
Si inaugura l'edizione critica degli scritti di Girolamo, traduttore ed esegeta che ha dato un contributo determinante alla definizione delle radici della cultura europea.
Il volume raccoglie assieme il "Commento al Cantico dei Cantici" di Origene di Alessandria e le quindici "Omelie sul Cantico dei Cantici" di Gregorio di Nissa. Il "Cantico dei Cantici" è un poema tradizionalmente attribuito al re Salomone in cui è celebrato l'amore di uno sposo e di una sposa. Soprattutto grazie alla spiegazione allegorica che Origene e Gregorio di Nissa propongono di questo scritto le Chiese di Oriente e di Occidente hanno interpretato, per quasi duemila anni, l'amore in esso cantato come l'amore sponsale di Cristo/Logos e dell'anima, o della Chiesa. Queste due opere, in cui sono custoditi i princìpi della mistica cristiana, offrono attraverso un linguaggio teologico, filosofico e poetico una visione della relazione fra l'anima e Dio che è fra le più profonde della storia del pensiero.
I tre commenti al libro della Genesi («La Genesi contro i Manichei», il «Libro incompiuto sulla Genesi alla lettera» e «La Genesi alla lettera») sono le opere di sant'Agostino dedicate ai racconti della creazione contenuti all'inizio della Bibbia. Il retore africano ha riflettuto per tutta la vita su queste poche pagine della Scrittura: sul rapporto tra tempo ed eternità, tra il nulla e la materia, tra libertà e provvidenza. Si passa da un'interpretazione allegorica a una ben più originale esegesi ad litteram, che nonostante la dichiarata letteralità porta a una complessa filosofia della creazione, che trova nella dottrina delle "ragioni causali" il proprio fulcro teorico.
Questo cofanetto regalo contiene la serie completa della collana L'arte racconta la Bibbia che si propone di insegnare la "grammatica" dell'arte cristiana, mostrando come l'arte di tutti i tempi abbia riletto e interpretato personaggi ed episodi della Bibbia. A partire dal testo biblico e dalle altre fonti che hanno ispirato gli artisti, l'autrice esplora i vari temi iconografici con linguaggio divulgativo, ma fondato su rigorose basi scientifiche. Ogni capitolo presenta in apertura il testo biblico o degli apocrifi, a cui segue la presentazione dei modelli iconografici, per descrivere poi l'ambientazione della narrazione pittorica, i suoi protagonisti e gli elementi simbolici utilizzati. Scandaglia poi i riferimenti artistici, organizzati secondo categorie fondamentali che aiutano il lettore a orientarsi con precisione: i protagonisti e gli altri personaggi, l'ambiente, gli elementi simbolici, i modelli iconografici (che mostrano con quanta creatività gli artisti reinventano i moduli codificati preesistenti).
Da uno degli autori più fecondi dei primi secoli cristiani, un'opera di grande originalità e ricchezza. La composizione del Commentario a Matteo si colloca nel periodo compreso tra il 244 e il 249, nell'ultima stagione della vita che Origene trascorse nella città di Cesarea di Palestina. Eusebio parla di venticinque tomi origeniani sul Vangelo di Matteo; di questi, la tradizione testuale ne ha trasmessi soltanto otto in versione greca comprendenti il commento da Mt 13, 36 a 22, 33. Opera della maturità, di grande originalità, ricchezza e complessità, portata a compimento al termine di una vita spesa nella riflessione, nel commento e nell'insegnamento della Parola, si colloca nell'ambito dell'attività didattica origeniana. Il tomo è il terzo di 4 volumi ed è dedicato alla traduzione dei libri 14 e 15.
Originale commento al Vangelo di Giovanni, che valorizza appieno la prospettiva storico-critica nella lettura delle fonti cristiane.
Descrizione dell'opera
«La Lettera ai Romani è il primo scritto neotestamentario di cui ci sia pervenuto un commento completo, condotto a termine verso il 243 dal grande alessandrino Origene. Da allora ad oggi i lavori su questo testo epistolare si sono moltiplicati in forma esponenziale, attestando l'enorme importanza dello scritto paolino per la fede, per la teologia e per la spiritualità cristiane, oltre che più in generale per il pensiero della cosiddetta civiltà occidentale. In particolare esso contrassegnò alcune ore decisive della storia della Chiesa, dalla conversione di sant'Agostino sul finire del sec. IV fino al commento epocale di Karl Barth agli inizi del sec. XX, che marcò una svolta rispetto alla cosiddetta 'teologia liberale', per non dire di Lutero e del concilio di Trento nel sec. XVI» (dall'Introduzione del vol. I).
Il difficile testo della Lettera nella sua oggettività costituisce la materia prima dell'evento di comunicazione messo in atto tra Paolo e i Romani: arrivare a conoscerlo fin dentro le sue pieghe più minute è l'impresa che l'autore ha portato a felice compimento con quest'opera, ora raccolta in un unico volume. Nel complesso, il lavoro di Penna costituisce il frutto maturo della sua ricerca e del suo insegnamento sulle lettere di Paolo.
Sommario
Prefazione. Abbreviazioni. Bibliografia. Introduzione generale. 1. I destinatari. 2. Il mittente. 3. La lettera. Commento. Il prescritto (1,1-7). Il ringraziamento iniziale (1,8-15). Parte I (1,16-11-36): i costitutivi fondamentali dell'identità cristiana. 1. La giustizia di Dio: antitesi tra quella retributiva e quella evangelica (1,18-5,21). 2. Il battezzato è inserito in Cristo e condotto dallo Spirito (6,1-8,36). 3. Il rapporto tra il popolo di Israele e l'evangelo (9,1-11,36). Parte II (12,1-15,13): la componente etica dell'identità cristiana. 1. Lavita di relazione della comunità cristiana e le sue motivazioni (12,3-13,14). 2. Il caso concreto del rapporto tra cristiani deboli e forti (14,1-15,6). 3. Conclusione. Imitare Cristo che accoglie giudei e gentili (15,7-13). Conclusione della Lettera (15,14-16,27). Indici.
Note sull'autore
Romano Penna, professore emerito di Nuovo Testamento nelle Università Pontificie, è studioso di scienze bibliche con autorevolezza internazionale. Le sue pubblicazioni gravitano attorno a due poli: la complessa figura di Paolo di Tarso e il rapporto tra il cristianesimo delle origini e i suoi interlocutori giudaici ed ellenistici. Presso le EDB ha pubblicato: L'ambiente storico-culturale delle origini cristiane (1984 52006), Lettera agli Efesini. Introduzione, versione e commento (1988 22001), Lettera ai Romani. Introduzione, versione e commento (3 voll., 2004-2008), Paolo scriba di Gesù (2009), L'Evangelo come criterio di vita. Indicazioni paoline (2009) e, insieme a R. Cantalamessa e G. Segalla, Gesù di Nazaret tra storia e fede (2009); inoltre ha curato: Antipaolinismo: reazioni a Paolo tra il I e il II secolo (1989), Il giovannismo alle origini cristiane (1991), Il profetismo da Gesù di Nazaret al montanismo (1993), Apocalittica e origini cristiane (1995), Qumran e le origini cristiane (1997) e Fariseismo e origini cristiane (1999).