
Lazzati riflette sulla figura dei laici, del fedele laico, alla luce dell'insegnamento del Concilio Vaticano II. Un contributo alla preparazione del Sinodo: il Regno di Dio è paragonato a un granellino di senapa che un uomo ha preso e gettato nell'orto, poi è cresciuto e diventato un arbusto e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami. Così per la Chiesa il Concilio segna un significativo momento del suo sviluppo ma in una continuità che le permette di essere sempre più Chiesa, difendendone la sua immutabile natura.
In questo libro sono uniti due testi: una riflessione sul valore della Dei Verbum (il documento conciliare sulla Parola di Dio) per la vita del credente e la proposta di una Regola di vita per il cristiano, attuabile nell'oggi. In realtà, questi due testi apparentemente distanti fra loro compongono una sorta di viatico, un vero e proprio dittico di "accompagnamento" per chiunque voglia comprendere il lavoro quotidiano che, da un lato, Martini ha compiuto e proposto in ascolto del testo biblico e, dall'altro, l'attenzione al popolo che gli è stato affidato. La meditazione sulla Dei Verbum, infatti, permette di comprendere "il modo di stare di fronte alla Parola", decisivo per ogni vita di fede; e la Regola di vita offre una guida etica e spirituale per orientarsi nella nostra quotidianità.
Da sempre i monasteri di vita contemplativa hanno costituito una vera ricchezza per la Chiesa, un dono prezioso che Essa ha custodito e promosso con amore, nella piena consapevolezza che tali luoghi privilegiati della "Ricerca di Dio" - come scrive S. Benedetto nella sua Regola - sono per tutto il popolo santo di Dio il segreto della sua fecondità apostolica... Il presente lavoro, è il frutto di sintesi sul tema delle Federazioni e la conclusione del corso dello Studium-CIVCSVA, svolto sotto la competenza del R.P.D. Sebastiano Paciolla ocist., particolare esperto e docente, e ha avuto lo scopo di voler affrontare un tema molto vivo e attuale nella vita monastica di oggi. Il titolo "Per una nuova visione e contenuti della Federazione Monastica" presenta le esigenze del mondo monastico femminile, le sue difficoltà nel mondo contemporaneo e la dottrina e disciplina con cui la Chiesa custodisce questo tesoro... parlare di una nuova visione e di nuovi contenuti della Federazione Monastica è una necessità impellente per poter salvaguardare la vita e la sopravvivenza di moltissimi monasteri femminili contemporanei e delle Federazioni.
Ordiniamo che la carità della vita comune sia custodita con tutte le forze, e che di giorno in giorno essa si rafforzi nei fratelli.
Nel 1313, in una zona appartata presso Siena di proprietà della famiglia dei Tolomei, Accona, trovò inizio una piccola comunità di fratelli, composta, secondo le più antiche Cronache, da Giovanni Tolomei e da alcuni suoi compagni. Da tale piccola comunità, dopo un primo tempo di vita comune e poi di vita solitaria, sorse il monastero di Santa Maria di Monte Oliveto; e in seguito, attraverso lo svolgersi del tempo e degli eventi, si sviluppò, fino ad assumere una precisa configurazione all’interno della chiesa, la Congregazione benedettina dei monaci Olivetani. Il presente lavoro si propone di evidenziare gli eventi e i testi che hanno contrassegnato la vicenda dei primi padri olivetani, il cui messaggio ci raggiunge ancora oggi come parola che interpella la qualità del nostro pensare, del nostro agire, del nostro amare, e che, nella sua radicalità evangelica, traccia anche per noi la via per una sempre rinnovata fedeltà.
Un libro per tutti coloro che avvertono la necessita' di ritrovare le vie dell'interiorita'. I profondi cambiamenti culturali, in corso da molti decenni, hanno sconvolto modelli e categorie tradizionali della vita cristiana e conseguentemente della teologia. Il Concilio Vaticano II (1962-1965), prevedendo che tali sconvolgimenti avrebbero suscitato una congerie di problemi", aveva gia' sollecitato "nuove analisi e nuove sintesi". Problemi, analisi e sintesi che non riguardano solo i cattolici, e neppure solo i cristiani delle diverse denominazioni, ma anche tutti coloro che avvertono la necessita' di ritrovare, nel convulso intreccio degli attuali processi storici, le vie dell'interiorita'. Queste pagine sono nate da riflessioni proposte in diversi ambienti e dai confronti che ne sono seguiti. "
Questo volume tocca la sfera della spiritualità della vita quotidiana. Attraverso una serie di dense riflessioni l’autore sviluppa un’attenzione al quotidiano articolata in tre livelli: la meditazione su eventi e frammenti di bellezza che provengono dall’esistenza; un commento empatico delle Scritture, con la ripresa di brani soprattutto dal Nuovo Testamento; la proposta di alcune“quasi-preghiere” in cui l’invocazione si serve talvolta della forma poetica.
Nella Postfazione al volume padre Ermes Ronchi afferma che queste pagine affidano al lettore tre verbi evangelici: «Conservare, cioè sottrarre le cose all’oblio, accendendo la lampada della memoria; meditare per cogliere il filo d’oro che tutto tiene unito, anche nei giorni della fatica del cuore; confrontare tra loro cose, volti, eventi e parole per distillarne una sintesi pacificata. […] Sono i verbi che consegnano a ciascuno la sapienza di un metodo spirituale che permette di dare una profondità unica alla vita, di salvare lo stupore, di cogliere il mistero di epifania racchiuso nel quotidiano e nell’istante, dove il quotidiano diventa lievito e seme d’altrove; dove l’istante trascolora nell’eterno e l’eterno germina in ogni istante; dove l’atteggiamento della gratitudine davanti al dono del tempo nasce come frutto maturo di una vita liberata, al tempo stesso leggera e solida».
Gianni Gasparini, professore ordinario nell’Università Cattolica di Milano, è sociologo e scrittore. Tra le sue opere poetiche e drammaturgiche recenti figurano: Cento aquiloni (Milano 2005), Passio – Passione di Gesù Cristo e Passione dell’uomo (Troina, EN, 2007) e I misteri dell’incarnazione (Cantalupa, TO, 2008). Tra le opere di carattere sociologico e saggistico: La vita quotidiana. Interstizi e piccole cose (Assisi 2009), Tempi e ritmi nella società del Duemila (Milano 2009) e La natura attorno a noi (Assisi 2010).
Rileggere il quotidiano con l'ambizione di "mostrare la profondità della superficie" (Wittgenstein) senza mai lasciar cadere la antica certezza sapienziale e cristiana - secondo cui "il più elementare è il più spirituale" (Sequeri).
"Questo libro è scritto da chi alla scuola ha dedicato tutta la sua vita, e ci consegna la sapienza di un insegnare inteso nel senso più ampio di educare, accogliere, accompagnare e alimentare speranza.... Le riflessioni sull'insengamento che padre Buschini ha voluto condividere potranno non convincere tutti (così come ad alcuni è apparso talvolta troppo radicale il suo agire). Ma nessuno, alla fine della lettura, potrà dubitare della sincerità che sempre ha mosso il suo impegno educativo, della sua passione per quella verità che non lascia tranquilli, perché è stimolo a mettersi continuamente in discussione e in gioco" (dalla Prefa-zione di don Luigi Ciotti).
In breve
Trattare delle virtù è trattare delle qualità della coscienza e della esistenza personale, ma insieme anche della vita sociale e di una solidarietà ben riuscita. Dove c’è vera virtù, lì ci sono anche relazioni sane, giuste e felici.
Descrizione
La virtù è una competenza, profonda e beatificante, che garantisce pienezza e senso alla nostra vita, alla nostra convivenza e anche alla nostra morte. Questa è l’istanza che il libro di Bernhard Häring vuole illustrare. Trattare della virtù è trattare della qualità della coscienza, ma insieme della convivenza e solidarietà ben riuscite delle coscienze. Dove c’è la vera virtù, lì ci sono anche relazioni sane, giuste e felici, con gli altri e con l’intero creato.
«Dietro il progetto qui proposto, quello cioè della competenza mediante la virtù», scrive il grande moralista, «si nasconde il cambiamento paradigmatico da un’etica unilaterale dell’obbedienza a un’etica accentuata della responsabilità: in queste pagine dichiaro guerra alla sete di controllo e a quanti puntano sul conformismo».
Ecco dunque il ritorno al discorso etico della virtù, per un programma di vita ben riuscita e per un cristianesimo maturo.
Non si può fare i cristiani.
Si può solo essere cristiani.
Perché si può solo essere di Cristo.
E non si può appartenere a una persona che per schiavitù, o per amore.
Tertium non datur.
Essere Cristiani vuol dire innamorarsi di Ges√π.
E per farlo non c'è altra possibilità che incontrarlo, che vedere il suo volto e ascoltare la sua voce, mettersi a tavola con lui...
Ed è questo per essere cristiani: rendersi conto che tutto ci√≤ √® possibile.
Gesù è ancora vivo.
Questo libro è un accorato e scanzonato invito a Cristiani e a non Cristiani, perché si torni a fissare gli occhi sull'unico vero cuore della fede; così da poter tornare a guardare la vita per, con e in Cristo con meraviglia, curiosità e passione
Il tema del male non cessa di tormentarci, poiché il male sembra farla da padrone nel mondo, oggi come ieri. La psicologia spiega il male a partire dalla storia personale: cerca le cause del male guardando indietro, osservando ed elaborando le ferite del passato. I monaci antichi, invece, descrivono il male come qualcosa di presente, opera dei demoni; cercano di comprenderne strutture e modi di agire, per poterlo poi affrontare con successo nel presente. Le loro esperienze e i loro insegnamenti possono costituire uno stimolo ad affrontare la sfida del male, a osare la lotta ora senza ripiegarsi sul passato.