
La questione del tempo, di come usarlo e non sprecarlo, in una società sempre più tecnologica in cui il lavoro verrà presto a mancare.
Per imparare a vivere nel concreto ogni giorno ciò che celebriamo
Il Signore Gesù si lascia toccare e coinvolgere così profondamente dalla fame dell’uomo da trasformare la parola in pane dopo che, quale Verbo eterno del Padre, si è fatto carne per abitare in mezzo a noi, per essere salvezza per noi. Spezzare insieme il pane eucaristico significa lasciare che la logica del vangelo permei tutta la vita trasformandola fino a offrirla come si fa con un pezzo di pane, con un sorso di vino, capaci di rimettere in piedi la speranza di vivere in modo umano e degno.
MichaelDavide Semeraro (Fasano 1964), monaco benedettino, ha conseguito il dottorato in teologia spirituale presso l’Università Gregoriana di Roma. Collaboratore di diverse riviste, coniuga la sua esperienza monastica con l’ascolto della realtà contemporanea.
Dal padre padrone al Padre perdono: è la perfetta sintesi di questo libro che va ben oltre il classico commento alla preghiera insegnata da Gesù agli apostoli. Fratel MichaelDavide conduce infatti il lettore dall'attualissimo tema dell'evaporazione della figura paterna al ritrovamento di una paternità terrena adulta e matura e, parallelamente, alla riscoperta di una paternità celeste "nel tempo dell'assenza" dell'una e dell'altra. Il padre (terreno e celeste) che l'autore ci invita a reincontrare è quello che appartiene all'orizzonte stesso di Gesù, della sua vita di figlio (umano e divino) che ci invita a riscoprirci figli in lui e con lui. Una paternità, dunque, perduta e ritrovata, che ci permette di guardare al mondo in maniera completamente nuova: poiché la riscoperta del padre apre un nuovo orizzonte anche sulla fraternità tra gli uomini e, come chiosa l'autore, «se diciamo: Padre Nostro, la domanda è scontata: "Dov'è tuo fratello?" e ogni volta che supplichiamo: "Dacci oggi il nostro pane quotidiano", non saremo certo lasciati in pace e ci verrà sempre chiesto: "Quanti pani avete?..."».Un libro che non sarà facile dimenticare.
Nell’invito urgente a fare i conti con la realtà, senza più rifugiarsi negli ideali o in nostalgie di tempi passati, fratel MichaelDavide offre una riflessione ampia e coinvolgente su cosa significhi essere consacrati oggi, in un tempo di crisi vocazionale e trasformazioni ecclesiali. La vita consacrata non è ricerca di perfezione, ma di verità: queste pagine smascherano ogni tentazione di chiusura identitaria o di estetizzazione spirituale, affrontando questioni attualissime quali la solitudine affettiva, la sterilità vocazionale, l’invecchiamento degli istituti religiosi e la necessità di nuove forme di presenza nel mondo, che sfidano la vita consacrata a ripensarsi radicalmente come soglia aperta. Sulla base del "realismo pasquale-, postura spirituale che non nega la crisi, ma la attraversa alla luce della Pasqua di Cristo, il libro parla a tutti coloro che sono in ricerca e che, dentro o fuori la Chiesa, aspirano a una via per stare nel mondo con libertà, compassione e generatività.
Michael Davide Semeraro racconta la vecchiaia come un capitolo originale dell'esistenza e non come un'età triste e rassegnata. Un libro per tutti, che attinge alla spiritualità semplici e preziosi consigli sull'arte di "inventare la vecchiaia", anche quando si è costretti a fare i conti con il semaforo rosso della debolezza, della solitudine e della malattia. Un libro non solo per "vecchi", che migliora la qualità della vita e aiuta a riflettere su un passaggio cruciale e inevitabile di ogni esistenza.
Presentazione in chiave spirituale e teologica di alcune figure di santità e di radicale testimonianza cristiana alla luce della speranza, virtù al centro del prossimo Giubileo 2025 (tema, «Pellegrini di speranza»). Il testo illustra la vita e i tratti di santità in personalità come Madeleine Delbrêl, i beati Franz Jägerstätter, José Gregorio Hernández Cisneros e la famiglia Ulma, santa Margherita da Città di Castello, il cardinale François-Xavier Nguyên Van Thuân, e altri... Dopo una breve presentazione biografica, viene illustrata la specificità spirituale di tali figure alla luce della speranza cristiana.
Il testo è il primo di tre volumi che costituiscono il progetto liturgico-spirituale con cui si vogliono accompagnare i "pellegrini" nell'anno della misericordia. La proposta spirituale scaturisce dai testi liturgici della domenica, che daranno il tono a tutta la settimana, articolandosi attorno a un'immagine-chiave, offerta nella copertina e riproposta al lettore, in chiave spirituale, attraverso una meditazione introduttiva. Il percorso si articola in quattro tappe: Meditare la Parola; Implorare misericordia; Vivere di misericordia; Condividere la misericordia. L'attuale volume accompagna dalla I domenica di Avvento alla V domenica del Tempo Ordinario (domenica che precede il mercoledì delle Ceneri). Per tutto il tempo di Avvento la meditazione sui testi liturgici è quotidiana, mentre per il tempo di Natale e le successive cinque settimane del Tempo Ordinario le meditazioni sono solo sui testi propri delle solennità e delle domeniche. In tutti gli altri giorni, MichealDavide accompagna comunque il percorso del fedele fornendo un breve versetto tratto dalla liturgia del giorno con un relativo atteggiamento da vivere.
Questo libro è una sorta di chiusura di una trilogia, iniziata con "Preti senza battesimo" e portata avanti con "Ridotti allo stato ecclesiale". Il tema di una Chiesa che deve ripensare sé stessa in maniera complessiva è centrale nella riflessione di Fratel MichaelDavide: c'è una decisione ormai inemendabile da prendere, ossia che la Chiesa rinunci a ogni orpello, che sappia tornare a farsi guardare senza vergogna per quello che è, ossia una comunità fragile che nasce dalla croce di Cristo e non può essere confusa con nessun potere mondano. L'elogio dell'ammirazione evocato dal titolo rimanda all'unica ammirazione cristiana possibile, non quella dei corpi belli e levigati delle pubblicità, ma quella provata dalla vita e sintetizzata dalla croce. Siamo ancora capaci di distinguere davvero ciò che è ammirabile da ciò che non lo è?
Prefazione di Ernesto Olivero.
La teologia morale cattolica si è basata, per tradizione, su un approccio che ha accentuato di molto il ruolo dell'etica normativa e ha poi associato la responsabilità morale all'osservanza oppure alla disubbidienza alle norme morali. Joseph A. Selling si propone di ampliare le basi e di espandere gli orizzonti della teologia morale, senza tuttavia rigettarne o rimpiazzarne quei tratti che per noi sono abituali. Ridefinire l'etica teologica offre allora un metodo alternativo a quello tradizionale: senza disprezzare nessuna delle valide intuizioni dell'etica normativa, ricontestualizza e riorienta la disciplina. La aiuta a considerare la motivazione e l'intenzione umana prima di indagare le opzioni comportamentali mirate alla realizzazione del fine. L'analisi di Selling trova una solida base nell'insegnamento del Vaticano II, per cui la «persona umana considerata integralmente e adeguatamente» fornisce il criterio fondamentale per affrontare i temi etici nel mondo contemporaneo. La sua prospettiva si rivolge alla questione cruciale della descrizione dei fini o degli obiettivi della vita etica, fornendo un approccio nuovo al concetto di virtù. Selling conclude con suggerimenti su come combinare l'etica normativa con questo metodo alternativo in teologia morale, che prende avvio con l'effettivo orientamento etico della persona umana verso una vita virtuosa. Esegeti esperti, studenti di teologia e persone colte - dunque anche non solo specialisti di morale - trarranno grande frutto dalla lettura di questa lucida opera di Selling. Una combinazione insolita di argomentazioni bibliche, storiche e sistematiche rende questo libro indispensabile.
Sobrietà, rispetto dell'ambiente, ritmi più lenti, relazioni più umane? Verso questi "nuovi stili di vita" molti credenti e non credenti camminano assieme da tempo. Ma, per un cristiano, questa può essere anche una scelta di fede? Certamente, risponde l'autoore. È l'ora di passare dal "primato della morale" al "primato della fede". Di attrezzarsi con una spiritualità che attinge a fonti bibliche ed ecclesiali, ma anche "trasversale, ossia di tutti, anche degli atei". Prefazione di Rosanna Virgili.
Otto proposte per una vita più semplice e più felice sul modello delle 8 beatitudini evangeliche. L'autore, missionario impegnato nel sociale, invita ad assumere l'impegno dei nuovi stili di vita lavorando sul positivo, facendo leva sul bene che ciascuno può fare ogni giorno, a km 0.

