
Questo panorama storico della storia biblica e riuscito a presentare figurativamente" lo svolgersi del tempo e le diverse tappe della storia ebraica. "
Durante l’anno liturgico, la chiesa si premura di dischiudere ai fedeli «i molteplici tesori dell’unica Parola di Dio». Anche nel corso del Tempo ordinario «la chiesa si edifica e cresce nell’ascolto della Scrittura e i fatti mirabili che un tempo Dio ha compiuto nella storia della salvezza vengono in mistica verità ripresentati» di fronte ai nostri occhi.
Delle azioni compiute dal Dio biblico nella storia è testimone per esempio Anna, insieme al figlio Samuele. Nelle storie che vedono protagonisti prima Saul, poi i giovani amici Gionata e Davide, al tempo dei complessi inizi della monarchia, l’intero popolo di Israele può riconoscere l’intervento salvifico del Signore. Ed è la stirpe dello stesso re Davide che sale successivamente alla ribalta, nel bene e nel male: vuoi con le vicende che toccano Salomone e i suoi successori (come Ezechia, per esempio), vuoi con i profeti che pungolano criticamente l’istituzione regale. Ed ecco allora Elia ed Eliseo, Amos e Geremia dare voce al messaggio divino che richiama i termini dell’alleanza.
Le letture bibliche indicate dalla liturgia feriale del Tempo ordinario consentono, infine, di dedicare un’attenzione speciale ad altri personaggi di prim’ordine, come il sapiente Giobbe, l’apostolo Paolo e il suo fedele collaboratore nell’evangelizzazione, Tito.
Una storia divina-e-umana di realismo e di profezia che, focalizzata su singole figure e meditata nella lectio divina, si fa per noi «norma e sostegno di tutta la vita».
Prendendo le mosse da una serie di verbi (generare, vivere, tacere, ascoltare, amare...) nei quali si condensa il contenuto letterale e simbolico della Bibbia ebraica, privilegiando coraggiosamente la lettura dei libri biblici più trascurati e una prospettiva esegetica fuor d'ogni autorevolezza ma attenta ai valori femminili, Elena Loewenthal si concentra su alcune figure archetipiche che contrassegnano i luoghi cruciali del testo sacro. Eva, il serpente e l'inestricabile intreccio di colpa, conoscenza e morte; Sara e l'intervento divino nel concepimento di Isacco; il sacrificio della figlia di Iftach... Un approccio guidato da un contatto stretto con il testo ebraico, forte di una vicinanza appassionata e dal desiderio di condividere queste letture.
Raccolta di meditazioni per accostarsi a San Paolo, Apostolo delle genti.
I capitoli del Vangelo secondo Giovanni con il racconto della Pasqua (18-21), tradotti e commentati da Marida Nicolaci.
versione dal testo originale in una lingua italiana fluente e suggestiva, per rendere la sorprendente ricchezza del linguaggio evangelico
commento fondato su un’accurata analisi del testo, arricchita da sensibilità e intuizione femminili
particolare attenzione alla presenza decisiva delle donne nel racconto evangelico
Questo è un volume tratto dai “Vangeli Àncora”, la prima opera completa di traduzione e commento dei testi evangelici realizzata da bibliste italiane.
Nel nostro tempo i bambini sono più che mai insidiati: innumerevoli sono rifiutati ancor prima della nascita, tanti subiscono violenza nel corpo e nello spirito, molti muoiono per mancanza di cibo e di amore. Sembra proprio che il mistero di iniquità, sempre in atto nella storia, voglia dissacrare la fonte della vita rubandoci l'infanzia, speranza dell'umanità. Quasi volendo riparare a tanto scempio, le pagine di questo libro, nate nel silenzio orante di un monastero, rivisitano il Vangelo soffermandosi a contemplare l'atteggiamento di Gesù verso i bambini. Il commento evangelico, illuminato da toccanti testimonianze di vita, suscita negli animi i sentimenti umani e cristiani più forti, belli e autentici: dallo "sdegno" alla compassione, dalla pura gioia, allo stupore, al rendimento di grazie e al fiducioso abbandono. Si riscopre così anche il vero significato dell'infanzia spirituale: piccoli sono, al seguito di Gesù, tutti gli umili, tutti quelli che fanno della loro esistenza una risposta d'amore al Dio amante della vita.
Lo scopo di questa lettura del libro di Giobbe è quello di capire e "riscattare" tutte le posizioni dei personaggi in gioco, compresa quella degli amici teologi, per evitare che alla oleografia del Giobbe paziente (e soltanto paziente), prevalente nella tradizione spirituale, si sostituisca quella del Giobbe contestatore (e soltanto contestatore), cara a tanti interpreti del Novecento.
Lo Spirito unisce il discepolo al Cristo, facendo di lui, per l'adesione della fede alla parola di Gesù e per il battesimo, un essere nuovo "nato dall'alto", adoratore del Padre "in spirito e verità". Il cristiano, mediante il dono dello Spirito del Cristo Gesù, è figlio di Dio. In lui lo Spirito del figlio prega il Padre con la preghiera propria del figlio unico: «Abbà». Attesta così che il cristiano è figlio di Dio ed è amato con lo stesso amore con cui il Padre ama il suo proprio figlio.
R. Meir diceva: «Chi si occupa dello studio della Legge per se stessa, consegue molte cose; non solo: è degno del mondo intero. È chiamato amico e amato; egli ama Dio, ama le creature, rallegra Dio, piace ai suoi simili. La Legge lo riempie di umiltà e di timor di Dio, lo rende capace di essere giusto, pio, onesto, fedele; lo allontana dal peccato e lo avvicina alle buone azioni. Chi si occupa della Legge ne ha consiglio, sapienza, senno e fermezza, come è scritto: “Mio è il consiglio e il buon senso, mia è l’intelligenza e la forza”. Essa gli dona la regalità, il dominio e la profondità nel giudizio; a lui si rivelano i segreti della Legge. È simile a una fonte che s’ingrossa e a un fiume che non si esaurisce. Egli diviene umile, longanime e perdona le offese. Essa lo ingrandisce e lo eleva su tutte le opere».
Ebrei e Cristiani sono alla ricerca della Sapienza. Pirqê Abot non è un trattato teologico nel senso stretto del termine. Abbiamo detto che si occupa principalmente di massime etiche, anche se è bene ricordare che nessuna distinzione netta tra teologia ed etica era possibile alla mente rabbinica. La Torah, nel suo senso più ampio di «insegnamento divino», è il principale concetto teologico in Abot.