinvolgendo e formando persone capaci di prendersi cura direttamente e gratuitamente dei più bisognosi. I più di mille volontari attualmente coinvolti fanno esperienza che le fragilità non sono solo debolezza, ma anche una risorsa preziosa per tutti. Nel 2005 Saint Martin ha dato vita a Thalità-Kum, una casa per bambini orfani sieropositivi e qualche anno dopo, nel 2008, ha avviato le comunità dell'Arca dove vivono assieme persone con disabilità mentale e altre che si credono normali e spesso in comunità si scoprono disabili di cuore.
Storia di un'amicizia unica a intensa tra Gabriele e Albano attraverso alcune esperienze in montagna, vissute insieme tra rocce, intemperie, rischio, bellezza, stupore e senso della vita.
Nella storia di John Bunyan, William Cowper e David Brainerd ritroviamo la forza di anime che, in mezzo alle difficoltà della vita, non solo riescono a tenere duro, ma anche ad onorare Dio. Colui che dà la vita e ci sostiene li ha resi capaci di adorarlo in mezzo alle loro sofferenze. È per questo che la loro sofferenza ha dato tanti frutti. La storia della loro sofferenza, della loro perseveranza e della loro passione, è capace di far nascere anche dentro di voi lo stesso amore per la supremazia di Dio in tutte le cose.
La nostra epoca è caratterizzata da una spiccata fragilità emotiva. Tremiamo facilmente quando ci accade qualcosa di brutto e abbiamo poca resistenza di fronte agli attacchi, figuriamoci affrontarli con gioia! Ma questi uomini erano tutt'altro che fragili e possono ispirare in noi la forza necessaria per resistere. Come Wilberforce, anche noi possiamo cogliere in Cristo la gioia dei bambini e verso i bambini. Anche noi possiamo imparare a desiderare la "valle dell'umiliazione", come fece Simeon, o a seguire l'esempio di Newton, e proclamare, pieni di stupore, che il Signore Onnipotente "ha salvato un miserabile come me".
Che cos'è la vita spirituale? È qualcosa che riguarda solo la dimensione interiore, il luogo nascosto in noi, lo spazio della verità oppure investe la complessità della vita a partire dalle esperienze più quotidiane e concrete? Quali forme e quali percorsi assume? Queste sono solo alcune delle tante domande che possono sorgere quando ci si imbatte o ci si inoltra in questo vasto orizzonte. La stessa espressione "vita spirituale" è molto ampia e può essere usata con diverse accezioni, sino a giungere alla rarefazione, pericolo forse inevitabile poiché questa dimensione della vita riguarda ogni uomo nel momento in cui si pone alcune domande fondamentali e nel momento in cui scende in profondità. A partire dalla loro esperienza di monaci, gli autori evitano di identificare con troppa facilità vita spirituale e vita monastica. Il monastero favorisce certamente la "vita secondo lo Spirito" come struttura, modello, forma, ma non la garantisce se non c'è la scelta quotidiana di lasciarsi guidare dallo Spirito nei cammini che formano l'uomo interiore.