
Il testo ci suggerisce come si può "reagire" alla propria malattia, ma anche come "agire" per camminare verso la guarigione.
«Il messaggio della Divina Misericordia, proclamato mediante suor Faustina Kowalska, giunga a tutti gli abitanti della terra e ne riempia il cuore di speranza». Questo era l’auspicio di Giovanni Paolo II quando, nel 2000, istituì la festa della «Divina Misericordia», fissandola alla prima domenica dopo Pasqua.
Il cardinale Christoph Schönborn rintraccia le fonti della Sacra Scrittura che parlano della Divina Misericordia e spiega perché è questo l’annuncio centrale e più urgente che la Chiesa deve dare al nostro tempo.
Egli dedica queste riflessioni a papa Wojtyla, «il papa della divina misericordia», che sarà beatificato il 1° maggio 2011, proprio nel corso della «Domenica della Misericordia». In questa domenica del 2000 il santo padre canonizzò suor Faustina Kowalska, prima santa del nuovo millennio, e questa stessa domenica del 2005 egli vide il suo dies natalis, giorno della nascita alla vita eterna. «È impossibile – commenta Schönborn – non ravvisare in questa coincidenza un segno del cielo, quasi la firma di Dio in calce a un intero programma di vita».
Siamo fatti per essere felici. Ma la felicità non la si può produrre, né acquistare. Essa c'è, quando "capita". Tutti vogliono essere felici. E questo desiderio di pienezza fa parte della natura umana, non va imparato: è già dentro di noi. Difficilmente vi si rinuncia, perché non ci si rassegna mai all'infelicità. Il cardinale Christoph Schönborn parla della felicità degli uomini, delle gioie piccole e grandi, di quelle che si pensa di avere e di quelle che si scoprono. Egli spiega in che senso "tutti gli uomini sono stati creati per essere felici". La fede cristiana, il cammino cristiano, l'imitazione di Gesù non sono altro che itinerari che conducono alla felicità. È qui il loro fascino e da ciò dipende la loro credibilità. In questo libro si raccolgono alcune meditazioni sulla felicità, sull'amore e sull'amicizia, ma anche risposte a domande di fede, perché dalla fede vissuta dipende la riuscita di tutta la vita, come si mostrerà. Il cardinale Schönborn si confronta spesso con la letteratura, con le opere di Gertrud von Le Fort, Clive Staples Lewis e William Shakespeare, mostrando come le domande di fede sono sempre, in fondo, le più profonde e autentiche della vita.
Signore, da chi andremo? Dopo il discorso sul pane della vita nella sinagoga di Cafarnao molti si tirano indietro e non seguono più Gesù. Una tale esperienza continuano a farla i cristiani, soprattutto quando si interrogano sul futuro della Chiesa. Spesso sentono la domanda di Gesù: Forse anche voi volete andarvene? E la risposta di Pietro: Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna (Gv 6,67-68). La società è in rapida trasformazione e la Chiesa ha bisogno di rinnovamento. Il cardinal Schönborn ha perciò dato il via ad un processo di trasformazione chiamato "Atti degli apostoli" in cui la formazione dei discepoli costituisce un elemento fondamentale. Prima ancora di affrontare questioni di carattere strutturale bisogna chiedersi: cosa vuole Gesù Cristo da noi? Gesù ci rende suoi discepoli. Ma io in concreto come posso diventare discepolo o discepola di Gesù? Il cardinal Schönborn prende spunto da alcune pagine dei Vangeli e mostra che il cammino di conversione è iniziato vivendo insieme a Gesù e alla sua scuola di vita. È da qui che bisogna porsi la domanda: com'è la situazione oggi? Si tratta in fondo di acquisire uno sguardo ampio e vigilante sui segni dei tempi. Cosa ci indica Dio in questo tempo, nelle realtà in cui viviamo? Con la nostra conversione al Signore non cambia solo la Chiesa, ma anche la società.
In questo volume il Cardinale Schonborn affronta le questioni fondamentali della morale cristiana.
Testo in lingua francese sulla vita consacrata.
Pensieri di pace, di amore e di riconciliazione di Frere Rogr Schutz di Taizè.
Abitato dal rumore, stressato dalla frenesia, perso sui marciapiedi del caos, l'uomo d'oggi ha bisogno di riscoprire i sentieri del silenzio per ritrovare la parte più vera di se stesso e per incontrare il Signore. Mezzo privilegiato per fare esperienza di Dio nel silenzio è la meditazione che coinvolge mente e cuore, corpo e Spirito. Gli autori di questo testo, attingendo con sapienza ad alcuni filoni aurei della tradizione contemplativa orientale e occidentale, hanno scelto di insegnare una audace direttissima spirituale per condurre la persona nelle profondità del proprio cuore e aiutarla a scoprire che proprio lì abita Dio.
Meditazioni sull'Eucaristia.