
esperienze da tutto il mondo
«Se non avessi visto con i miei occhi non crederei a certe cose; la ferocia umana giunge fin dove non arriva quella delle belve. Che cosa non diviene il cuore dell’uomo quando si allontana radicalmente da Dio!» Quelle contenute in questo libro sono le «memorie» di suor Rosaria, scritte per obbedienza, prima di morire, sull’anno di prigionia nei campi di concentramento nazisti. Per non dimenticare.
Destinatari
Il libro è particolarmente raccomandato ai giovani. Ma è anche una testimonianze per tutti.
Autore
Rosaria Zambon (1922), nata a Malo (Vicenza) e ultima di otto fratelli, nel 1944 viene arrestata a Padova per aver favorito l’espatrio di ex prigionieri alleati e perseguitati politici e destinata ai campi di Ravensbrück e Wittenberg. Nel 1945 torna in Italia gravemente malata, trascorre due anni in case di cura e il 12 maggio 1948 entra in un monastero di monache benedettine.
Inizia con questo secondo Meridiano l'esplorazione del pensiero e della scrittura mistica cristiana di epoca tardomedievale e moderna. Nelle tre sezioni che compongono il volume viene offerta al lettore una cospicua scelta di testi di area renana, fiamminga e tedesca, di area francese e di area italiana, disposti a comporre un arco cronologico che copre oltre otto secoli: dal "Cantico dei cantici" di Sankt Trudperter a Meister Eckhart, ai testi del poeta Rainer Maria Rilke e di Edith Stein; da Marguerite Porete alle splendide e tormentate scritture di Marie de la Trinité passando per il catechismo spirituale dei gesuiti del XVII secolo; da Marsilio Ficino e Giordano Bruno a Padre Pio da Pietrelcina. L'introduzione storico-interpretativa delle diverse sezioni, il profilo degli autori e il commento puntuale ai singoli testi sono stati affidati a una équipe internazionale di studiosi coordinata da Francesco Zambon e composta da Michela Catto, Victoria Cirlot, Guido Mongini, Benedetta Papasogli e Amador Vega.
Primo di tre volumi dedicati a uno dei campi di maggiore interesse dell'esperienza spirituale e religiosa, questo Meridiano raccoglie i testi più importanti della mistica tardo-greca e bizantina, di quella orientale siriaco-armena e della tradizione latina e italiana medievale, commentati e annotati dai più illustri studiosi di ciascuna area. L'introduzione generale al volume è di Francesco Zambon, direttore dell'intero progetto editoriale, nonché curatore egli stesso della terza e più cospicua sezione. Un'occasione per il lettore di compiere un viaggio in grado di condurlo direttamente alla radici della cultura cristiana antica e premoderna, con l'ausilio di strumenti critici e interpretativi d'eccellenza.
Nel libro un giovane veneto del nostro tempo alle prese con problemi di salute. E alle prese con le cose del mondo, naturali e soprannaturali: il dolore, inspiegabile prodigio, la grazia divina, manifestatasi attraverso intercessioni eccezionali: la Vergine Maria, San Pio da Pietrelcina.
Una storia di non ordinaria quotidianità raccontata in presa diretta dal protagonista: senza enfasi, senza magniloquenza; si direbbe quasi "alla francescana", cioè in maniera semplice e scorrevole.
Non diversamente, peraltro, poteva essere raccontata quella esperienza pastorale non limitata a quell'evento particolare dell'operazione neurochirurgia, perché c'è stato un "seguito"…che continua, all'insegna di una domanda che dal protagonista si dilata e può riguardare ciascuno di noi: che cosa vuole il Signore da me?
Prefazione di Stefano Zamagni
Con i contributi di Giorgio Bruno, Giuseppe Frangi, Claudine Hugonnet-Berger, Giovanni Maddalena
Il libro è illustrato con oltre 50 tavole a colori
“Il significato profondo del messaggio che da questo testo si trae è un messaggio oggi ancora più rilevante che non nel passato. La vicenda umana di Nicolas Rolin, fondatore nel 1443 del suo ospedale e cancelliere per diversi decenni al servizio dei duchi di Valois Borgogna, è qui descritta come meglio non si potrebbe. Senza tema di smentita, si può dire che quello di Rolin è stato un esempio notevole e ante litteram di imprenditore civile ovvero della realizzazione di una concezione di attività economica di per sé votata alla generazione di bene comune”. (Stefano Zamagni)
Un'intensa esperienza spirituale sui luoghi di Galilea. Don Paolo Zago ci conduce, tappa dopo tappa, nella regione che Gesù percorse con i suoi discepoli. Seguendo gli incontri e i dialoghi narrati nel Vangelo, prende vita un itinerario che interroga la dimensione, esistenziale e psicologica, di uomini e donne di oggi con il messaggio, attualissimo e sorprendente, della fede. Si può leggere "Chi mi ha toccato?" come contributo (pre o post) a un pellegrinaggio in Terra Santa, oppure come testo di meditazione, per fare esperienza di Gesù vivo, per essere «toccati» da lui, oggi come allora. Il Vangelo ci tocca sempre, ma nei luoghi dove visse Gesù diventa più facile rileggerlo nella sua interezza, assumerlo come un'esperienza di grazia, che ci raggiunge tutti, dentro la nostra vita quotidiana. Noi andiamo in Terra Santa non perché essa sia, in se stessa, un luogo «sacro»: non esistono, nella nostra fede, luoghi del genere, perché «i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità». Ci andiamo, più semplicemente e profondamente, per incontrare Gesù vivo, lì dove un tempo ha camminato e vissuto. Per ascoltare sul posto la Parola, superando ogni distanza geografica. Per lasciarci toccare da Lui. In questo modo la terra che calpestiamo tutti i giorni diventa santa, perché è la terra del Vangelo, la terra di un Dio che assedia i nostri sensi addormentati, fino a sedurci.
Sotto il cielo di Gerusalemme e della Giudea, la Parola diventata vita risuona in un modo unico. Le tappe di un pellegrinaggio non sono solo luoghi della mente: sono incarnazione. Qui le parole acquistano un valore diverso, ci provocano direttamente, perché la nostra fede, in Terra Santa, la possiamo toccare. Questo libro non è una guida per la Terra Santa, ma raccoglie meditazioni vissute in Terra Santa. Dopo Chi mi ha toccato? (Àncora, 2018), dedicato alle rif lessioni vissute in Galilea, Fino alla fine raccoglie le meditazioni sollecitate dai luoghi della Giudea, da Gerico al deserto di Giuda, da Betlemme a Gerusalemme. Cambia lo scenario, non le motivazioni. Pellegrinare in Terra Santa, tornare sui luoghi di allora, lo si fa non per un gusto archeologico, ma per ritrovare l’attualità del Mistero. È proprio in questo fazzoletto di terra che Gesù visse la sua ora terrena, qui egli consegnò la sua vita per amore: «Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine» (Gv 13,1). La sua ora appartiene non al passato, ma al nostro presente. Gesù continua a salvarci e a redimerci: lo fa oggi, e in nessun luogo come Gerusalemme noi possiamo ritrovarlo vivo. Lui, il Vivente (non «il sepolto» di Gerusalemme), è nostro contemporaneo, e ci salva. Questo libro è un invito a incontrare il cristianesimo, non la cristianità; a incontrare Chi ci ha amati, e ci ama, «fino alla fine».
L’antica questione della morte, del dolore e della vita dopo la morte è tradizionalmente uno dei problemi fondamentali dell’umanità che ha impegnato da sempre l’uomo. Esiste un Dio buono, perché vi è tanto dolore, che cosa può pensare l’uomo, che cosa deve fare, che cosa lo aspetta dopo morte? Sulla base di testi biblici e tesi filosofiche Hermann Zagler ha creato un’opera che dà risposta a questi temi. Il mondo non risponde a queste domande, perché solo con il sapere dell’essere di Dio si possono avere delle risposte convincenti. Il presente libro dovrebbe aiutare a verificare i propri paradigmi e indirizzarli verso un futuro in sicurezza.
Note sull'autore
Hermann Zagler è nato nel 1940 a Merano (BZ). Diplomato in ragioneria nel 1961, è stato funzionario e dirigente in diverse aziende industriali e commerciali e socio di un’azienda commerciale. Nel 2010 ha intrapreso gli studi teologici, conclusi nel 2016 con una dissertazione sulla legge dell’aborto 194/78 presso gli Studi Teologici Accademici di Trento (STAT). Sposato, è padre di due figli.
Le antiche domande su dolore, morte e vita dopo la morte sono tradizionalmente problemi fondamentali dell’umanità che hanno impegnato da sempre l’uomo.
Esistono prove dell’esistenza di Dio, di un Dio buono? Perché vi è tanto dolore, che cosa può pensare l’uomo, che cosa deve fare, che cosa lo aspetta dopo morte?
Sulla base di testi biblici e tesi filosofiche, Hermann Zagler ha creato un’opera che risponde a questi interrogativi. Il mondo non può farlo perché solo con il sapere dell’essere di Dio si possono avere delle risposte convincenti. Il presente libro dovrebbe aiutare a verificare i propri paradigmi e proporre un futuro che convince.
Hermann Zagler è nato il 25 agosto 1940 a Merano (Bolzano). Si diploma in ragioneria nel 1961 e dopo alti e bassi professionali, ma sempre sorretto da Dio, nel 2010 inizia gli studi teologici, che conclude nel 2016 con la dissertazione sulla legge dell’aborto 194/78 presso gli Studi Teologici Accademici di Trento (STAT). È sposato e ha due figli.