
L'etica, secondo suo significato più ampio, è la "riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell'uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale sia il vero bene e quali i mezzi atti a conseguirlo, quali siano i doveri morali verso se stessi e verso gli altri, e quali i criteri per giudicare sulla moralità delle azioni umane". Il termine "etica" deriva dal greco ëthos, "costume, comportamento" (Corinzi 15:33, dove la parola "costumi" è ethe). L'etica biblica, nello specifico, è il fondamento che ci permette di assumere i comportamenti più corretti rispetto a ciò che è giusto o sbagliato alla luce della Bibbia. Ethos è una breve collana di manuali di studio che aiuteranno il lettore ad affrontare questioni morali, inerenti a diversi aspetti della vita umana, definendo concetti come il bene e I male, il giusto e lo sbagliato, la virtù e il vizio confrontandole con "ogni Scrittura ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia" (Il Timoteo 3:16).
L'etica biblica è il fondamento che ci permette di assumere i comportamenti più corretti rispetto a ciò che è giusto o sbagliato alla luce della Bibbia.
L'etica, secondo il suo significato più ampio, è la riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell'uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale sia il vero bene e quali i mezzi atti a conseguirlo, quali siano i doveri morali verso sé stessi e verso gli altri, e quali i criteri per giudicare sulla moralità delle azioni umane.
Il termine etica deriva dal greco ēthos, costume, comportamento (cfr. I Corinzi 15:33, dove la parola costumi è ēthē).
Ethos è una breve collana di manuali di studio che aiuteranno il lettore ad affrontare questioni morali, inerenti a diversi aspetti della vita umana, definendo concetti come il bene e il male, il giusto e lo sbagliato, la virtù e il vizio… confrontandole con ogni Scrittura ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia (II Timoteo 3:16).
Siamo subito attratti dai personaggi: la sofferente Naomi, la fedele Rut e il compassionevole Boaz. Anche il contesto è intrigante: l'azione si svolge durante il tempo dei Giudici (Rut 1:1); le scene si sussequono dal paese di Moab, alla cittadina di Betlemme, nei campi di Boaz, alla porta della città e in una camera da letto. La trama delinea una storia di amore e redenzione che, come impareremo, è parte della storia più ampia che attraversa l'intera Bibbia.
Oltre al fatto che sia una bellissima storia d'amore, ci sono molte ragioni per studiare Rut.
Possiamo comprendere la storia più ampia della grazia di Dio: il piano di redenzione per l'umanità, rappresentato dalla linea genealogica di Gesù, prosegue anche in momenti oscuri come quello dei Giudici. Possiamo maggiormente apprezzare la provvidenza di Dio: è attivamente presente nella vita di tutti questi personaggi apparentemente insignificanti, proprio come nella nostra vita. Possiamo ricordare la misericordia universale di Dio: l'Evangelo non è per un gruppo privilegiato, ma raggiunge ogni persona, anche le vedove straniere ed emarginate. Possiamo vedere modelli di vera devozione: Rut ci ci ispira a essere sinceri, gentili e coraggiosi; Boaz ci offre un modello virtuoso e compassionevole di tenacia; Naomi passa dalla privazione alla benedizione.
La chiesa è appena nata: Gesù risorto aveva soffiato lo Spirito sui discepoli (Giovanni 20:21, 22); nel giorno di Pentecoste, poi, tutti sarebbero stati riempiti di Spirito Santo (Atti 2:1-4), Pietro avrebbe annunciato la Parola di Dio pubblicamente e "quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone". La prima cosa che avviene subito dopo, e che avrebbe caratterizzato la Chiesa nascente anche in seguito è questa: "...erano perseveranti nell'attendere all'insegnamento degli apostoli."
"Da quel giorno in poi quei credenti si sarebbero incontrati con costanza e regolarità per ascoltare l'insegnamento della Parola del Signore. Anche oggi la chiesa non deve allontanarsi da questo modello, sapendo che: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia" (Il Timoteo 3:16).
Questa collana è pensata proprio per fornire strumento di studio che prende in esame diversi argomenti biblici: dai libri della Bibbia ai temi di etica cristiana. Scritti accessibili e, allo stesso tempo, affidabili per "ricevere la Parola", "esaminare le Scritture" e per "vedere se le cose stanno così" (cfr. Atti 17:11).
Nella Galassia del 50 d. C. la chiesa dovette scegliere tra due evangeli, due modi di vivere, pensare, vedere ed essere giusti davanti a Dio. Da un lato c'erano gli insegnamenti che dicevano a questi credenti appena convertiti che le loro opere erano importanti. dovevano sì riporre la propria fiducia in Cristo, ma ciò che contava erano i loro sforzi. Dall'altra parte c'era Paolo che aveva iniziato l'opera in Galazia pochi anni prima. Egli scrisse che l'unica opera che contava era quella di Cristo: la Sua vita, morte e resurrezione. Avvertiva che seguire qualsiasi altro Vangelo significava diventare schiavi. La scelta tra l'Evangelo di Cristo soltanto e il falso vangelo di Cristo e le opere è la scelta che i cristiani devono affrontare ancora oggi. Quello falso è attraente ma mortale, quello vero ci rende liberi, ora ed eternamente.
La storia della passione di Cristo nell'orizzonte della storia della passione del mondo, nella intensa meditazione di due grandi teologi.
CON QUESTA LEZIONE INAUGURALE, L AUTORE VUOLE DESTARE LA CURIOSITA DEL LETTORE SULLE NUOVE POSSIBILI PISTE DI RICERCA STORICA SULL ORIGINE E LO SVILUPPO DELLA CLASSE SOCIALE DEI LEVITI. La lezione inaugurale del prof. Innocenzo cardellini continua quella serie di ricerche accademiche, pubblicate poi nella collana cathedra, con le quali i nuovi professori stabili iniziano pubblicamente il loro insegnamento, presentando ai colleghi e agli studenti le linee di fondo del proprio pensiero e del proprio metodo di indagine. Con questa lezio ne inaugurale, singolare e specifica, il prof. Cardellini vuole destare la curiosita del lettore circa le nuove possibili piste di ricerca storica sull'origine e lo sviluppo della classe sociale dei leviti, dimenticata e quasi sommersa nella trama narrativa dei raccont
Mendel Singer è un uomo semplice e molto devoto, che insegna la Torah ai bambini in una remota provincia della Russia orientale. Il suo è un lavoro senza alcun prestigio sociale, con il quale – anzi – si fa la fame. Egli assiste impotente con la moglie Deborah allo sgretolarsi della sua famiglia: i tre figli più grandi partono, i due maschi arruolati nell’esercito e la femmina sposata in America; spinti dalla miseria, Mendel e sua moglie sono costretti ad abbandonare Menuchim, il loro ultimo nato, per raggiungere gli Stati Uniti. Il piccolo è affetto da una misteriosa forma di demenza di cui non si è mai scoperta l’origine. La vita di Mendel è un susseguirsi di disgrazie, che si abbattono con violenza su di lui e sulla sua famiglia. Il pover’uomo, che non riconosce più se stesso né il suo mondo, finirà per perdere l’orientamento e la fede in Dio, ma la vita ha in serbo per lui un risvolto inatteso, una consolazione insperata lo attende dopo tanto dolore.
«Molti anni fa viveva a Zuchnow un uomo di nome Mendel Singer. Era pio, timorato di Dio e ordinario, un comunissimo ebreo. Esercitava la semplice professione di maestro. A casa sua, raccolta tutta in una spaziosa cucina, trasmetteva ai bambini la conoscenza della Bibbia.»
L'accostamento alla Parola di Dio costituisce un esercizio indispensabile per la crescita di ogni giovane nella fede. Per questo, ogni anno il Servizio Giovani della Pastorale Giovanile ambrosiana, all'interno di un progetto organico che prevede in più anni la lettura dei testi fondamentali della Bibbia, propone l'accostamento di un libro particolare della Sacra Scrittura. Nella collana Scuola della Parola in questi anni abbiamo proposto le meditazioni sui libri della Genesi, dell'Esodo, del Deuteronomio e sui Libri Storici. Quest'anno offriamo un percorso sul libro dei Salmi. Soffermarsi a meditare e interiorizzare queste antiche preghiere che la tradizione ci ha consegnato e che spesso preghiamo nella liturgia delle ore o nella celebrazione eucaristica, ci aiuterà ad approfondire ancora di più la nostra relazione con Dio dando voce a queste parole che hanno attraversato i secoli. I salmi, mentre ci dicono qualcosa della situazione dell'orante, ci aiutano a mettere a fuoco chi è il Dio che ci sta innanzi. Entrando nell'Anno Giubilare della misericordia vorremmo, attraverso queste preghiere, fare esperienza dell'amore infinito di Dio, un amore che è fedele per sempre.
Un dialogo incalzante tra due amici sulla povertà li porta al cuore del messaggio cristiano. "Scrittori di Scrittura" è un progetto che presenta al pubblico le opere di alcuni autori che si sono cimentati nella riscrittura di un brano biblico secondo la propria sensibilità. Ogni volume è corredato della breve introduzione esegetica di un biblista e della traduzione del testo originale dall'ebraico o dal greco. "E poi, dai, basta, cos'è quest'estetica del pauperismo! Si vive male da poveri, si puzza, ci si ammala, ci si veste di merda, è tutto complicato, si va in depressione, non si può azzardare mai un progetto... Posso essere né povero né ricco? Posso essere ceto medio?".