
Ogni due anni la "Società internazionale per lo studio della Retorica Biblica e Semitica" tiene un suo convegno. Il quarto convegno si è tenuto dal 25 al 27 settembre 2014. Le sei conferenze plenarie e le dodici comunicazioni hanno coperto i diversi campi della ricerca: quattro interventi sui testi del Primo Testamento (dai libri della Genesi, dei Numeri, di Isaia, del Qoèlet), cinque sul Nuovo Testamento (due sezioni di Matteo, tre testi del corpo giovanneo). Oltre i confini della Bibbia, sono stati presentati quattro studi su testi del Corano e uno sul Prologo della Regola di s. Benedetto. Due conferenze sono state consacrate a questioni metodologiche, la prima sul confronto tra analisi del discorso e analisi retorica biblica, la seconda sul perché degli Esercizi di analisi retorica biblica. I nostri convegni non sono riservati a ricercatori e studiosi affermati. Sono invece aaperti agli studenti, non solo di dottorato ma anche di licenza e perfino di primo ciclo. E, cosa ancor più notevole, alcuni di questi studenti partecipano come autori di comunicazioni. È così infatti che si incoraggiano giovani allo studio e alla ricerca. Oltre agli attuali studenti, alcuni degli oratori sonon ex alunni di Teologia biblica, titolari del Dottorato o della Licenza. E questo è un segno inequivoco della fecondità non solo della RBS ma anche della nostra Università.
Le norme si rivolgono in primo luogo ai dottorandi che intendono pubblicare la loro tesi nella collana Tesi Gregoriana. Tuttavia sono diventate le Norme per la presentazione delle tesi dell'Università e si raccomanda di seguirle anche per gli elaborati e le tesine di Licenza. Inoltre ispirandosi ampiamente ai volumi delle grandi collane, come per esempio Analecta Gregoriana, saranno di aiuto per la composizione dei testi da pubblicare in queste collane. Le Norme sono dunque destinate ai professori e agli studenti della Pontificia Università Gregoriana.
Descrizione dell'opera
Tra i Vangeli sinottici, Luca è quello che mostra più spesso Gesù in preghiera. Sebbene una sterminata letteratura sia già stata dedicata al tema, nella sua indagine l'autore individua una connessione raramente sottolineata: il costante legame del tema della preghiera con quello della filiazione. «La relazione è evidenziata proprio dalla prima parola dell'unica preghiera che Gesù abbia insegnato ai suoi discepoli e che, di fatto, può essere considerata come il modello di ogni preghiera: "Padre" (Lc 11,2)» (dall'Introduzione).
Da lungo tempo Meynet ritiene che la filiazione costituisca il centro vitale del messaggio di tutto il Nuovo Testamento, in ragione del fatto che non solo Gesù di Nazaret è il Figlio di Dio, ma ogni essere umano è chiamato a vivere da figlio, come lui e grazie a lui.
Tali passaggi costituiscono l'ordito del volume, nel quale i testi vengono esaminati per nuclei tematici e sono preceduti da un prezioso capitolo dedicato al vocabolario della preghiera in Luca.
Sommario
Introduzione. Sigle e abbreviazioni. 1. La preghiera trabocca dal vangelo. 2. Il vocabolario della preghiera. 3. La composizione del Vangelo di Luca. 4. Nel cuore del vangelo. 5. Il Figlio di Dio si prepara nella preghiera. 6. Il Figlio dell'uomo forma i suoi discepoli in Galilea. 7. Il Figlio dell'uomo conduce i suoi discepoli a Gerusalemme. 8. La Pasqua del Figlio di Dio. 9. I cantici evangelici. Conclusione. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
ROLAND MEYNET (Thonon-les-Bains [Francia] 1939), è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1959. Ha conseguito le licenze in lettere, linguistica, teologia, scienze bibliche, la laurea in lingua e letteratura araba, il dottorato di terzo ciclo e il dottorato di ricerca in linguistica. Ha lavorato quattordici anni all'Università San Giuseppe dei gesuiti a Beirut, dove è stato direttore del Centro di ricerche e di studi arabi e ha fondato il Centro di studi delle lingue moderne e la Scuola di traduttori e interpreti. Professore emerito di teologia biblica alla Facoltà di teologia della Pontificia Università Gregoriana, è stato per parecchi anni professore invitato all'Università degli studi di Torino e alla facoltà di teologia del Centre Sèvres di Parigi. Dirige, con Pietro Bovati, le collane «Rhétorique biblique» alle Éditions du Cerf e «Retorica biblica» alle EDB. Ha pubblicato per le EDB: La Pasqua del Signore (2002), Morto e risorto secondo le Scritture (2003), Il Vangelo secondo Luca. Analisi retorica (2003), Leggere la Bibbia. Un'introduzione all'esegesi (2004), Una nuova introduzione ai Vangeli sinottici (22006), Trattato di retorica biblica (2008); inoltre ha curato con J. Oniszczuk Retorica biblica e semitica 1 (2009).
Descrizione dell'opera
Tema unico del volume è la libertà, a cui Israele è chiamato. L'autore lo sviluppa in tre tappe - il dono della libertà, la legge della libertà, gli inni alla libertà - di indubbia unità e coerenza, pur associando tre generi letterari così diversi come quelli del racconto, della legge e della preghiera.
La storia di Israele comincia con la liberazione dall'Egitto: attraversando le acque del Mar Rosso una famiglia di schiavi nasce come popolo libero. Accede quindi alla parola, può rivolgersi agli altri e al suo Signore in un canto che celebra «il dono della libertà».
Il Dio che si presenta nel Decalogo si definisce liberatore: «Sono io, il Signore tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa degli schiavi». Secondo la doppia legge positiva del sabato e dell'onore dovuto al padre e alla madre, su cui è incentrato il Decalogo, l'uomo è invitato a non ridurre il proprio figlio/figlia in schiavitù; al contrario, è chiamato a liberare il proprio schiavo/schiava e l'immigrato, trattandoli come figli. Gli viene proposto, come figlio di Dio, di imitare la condotta di quest'ultimo. È «la legge della libertà».
Dall'esodo nasce la Pasqua. I figli di Israele avrebbero via via composto e cantato i sette salmi della «lode di Pasqua» (Sal 113-118) e della «grande lode» (Sal 136), poi ripresi nella celebrazione familiare della festa. Attraverso «gli inni alla libertà» la parola dell'uomo e quella di Dio entrano in un reciproco scambio, costitutivo del rito.s
Prefazione. I. Il dono della libertà. 1. Il passaggio del mare (Es 14). 2. Il Canto del mare (Es 15). II. La legge di libertà. 3. Il Decalogo del libro dell'Esodo (Es 20,2-17). 4. Il Decalogo del libro del Deuteronomio (Dt 5,6-21). 5. Perché due Decaloghi? III. Inni alla libertà. 6. «Chi è come il Signore nostro Dio?» (Sal 113). 7. «Che hai tu, mare, per fuggire?» (Sal 114). 8. «Israele, confida nel Signore!» (Sal 115). 9. «Io credo» (Sal 116). 10. «Lodate il Signore, tutti i popoli!» (Sal 117). 11. «La destra del Signore è esaltata» (Sal 118). 12. «Sì, per sempre la sua fedeltà» (Sal 136). Epilogo. Sigle e abbreviazioni. Lessico dei termini tecnici. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
Roland Meynet, nato nel 1939 a Thonon-les-Bains (Francia), è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1959. Ha conseguito le licenze in lettere, linguistica, teologia, scienze bibliche, la laurea in lingua e letteratura araba, il dottorato di terzo ciclo e il dottorato di ricerca in linguistica. Ha lavorato quattordici anni all'Università San Giuseppe dei gesuiti a Beirut, dove è stato direttore del Centro di ricerche e di studi arabi e ha fondato il Centro di studi delle lingue moderne e la Scuola di traduttori e interpreti. Ordinario di teologia biblica e titolare del corso di Vangeli sinottici alla facoltà di teologia dell'Università Gregoriana, è stato per parecchi anni professore invitato all'Università degli studi di Torino e alla facoltà di teologia del Centre Sèvres di Parigi. Dirige, con Pietro Bovati, le collane «Rhétorique biblique» alle Éditions du Cerf e «Retorica biblica» alle EDB. Ha pubblicato per le EDB: La Pasqua del Signore (2002), Morto e risorto secondo le Scritture (2003), Il Vangelo secondo Luca. Analisi retorica (2003), Leggere la Bibbia. Un'introduzione all'esegesi (2004), Una nuova introduzione ai Vangeli sinottici (22006), Trattato di retorica biblica (2008); inoltre ha curato con J. Oniszczuk Retorica biblica e semitica 1 (2009).
Bibbia, parola degli uomini e Parola di Dio
Traduzioni e interpretazioni, due plurali d'obbligo
La retorica biblica, caratteristiche e differenze rispetto a quella classica
Esiste una retorica biblica e, più largamente, semitica molto diversa dalla retorica classica, cioè greco-latina. La retorica biblica si discosta talmente tanto da quella classica che molti ritengono non esista affatto. È questo il sentimento del lettore ordinario. Molti libri, come i vangeli e i profeti, gli appaiono sconclusionati, non obbedienti ad alcuna organizzazione logica. Viceversa, i testi biblici sono spesso ben composti, ma secondo regole altre rispetto a quelle della retorica occidentale.
Il Trattato è dedicato a descrivere nel dettaglio i processi di composizione dei testi biblici. Esso è il frutto di quanto l'autore ha pazientemente elaborato in più di trent'anni, nel fondato convincimento che l'analisi retorica eserciti un'influenza innovatrice sul modo di condurre la ricerca del contesto biblico.
Sommario
Introduzione. 1. Storia. A. I precursori (secolo XVIII). B. I fondatori (secolo XIX). C. Riscoperta ed espansione (secolo XX). I. Composizione. 2. I rapporti tra elementi linguistici. A. Rapporti d'identità. B. Rapporti di opposizione. 3. I livelli di composizione. A. I livelli inferiori. B. I livelli superiori. 4. Le figure di composizione. A. Le simmetrie totali. B. Le simmetrie parziali. 5. La riscrittura. A. Avete detto «riscrittura»? B. Secondo i livelli. C. La messa in fattore comune. D. La fine di un'unità al centro dell'unità superiore. A m' di conclusione. II. Contesto. 6. L'intratesto. A. Una definizione scientifica della nozione di contesto. B. Alcuni esempi. 7. L'intertexte. A. Rapporti puntuali. B. Rapporti sequenziali. 8. Il centro delle composizioni concentriche. A. La domanda al centro. B. La citazione al centro. C. La parabola al centro. 9. Il confronto sinottico. A1. Matteo e Marco. B. Matteo, Marco e Luca. III. Interpretazione. 10. Edizione e traduzione. A. Critica testuale. B. Punteggiatura. C. Traduzione. 11. Composizione e interpretazione. A. Il patrono degli interpreti. B. Cinque regole ermeneutiche. C. Le leggi giocano insieme. 12. Intertesto e interpretazione. A. La testimonianza. B. Il compimento. 13. Il dono dell'interpretazione. A. La Bibbia lo rivela. B. L'esperienza lo conferma. 14. Prospettiva. A. Le leggi della retorica biblica. B. Retorica, retoriche. C. Analisi dei testi, prima di tutto! D. Formare i ricercatori. E. Darsi un corpo. Conclusione. Bibliografia.
Note sull' autore
Roland Meynet, nato nel 1939 a Thonon-les-Bains (Francia), è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1959. Ha conseguito: le licenze in lettere, linguistica, teologia, scienze bibliche; la laurea in lingua e letteratura araba; il dottorato di terzo ciclo e il dottorato di ricerca in linguistica. Ha lavorato quattordici anni all'Università San Giuseppe dei gesuiti a Beirut, dove è stato direttore del Centro di ricerche e di studi arabi e ha fondato il Centro di studi delle lingue moderne e la Scuola di traduttori e interpreti. Ordinario di teologia biblica e titolare del corso di Vangeli sinottici alla Facoltà di teologia dell'Università Gregoriana, è stato per parecchi anni professore invitato all'Università degli studi di Torino e alla Facoltà di teologia del Centre Sèvres di Parigi. Dirige, con Pietro Bovati, le collane «Rhétorique biblique» alle Éditions du Cerf e «Retorica biblica» alle EDB. Ha pubblicato per le EDB: La Pasqua del Signore (2002), Morto e risorto secondo le Scritture (2003), Il Vangelo secondo Luca. Analisi retorica (2003), Leggere la Bibbia. Un'introduzione all'esegesi (2004), Nuova introduzione ai Vangeli sinottici (2006).
La Bibbia è di gran lunga il più grande best seller dell’editoria mondiale, il libro più tradotto, letto e studiato. Ciò nondimeno resta un libro ermetico, che richiede di essere introdotti alla sua lettura, guidati a interpretarne il messaggio. L’intento del volume è presentare la Bibbia nella sua organizzazione, ma anche tracciare un rapido panorama del modo in cui gli esegeti lavorano per aiutare a leggerla e comprenderla.
Stabilire un’edizione critica del testo, risolvere i problemi grammaticali, studiare il significato dei vocaboli per poter finalmente tradurre sono tutte le operazioni indispensabili per poter aspirare alla comprensione di un testo dell’antichità. Ma non sufficienti: l’esegesi critica deve anche tentare di identificare le fonti utilizzate dai redattori biblici e ricostruire la storia della formazione dei testi per misurare la distanza che separa i fatti storici dai racconti che li hanno riportati.
L’autore prende inoltre in considerazione il contributo che l’analisi retorica può rendere alla critica testuale e alla traduzione: pur non essendo a servizio di queste, la ricerca compiuta dall’analisi retorica può certamente favorire le condizioni per un’interpretazione che consenta di cogliere i rapporti significativi tra le unità letterarie ai diversi livelli di strutturazione del testo.
Sommario
Premessa. 1. La Bibbia. 2. Il testo. 3. Il contesto. 4. Il pre-testo. 5. Storia di una scoperta. 6. La retorica biblica. 7. Il lettore. Bibliografia.
Note sull'autore
Roland Meynet, nato nel 1939 a Thonon-les-Bains (Francia), è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1959. Ha conseguito le licenze in lettere, linguistica, teologia, scienze bibliche; la laurea in lingua e letteratura araba; il dottorato di terzo ciclo e il dottorato di ricerca in linguistica. Ha lavorato quattordici anni all’Università San Giuseppe dei gesuiti a Beirut dove è stato direttore del Centro di ricerche e di studi arabi e ha fondato il Centro di studi delle lingue moderne e la Scuola di traduttori e interpreti. Ordinario di teologia biblica, titolare dei sinottici, alla Facoltà di teologia dell’Università Gregoriana, è stato anche per parecchi anni professore invitato all’Università degli studi di Torino e alla Facoltà di teologia del Centre Sèvres di Parigi. Dirige inoltre, con Pietro Bovati, le collane «Rhétorique biblique» alle Éditions du Cerf e «Retorica biblica» alle EDB. Ha pubblicato per le EDB: Nuova introduzione ai Vangeli sinottici (2002); La Pasqua del Signore (2002); Morto e risorto secondo le Scritture (2003); Il Vangelo secondo Luca. Analisi retorica (2003).
L’autore sottopone il testo di Luca alla verifica di una metodologia particolare, l’analisi retorica, la quale parte dal presupposto che le pericopi evangeliche non siano semplicemente giustapposte, ma organizzate. Potrebbe darsi infatti che i testi biblici aderiscano a una logica diversa da quella dei lettori moderni e che anomalie, incoerenze, rotture nel collegamento normale dei pensieri, siano da ricondursi a un modo di esprimersi e di comporre diverso dal nostro. Rispetto alle precedenti edizioni, il commento è rimasto “sempre in cantiere”: miglioramenti significativi riguardano alcune analisi testuali e parecchie interpretazioni.
Note sull'autore
Roland Meynet, nato nel 1939 a Thonon-les-Bains (Francia), è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1959. Ha conseguito le licenze in lettere, linguistica, teologia, scienze bibliche; la laurea in lingua e letteratura araba; il dottorato di terzo ciclo e il dottorato di ricerca in linguistica. Ha lavorato quattordici anni all’Università San Giuseppe dei gesuiti a Beirut dove è stato direttore del Centro di ricerche e di studi arabi e ha fondato il Centro di studi delle lingue moderne e la Scuola di traduttori e interpreti. Ordinario di teologia biblica, titolare dei sinottici, alla Facoltà di teologia dell’Università Gregoriana, è stato anche per parecchi anni professore invitato all’Università degli studi di Torino e alla Facoltà di teologia del Centre Sèvres di Parigi. Dirige inoltre, con Pietro Bovati, le collane «Rhétorique biblique» alle Editions du Cerf e «Retorica biblica» alle EDB. Ha pubblicato per le EDB Nuova introduzione ai Vangeli sinottici (2002), La Pasqua del Signore (2002), Morto e risorto secondo le Scritture (2003).
Il saggio si fonda su uno studio dettagliato dei racconti della Pasqua del Signore Gesù nei vangeli sinottici ed è focalizzato su una dimensione particolare di tali testi: intende porre in rilievo ciò che questi racconti intendono far capire del compimento delle figure bibliche. Prende quindi in esame le figure dell'Antico Testamento che trovano compimento in Cristo morto e risorto: le figure dell'origine (Eva e Adamo, Abele, Noè, Abramo, Giuseppe), le figure della storia (Mosè, Giosuè, Davide, Elia, Geremia), le figure della fine (il servo sfigurato e trasfigurato, cantato da Isaia). In tal modo la lettura della passione/risurrezione di Gesù diventa ricapitolativa di tutta la storia della salvezza.
Il procedimento adottato è definito dagli specialisti col termine "intertestualità", per indicare che un testo non è davvero comprensibile se non si intende il sistema di echi che intrattiene con altri testi. Ne emerge un quadro che dischiude con chiarezza ed efficacia il senso della Scrittura, facendo dell’Antico e del Nuovo Testamento un unico racconto.
Note sull’autore
Roland Meynet (Thonon-les-Bains [Francia] 1939) è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1959. Ha conseguito le licenze in lettere, linguistica, teologia, scienze bibliche; la laurea in lingua e letteratura araba; il dottorato di terzo ciclo e il dottorato di ricerca in linguistica. Ha lavorato quattordici anni all’Università San Giuseppe dei gesuiti a Beirut dove è stato direttore del Centro di ricerche e di studi arabi e ha fondato il Centro di studi delle lingue moderne e la Scuola di traduttori e interpreti. Ordinario di teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana, è stato professore invitato all’Università degli studi di Torino e alla Facoltà di teologia del Centre Sèvres di Parigi. Dirige inoltre, con Pietro Bovati, le collane "Rhétorique biblique" alle Éditions du Cerf e "Retorica biblica" alle EDB. Per queste ultime ha pubblicato Nuova introduzione ai Vangeli sinottici (2002) e La Pasqua del Signore (2002).

