
Il libro di Giona costituisce per i Padri quasi un appuntamento che li costringe a esprimere con chiarezza e profondità, come forse in nessun’altra occasione, il loro pensiero sul tema ermeneutico. Il volume confronta, passo dopo passo, la versione ufficiale italiana del libro di Giona con l’ebraico masoretico, il greco dei Settanta, il siriaco della Peshitta e il latino della Vulgata. Sono inoltre raccolti i commenti di autori latini (Girolamo) greci (Cirillo Alessandrino, Teodoro di Mopsuestia, Teodoreto di Ciro, Basilio di Seleucia), siriaci (Ishodad di Merv), medievali (Ruperto di Deutz), riformatori (Lutero e Calvino), moderni (Keller, Wolff, Bernini).
Note sul curatore
Giorgio Sgargi (S. Gabriele di Baricella - BO, 1945), ordinato sacerdote nel 1970, ha svolto il suo ministero in diverse parrocchie della diocesi di Bologna. Oltre ai propri studi teologici, deve il suo amore per la Scrittura a don Umberto Neri e all’esperienza spirituale della «Piccola Famiglia dell’Annunziata», fondata da don Giuseppe Dossetti. Per la serie Biblia ha già curato Gioele, Amos, Abdia (1998) e Lettera ai Colossesi (2000).
Il tempo è una categoria e un’esperienza centrale nella liturgia. Come lo è nel monachesimo. Senza il riferimento al tempo (annuale, stagionale, giornaliero...) non si capiscono né liturgia né vita monastica. Quindi non si capisce la spiritualità. Il volume approfondisce tre atteggiamenti interiori che caricano di spiritualità il tempo e il monastero: la vigilanza, la testimonianza, il silenzio. La vigilanza chiede l’attenzione ai segni dei tempi in cui ci si trova a vivere; la testimonianza spinge a rendere ragione della propria fede; il silenzio è risposta viva all’inesprimibilità di Dio.
Note sull'autore
Giorgio Bonaccorso è monaco benedettino di Santa Giustina (Padova), ove è docente di liturgia nel biennio di specializzazione in liturgia pastorale.
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C o n q u e s t o v o l u m e i n i z i a i l c o m m e n t a r i o a i l i b r i d i G i o s u Ë , G i u d i c i , S a m u e l e e R e c h e g l i e b r e i c o n o s c o n o c o m e P r o f e t i a n t e r i o r i e c h e l a s c i e n z a b i b l i c a m o d e r n a Ë s o l i t a d e s i g n a r e c o m e S t o r i a d e u t e r o n o m i s t a , a m o t i v o d e l l o r o s t r e t t o r a p p o r t o c o n i p r i n c i p i t e o l o g i c i d e l D e u t e r o n o m i o . I l l i b r o d i G i o s u Ë h a u n g r a n d e i n t e r e s s e t e o l o g i c o ; i n e s s o s i r e a l i z z a l a p r o m e s s a f a t t a a i p a t r i a r c h i d i u n a t e r r a p e r i l o r o d i s c e n d e n t i , m a s i p r e v e d e a n c h e l a p e r d i t a d i q u e s t a t e r r a b u o n a c o m e c a s t i g o p e r l i d o l a t r i a . D i c o n s e g u e n z a Ë c o m e l a p i e t r a a n g o l a r e d e l g r a n d e a r c o c h e s i s t e n d e d a l l a G e n e s i f i n o a l s e c o n d o l i b r o d e i R e . D a l p u n t o d i v i s t a l e t t e r a r i o o f f r e a l c u n i d e i r a c c o n t i p i ˘ f a m o s i d e l l a s t o r i a b i b l i c a : l i n v i o d e l l e s p i e a G e r i c o , i l p a s s a g g i o d e l f i u m e G i o r d a n o , l a c a d u t a m i r a c o l o s a d e l l e m u r a d i G e r i c o , l a s s e m b l e a d i S i c h e m n e l l a q u a l e i l p o p o l o s i i m p e g n a a s e r v i r e Y a h v È . A n c h e a l t r e s t o r i e m e n o c o n o s c i u t e h a n n o u n g r a n d e i n t e r e s s e : i l s a c r i l e g i o d i A c a n e l a c o s t r u z i o n e d i u n a l t a r e s u l l e s p o n d e d e l G i o r d a n o s o n o a l c u n e d i q u e s t e . I n o l t r e i l l i b r o d ‡ u n a g r a n d e i m p o r t a n z a a l l a g e o g r a f i a c o n m o l t e i n f o r m a z i o n i s u i t e r r i t o r i d e l l e v a r i e t r i b ˘ , i l o r o c o n f i n i g e o g r a f i c i e l e p r i n c i p a l i l o c a l i t ‡ . T u t t o c i Ú r e n d e i l l i b r o d i G i o s u Ë u n o p e r a m o l t o c o m p l e s s a c h e e s i g e d a p a r t e d i c h i l a c o m m e n t a u n a s e n s i b i l i t ‡ l e t t e r a r i a e t e o l o g i c a u n i t a m e n t e a u n a g r a n d e p r e o c c u p a z i o n e p e r i l d e t t a g l i o c o n c r e t o . J O S … L U I S S I C R E ( C a d i c e 1 9 4 0 ) , g e s u i t a , Ë d o t t o r e i n S a c r a S c r i t t u r a ( P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o d i R o m a ) . E p r o f e s s o r e o r d i n a r i o n e l l a F a c o l t ‡ d i T e o l o g i a d i G r a n a d a d o v e i n s e g n a L i b r i S t o r i c i e L i b r i P r o f e t i c i . E p r o f e s s o r e i n v i t a t o a l P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o d i R o m a d o v e h a t e n u t o c o r s i d i t e o l o g i a d e l l A n t i c o T e s t a m e n t o e d i e s e g e s i e a l l a F a c o l t ‡ d i T e o l o g i a d i S a n M i g u e l a B u e n o s A i r e s ; h a i n s e g n a t o a n c h e i n E l S a l v a d o r e i n B r a s i l e . D a l 1 9 9 8 Ë d i r e t t o r e d e l l A s s o c i a z i o n e B i b l i c a S p a g n o l a . L e E d i z i o n i B o r l a h a n n o p u b b l i c a t o : I p r o f e t i d I s r a e l e e i l l o r o m e s s a g g i o , 1 9 8 9 ; P r o f e t i s m o i n I s r a e l e , 1 9 9 5 ; i n c o l l a b o r a z i o n e c o n L . A l o n s o S c h ˆ k e l : I P r o f e t i , 1 9 9 6 ≥ ; G i o b b e , 1 9 8 5 .
Il libro di Daniele, nei vari racconti differenti per linguaggio e attendibilità storica, evidenzia i motivi di speranza di una comunità rappresentata da Daniele e dai suoi amici, durante la persecuzione religiosa al tempo di Antioco IV Epifane (175-163 a.C.). Delinea il volto del credente aperto alla collaborazione con il potere politico e irremovibile nell'esigere la libertà di coltivare le proprie tradizioni e di vivere il rapporto con Dio, creduto attivamente presente nel guidare la storia, nel giudicare le azioni umane e nel donare una vita oltre la morte. Il libro è una rilettura del Primo Testamento, similmente all'Apocalisse di Giovanni, e opera una singolare lettura della storia guidata da Dio altissimo e trascendente e inserito profondamente nella vita umana. Gli eventi sono scoperti come orientati al regno di Dio, dinanzi al quale i regni umani sono colti nella loro provvisorietà. B. Marconcini, che esamina il libro dettagliatamente in unità significative e traduce con chiarezza e fedeltà il testo ebraico, aramaico e greco, presenta i risultati dell'indagine in otto temi teologici, dal regno di Dio al Figlio dell'uomo, dalla preghiera alla risurrezione. L'articolazione in tre parti inquadra il testo biblico nell'ambiente storico-letterario proprio dell'ellenismo in seguito alla morte di Alessandro Magno (323 a.C.), con accenni alla dimensione estetica e al rapporto con gli scritti di Qumran. I quattro Indici finali, assieme al Lessico biblico-teologico e simbolico, permettono al lettore di ritrovare il pensiero degli studiosi e i paralleli biblici con la possibilità di approfondimenti personali utilizzando anche la vasta bibliografia ragionata e generale.
Quella di Genesi 22, 1-19, il sacrificio di Isacco (= figlio del sorriso), è una delle pagine più inquietanti della Bibbia, sulla quale si sono misurati molti pensatori. Padre Innocenzo Gargano ha riletto questa pagina durante l'annuale raduno dell'Associazione "Figli in Cielo" che raccoglie genitori provati dalla prematura perdita di un figlio. Una rilettura profonda, ricca di elementi patristici, molto utile per chi vive lutti molto intensi, ma coinvolgente anche per chi desidera una riflessione non scontata su questa pagina. Molto interessante il capitolo introduttivo di iniziazione alla lectio divina e quello conclusivo che offre preziosi consigli per accostarsi alla Bibbia e in particolare ai Salmi.
"Qohelet Rabbah" cerca di dare ragione delle tante enigmatiche affermazioni di Qohelet (Ecclesiaste), uno dei testi più enigmatici della letteratura biblica. Redatto in Palestina tra VIII e IX secolo e.v. in ebralco e aramalco, il Qohelet Rabbah, qui tradotto per la prima volta in italiano, è un midras esegetico che analizza e interpreta il testo di Qohelet da vicino, versetto per versetto, addirittura parola per parola, servendosi di materiale tratto da midrasim più antichi - soprattutto Genesi, Levitico e Lamentazioni Rabbah - e da altre opere della tradizione rabbinica, tra cui i Talmudim di Palestina e di Babilonia e i Pirqé Avot.
"Il creato si disfa sotto la più schiacciante alluvione. Da allora sussiste il secondo mondo. Dio ha annullato la sua prima stesura della vita. La seconda volta non è migliore della prima, è però passata attraverso la distruzione, dunque ha il valore aggiunto della restituzione. Dio, dice la scrittura, è 'ehàd', uno. Il mondo invece si sostiene sulla potenza generatrice del numero due, sulla coppia che fabbrica la vita, trasmette discendenza. Dio è uno, la vita no. La salvezza delle specie viventi a bordo della scialuppa di Nòah/Noè è abbinata alla coppia maschio-femmina. A Nòah/Noè è affidata un'impresa solitaria e colossale, la fede gli imponeva di credere all'annuncio del diluvio e di fabbricare l'assurdo cantiere navale lontano dal mare."
Accanto ai 27 scritti che compongono l’attuale canone del Nuovo Testamento, nei primi secoli del cristianesimo fiorì un numero considerevole di opere classificabili come vangeli, lettere, atti degli apostoli e apocalissi, sorte con l’intenzione di apportare un contributo alla fissazione scritta dell’autentica dottrina di Cristo. Questi testi, definiti «apocrifi», sono stati esclusi dalle Sacre Scritture non necessariamente in quanto eretici, ma spesso perché non giudicati altrettanto affidabili quanto i libri canonici o sovraccarichi di leggende e narrazioni miracolistiche.
Di certo essi contengono elementi dottrinali attendibili relativi al culto e alla teologia delle origini e costituiscono una miniera inesauribile d’informazioni sulla fede delle varie Chiese e sulla prassi delle comunità primitive, a tal punto da essere oggi ritenuti documenti di primario interesse.
Il volume raccoglie le “Letture patristiche” promosse dal Centro di Studi Patristici di Firenze per il ciclo di conferenze 2000-2001 e presenta contributi di massimi specialisti della materia.
Sommario. Premessa. La letteratura apocrifa nella testimonianza dei papiri (M. Manfredi). Vangeli apocrifi. Testi letterari e devozionali: i Vangeli dell’infanzia (E. Giannarelli). Vangeli apocrifi. Testi tendenziosi: la produzione gnostica (C. Nardi). Gli Atti apocrifi: Pietro, Paolo ed altri apostoli (P. Carrara). Lettere apocrife. La corrispondenza di Seneca e San Paolo e altri epistolari: fra romanzo e letteratura pseudo-epigrafa
(L. Poggiolini Palagi). Apocalissi apocrife: letteratura intertestamentaria (P. Sacchi). Gli apocrifi del Nuovo Testamento nelle lingue e letterature cristiane orientali (P. Marrassini).
Descrizione dell'opera
Il volume, utilissimo strumento di facilitazione e sostegno per affrontare le difficoltà dell’ebraico e introdursi presso il testo biblico, propone:
– il testo ebraico: testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008;
– la traduzione interlineare: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell’ebraico. Conia diversi neologismi che intendono rendere meglio il senso originario;
– il testo della Bibbia CEI a piè di pagina con a margine i testi paralleli.
In apertura è collocato un “piccolo lessico” di 338 vocaboli fondamentali selezionati all’interno del lessico salmico, così da offrire un’attrezzatura linguistica indispensabile per muoversi con maggior agilità nel mondo del Salterio.
Sommario. Prefazione. Piccolo lessico. Salmi.
Note sul curatore
Roberto Reggi (1974) vive a Granarolo Faentino (RA). Dopo il diploma superiore di perito elettronico si è laureato in filosofia con una tesi sul mito e la sua interpretazione. Negli anni universitari si è avvicinato alla lingua ebraica e attualmente insegna religione cattolica nelle scuole. Con le EDB ha pubblicato Esodo. Traduzione interlineare in italiano, Bologna 2001 e Genesi. Traduzione interlineare in italiano, Bologna 2003.