
Cosa possiamo dire di Gesù di Nazaret? Come affrontare la diversità imbarazzante dei vangeli? La teologia può sviluppare riflessioni storicamente informate? L'episodio del battesimo di Gesù nel Giordano a opera di Giovanni Battista costituisce un'ottima occasione per un'indagine sugli aspetti fondamentali del metodo storico-critico. Questo libro spiega in che modo gli studiosi si avvicinano ai testi della Scrittura, come si ricostruisce la figura storica di Gesù e quali criteri si utilizzano per affermare la «storicità» di un episodio evangelico. L'autore, scrive nella postfazione Gérard Rossé, «vuole aiutare il lettore a distinguere tra storia e fede, tra fatto e testo, a cogliere l'intenzione propria dell'evangelista, a capire principalmente che razionalità e fede non solo non si oppongono, ma hanno bisogno l'una dell'altra».
Descrizione dell'opera
L'edizione raccoglie i testi dei quattro Vangeli, degli Atti degli apostoli e del libro dei Salmi, consentendo di associare l'esigenza di accedere agilmente ai passi più consultati della Sacra Scrittura alla possibilità di usufruire dei commenti e delle note della Bibbia di Gerusalemme.
Descrizione dell'opera
Del libro del Levitico il volume propone:
- il testo ebraico: testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008;
- la traduzione interlineare: eseguita a calco, cerca di privilegiare il pi√π possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell'ebraico. Conia diversi neologismi che intendono rendere meglio il senso originario;
- il testo della Bibbia CEI a piè di pagina con a margine i testi paralleli.
Non si tratta di una 'traduzione', ma di un 'aiuto alla traduzione': un utile strumento di facilitazione e sostegno per affrontare le difficoltà dell'ebraico e introdursi nel testo biblico in lingua originale.
Sommario
Indicazioni generali. Levitico.
Note sul curatore
Roberto Reggi (1974) è laureato in filosofia con una tesi sul mito e la sua interpretazione, baccelliere in sacra teologia, licenziato in teologia dell'evangelizzazione. Con le EDB ha pubblicato le traduzioni interlineari in italiano di Esodo (2001 22007), Genesi (2003 32007), Salmi (2004 ²2007), Profeti minori (2005), Isaia (2005 22009), Megillot. Rut, Cantico dei cantici, Qoèlet, Lamentazioni, Ester (2006 ²2008), Giosuè Giudici (2007), Deuteronomio (2008), Geremia (2008), Proverbi Giobbe (2009), Daniele (2009) ed Ezechiele (2009).
Una parola che evoca eventi ineluttabili, senso di angoscia, visioni enigmatiche, simboli indecifrabili: Apocalisse significa rivelazione; di che cosa? Di una serie di catastrofi che preannunciano la fine del mondo? Dell'avvento di una realtà nuova piena di gioia e priva di morte? Della signoria di Gesù Cristo sulla storia? Parlare di Apocalisse significa riferirsi a un genere letterario e una corrente religiosa, ma soprattutto all'ultimo testo del Nuovo Testamento, conosciuto come Apocalisse di Giovanni. Il volume, attraverso la storia, la letteratura, l'arte, propone un viaggio nel mondo visionario e simbolico della rivelazione che sigilla la Scrittura.
Cosa sono e cosa contengono i vangeli apocrifi? Come e perché sono stati esclusi dal canone della Bibbia cristiana? Nei primi secoli del cristianesimo circolavano diverse raccolte delle parole di Gesù, ma solo alcune, sopravvissute ad un lungo processo di selezione e valutazione, si sono affermate, non senza contrasti, come espressione del suo autentico messaggio. Il volume, che presenta e discute i più importanti vangeli apocrifi, ricostruisce gli ambienti di origine della tradizione su Gesù, e fa luce sul difficile processo di elaborazione della memoria di ciò che Gesù aveva detto e fatto.
Che cosa sappiamo effettivamente di Gesù? La domanda riceve, da sempre, molte risposte. Non a motivo delle fonti - ce ne sono di canoniche e di apocrife, oltre a un numero limitato di documenti non cristiani - ma a causa della loro interpretazione. Il volume si confronta con tre fondamentali approcci alla figura di Gesù: ecclesiale, storico, letterario. Attraverso questa polifonia di voci - insita già negli stessi vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni si ripercorrono le parole e le opere di una figura unica, che ha inciso in modo profondo e duraturo sulle vicende del mondo.
"Il più grande missionario", "il vero fondatore del cristianesimo", "l'enfant terrible delle origini cristiane": sono alcune delle definizioni che sono state date di Paolo, una delle figure più affascinanti della cristianità. Ma chi era veramente Paolo di Tarso? Il libro ne ripercorre la formazione culturale, le esperienze e le traversie, i viaggi missionari, illustrando la forza rivoluzionaria del suo pensiero.
Che cosa sono e cosa contengono i vangeli apocrifi? Come e perché sono stati esclusi dal canone della Bibbia cristiana? Nei primi secoli del cristianesimo erano in circolazione diverse raccolte delle parole di Gesù, di cui certune erano trasmesse segretamente. Soltanto alcuni scritti, sopravvissuti a una lunga selezione e valutazione, si sono affermati, come espressione dell’ autentico messaggio di Gesù. Questo libro, che presenta e discute i più importanti vangeli apocrifi, ricostruisce gli ambienti di origine della tradizione e fa luce sul difficile processo di elaborazione della memoria di ciò che Gesù aveva detto e fatto.
Claudio Gianotto insegna Storia del cristianesimo e Storia delle origini cristiane nell’Università di Torino. Per il Mulino ha pubblicato «Giacomo, fratello di Gesù» (2013) e, in questa stessa collana, «Pietro. Il primo degli apostoli» (2018).
La Bibbia - Antico e Nuovo Testamento - ha impregnato di sé la storia dell'Occidente. Lo ha fatto in modo diretto nella sua duplice, forte tensione interna ebraico-cristiana e, in modo indiretto, attraverso gli influssi che ha esercitato sull'islam e sulla stessa cultura laica. Nel fornire una introduzione alla Scrittura che ne valorizza la ricca veste letteraria e i molteplici contenuti, l'autore ripercorre le tappe di formazione del testo biblico, i modi in cui è stato interpretato, i grandi temi del suo messaggio, e ne illustra alcuni personaggi chiave.
L'analisi compiuta in questo libro tende a dimostrare che Gesù ha eliminato il fondamento della cultura ebraica scalzando i legami di sangue come unità di essenza, il tempo come attesa della salvezza, i tabù e i rituali di purificazione. Viceversa il cristianesimo, costituendosi fin dalle prime azioni di Pietro e di Paolo con tutte le strutture normali del sacro, non ha messo in atto quello che Gesù aveva proposto. Si tratta di un'operazione impossibile? A giudicare da quello che è avvenuto nei duemila anni trascorsi e da quello che sta avvenendo oggi, con il riavvicinamento della Chiesa wojtyliana all'ebraismo e al musulmanesimo, sembrerebbe di sì. Tuttavia la proposta di Gesù sembra l'unica degna di salvare l'uomo contemporaneo.
"Un mistero di croce e di luce": quell'inspiegabile e irriproducibile immagine corporea impressa sul telo è la testimonianza della passione e della morte di Gesù, ma anche della sua risurrezione. Le parole pronunciate da papa Benedetto XVI restituiscono alla Sindone tutta la verità che la ricerca scientifica aveva cercato di ridimensionare. Nel 1988, infatti, con la datazione al carbonio l4, alcuni scienziati stabilirono che la Sindone risaliva all'epoca medievale. Oggi, grazie a un lavoro multidisciplinare promosso dall'università di Padova e durato quindici anni, l'équipe guidata da Giulio Fanti dimostra che quella radiodatazione è stata falsata da una contaminazione ambientale, e va anticipata proprio all'epoca della morte di Gesù; che le tracce di polvere, polline e spore indirizzano verso la provenienza mediorientale; che il corpo raffigurato sul lino ha subito le violenze raccontate nei vangeli della Passione; e che l'immagine è stata prodotta dall'eccezionale radiazione sviluppatasi al momento della risurrezione. Questo libro, scritto a quattro mani da Fanti e da Saverio Gaeta, è il resoconto di una scoperta e la narrazione delle straordinarie vicende storiche della reliquia più preziosa e venerata della cristianità.
Ci sono storie, nei Vangeli, che a distanza di duemila anni sanno ancora sorprenderci e provocarci, perché sono capaci di farci osservare la realtà da una prospettiva inattesa. L’eredità che lasciano è rivoluzionaria e scardina i pregiudizi e la concezione tradizionale di giustizia: famiglie in crisi, poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi, lavoratori stanchi e modi diversi di amare e vivere la preghiera. Tra le parabole evangeliche, Enzo Bianchi ne ha scelte quattro tra le più note e, muovendosi con agilità tra passato e presente, ci consegna un’appassionata rilettura di quelle che restano ancora oggi pagine aperte dei Vangeli. In esse la parola si fa rivelazione del volto di Dio, guidandoci in profondità, fino al centro del suo cuore colmo di misericordia, che significa amare in grande. Per ricordarci che è attraverso la parola di Cristo che l’amore di Dio si trasferisce all’umanità, trasformandone per sempre l’esistenza. Un libro da leggere e rileggere, per scoprirne ogni volta un nuovo, imprevisto messaggio.