
Qual è il significato umano e spirituale del desiderio? È un ostacolo da eliminare o elemento da approfondire? Si può vivere senza affetti? Cosa significa "valere"? E quali risvolti può comportare per la vita spirituale? Rabbia e aggressività sono nemici da fuggire o degli alleati indispensabili? Perché hanno un rapporto così notevole con la speranza e la depressione? Che fare quando arriva il momento della crisi? È solo smarrimento o un'offerta di possibilità nuove? Perché il deserto, luogo di desolazione e morte, stranamente, è anche il simbolo-principe della crisi e della maturità spirituale? Il senso dell'umorismo può essere un segno di salute mentale e spirituale? E quando l'amicizia può considerarsi un aiuto per la propria vita? Quanto incide la paura nelle nostre scelte e nella più generale rappresentazione della vita, della società e della relazione con Dio? In questo libro, che esce in una nuova edizione, aggiornata e ampliata, si cerca di dare una risposta a questi ed altri interrogativi con cui, bene o male, ognuno di noi è chiamato a fare i conti: essi vengono presi in considerazione nel loro rapporto con la vita spirituale, senza con questo trascurare il contributo offerto dalle scienze umane. Scopo di questo confronto è di giungere ad una visione più vera e riconciliata con la propria affettività: un ideale non certo facile e tuttavia necessario.
Qual è il significato umano e spirituale del desiderio? Si può vivere senza affetti? Cosa significa "valere"? Rabbia e aggressività sono nemici da fuggire o alleati indispensabili? Che fare quando arriva il momento della crisi? Il senso dell'umorismo può essere un segno di salute mentale e spirituale? E quando l'amicizia può considerarsi un aiuto per la propria vita? Quanto incide la paura nelle nostre scelte e nella più generale rappresentazione della vita, della società e della relazione con Dio? Cosa può dire il diffondersi dell'odio anche nelle società apparentemente evolute e civilizzate del XXI secolo? È possibile "curarlo" in qualche modo o ci si deve arrendere alle sue derive? Perché tristezza e felicità, quando le si studiano a fondo, si rimandano vicendevolmente?
In questo libro, che esce in una nuova edizione, aggiornata e ampliata, si cerca di dare una risposta a questi ed altri interrogativi con cui, bene o male, ognuno di noi è chiamato a fare i conti: essi vengono presi in considerazione nel loro rapporto con la vita spirituale, senza con questo trascurare il contributo offerto dalle scienze umane. Scopo di questo confronto è di giungere ad una visione più vera e riconciliata con la propria affettività: un ideale non certo facile e tuttavia necessario.
Gli affetti costituiscono una realtà fragile e apparentemente imprevedibile, eppure sono la nostra forza, un tesoro prezioso per conoscere la verità di noi stessi e del nostro rapporto con Dio.
«L’autore è riuscito a cucire un testo agile che osa porre al centro dell’attenzione del pubblico del secondo decennio del XXI secolo questo oggetto sconosciuto, l’affabilità. Personalmente ritengo il presente volume un testo rivoluzionario, non perché scopra qualcosa di nuovo, ma in quanto riscopre qualcosa di antico e di sempre vivo e valido, caratteristica, questa della ri-scoperta, propria di ogni rivoluzione che si rispetti»
Dall'Invito alla lettura di Andrea Monda
L’eleganza, la buona educazione e il sorriso sono, anche oggi, il miglior punto di partenza per tessere una rete di relazioni autentiche e profonde. In questo percorso Carlo De Marchi si appoggia a una ricca galleria di aneddoti letterari e all’esempio di alcuni «campioni» della gioia, come Tommaso Moro, il card. Newman e Josemaría Escrivá.
Sappi, figlia mia, – diceva Gesù alla santa suor Faustina – che il Mio cuore è la misericordia stessa. Da questo mare di misericordia le grazie si riversano sul mondo intero. Nessun’anima che si avvicina a Me, è ripartita senza essere stata consolata. Ogni miseria affonda nella Mia misericordia e da questa sorgente scaturisce ogni grazia salvifica e santificante… Desidero che questa misericordia si riversi sul mondo intero
Un autore apprezzatissimo dispensa indicazioni di una saggezza impareggiabile su come vivere i cinque stadi classici dello sviluppo spirituale.
La vita eremitica si esprime nella scelta di vivere la ricerca intensa ed esclusiva dello sguardo di Dio. Essa è mossa dal desiderio di unione intima con Lui, a Lui solamente si consegna nella più rigorosa separazione dal mondo. Gli Orientamenti della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, in linea con la tradizione della vita eremitica e nell’ambito del can. 603, si rivolgono in particolare agli eremiti ed eremite che dipendono direttamente dal Vescovo diocesano e osservano sotto la su guida la forma di vita che è a loro propria. Il volume contiene in Appendice la Formula di propositum e di professio.
La forma della felicità, il nuovo libro di don Fabrizio Centofanti e Sabrina Trane, non può non sorprendere il lettore. Partendo da un'idea diffusa di felicità psicologica, e descrivendola con competenza, allarga sempre più l'orizzonte, fino a sovrapporre al livello semplicemente umano quello che si può evincere dalla lettura del Vangelo e della tradizione cristiana più attendibile: dal progetto dell'uomo, potremmo dire, al progetto di Dio. Ne risulta una visione totalmente nuova dell'obiettivo più comune e condiviso da ogni essere umano. Il breve saggio si legge quasi come un romanzo: a un certo punto, il ritmo si fa incalzante, sembra di essere arrivati al gran finale, ma - e questo è il vero assunto del libro - c'è sempre un oltre. Perché per essere felici bisogna «passare all'altra riva», come Gesù dice, così frequentemente, nel Vangelo. Dalla Prefazione di don Fernando Altieri La felicità è un obiettivo comune a tutti gli esseri umani. In questo libro, scopriremo se e come sia possibile vincere questa scommessa, in un tempo in cui tecnologia, informatica e digitalizzazione globale ci spingono a ripensare dalle fondamenta un tema ineludibile per ogni persona consapevole di sé.
Andrej Tarkovskij è stato l'ultimo rappresentante della grande tradizione cinematografica russa, ancora oggi in grado di esercitare una decisiva influenza sul cinema d'autore contemporaneo. La sua è stata una lezione di regia pura, sorretta da un'eccezionale maestria tecnica mai fine a se stessa e sempre al servizio di un'intensa ricerca spirituale. Tarkovskij si è tenacemente opposto al materialismo sovietico a partire dalla sua stessa opera, un caleidoscopio di visioni mistiche e bagliori di profondo lirismo che restituiscono piena dignità alla condizione umana e al suo disperato bisogno di fede. In questo libro, incentrato su testi finora inediti, il regista ha tradotto in parole l'indagine esistenziale condotta attraverso la macchina da presa. Pagine che comunicano l'intensità e le atmosfere dei suoi lungometraggi, il fascino e l'indipendenza di un'arte che ha trasceso radicalmente la piatta superficialità della moderna civiltà dell'immagine.
Da molti anni sorella Maria aiuta con le sue meditazioni a penetrare in modo diretto al cuore del messaggio evangelico. Queste pagine costituiscono un dono prezioso per la loro capacità di immediatezza, per il loro saper cogliere il cuore di una parola di Gesù rimasta come brace ardente sotto la cenere che tutti noi contribuiamo ogni giorno ad accumulare.
Miracoli, bilocazioni, poltergeist, fenomeni medianici e visioni di defunti sono esperienze fatte da molte persone in tutto il mondo. E devono avere una spiegazione. In questo libro è avanzata un’ipotesi che non è in contrasto con le teorie scientifiche comunemente accettate e che è in grado di spiegare in modo unitario tutti questi fatti, dei quali vengono forniti numerosi esempi. Sono fenomeni che esistono e che non possono spiegarsi all’interno del monismo materialista e fisicalista. E dunque mostrano che dev’esserci una realtà diversa da quella materiale.
Nonostante i ripetuti appelli del Cielo questa devozione, la fiamma d'amore, ha incontrato enormi ostacoli. Anche per questa ragione la offriamo ai nostri lettori senza commenti, nella sua essenza mistica e teologica, con la speranza di abbattere i muri che l'hanno intralciata, muri sicuramente spirituali, perché con la medesima "viene accecato satana", che perde così il suo potere... Sta a noi riaccendere la fiamma quasi spenta dall'indifferenza, affinché questo dono giunto a noi tramite un'umile donna ungherese possa aiutare "la Chiesa e tutto il mondo" che "si trovano in grande pericolo". Nell'anno 1980, poco prima che iniziassero le apparizioni della Madonna a Medjugorje, la mistica Elisabetta annunciava come grandi rimedi il digiuno a pane ed acqua...