
Il volume ripercorre la vicenda biografica, e poi la fama post mortem, di Raniero da Ponza, monaco cisterciense ed eremita dalla fama di profeta. Raniero, già compagno di Gioacchino da Fiore nella fondazione del monastero che dà il nome all'abate calabrese, divenne in seguito un uomo di fiducia di Innocenzo III e godette di una certa notorietà fino almeno alla metà del XIII secolo. La sua figura viene delineata non solo nelle strette relazioni con Gioacchino e negli incarichi di alto profilo che ricevette dalla curia romana, ma soprattutto sullo sfondo della fama di profeta che lo circondava già in vita, e poi in modo particolare dopo la sua morte, sopravvenuta fra 1206 e 1209. In questa luce, assume grande importanza la testimonianza della lettera scritta in morte di Raniero dal cardinale Ugo di Ostia, futuro papa Gregorio IX, in cui egli piange quello che definisce suo "padre". Più elementi nella politica ecclesiastica di Ugo-Gregorio, in particolare nella promozione degli ordini mendicanti e nello scontro con Federico II, denunciano l'assunzione di temi e schemi interpretativi che si possono ricondurre al profetismo gioachimita: ben oltre l'utilizzo di una "retorica". Tutto ciò lascia intravedere un interesse reale e radicato, che proseguirà oltre la morte del papa, mentre divampa lo scontro fra lo stesso Federico e la sede apostolica.
Shelley Rambo, una delle voci più fresche e innovative nell’ambito della ricerca teologica statunitense, indaga sul rapporto fra trauma e testimonianza alla luce di una teologia dello Spirito a confronto con le istanze del postmoderno.
Il volume critica con estrema lucidità i trionfalismi di una religione della “risurrezione facile”, in cui la morte è un immediato viatico verso la vita e le ferite del dolore vengono subito guarite e redente. Lo scandalo del trauma, in cui la sofferenza torna continuamente ad affacciarsi e costringe a uno stato di non-esistenza, è una sfida a ripensare ciò che veramente rimane, tra morte e vita: l’amore, di cui lo Spirito è difensore e testimone.
shelly Rambo è docente di teologia presso la Boston University School of Theology. Ha studiato nelle università di Princeton, Yale ed Emory, conseguendo in quest’ultima il dottorato nel 2004. Autrice di vari saggi sul rapporto tra i temi classici della fede cristiana e le moderne teorie sulla sofferenza traumatica, si interessa di estetica teologica, ermeneutica biblica e pneumatologia alla luce delle sfide del pensiero postmoderno.
Breve biografia di Christian de Chergé (Colmar 1937 - Algeria 1996), monaco cistercense nel monastero algerino di Nostra Signora dell’Atlas a Tibhirine, a sud di Algeri. Nato da famiglia nobile conosce sin da bambino l’Algeria a causa degli impegni militari del padre. Intuisce prestissimo la sua vocazione sacerdotale, e appena iniziati gli studi in seminario deve interromperli per ritornare, sotto le armi, in terra algerina. Di nuovo a Parigi, concluderà gli studi teologici e dopo qualche anno diverrà monaco cistercense nel monastero algerino di Nostra Signora dell’Atlas. Una vita scarna, quanto ad accadimenti. Nessuna conversione improvvisa, nessuna popolarità. La sua testimonianza di vita sarà conosciuta soltanto dopo la sua morte e non unicamente per le circostanze drammatiche della sua uccisione, ma anche per la luminosa ricchezza della sua personalità: coerente e determinato, uomo di dialogo all’insegna del più irriducibile ottimismo nei confronti dell’uomo, indipendentemente dalla sua cultura e dalla sua religione.978882504307
Raccolta antologica che propone le voci di 27 testimoni della fede sul tema della gratitudine, dell'amore sgorgato dal Cuore di Cristo; 27 testi che dicono cosa significhi assumere un cuore amante, a somiglianza del Figlio di Dio. Gli scritti dei personaggi sono presentati in ordine cronologico a partire da san Paolo, sant'Agostino, san Bernardo di Chiaravalle, san Francesco d'Assisi, sant'Antonio di Padova, fino ad arrivare a Thomas Merton, André Louf, san Giovanni XXIII, san Paolo VI, Giovanni Paolo I, san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, papa Francesco.
Partendo da una visione integrale dell'uomo, tra ciò che è e ciò che è chiamato ad essere, il libro approfondisce alcuni temi legati alla formazione alla vita consacrata. Il primo tema riflette sull'importanza della Parola di Dio nell'iter formativo, alla luce dell'esortazione apostolica di Benedetto XVI Verbum Domini. Il secondo tema considera il contributo di Vladimir Lossky sulla vocazione dell'uomo, tra redenzione e deificazione. Infine gli ultimi temi sono: il ruolo della relazione nell'esercizio della leadership e la centralità dell'azione della grazia nella formazione, in riferimento ad un'esperienza concreta in cui si riflette sull'uso dei media digitali, sull'identità e sull'accompagnamento come occasione di crescita per educandi e educatori.
Comincia il nuovo ciclo di commenti alle letture della domenica, delle Solennità e di alcuni momenti-forti dell'anno liturgico, per accompagnare il cammino di fede dei credenti attraverso la liturgia. Un discorso immediato, ma incisivo e provocatorio - che esprime la cordialità del rapporto che l'Autore riesce a stabilire con i suoi interlocutori (studenti, parrocchiani o amici) dà alla sua esperienza fascino nella semplicità, aiutando così il lettore ad accogliere la Sacra Scrittura nella propria vita come lo specchio su cui ci si deve riflettere se ci si vuole dire cristiani. Utile per uso personale di ogni credente, è altresì adatto per sacerdoti o per i gruppi liturgici che vogliano approfondire la Parola.
I fatti di cronaca rischiano di scoraggiarci, non ci spronano a investire le migliori energie. Viviamo in un corpo sociale ed ecclesiale spesso anemico sul versante speranza perché guidato dal deprimente «non ne vale la pena» o dal mortificante «si è sempre fatto così». Don Sandro Ramirez prova a evidenziare parole e atteggiamenti di fiducia e di bene presenti nella realtà, iniettando dosi di speranza. Ogni capitolo del libro parte da un brano della Spes non confundit e contiene alcune riflessioni, suddivise in parole-chiave, che rappresentano un commento o un'attualizzazione di quanto papa Francesco invita a vivere.