
"Ha detto Bousset che non si conosce veramente e utilmente Dio, se non attraverso Gesù, la cui viva presenza conta a tal punto che, se la togliessimo, ne resterebbe modificato tutto il concetto del mondo. Perché egli è un elemento permanente della nostra organizzazione spirituale. In lui il mondo ha trovato la sua luce: la Luce che illumina la stessa Bellezza di Atene, purifica la Forza di Roma. E qui siamo, naturalmente, alla Vita di Gesù. Non suggeriremo i criteri con cui andrebbe scritta: e poi, ciascuno ne ha dei suoi personali. Qui si dice solo che, per scrivere la vita di Gesù, bisognerebbe prima avere molto amato e molto camminato, per giungere, freschi, alla sua raggiante presenza. Poi si aggiunge che, più la narrazione aderirà al racconto evangelico - dove quella sua vita si inventa ogni giorno - e più sarà lirica: e più avremo un Gesù vivo. Bisogna persuadersi che chi voglia ricostruire una "vita di Gesù" nulla ha da aggiungere ai Vangeli: tutto l'incanto è già lì, e tutta la pienezza. O, se qualcosa proprio si vuol aggiungere, ecco, innamoriamo la fantasia del fanciullo nel Quinto Evangelo che è la Terra Santa: il suo paese. Naturalmente in una "vita" scritta per fanciulli, dovrà aver vivo spicco l'aspetto particolarissimo di Gesù amico dei fanciulli, che spesso li chiama volentieri a Sé e li abbraccia." (Da una lettera di Ada Negri a Cesare Angelini) Età di lettura: da 8 anni.
Frutto di un collaudato corso sui libri sapienziali, il volume costituisce una introduzione alla letteratura sapienziale biblica. Descrive le caratteristiche letterarie e storiche proprie di ognuno dei libri esaminati e focalizza i temi teologici che vi emergono. Pensato anzitutto per un pubblico di studenti, è adatto a chiunque desideri intraprendere un primo lavoro di approfondimento su testi biblici di grande interesse.
"Comprendiamo a che cosa serviva questo testo nella comunità o nelle comunità che l'hanno visto nascere? Possiamo determinare il modo in cui questo testo giocava esattamente e funzionava nei riguardi dei primi ascoltatori?" (dalla Prefazione). Sono queste le grandi domande che p. Standaert pone sul Vangelo di Marco, in un commentario che è frutto di quindici anni di lavoro. A suo modo di vedere, sul piano letterario il testo contiene tutti i segni distintivi che ne fanno un discorso convenzionale e un'azione drammatica, che richiede di essere proclamata in una sola volta, d'un fiato. L'ipotesi guida della sua lettura è la seguente: Marco veniva letto durante la notte pasquale cristiana, nella veglia fra il sabato e la domenica. I suoi destinatari erano una comunità mista, a maggioranza di gentili. Per alcuni nuovi membri della comunità tale notte era il punto d'approdo della propria iniziazione: al termine della lettura integrale del racconto evangelico venivano battezzati e partecipavano per la prima volta al banchetto eucaristico. Il volume offre l'intero commentario inizialmente pubblicato in tre parti.
Sul Gesù storico i lavori sono in corso da molto tempo e chi vi lavora deve saper tirare fuori "cose nuove e cose antiche".
In questo cantiere le cose "antiche" sono molteplici. Ad esempio: la vecchia ricerca ottocentesca che riduceva Gesù alla stregua di un fossile; la tendenza ad assolutizzare l’annuncio di Gesù a scapito della sua storia; l'applicazione di etichette ai frammenti evangelici ricorrendo ai famosi "criteri di storicità"; il Gesù alla maniera hippy degli esponenti del Jesus Seminar. Le cose "nuove" in cantiere, invece, sono: il dossier aperto su Gesù dalle autorità imperiali; la sostituzione dei classici criteri di storicità con i più elastici "quadri di riferimento"; un diverso utilizzo delle fonti e finalmente la valorizzazione dell’archeologia palestinese con i suoi sorprendenti risultati.
Sono degni di nota il lavoro interdisciplinare dei contributori (tre storici, un teologo e tre biblisti) e la speciale collaborazione tra studiosi di Università statali ed ecclesiastiche. Il volume risulta agile, stimolante e intrigante.
Curatori
Giancarlo Biguzzi insegna alla Pontificia Università Urbaniana e al Pontificio Istituto Biblico. È autore di numerose pubblicazioni sui vangeli, su Paolo, e soprattutto sull’Apocalisse. Per la UUP ha pubblicato: Elogio della Carità. Testi del Nuovo Testamento sull’Agàpe (2002); “Io distruggerò questo tempio” (2008); con M. Gronchi ha curato, Discussione sul Gesù storico (2009).
Carlo Bazzi insegna all’Istituto Superiore di Scienze Religiose, alla Facoltà Teologica di Firenze e alla Pontificia Università Urbaniana. È autore di studi e commenti sui Vangeli. Per la UUP ha pubblicato: Mattutino in Marco (2004); con R. Amici ha curato il volume Donare (2012).
Autori
Alberto Barzanò, Carlo Bazzi, Giancarlo Biguzzi, Matteo Crimella, Giorgio Jossa, Jean Paul Lieggi, Ètienne Nodet
"Questo è il mio sogno: che la Parola diventi il testo fondamentale della fede cristiana, frequentato, letto e riletto. In un'epoca in cui c'è il vuoto di memoria storica - il che rende possibile ogni futuro insensato - la conoscenza della Parola è il contributo specifico che possiamo dare all'umanità". Le parole di padre Fausti sono il cuore della lunga intervista raccolta in questo libro, che richiama tutti i credenti a una verità ovvia ma forse un po' messa in disparte: l'unico vero futuro per la Chiesa, e quindi per il mondo, si trova nella Parola di Dio, che custodisce e svela la promessa di Dio per ogni tempo. Da qui passa necessariamente la nuova evangelizzazione.
Magna charta del cristianesimo, le Beatitudini costituiscono un orientamento illuminante anche per la missione educativa: alla loro luce il nostro modo di educare assume tratti di ottimismo e si configura come un lavorare con fiducia, un seminare con serenità.
Descrizione
Le Beatitudini sono la grande “carta costituzionale” del cristianesimo: parlano di un già ora felice, che è crescita umana in pienezza, e di un non ancora, che sarà dono di Dio.
Possono costituire un orizzonte e una direzione anche per la missione educativa?
L’autore di questo libro ne è convinto: alla loro luce educare diventa un lavorare con fiducia, un seminare con serenità, un crescere nell’ottimismo. Anche per coloro che si dichiarano “laici” le Beatitudini possono rivelarsi “umanizzanti”: rafforzano l’interiorità e promuovono quanto è umano sia nell’educatore sia nelle generazioni da educare.
Dalla storia alla presentazione dei principi teologici ed ermeneutici del Lezionario, fino a giungere alla metodologia per la lettura dei brani biblici nella liturgia.
«Un maestro insegna ai suoi discepoli anzitutto per quello che è, poi per quello che fa e infine per quello che dice». Se c'è, tra i profeti dell'Antico Testamento, uno al quale si può riferire que¬sta massima di R. Guardini è proprio Geremia. Mentre gli altri profeti scompaiono dietro al loro messaggio, Geremia parla anche con la propria vita. Uomo dalle mille contraddizioni: un mite, ma tenuto a pronunciare parole dure; un poeta, che Dio sceglie per combatte le sue battaglie; amante della bellezza della vita e della natura ma che rimane solo, senza sposarsi e senza figli. In un testo accessibile, l’Autore offre ai lettori di oggi un ritratto appassionante e attuale della vita del profeta.
Davide il grande profeta, la guida spirituale, il politico, il sovrano, il maestro di preghiera, ma anche l’uomo con le sue virtù e le sue debolezze.
Personaggio di primo piano per gli Ebrei, come per i Cristiani e i Musulmani, Davide è una figura ambigua, misteriosa: profeta e uomo spirituale, ma allo stesso tempo sovrano ricco di potere, di gloria e di donne; santo, maestro spirituale e asceta, ma anche grande peccatore; uomo di preghiera, autore dei Salmi, musicista, ma allo stesso tempo guerriero spietato, conquistatore e assaltatore di carovane... Questo libro di lettura facile e piacevole, basato rigorosamente sul racconto biblico, racconta la vita di Davide, come guida spirituale di Israele e come politico, come essere umano con le sue debolezze e come maestro di preghiera, e permette al lettore di penetrare nel contesto storico e nello stile di vita di quell’epoca.
Attraverso l'approfondimento del tema della libertà e della liberazione nell'Antico Testamento l'autore propone un coerente viaggio tematico e letterario, di grande attualità per il nostro tempo.
All'interno dei tre blocchi testuali che strutturano l'Antico Testamento, vengono esaminati sistematicamente prima il «racconto» e poi la «parola» che ne costituisce il commento interpretativo.
Il racconto è la forma caratteristica della tradizione letteraria biblica, quella che attesta appunto che il Dio di Israele si rivela nella storia. Risulta perciò importante, da una parte, dare il dovuto rilievo alle narrazioni, così da coglierne il potente messaggio di liberazione. Accanto al racconto, in ognuna delle tre sezioni dell'Antico Testamento, troviamo la parola che spiega e integra l'evento narrato, secondo una specifica modalità: abbiamo così l'aspetto normativo della «legge» nel Pentateuco, la lettura della storia nella «profezia» nei Profeti, e negli Scritti la «sapienza», che svela il senso perenne della vita, pur senza nasconderne il dramma e occultarne il mistero.
Questa articolazione è di aiuto per una comprensione globale del testo sacro e nello stesso tempo permette un approfondimento di singoli cicli, come quello dei patriarchi o quello di Davide. La felice compenetrazione tra prospettiva esegetica e prospettiva tematica caratterizza la ricerca anche come esempio prezioso di metodologia. Il procedere dell'indagine fa emergere con forza la ricchezza espressiva che avvalora l'importanza del tema della liberazione quale filo conduttore dell'intera teologia dell'Antico Testamento.
L'intento del volume è non solo scientifico, ma anche pastorale, individuando gli snodi e gli assunti più rilevanti dell'Antico Testamento e valorizzandone l'utilità spirituale.
Sommario
Prefazione. INTRODUZIONE. 1. Elementi di antropologia. 2. La tradizione biblica: metodo di ricerca. I. LIBERTÀ E LIBERAZIONE NELLA TÔRAH. 1. La libertà nei racconti delle origini (la Genesi). 2. La liberazione originaria (l'Esodo). 3. La legge della libertà e della liberazione (il Deuteronomio). II. LIBERTÀ E LIBERAZIONE NEI PROFETI. 4. Il racconto storico: dalla libertà alla schiavitù (Giosuè - 2Re). 5. La parola profetica: asservimento e liberazione (Isaia - Malachia). III. LIBERTÀ E LIBERAZIONE NEGLI SCRITTI. 6. Il racconto sapienziale: il dramma della salvezza (da Esdra e Neemia fino a Giuditta). 7. Le parole dei Sapienti sulla libertà (dai Proverbi ai Salmi). Conclusione. Bibliografia. Indice dei nomi.
Note sull'autore
PIETRO BOVATI, gesuita, ha insegnato ermeneutica biblica, esegesi e teologia dell'Antico Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, ove è stato anche decano. Ha pubblicato: Ristabilire la giustizia, Editrice Pontificio Istituto Biblico, Roma 22005; Il libro del Deuteronomio (1-11), Città Nuova, Roma 1994; «Così parla il Signore». Studi sul profetismo biblico, EDB, Bologna 2008, 22011; in collaborazione con R. Meynet, Il libro del profeta Amos, Dehoniane, Roma 1995.