
Qual è l'identità misteriosa del «discepolo che Gesù amava»? Si tratta forse dell'apostolo Giovanni, il figlio di Zebedeo? È Lazzaro? Oppure Natanaele? Né i dati dei quattro vangeli né le testimonianze storiche dei secoli antichi ci permettono di determinarlo. Prendendo atto dell'anonimato di quel discepolo e rispettandolo fino in fondo, Joseph Lê Minh Thông si concentra sull'enigma dell'identità della figura delineata dall'appellativo giovanneo: «Studieremo il personaggio del "discepolo che Gesù amava" valorizzando quanto viene effettivamente detto nel testo ed evitando di addentrarci in ricostruzioni ipotetiche su dettagli che in realtà non ci vengono forniti». Si arriverà così a scoprire il significato della prossimità a Cristo di quel discepolo. Attraverso la sua testimonianza, non a caso, il progetto letterario del quarto vangelo ci invita a divenire noi stessi il discepolo che Gesù amava, e a fare dell'amore di Dio il nostro nome proprio.
Partendo dalla convinzione che lo scopo della liturgia risieda, per i cristiani, nell'essere un contatto immediato e concreto con la risurrezione, Jeremy Driscoll svela la ricchezza delle celebrazioni che vanno dal Triduo pasquale sino a Pentecoste, focalizzandosi in particolare sui testi scritturistici della messa, ma anche su riti come la lavanda dei piedi, il lucernario, il battesimo dei catecumeni.
"Dal Vangelo secondo gli animali presenta gli animali del Vangelo secondo l'insegnamento di Gesù. Nel Vangelo le parole di Gesù sono impregnate di creazione, di vita di campi, di semi di piante, di fiori, di frutti, di animali. Gli animali raccontati da Gesù sono proposti come modelli, esempi di vita reale, concreata, fedele; oppure modelli da fuggire perché ingannevoli e falsi. Nelle parole di Gesù ricorrono frequentemente gli insegnamenti sugli animali. Gli animali proposti in questo libro sono: il serpente, la colomba, l'agnello, la pecora, la capra, il lupo, l'asino, il bue, il cammello, la volpe, il cane, il maiale, il gallo, gli uccelli e i pesci. A ogni animale è dedicato un capitolo con le citazioni del Vangelo, l'insegnamento o il significato attribuito da Gesù all'animale. Il libro si conclude con l'intrigante domanda: gli animali sono immortali? La risposta vi lascerà stupiti!
Il volume raccoglie otto riflessioni che formano un affresco sorprendente su come l'evangelizzazione (la "buona notizia" dell'interesse di Dio per l'uomo) è "narrata" e concretizzata dai più diversi - e forse insospettati - protagonisti dell'intera Bibbia; e su come l'evangelizzazione influisca sulle culture e ne sia influenzata, su come le formi e ne sia a sua volta formata.
I quattro Vangeli da portare sempre con sé!
I quattro Vangeli da portare sempre con sé!
I quattro Vangeli da portare sempre con sé!
Un lettura, profonda e spirituale, degli Atti degli Apostoli. Un libro frutto di decenni di studio, riflessione e meditazione che testimonia come la Parola sia sempre viva ed efficace e quanto sia importante avere una guida saggia in grado di aiutarci a leggerla, applicandola al nostro oggi. Pubblicata a un anno dalla scomparsa, La loro voce percorre la terra è l'ultimo dono di Madre Cànopi, un regalo a tutti coloro i quali sono disposti a mettersi in ascolto, perché - come amava ripetere: «Dobbiamo avere tanta fiducia e speranza, perché il Signore è sempre alla ricerca di tutti per incontrarli in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo; è lui che sceglie, elegge e salva».
Il rapporto della fede cristiana con gli scritti apocrifi è stato da sempre controverso. Gli apocrifi della Risurrezione confermano l'essenza del credere dei cristiani in Gesù figlio di Dio. I testi proposti in questo libro ci fanno conoscere personaggi che sono entrati nella tradizione della devozione popolare e nell'arte cristiana: la Veronica, il ladrone buono san Disma, il centurione santo Longino, Pilato e Claudia Procula (santi per la chiesa copta), l'apparizione di Gesù risorto alla Madre, e infine la discesa agli inferi di Gesù che tanto ha influito per la formazione del simbolo apostolico.
Un libro sui “fallimenti” di Gesù? Già la semplice enunciazione del tema potrebbe suscitare in qualcuno un po’ di imbarazzo e suonare come una provocazione. Eppure, per chi legge senza prevenzione i Vangeli, la prima sorpresa sarà la costatazione che questi fallimenti sembrano essere numerosi: solo per citare gli episodi più clamorosi, Gesù delude la gente che si aspetta un Messia diverso, come ben documentato nell’episodio della fredda accoglienza dei suoi concittadini quando ritorna a Nazaret; il giovane ricco è il simbolo dell’insuccesso della chiamata al discepolato; il Maestro non è capito dai suoi discepoli, litigiosi per stabilire chi sia il più importante, irriverenti come Pietro che gli intima di non compiere la volontà del Padre e lo rinnega, estremisti come Giuda che lo tradisce; la croce è infine il punto più alto dell’apparente fallimento di Gesù. Rileggendo questi “scomodi” episodi evangelici, don Orsatti concentra l’attenzione sul comportamento di Gesù, vero Maestro capace di insegnarci come affrontare le difficoltà a volte insuperabili, frutto del nostro errore o delle circostanze avverse, che intersecano la vita di ogni giorno.
Biografia dell'autore
Mauro Orsatti, nato a Brescia nel 1949, prete diocesano, è dottore in Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico di Roma, con soggiorni di studio a Gerusalemme e Monaco di Baviera. È professore emerito di esegesi del Nuovo Testamento alla Facoltà di Teologia di Lugano (Svizzera) e allo Studio Teologico Paolo VI di Brescia. Autore di oltre una trentina di libri, cerca sempre di coniugare rigore scientifico e chiara comunicazione.
In queste pagine viene presentato un itinerario di nuova evangelizzazione e di rinnovamento spirituale basato sulla Lettera di san Paolo ai Romani. Si tratta di un cammino alla luce della parola di Dio, che vuole essere un aiuto al credente per approfondire il mistero cristiano e le implicazioni del proprio battesimo. «Non basta leggere, studiare, imparare anche a memoria la parola di Dio. Bisogna “mangiarne il rotolo, divorarlo, sentirne l’amarezza nelle viscere e la dolcezza sulle labbra" (cf Ez 3, 1 ss; Ap 10, 12), cioè assimilarla, farla diventare carne della propria carne e sangue del proprio sangue, lasciare che essa ferisca e purifi chi interiormente anzitutto colui che è chiamato ad annunciarla ad altri. È quello che ci accingiamo a fare con il testo dell’Apostolo» (dall’introduzione).
Padre Raniero Cantalamessa, francescano cappuccino, è originario della provincia di Ascoli Piceno. Laureato in Teologia e in Lettere classiche, già professore di Storia delle origini cristiane presso l’Università Cattolica di Milano e membro della Commissione Teologica Internazionale, nel 1979 ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi alla predicazione in varie nazioni del mondo. Dal 1980 è Predicatore della Casa Pontificia. È stato creato cardinale da papa Francesco nel concistoro del 28 novembre 2020. Ha condotto per 14 anni, su RAI 1, il programma di cultura religiosa "Le ragioni della speranza". Con Àncora ha pubblicato molti libri di successo, tradotti in tutto il mondo.
Il vangelo cela in sé parole piccole ma preziose. Non definiscono, invitano. Queste parole segnalano i sentieri di una buona notizia che l'abitudine o la lontananza ci impediscono di accogliere come buona, e anche come bella. Esse contengono una promessa di vita, tanto leggera e indispensabile quanto la luce dell'alba. Gesù le ha ricolmate della sua presenza, le ha illuminate con la sua parola, le ha rese credibili nella sua pasqua.