
Un testo sulla figura di Abramo alla luce dell'elemento costitutivo della sua vocazione. Questo nono volume della Collana 'Bibbia e Vocazione' concentra la sua attenzione su un personaggio fondamentale della storia e della fede biblica. La figura di Abramo viene letta alla luce dell'elemento costitutivo della sua vocazione, un fatto che viene richiamato piu' volte nei capitoli della Genesi a lui dedicati. Abramo accoglie la vocazione con fede viva, con generosita' esemplare, ma anche con momentanei cedimenti, e in questo modo diventa prototipo della persona chiamata da Dio, che deve continuamente purificare la propria fede per vivere in maniera autentica la vocazione ricevuta.
Il libro raccoglie 12 “lectio narrate” su testi degli Atti degli Apostoli. Il titolo fa riferimento al racconto della Pentecoste (At 2): è alle nove del mattino che il fuoco dello Spirito irrompe sui discepoli in preghiera. Le 12 lectio si presentano come “confessioni” in prima persona di protagonisti della Chiesa delle origini. Nate nell’ambito della preghiera dei giovani, sono pagine che hanno accompagnato momenti di veglia, scuole della Parola, celebrazioni particolari. Lo stile è fluido, originale e accattivante. Un libro che si rivolge in prima battuta ai giovani, ma non solo, sia come lettura personale sia come strumento per momenti di preghiera centrati sulla Parola di Dio.
CD audio allegato, con lettura dei brani evangelici, delle lectio narrate e musiche inedite.
Questo libro accosta il commento del testo evangelico a una lettura teologica dei mosaici di Monreale, che illustrano il racconto dei due discepoli di Emmaus. Gli autori propongono così un percorso di meditazione e di introduzione alla fede cristiana, proprio a partire da un episodio evangelico che ha al suo cuore, quale centro propulsore, la duplice dinamica dell'ascolto e del vedere/non vedere, nella quale si danno incontro con Gesù e riconoscimento.
Il volume è il secondo del progetto La Bibbia. Un percorso di liberazione. Esso contiene una presentazione sintetica della seconda e della terza parte del Primo Testamento, cioè dei libri sapienziali e profetici. L'opera è stata composta a partire dal presupposto che oggi molta gente, che pure vive una vita di fede, non è più in grado di affrontare il testo completo della Bibbia, con tutte le difficoltà che esso presenta sia in campo letterario sia in quello religioso. Il libro consiste essenzialmente in una selezione dei testi più significativi degli scritti profetici e sapienziali, tradotti in modo tale che, nella fedeltà al testo biblico, risultino facilmente comprensibili a ogni tipo di lettori. Ciascuno di essi è preceduto da una brevissima introduzione ed è seguito da un breve commento, che ne mette in luce l'idea centrale, e da un collegamento con il brano seguente. Ciò permette al lettore di collocare il singolo brano nel contesto di tutto il libro. Ogni libro biblico è preceduto da un'introduzione essenziale ed è seguito da una conclusione e da alcune riflessioni che aiutano ad attualizzare il messaggio di ciascun profeta. Testi biblici e commenti sono accompagnati da una serie di box laterali che forniscono informazioni complementari circa aspetti particolari, letterari e teologici. Le foto, che rispecchiano la vita quotidiana con i suoi problemi e difficoltà, sia nei paesi in via di sviluppo sia nel mondo occidentale ricco e consumista...
Descrizione dell'opera
«La prima edizione di questo saggio uscì a Oxford nel 1941. La seconda, notevolmente ampliata, fu pubblicata a Londra nel 1952 e in traduzione italiana vent’anni dopo. La terza e ultima, del 1983, esce da noi solo ora per la prima volta. [...] Il testo tuttavia non mostra gli anni: è un classico, che sfugge al rapido invecchiamento cui sono generalmente esposti i saggi scientifici» (dalla Premessa alla III edizione).
Inventando letteralmente le piste della disciplina, Beryl Smalley ha indicato la strada a chiunque dopo di lei abbia voluto affrontare criticamente lo studio della cultura biblica medievale e degli intellettuali che l’hanno prodotta. Superando i confini della storia dell’esegesi, ha portato per la prima volta alla luce il nesso fra Sacra Scrittura, movimento intellettuale dei secoli XII e XIII, istituzioni e programmi scolastici. I progressi interpretativi dell’epoca sono infatti da collegarsi soprattutto agli spazi istituzionali in cui figure nuove, più dinamiche rispetto ai monaci altomedievali dediti a preghiera e contemplazione, rinnovano prospettive di ricerca e attrezzature filologiche e linguistiche.
Lasciando sullo sfondo la tradizionale rappresentazione della Bibbia come fonte di preghiera, meditazione e devozione, con quest’opera Beryl Smalley ha portato per la prima volta alla luce il nesso fra Bibbia, movimento intellettuale dei secoli XII e XIII, istituzioni e programmi scolastici. Così facendo, ha offerto un contributo rilevante e innovativo alla conoscenza della storia intellettuale e culturale dell’Occidente medievale nel suo complesso.
Sommario
Premessa (G.L. Potestà). Prefazione alla terza edizione. Prefazione alla seconda edizione. Prefazione alla prima edizione. Introduzione. 1. I Padri. 2. Scuole monastiche e scuole cattedrali. 3. I Vittorini. 4. Andrea di San Vittore. 5. I Maestri della «sacra pagina»: il Comestore, il Cantore, Stefano Langton. 6. I Frati. Conclusione. Appendici. Appendice al capitolo 2: Nota sullo sviluppo della glossa (H. Kantorowicz, Cambridge). Appendice al capitolo 4: Passi dai Commentari di Andrea. Bibliografia alla terza edizione. Elenco dei manoscritti citati. Indici.
Note sull'autrice
Beryl Smalley (1905-1984) ha studiato al Cheltenham Ladies’ College e al St. Hilda’s College di Oxford, laureandosi poi all’Università di Manchester. Ha insegnato e condotto ricerche al Royal Holloway College dell’Università di Londra e al Girton College di Cambridge. Ha lavorato a lungo al Dipartimento dei manoscritti occidentali della Bodleian Library.
Note sul curatore
Gian Luca Potestà è professore ordinario di Storia del cristianesimo e direttore del dipartimento di Scienze religiose dell’Università Cattolica di Milano.
Descrizione dell'opera
Tutti i libri del Nuovo Testamento, pur nella loro varietà, fanno esplicito o implicito ricorso alle Scritture di Israele. Questo dato ha conseguenze rilevanti non solo per il fenomeno biblico in sé, ma anche per la teologia e la vita della Chiesa.
Come prima conseguenza, non si può considerare adeguatamente il NT in generale, né ciascuno degli scritti neotestamentari in particolare, senza tenere in debito conto il loro costante riferimento a qualcosa che li precede. Per altro verso, le Scritture d’Israele sono così diventate “parte” integrante del NT, e assumono negli scritti neotestamentari un ruolo particolare. Non da ultimo, il ricorso alle Scritture nel NT può offrire una finestra di apertura e comprensione su una questione che sembra giunta a un vicolo cieco, quella della possibilità di leggere e comprendere la Bibbia come un unico corpus, e da qui la possibilità di una teologia biblica dei due Testamenti.
Il documento della Pontificia commissione biblica Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana (2001) sottolinea come senza l’Antico Testamento, il Nuovo sarebbe indecifrabile, una pianta senza radici. Il volume contribuisce ad accrescere questa consapevolezza. Esso nasce dal desiderio di comprendere l’unità dei due Testamenti, come fondamentale chiave ermeneutica di tutto il fenomeno biblico.
Sommario
Presentazione. I. Il ricorso alle Scritture di Israele nel Nuovo Testamento. Un’introduzione. 1. Constatazione del fatto. 2. Interpretazione del ricorso all’Antico Testamento. II. Quattro saggi sul ricorso alla Scrittura nel Nuovo Testamento. 1. Gesù e le Scritture: la testimonianza dei sinottici (L. Sánchez Navarro). 2. Is 6,9-10 nel Nuovo Testamento (C. Jódar Estrella). 3. L’uso del Salmo 69 nel Vangelo di Giovanni (I. Carbajosa). 4. Le Scritture in Rm 9 (F. Belli). III. Il ricorso alle Scritture nei libri del Nuovo Testamento. Brevi schede. 1. Vangeli sinottici e Atti degli apostoli. 2. Vangelo secondo Giovanni. 3. Corpus Paulinum. 4. Lettere cattoliche. 5. Apocalisse di san Giovanni. IV. Bibliografia sul ricorso alle Scritture nel Nuovo Testamento. Indici.
Note sugli autori
Filippo Belli (Milano 1963) insegna introduzione alla Sacra Scrittura e greco biblico alla Facoltà teologica dell’Italia Centrale (Firenze).
Ignacio Carbajosa (Murcia 1967) insegna Antico Testamento alla Facoltà di teologia San Damaso ed ebraico biblico all’Istituto di filologia classica e orientale San Giustino (Madrid).
Carlos Jódar Estrella (Jaén 1966) insegna Sacra Scrittura alla facoltà di teologia della Pontificia Università della Santa Croce (Roma).
Luis Sánchez Navarro (Madrid 1965) insegna Nuovo Testamento alla Facoltà di teologia San Damaso (Madrid) e all’Istituto Giovanni Paolo II per il matrimonio e la famiglia (Roma).
Descrizione dell'opera
Il salterio è il libro di preghiera preferito dalla tradizione cristiana, che ha scoperto in esso una sorgente straordinaria di ispirazione. I Padri della Chiesa ne hanno sempre raccomandato l’utilizzo ai propri fedeli.
L’autore si sofferma sulla rilettura cristiana dei salmi realizzata dalla tradizione spirituale sin dalle origini della Chiesa, con un’attenzione particolare alla letteratura mistica. A commento dei salmi propone numerosi passi dei Padri, attinti non dai grandi commentari, ma dall’esposizione quotidiana della fede (omelie, opere ascetiche), allargando saltuariamente il campo anche ad autori successivi, a figure spirituali di grande spessore della storia della Chiesa.
Nel volume secondo l’autore propone i salmi 41-88. Per ogni salmo preso in esame, dopo una breve presentazione di carattere storico-critico, Bonato si inoltra nella rilettura cristiana in due fasi: nella prima offre gli spunti di meditazione tratti dai vari autori; nella seconda, denominata Applicazione, accenna alla rilettura mistica o altre interpretazioni che hanno esercitato un certo peso nella tradizione.
Sommario
II. L’amore inesauribile di Dio. Preghiere per la conversione. Nella convivenza difficoltosa. Speranza nel Signore. Erompe la lode al Signore. Attesa del Messia. III. Appello al Signore, giudice della terra. Attesa nella crisi. Bibliografia.
Note sull'autore
Vincenzo Bonato è monaco camaldolese. Insegna patrologia alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale (Milano). Presso le EDB ha pubblicato I Salmi nell’esperienza cristiana. I. Salmi 1–40.