
Paolo: uno spirito dottrinario, rigido e antifemminista?
Paolo: geniale formulatore di verità fondamentali senza il quale il cristianesimo sarebbe rimasto una setta.
L'attualità di Paolo.
Accusato di essere uno spirito dottrinario, rigido e antifemminista, Paolo è da sempre una figura controversa che avrebbe barattato la religione del cuore di Gesù con un sistema dottrinale tortuoso. Nondimeno, senza il suo genio nel formulare verità fondamentali della nuova fede, il cristianesimo sarebbe rimasto una setta. In un mondo in cui la questione del senso della vita e della dignità umana resta dolorosamente centrale, la scoperta di un Dio che accoglie a prescindere dai meriti acquista straordinaria attualità.
Lo sviluppo del testo cerca di offrire al lettore una conoscenza solida e convinta, necessaria lì dove può pensare di dare una risposta alla domanda evangelica del titolo, ma anche lì dove dovesse confrontarsi con le argomentazioni del versante negazionista dell'autenticità della Sindone. Il mare della Sindonologia è vasto, spesso burrascoso. Al di fuori dell'Introduzione e delle Conclusioni, tutto il resto del testo è diviso in brevi capitoli. Qui ogni argomento specifico della Passione (Ematoidrosi, Flagellazione, Incoronazione di spine, Crocifissione ecc.) viene sviluppato sia per il Cristo Evangelico sia per l'Uomo Sindonico. Questa impostazione permette una immediata analisi delle concordanze tra il verificabile dell'uno e il verificabile dell'altro personaggio. In questo modo dovrebbe essere possibile giungere autenticamente a conclusioni ricavate da confronti estemporanei, non inficiati da fideismo né razionalismo, frutto solo di una ragione appassionata, in grado di dedurre per capire e sapere. Con questo si spera di aver reso un piccolo contributo alla questione sindonica, atto ritenuto dovuto da chi ama la verità senza contraffarla, ma così come si pone alla scienza e coscienza di ognuno.
Diversus in latino significa "voltato" in altra direzione. Purtroppo, però, è uso comune intendere "diverso" come "contrario", "opposto", e in alcuni casi addirittura "deviante" o "sbagliato". È innegabile che esistano diversità, ma è altrettanto ovvio che non si possa considerare la propria singola visione del mondo come l'unica e "la" giusta. Bisogna accettare e convivere con tutte le differenze, e questo rappresenta non un limite, bensì la vera ricchezza del nostro mondo. Un'opportunità per scoprire e discutere sulle diversità ci è data dal festival denominato appunto "Uguali-Diversi", il cui intento non è quello di fornire risposte, ma semplicemente di "aiutare a porre correttamente le domande". Ne è nata anche una collana, voluta dal Comune di Novellara e da Aliberti editore, che raccoglie gli interventi di personaggi noti e studiosi sul tema dell'integrazione e della necessità del confronto in un momento storico come il nostro, di rapide trasformazioni.
Secondo gli autori la Quaresima è il tempo favorevole per riflettere sul nostro modo di affrontare specialmente gli impegni di ogni giorno, per migliorare la nostra vita sociale fatta di relazioni semplici... non tanto con il "lontano" ma con il prossimo più "prossimo". Tutto questo viene proposto presentandoci ogni giorno 4 momenti: un breve brano biblico (La Parola), una riflessione su questa Parola (Le parole), un conseguente impegno per la giornata (Il seme e il Germoglio) ed infine una breve preghiera alla luce di quello che si è meditato (La lode).
Il testo vuole offrire ai giovani un luogo e un tempo per l'incontro con la persona di Gesù nell'Eucaristia. Questa preghiera silenziosa permette di assimilare, con l'intelligenza e con il cuore la Parola, aiuta a meditare ed esprimere l'amore verso il Signore, riflettendo sulle scelte della propria vita. I testi del sussidio riprendono il Vangelo di Giovanni.
La Parola di Dio è nutrimento indispensabile della preghiera, attraverso la quale ogni credente trae la forza necessaria per testimoniare quotidianamente la propria fede nel Signore Gesù. In particolare, la progressiva familiarità con la Sacra Scrittura consente al giovane di conoscere più da vicino la persona di Gesù e di comprenderne meglio il mistero, conformando il proprio stile di vita a quello del Signore.
Quest’anno la Pastorale Giovanile diocesana offre un percorso sul libro dell’Esodo, che racchiude pagine di intensa suggestione e di grande contenuto teologico e spirituale. In esse il Dio della storia appare come colui che accompagna nel cammino della vita e che continua a guidare il suo popolo.
Nell’«Anno della fede» i giovani possono trovare in queste pagine della Scrittura la sorgente del credere e dell’affidamento, abbracciando l’invito «a ritrovare il gusto di nutrirci della Parola di Dio, trasmessa dalla Chiesa in modo fedele, e del Pane della vita, offerti a sostegno di quanti sono suoi discepoli (cfr. Gv 6, 51)» (Benedetto XVI, Lettera apostolica Porta Fidei, 3).
La Parola di Dio è nutrimento indispensabile della preghiera, attraverso la quale ogni credente trae la forza necessaria per testimoniare quotidianamente la propria fede nel Signore Gesù. In particolare la progressiva familiarità con la Sacra Scrittura consente al giovane di conoscere più da vicino la persona di Gesù e di comprendere meglio il mistero, conformando il proprio stile di vita a quello del Signore. Quest'anno la Pastorale giovanile diocesana offre un percorso sul libro del Deuteronomio, che presenta le parole di Mosè, pronunciate come testamento prima della morte, proprio sulla soglia della terra promessa. Il Deuteronomio traccia le linee fondamentali di una società nella quale tutti gli ambiti della vita sono inseriti nel rapporto con Dio; un Dio appassionato dell'uomo, un Dio che Israele conosce nel suo agire, nel suo intervenire con forza nella storia.
In questo primo volume della collana il Card. Attilio Nicora ci guida in una straordinaria meditazione sul Salmo 126.
La denominazione tipicamente cristiana di Dio come Padre nella Bibbia presenta un cammino lungo e articolato, che -come sempre- parte dalla semplice concezione della paternità terrena e famigliare, per poi dispiegarsi in un ampio ventaglio, che, dalla società umana, s'innalza fino al divino.
Il libro di Tobia narra le vicende di un uomo che affida la propria vita a Dio e nella preghiera trova la forza per affrontare le difficoltà e le sofferenze. Dio interviene con la sua mano provvidente e fa trovare nelle forze della natura la potenza della guarigione. Tobia è l'immagine di chiunque si trovi a percorrere strade sconosciute e situazioni che sarebbe meglio evitare e che trova nella fede la possibilità di dare un senso alla vita, così da rialzarsi e proseguire.