
Come accompagnare un uomo o una donna ad affrontare e vivere il proprio dolore? È un errore limitarsi a trattare gli aspetti biologici, o strettamente medico-funzionali, della sofferenza. È troppo poco chiedere alla psicologia clinica di parlarci di abilità di comunicazione o di meccanismi di adattamento. Si tratta sempre della cura di una persona intera. Il modo migliore per aiutare a sollevarsi dalla sofferenza è guardare alla ricchezza della vita interiore, alle modalità umane per attraversare il dolore, alle risorse spirituali. È questo il circolo della cura: dalla medicina all'accompagnamento spirituale, attraverso le migliori psicologie disponibili. Prefazione di Guidalberto Bormolini.
Qual è la realtà ultima e definitiva al di là di questa vita? Che cosa possiamo aspettarci quando questa nostra esistenza giungerà a termine? Ci sono domande che siamo soliti evitare o ignorare, perché siamo distratti dai tanti impegni quotidiani o semplicemente indifferenti ad esse, convinti che siano solo una fuga e un'alienazione dalla realtà. Víctor Codina trova invece il coraggio di porsi queste domande e prova a darsi delle risposte, cosciente che è solo la speranza escatologica, alla luce della risurrezione di Gesù, che può dare senso e orientamento alla nostra vita quotidiana. Si dischiude di fronte a noi, così, un lungo cammino, che dai maestri del sospetto, passando per le antiche religioni primitive e la fede del popolo d'Israele, arriva fino alla rivelazione di Gesù e alla testimonianza cristiana della chiesa. Un testo per ripensare il paradiso non tanto come luogo quanto come destino, come un compimento che proprio qui, nella nostra vita presente, trova il suo inizio.
Il IV volume di scambio dei doni, la collana ecumenica di LEV, affronta il tema del servizio e dell'amore operoso nei conforti dei bisognosi. Saranno presentati i più importanti testi di papa Francesco in cui parla dell'importanza del servizio e in cui ci invita a scoprirlo come la vera chiave in grado di trasformare il mondo.
Una semplice ma profonda riflessione sul senso della vita per ritrovare nel quotidiano motivi di impegno e di speranza. Arricchito di foto il testo è scandito in tappe che progressivamente invitano a scoprire che il “cielo è nelle mani di ciascuno” ed è importante accoglierlo.
AUTORI
Luciano Tallarico, residente a Rivoli (TO) insegnante di religione presso il Liceo tecnico scientifico, sta conseguendo il Dottorato in Teologia presso l’Istituto teologico dell’Italia Centrale (FI) con la tesi su “La dottrina su Dio nel teologo cattolico Luigi Sartori”, presidente dell’ATI, perito CEI al Concilio Vaticano II e teologo del SAE. È collaboratore delle riviste della editrice LDC e nel 2006 ha pubblicato presso Effatà, “La via crucis della pace” e “ Stare bene con se stessi.La cura disè tra Bibbia,spiritualità e psicologia” e nel 2007 presso la Meridiana,“Il Dio di tutti.Scritti inediti di Luigi Sartori”.
TizianaPieruz,fotografa, si occupa di catechesi a livello parrocchiale ed è membro delal Commissione Catechesi della Diocesi di Susa.
Questo libro è per tutte quelle persone che sentono l'esigenza di una preghiera profonda e sono alla ricerca di una meditazione silenziosa nel solco della tradizione cristiana attenta all'armonia integrale dell'essere umano, nella sua unità corporea e spirituale.
Ogni anno, nel quaderno di dicembre, la rivista dei gesuiti «La Civiltà Cattolica» pubblica un articolo dedicato al Natale, proponendo, in particolare, approfondimenti biblici, riflessioni ispirate alla parola dei Papi, meditazioni a partire da testi di scrittori, filosofi, teologi. Il libro curato da padre Giancarlo Pani, vicedirettore della rivista, raccoglie alcuni di questi articoli, che intendono offrire al lettore l’occasione di soffermarsi a riflettere sul Natale in modo profondo, da prospettive diverse tra loro e non scontate.
Che cosa ha da dire il monachesimo all’uomo di oggi la cui esistenza è spesso in frantumi?
In questa conversazione Madre Geltrude, alla luce di una lunga esperienza, ci guida a comprendere il senso di una vita rivolta a Dio per accogliere e donare speranza a chi desidera ritrovare sé stesso.
Dio infatti si china sulle ferite degli uomini per prendersene cura e rendere la vita di ciascuno unica, irripetibile e preziosa.
«Siamo amati non perché amabili,
ma perché Dio è amore».
Madre Geltrude
I racconti di questo volume (come degli altri della serie) sono una sorta di Vangelo semplice, di casa. Briciole di un'antropologia schiettamente cristiana proposte secondo una formula veloce, alla portata di tutti. In essi non è diffiicle imbattersi nei grandi temi della sapienza cristiana sminuzzati per i piccoli, ma senza mai banalizzarli, andando al nocciolo della questione.
La guarigione del cieco non si riduce solo ai suoi occhi fisici, ma coinvolge tutta la sua persona, si alza dalla sua condizione di prostrazione e si contrappone alle autorità con franchezza. E' libero, perché la verità lo ha liberato. Alle fine si prostra davanti a Gesù adorandolo come si fa con Dio tre volte Santo.
L'ospedale di Basilio a Cesarea, fra i primi centri medici della storia; gli hospitia per pellegrini e impoveriti nel Medioevo, inedite forme di volontariato all'ombra delle cattedrali; la stagione dei santi moderni della carità (Giovanni di Dio, Francesco di Sales, Vincenzo de' Paoli, Alfonso Maria de' Liguori), fino a Frédéric Ozanam, protagonista di una generosità che dura ancor oggi. I duemila anni del cristianesimo sono stati (anche) un'ininterrotta storia di altruismo. La domanda di Cristo "Chi è il tuo prossimo?" è stata feconda per tanti. Qui si raccontano le loro gesta e i loro perché. "Dal buon Samaritano a Madre Teresa, i monasteri medievali e la Parigi del '700. Una cavalcata nei secoli per scoprire tanti eroi ed eroine della carità."
Una riflessione teologico-spirituale sul futuro della vita consacrata, che - secondo l'Autore - sta nella capacità di non lasciarsi trascinare dalla logica del "mondo" e nella volontà di essere fratelli e sorelle di coloro che vivono il travaglio di questo mondo sofferente e inquieto, afflitto dalla povertà e dalla fragilità. Per riuscire in questa missione, è però necessario "ritrovare" quel chiostro che forse era stato "perduto", ovvero riscoprire e dare forma al «bisogno, comunque ritornante nella persona umana, in forma segreta o manifesta, esplicita o implicita, a volte perfino mascherata, di ritrovare la dimensione verticale che tutti ci costituisce» (dalla prefazione del card. Marcello Semeraro).