
Continua la riflessione dell'Autore sul rapporto amorevole di Dio con l'umanità e, in modo ancor più profondo, sulla Misericordia che è al cuore della fede cristiana. Una certa religiosità ha inculcato l'idea che bisogna cambiare vita per incontrare Dio. Bisogna migliorarsi, sforzarsi per godere della Sua presenza. Invece, il vangelo annuncia che l'incontro con il Rabbi di Nazareth opera una trasformazione radicale. Tutti i personaggi dei vangeli, e in particolare i sette raccontati nel libro, dopo averlo incontrato cambieranno vita, non prima. Questi uomini e queste donne hanno fatto esperienza della grande novità portata da Gesù: l'essere umano non deve essere puro per avvicinarsi a Dio, ma è l'incontro con Lui che lo rende puro.
«Sono convinto, come queste pagine dimostreranno, che i motivi che hanno fatto escludere il Vangelo di Tommaso dalla tradizione cristiana sono oggi del tutto privi di senso. Dopo oltre mezzo secolo di dialogo con altre tradizioni, siamo oggi meglio in grado di riconoscere che non ogni alter Gesù è un Gesù alius» (dalla Prefazione dell´Autore). Il Vangelo di Tommaso, il cui testo è rimasto nascosto per sedici secoli, offre una visione degli insegnamenti di Gesù diversa da qualsiasi altra. I suoi "detti" provengono da una tradizione che precede i Vangeli canonici. Ciò che per molto tempo si considerò una raccolta casuale di frammenti gnostici, nella interpretazione di Heisig mostra non solo una linea di continuità, ma una posizione opposta ai princìpi fondamentali delle dottrine gnostiche. Una panoramica sulla storia degli studi fin qui dedicati al testo prepara il terreno ad un esteso commento, nel quale si dispiega la tesi centrale di Heisig: essere discepoli di Gesù significa risvegliare in se stessi il regno del «non nato» e scoprirsi come suoi gemelli. In una riflessione conclusiva, Heisig suggerisce che, letto come testo sacro, il Vangelo di Tommaso è in grado non solo di indicare ai cristiani un cammino verso il buddhismo e viceversa, ma anche di incoraggiare il recupero della tradizione mistica cristiana come ponte tra diversi cammini religiosi.
"I capitoli dei vangeli di Luca e Matteo dedicati alla nascita e all’infanzia di Gesù sono tra i più noti e amati da generazioni di cristiani. Gli studi storici e esegetici ne hanno messo in discussione la verità storica con argomenti serissimi: che fare dunque? Ortensio da Spinetoli, biblista fra i più apprezzati in Italia e all’Estero, in questo testo - scientificamente rigoroso, ma accessibile nel linguaggio – spiega a quale “genere letterario” appartengano questi racconti; che, in quanto narrazioni teologicamente costruite, veicolano significati profondi e, in quanto racconti edificanti, possono continuare ad alimentare la poesia del Natale."
I Vangeli, con il supporto della Santa Sindone, ci guidano in una ricostruzione logica degli eventi che condussero alla crocifissione, chiarendo le modalità della sua esecuzione e della successiva sepoltura di Nostro Signore Gesù Cristo.
Dopo quasi vent'anni di studi approfonditi sulla sacra sindone, l'autore ha raggiunto una ragionevole certezza: la reliquia è l'unica "fotografia" che Gesù Cristo ci ha voluto lasciare in suo ricordo, "fotografia" che riporta i segni della sua dolorosissima passione. Sarà lo stesso Gesù a confermare ad una mistica il valore della reliquia più importante per la Chiesa. "Auguro che la lettura del libro aiuti ad una meditazione profonda del mistero della passione e croce di Gesù" (mons. Antonio Mattiazzo, Vescovo di Padova).
In questo testo l’autore fornisce un’interpretazione dell’intero libro dell’Apocalisse, suddivisa in trenta brani che sono stati maturati nel corso della lectio divina svolta nella sua comunità parrocchiale. Per ogni brano vengono anche suggeriti degli spunti di riflessione e alcune preghiere per la condivisione in gruppo.
In questo volume viene presentato il testo siriaco completo dei Dodici profeti minori secondo la versione siriaca chiamata Peshitto (o Peshitta). I Dodici vengono disposti secondo l'ordine tradizionale: Osea, Giole, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia. Particolare attenzione è stata dedicata alla vocalizzazione del testo siriaco in modo che possa risultare di sicura utilità per coloro che ne faranno uso. Il testo è stato vocalizzato secondo il sistema occidentale; sono state escluse le forme miste che si trovano, invece, nelle Bibbie poliglotte. Il testo consonantico segue, anche se non pedissequamente, l'edizione del Peshitta Institute di Leiden, confrontata con il manoscritto ambrosiano B 21 Inferiore, siglato 7 a 1 dagli editori di Leiden. Siamo certi che gli appassionati dei testi biblici scritti nelle lingue antiche potranno trovare in queste pagine un utile sussidio per una lettura motivata grammaticalmente della Bibbia siriaca e, in questo modo, appassionarsi all'approfondimento di questo ricco e affascinante dialetto della lingua aramaica. Versione siriaca, vocalizzazione completa.
Per una conoscenza dei testi biblici che cerchi di essere intelligente e appassionata, occorre stabilire dei solidi "ponti" tra una lettura che analizzi e interpreti i testi nei loro significati originari, e la vita e la cultura di oggi, senza fondamentalismi culturali o religiosi. Nel quadro del progetto culturale "Per una nuova traduzione ecumenica commentata dei vangeli", ideato dall'Associazione Biblica della Svizzera Italiana, questo volume - una nuova traduzione ecumenica commentata del testo secondo Marco - è la prima di quattro tappe. L'intero progetto è pensato per accompagnare l'attività formativa di tante persone nella Chiesa (gruppi di lettura dei testi biblici, nelle parrocchie, nei gruppi, nei movimenti, nelle associazioni di qualsiasi orientamento). Esso intende sostenere anche la volontà di singole persone che vogliano approfondire temi, contenuti e valori, che possono interpellare intensamente il cuore, la mente, la vita di chiunque. Con il contributo di Stefania De Vito, Gaetano Di Palma, Luciano Locatelli, Lidia Maggi, Francesco Mosetto, Eric Noffke, Angelo Reginato. Appendici culturali e pastorali Stefano Zuffi, Roberto Geroldi.
Il racconto in prima persona di alcune delle donne più famose della Bibbia, che ci introducono agli usi e costumi del tempo, giudaici ed egiziani, babilonesi, persiani ed ellenistici. Sono mogli, vedove, madri, figlie, sorelle di personaggi più o meno famosi. Si tratta, per fare qualche nome, di Abigail e di Betsabea, di Tamar, di Giuditta, di Sara e di Ester.
Nella Bibbia si mangia e si beve molto: sono essenzialmente vino e carni ad accompagnare gli episodi più importanti, lieti ma anche infausti; e sono le donne che solitamente allestiscono il banchetto che è, sempre, il preludio o il compimento dei più grandi eventi della storia della Salvezza.
Con singolare intuito l’Autore convoca venti donne “bibliche” e fa loro raccontare il ruolo avuto o l’esperienza fatta in occasione di un banchetto, riuscendo a evocare anche i loro sentimenti più profondi e le emozioni. Un modo per riscoprire la Bibbia da un punto di vista femminile del tutto originale.
Prefazione di Giovanni Claudio Bottini ofm.
Questa raccolta, nella sua versione originale in inglese, è una reazione e una risposta ai micidiali attacchi antisemiti alle sinagoghe di Pittsburgh, in Pennsylvania (27 ottobre 2018) e di Poway, in California (27 aprile 2019). L'Italia del 2020 non conosce espressioni così violente di antisemitismo, ma numerosi atti di vandalismo antiebraico e di incitamento all'odio sui social network dimostrano che lo stesso pericoloso virus è presente e attivo. Perché in questo contesto dovremmo porre la vecchia domanda su chi abbia ucciso Gesù? Perché, più specificamente, è importante precisare che 'gli ebrei non hanno ucciso Gesù'? Da Jules Isaac abbiamo compreso la portata dell'impatto subdolo dell'insegnamento cristiano del disprezzo per gli ebrei, che si fonda proprio sull'accusa che furono gli ebrei a rifiutare e uccidere Gesù, e che loro sono riprovati e maledetti per questo. Questo insegnamento ha spesso sollevato la coscienza dei cristiani dalla necessità di combattere la crescita della pianta velenosa dell'antisemitismo fascista e nazista e ha impedito loro di cercare modi per farlo. È purtroppo realistico considerare che l'insegnamento antiebraico ha persino fornito un terreno fertile a questa pianta per mettere radici e crescere." (dalla prefazione di Etienne E. Vetö). Introduzione di Abraham Skorka.
L’uomo, diceva Aristotele, è un’animale politico. Nell’affermare questo egli voleva sottolineare il fatto che la realtà relazionale dell’uomo è qualcosa di genetico, di profondo. E quando questa relazionalità si fa istituzione allora essa diventa anche il contesto dove l’uomo può diventare veramente se stesso. Anche la Bibbia affronta questa tematica della “politica”, ma più che affrontare una proposta tecnica essa ci dà una direzione da seguire. Proposta di Dio e creatività dell’uomo diventano le due componenti essenziali di questa nuova relazionalità. Il volume raccoglie alcuni contributi di esegeti di fama che affrontano il problema della “politica” nei diversi approcci dei testi biblici del Vecchio e del Nuovo Testamento.

