
IIl volume raccoglie le riflessioni proposte dal Cardinale Biffi in occasione della festa del Primo Maggio. Sono la sintesi del suo pensiero sulla dottrina sociale della Chiesa. Biffi mette in luce da un lato che il lavoro è un modo con il quale l'uomo realizza la sua personalità, le sue idee, le sue passioni - per questo ci si impegna con intelligenza e fierezza - e dall'altro lato che sta diventando sempre più estesa e determinante l'incidenza «di un potere finanziario chiuso nei suoi giochi, senza veri legami con l'impegno produttivo e con il mondo del lavoro». Siamo come preda di «un capitalismo anonimo senza agganci e senza relazioni personali». Talvolta la proprietà è «irreperibile, nascosta dal gioco allucinante e senza fine delle società che si appartengono reciprocamente, [...] ragiona solo in termini di profitti, di rendimento, di competitività e sembra non vedere che - di là da questi fattori pur legittimi, e oltre i complicati meccanismi della moderna attività industriale - sono coinvolte le persone, le famiglie, la loro possibilità di sopravvivere e di guardare senza inquietudine all'avvenire». Ecco alcuni stralci che rivelano l'attualità di questo insegnamento. Prefazione del Card. Matteo Maria Zuppi. Presentazione e Curatela di Eros Stivani.
Un filo rosso tiene legati questi quaranta brani del Vangelo: la forza dirompente di un annuncio rivoluzionario che è stato sempre più insabbiato e trasformato nel corso del tempo. Gesù ha rovesciato le categorie religiose: la legge, l'osservanza, il merito, il sacrificio diventano valori negativi, perché l'uomo, agli occhi di Dio, è prezioso a prescindere. Protagonisti di queste pagine del Vangelo, ma assolutamente paradigmatici di tutti i vangeli, sono l'accoglienza, il perdono, il servizio, la cura verso gli altri - tutti gli altri - in una parola l'amore incondizionato. E don Paolo Scquizzato ci guida con entusiasmo e passione lungo un viaggio, cui prendono parte decine di teologi, scrittori, poeti, filosofi che danno il loro contributo spirituale e intellettuale per definire la cornice entro cui si collocano le nostre esistenze, il nostro essere e il nostro modo di vivere, il nostro io con tutte le sue zone d'ombra e il nostro stile di vita, le nostre ferite e la nostra luce. Dall'Introduzione di Elisabetta Pauletti.
Questo non è un saggio psicopedagogico, non è una meditazione sul dolore e sul lutto, non è una catechesi. Ciò che si vuole comunicare è un'esperienza, una testimonianza di vita. È un itinerario di guarigione del cuore espresso attraverso un vissuto personale: l'esperienza del lutto che Maria Letizia ha attraversato con la perdita della figlia Marianna, di diciotto anni. Vivere la sofferenza della perdita insieme a qualcuno che ti cammina accanto è un'opportunità preziosa per giungere alla guarigione del cuore.
Come risulta da questo volume, Fra Benigno è anche maestro di spirito, guida sicura nella ricerca della vera felicità. Ne indica la sorgente inesauribile, la via unica e l'approdo eterno alla "santità" alla quale tutti siamo chiamati, ossia nell'accoglienza della "Grazia" e nella conservazione e nella crescita della vita divina che col battesimo abbiamo ricevuto dal Padre come frutto della redenzione operata dal figlio incarnato, morto e risorto per noi.
Le omelie da Santa Marta raccolte in questo volume approfondiscono un tema molto caro a Papa Francesco: la misericordia, a cui il pontefice ha dedicato il Giubileo Straordinario. Con le parole della vita quotidiana, Papa Francesco ci racconta che la misericordia è un punto qualificante del suo pontificato. Nelle espressioni colloquiali, nelle metafore colorite e nei neologismi che tanto lo fanno amare - e criticare - in tutto il mondo si esprime l'impegno pastorale del pontefice, che non è mai teologicamente astratto, lontano, ma sullo stesso piano di coloro che lo ascoltano. Che cos'è la misericordia? La misericordia non è una cosa, non è un oggetto. Non è un atto legale, un'amnistia o un giudizio sul comportamento a cui far seguire il perdono dei peccati. La misericordia è una relazione, un coinvolgimento. Nell'esercitarla, è necessario comprendere l'altro e intercedere a suo favore. La misericordia ha quindi una logica schiacciante che diventa chiara solo se si comprende la miseria umana senza disprezzarla. Nella misericordia l'uomo può avvicinarsi ai suoi simili e rifondare i legami sociali, combattere il male e perseguire il bene, mentre la Chiesa può assumere in pieno il suo compito pastorale secondo la visione di Papa Francesco: accogliere a braccia aperte chiunque si rivolga a essa, senza giudicare e senza rifiutare nessuno.
Dall'epidemia di Covid19 al cambiamento climatico, dalle guerre alla crisi energetica, anche il nostro Occidente sta riscoprendo che cosa significhi avere paura del domani, vivere in una condizione di continua incertezza. Ritrovare Gesù di Nazaret, rimettersi sulle sue tracce, ci dice il cardinale Comastri, è una garanzia di qualcosa che non muta pur in un mondo in trasformazione: l'amore di Dio, infatti, resiste, è tenace, non cede al male. La presenza di Gesù, pur in mezzo ai dolori del mondo, è garanzia di una risposta e del ritrovamento di una forza che a volte ci sembra lontana. Oltre le nostre paure quotidiane, la felicità di chi ha incontrato Cristo offre uno spiraglio che non viene meno. In questo libro, dunque, saremo condotti ad approfondire il modo con cui l'amore di Dio non ci abbandona, nonostante i nostri timori.
Oggi la felicità la si può comprare: spuntano quasi ovunque consulenti psicologici che ci mostrano la strada per ottenerla e non mancano i corsi a pagamento che ci deliziano con la loro facile "cultura del benessere". Scienziato e maestro zen, il gesuita Bauberger parte dalla sua vasta esperienza e spiega perché è meglio non affannarsi a inseguire la felicità: solo evitando di pensare di accaparrarsela si va incontro a una vita più appagante, a una vita piena e realizzata. Bauberger biasima la vuota spiritualità dei centri benessere - la spiritualità dei manager - e parla di felicità e beatitudine vera. Nel fare questo, attinge alla sua conoscenza della spiritualità cristiana e dell'Estremo Oriente e alla sua pratica da insegnante di meditazione. Ne è nato un libro intelligente e affascinante che manda all'aria i soliti consigli sull'auto-realizzazione e delinea invece un percorso che scende in profondità. Bauberger ci mostra cosa c'è dietro la follia della felicità e perché il dubbio ci è molto più utile di qualsiasi contentezza artificiale.
Le beatitudini riportate dal Vangelo di Matteo non sono facili da comprendere, perché sono paradossali e addirittura scioccanti. Eppure formano un testo straordinario, che contiene tutta la novità evangelica, la sua saggezza e la sua forza. Le parole pronunciate da Gesù vanno naturalmente lette nel loro contesto, immaginando le folle che vengono da ogni parte per ascoltarlo. È alla vista di quelle persone che egli sale sul monte, si siede e comincia a insegnare proclamando le beatitudini. Quelle folle hanno sete di guarigione, di luce e di felicità. E Gesù risponde a quelle richieste, ma in modo diverso da come ci si potrebbe aspettare. Ciò che egli propone non è una felicità umana secondo l'immagine abituale, ma un'autentica «sorpresa di Dio», che si avvera nel luogo e nel modo più inattesi.
"Felicità sono un pollice e una coperta."
La felicità è un dono. Non si compra né con la virtù né con tutti gli sforzi di essere perfetti, a meno che la nostra dote non sia l'umile accoglienza della vita e della storia in cui siamo inseriti. Far questo significa amarsi, amare i propri sogni e lottare per essi; significa accogliere la vita che c'è in noi e i nostri limiti, senza rifugiarsi in illusori sogni di perfezionismo, nella continua maturazione del senso della nostra esistenza e della capacità di donarlo a chi ci sta vicino. Mettersi alla ricerca della felicità porta inevitabilmente a un confronto serrato con noi stessi, con le nostre sofferenze, con il nostro insieme di luci e ombre e la nostra sete di infinito. Queste pagine intendono non solo suscitare in ciascuno la speranza di poter raggiungere la felicità ma, ancor di più, scatenare il desiderio ardente di mettersi in cammino per trovare la propria originale via verso la felicità. Questa, infatti, non è una meta immediata, ma l'effetto di un'esistenza che ha dispiegato la propria identità, vissuta in pienezza nell'incontro autentico con se stessi e con gli altri.
Brevi testi e frasi provenienti da diverse fonti: Sacra Scrittura, autori della tradizione cristiana e non di ogni tempo, per un tema universale, capace di coinvolgere tutti.
Ogni pagina di testo è accompagnata da una foto, che completa e commenta il messaggio. Un modo semplice ed efficace per favorire uno spazio di riflessione e di crescita personale.
Punti forti
Pensieri su un tema che da sempre è al cuore della ricerca umana di senso da dare alla propria vita. Il libricino si presta per fare un piccolo regalo, per un augurio, per offrire qualche input di riflessione sulla felicità.
Destinatari
Tutti, per se stessi o per altre persone come augurio.
In questo classico che unisce spiritualità e psicologia, Fulton Sheen analizza la vita interiore dell'uomo moderno evidenziando le sue false pretese e diagnosticando tutti quei mali che gli hanno impedito di realizzare il suo destino - un destino che è al di là del dato semplicemente umano. Quando mettiamo il nostro ego davanti a tutto, viviamo in modo egoistico e pieghiamo gli altri in funzione nostra, finendo preda di preoccupazione, sensi di colpa e frustrazioni. Sheen ci svela una miniera inesauribile di suggerimenti su come trovare il vero scopo della vita e raggiungere la felicità: solo scoprendo la nostra dimensione celeste e recitando la frase "Sia fatta la tua volontà" sarà possibile santificare ogni momento delle nostre giornate.