
L’Autore, uno dei massimi esperti di San Paolo a livello internazionale, propone nel volume riflessioni esegetiche e meditazioni spirituali su brani o aspetti particolarmente significativi del pensiero paolino. Lo stile è sciolto ed essenziale. I temi di grande interesse. Il loro sviluppo originale, con particolare attenzione alla dimensione ecumenica del discorso.
San Paolo è una delle figure cristiane che esercita da sempre un grande fascino, sia per l’ampiezza del suo pensiero sia per la sua stessa avventurosa esistenza, dopo essere stato “afferrato” da Cristo sulla Via di Damasco.
"Chi legge l'Antico Testamento con la mente disincantata e vi si avvicina con l'atteggiamento sereno che avrebbe verso qualsiasi libro scritto dall'umanità non ha alcuna difficoltà a cogliere l'evidenza dei fatti." Questo libro è il risultato di anni di studio, pubblicazioni e conferenze. Un cammino che Mauro Biglino ha iniziato come traduttore per le Edizioni San Paolo e che lo ha portato a sviluppare una lettura alternativa dell'Antico Testamento capace di suggerire ipotesi davvero rivoluzionarie. Il primo passo del suo metodo è quello del "fare finta che": se si "fa finta che" gli autori biblici abbiano voluto tramandare semplicemente fatti storici realmente accaduti, se si tolgono dalla Bibbia le interpretazioni metaforiche e teologiche che dogmi e abitudini culturali le hanno attribuito, e si applica una lettura laica e letterale, il quadro cambia in modo radicale. Ci si rende conto che la Bibbia non parla di Dio, né di alcunché di divino, ma di una storia tutta "fisica" che svela un'ipotesi dirompente sull'origine dell'essere umano sulla Terra. A supporto di questa tesi, l'autore porta una traduzione attenta dei testi: "Il Dio spirituale, trascendente, onnisciente e onnipotente non trova riscontro in nessuna parola presente nella lingua ebraica". Porta contributi forniti spontaneamente da altri studiosi.
Le leggi italiane sono imbevute di cultura cattolica. Dall’aborto alla fecondazione assistita, al fine-vita, i dogmi confessionali continuano a influenzare le norme. Tutto è reso più assurdo dal fatto che la Bibbia non dice in proposito quello che le si è voluto far dire. I due autori – il più noto e controverso studioso delle Scritture e un’autorevole docente universitaria – analizzano queste leggi, illustrando come la traduzione letterale delle Scritture non autorizzi minimamente l’interpretazione più comune dei teologi.
Descrizione dell'opera
Diceva Jean Guitton che se avesse dovuto rinunciare a tutto il Vangelo per una sola scena, che potesse riassumerlo, avrebbe certamente indicato quella dei due discepoli di Emmaus.
L'episodio fa parte di un trittico mediante il quale l'apostolo Luca presenta, nel capitolo 24 del suo Vangelo, la risurrezione di Gesù.
L'autore si avvicina a questo brano secondo il metodo della lectio divina, proponendo dopo il testo una lettura di tipo più esegetico, versetto per versetto, per cercare di capire che cosa vuol dire, offrendo poi alcuni spunti di riflessione più personale per tentare di cogliere che cosa il testo ha da dire al lettore, oggi. Il tutto è seguito da una preghiera e da alcune domande per la riflessione.
Con un linguaggio stilisticamente gradevole, egli mostra grande capacità di far risaltare il "tesoro nascosto" nel testo, anche grazie a una serie di osservazioni incisive che inducono all'introspezione.
Sommario
Introduzione. I. Testo (Lc 24,13-35). II. Lectio. III. Meditatio. 1. La strada della vita. Oratio per la riflessione. 2. La fragilità e la grazia. Oratio per la riflessione. 3. I richiami indispensabili. Oratio per la riflessione. 4. Il cuore in fiamme. Oratio per la riflessione. Conclusione.
Note sull'autore
Renzo Mandirola (Rovegno [GE], 1951) è prete dal 1976. Appartiene alla Società delle Missioni Africane (SMA), dove ha ricoperto diversi ruoli di responsabilità. Licenziato in teologia biblica, ha svolto il suo apostolato in Africa in una parrocchia rurale, all'interno di un'équipe di ricerca sull'inculturazione e al servizio della formazione permanente di preti e suore. In questa prospettiva di attenzione alla Scrittura e all'etnologia, ha scritto diversi testi in francese e in italiano. Negli ultimi anni ha curato un'edizione delle lettere e un'antologia di testi del fondatore del suo istituto, Melchior de Marion Brésillac nonché, in collaborazione, una storia della Società delle Missioni Africane. Presso le EDB ha pubblicato: Quei due di Samaria (1994), Tre donne, tre Marie (1996), Giona. Un Dio senza confini (1999), Quattro di quelli. Storie di sequela (2008).
˛ˇ S t u d i a r e i l m i n i s t e r o n e l l a r i f l e s s i o n e p a o l i n a s i g n i f i c a a n d a r e a l c u o r e d e l l i m p i a n t o t e o l o g i c o d e l l A p o s t o l o e d e l l o s f o r z o c h e e g l i h a d o v u t o p r o d u r r e a s e r v i z i o d e l l a C h i e s a n a s c e n t e . I l t e m a Ë i n f a t t i c o s t i t u t i v o d e l d i b a t t i t o s u l l i d e n t i t ‡ d e l l a C h i e s a e s u l c o n s e g u e n t e e s e r c i z i o d e l l a m i n i s t e r i a l i t ‡ e d e l l e s u e f o r m e . N e l l e C h i e s e p a o l i n e i l b i n o m i o C h i e s a - m i n i s t e r i c o s t i t u Ï u n t e m a g e n e r a t o r e d e l l a t r a s f o r m a z i o n e d e i c r e d e n t i . O g g i r a p p r e s e n t a c e r t a m e n t e u n n o d o c r u c i a l e d e l l a r i f l e s s i o n e b i b l i c o - t e o l o g i c a p e r l a s u a a t t u a l i t ‡ e l a r i l e v a n z a e t i c o - p a s t o r a l e d e l l a v i t a e c c l e s i a l e .
I l v o l u m e r i u n i s c e i c o n t r i b u t i o f f e r t i i n o c c a s i o n e d e l c o n v e g n o b i b l i c o ´ C h i e s a e m i n i s t e r i i n P a o l o ª , c e l e b r a t o a T e r m o l i ( 3 - 4 . 5 . 2 0 0 2 ) c o n l a p a r t e c i p a z i o n e d i a u t o r e v o l i s t u d i o s i d e l l a m a t e r i a . N o n s i t r a t t a t u t t a v i a d i u n a r a s s e g n a p u r a m e n t e a c c a d e m i c a , m a a l c o n t r a r i o d i u n v a l i d o c o n t r i b u t o a l l a f o r m a z i o n e e c c l e s i a l e i n u n ´ m o n d o c h e c a m b i a ª . T r e l e d o m a n d e i m p l i c i t e c h e a c c o m u n a n o i d i v e r s i c o n t r i b u t i e l a b o r a t i : 1 ) c o s a i n t e n d e P a o l o c o n i t e r m i n i C h i e s a e m i n i s t e r i ? 2 ) q u a l e p e r c o r s o e g l i h a s p e r i m e n t a t o n e l l a c o n c r e t e z z a d e l l e s e r c i z i o a p o s t o l i c o ? 3 ) a l l a l u c e d e l l a p a r o l a d i D i o , c o s a d i c e o g g i a n o i l o S p i r i t o c h e p a r l a a l l a C h i e s a ?
S o m m a r i o
P r e f a z i o n e ( G . D e V i r g i l i o ) . P r e s e n t a z i o n e ( T . V a l e n t i n e t t i ) . P a o l o c o m e s c h i a v o a p o s t o l i c o e l i d e n t i t ‡ m i n i s t e r i a l e d e l l a C h i e s a n e l l a L e t t e r a a i R o m a n i ( R . P e n n a ) . C h i e s a , c a r i s m i e m i n i s t e r i a C o r i n t o ( R . F a b r i s ) . K a n M n i n P a o l o : c r i t e r i d e l m i n i s t e r o e n o r m a d e l l a f e d e ( G . D e V i r g i l i o ) . C h i e s a e m i n i s t e r i n e l l e l e t t e r e d e l l a p r i g i o n i a ( E f 4 , 7 - 1 2 ) ( A . S a c c h i ) . C h i e s a e m i n i s t e r i n e l l e L e t t e r e p a s t o r a l i ( G . D e V i r g i l i o ) . M i n i s t e r o p a s t o r a l e e P a r o l a d i D i o ( D . D A m b r o s i o ) .
N o t e s u l l ' a u t o r e
G i u s e p p e D e V i r g i l i o Ë p r o f e s s o r e d i s c i e n z e b i b l i c h e p r e s s o l ' I s t i t u t o t e o l o g i c o a b r u z z e s e - m o l i s a n o d i C h i e t i . L e s u e r i c e r c h e v e r t o n o s u l l a l e t t e r a t u r a n e o t e s t a m e n t a r i a ( I l d e p o s i t o d e l l a f e d e . T i m o t e o e T i t o , B o l o g n a 1 9 9 9 ; I l m e s s a g g i o d e i v a n g e l i s i n o t t i c i , C i n i s e l l o B a l s a m o - M I 2 0 0 0 ) , s u l l a t e o l o g i a b i b l i c a ( I n t r o d u z i o n e a l l a l e t t u r a d e l P e n t a t e u c o e d e i l i b r i s t o r i c i d e l l ' A n t i c o T e s t a m e n t o , R o m a 1 9 9 7 ; I n t r o d u z i o n e a l l a l e t t u r a d e i l i b r i p o e t i c i e s a p i e n z i a l i d e l l ' A n t i c o T e s t a m e n t o , R o m a 2 0 0 0 , a m b e d u e c o n M . T · b e t ) e s u l l ' e t i c a b i b l i c a ( v o c i b e a t i t u d i n e , c o m a n d a m e n t o , v i r t ˘ i n L . L o r e n z e t t i , e d . , D i z i o n a r i o d i t e o l o g i a d e l l a p a c e , B o l o g n a 1 9 7 7 ) .
Sulla via della Croce, dove Gesù ha accettato la sorte del chicco di grano che cade in terra e muore per produrre molto frutto (Gv 12,24), ci lasciamo accompagnare dagli straordinari testi di Papa Benedetto. Un percorso di purificazione e di espiazione attraverso il quale ognuno di noi chiamato a camminare, per donarsi e donare agli altri lo squarcio di sereno verso Cieli Nuovi, verso il Paradiso.
Un esordio sul tema dell'immortalità, una riflessione teologica sul concetto di sapienza e una lunga meditazione sull'esodo e sul suo significato permanente costituisconol 'architettura dei 502 versi che compongono il libro biblico della Sapienza. L'autore biblico è un giudeo che vive nel mondo greco di Alessandria d'Egitto, teso ad ascoltare il contesto della cultura ebraica e dei suoi padri, ma ancor di più attento ai fermenti dell'ambiente culturale in cui vive, di cui fa affiorare la nobiltà e la potenza espressiva. Gli studiosi sono orientati a collocare la composizione del libro nel 30 a.C. Ci troviamo dunque di fronte se non all'ultimo, almeno a uno degli ultimi libri dell'Antico Testamento. Con una spiritualità altissima, l'antico Israele offre questa specie di grande saluto al nuovo orizzonte che sta per schiudersi.
Stagione di energia ed esuberanza, ma anche di inesperienza e incompiutezza, la gioventù compare nella Bibbia attraverso le figure di Esaù e Giacobbe, Giuseppe, Tobia, Davide, Daniele e le pagine del Cantico dei cantici e dei vangeli. Accanto ad esclusi, reietti, ultimi, schiavi o balbuzienti, anche i giovani sono tra coloro che Dio sceglie come portatori del suo messaggio. La loro ingenuità potrebbe essere d'ostacolo, ma l'elasticità li porta a offrirsi fiduciosi a progetti che li mettono al centro della scena, li considerano creature in evoluzione e rovesciano le tradizionali gerarchie tra le generazioni.
Nei momenti di passaggio individuali e collettivi ci sono libri particolarmente preziosi che aiutano a comprendere in profondità la natura delle crisi, danno parole alle emozioni e illuminano zone buie. Qoèlet, vetta altissima della tradizione sapienziale biblica, è uno di questi, e si configura come una profonda ed efficace cura delle due principali malattie di tutte le fedi, religiose e laiche: l'ideologia e la ricerca di facili consolazioni attraverso risposte banali a domande difficili e tremende del vivere. Il libro biblico è stato scritto in Israele durante la conquista greca, quando un grande impero stava imponendo la sua lingua e la sua cultura. Alcuni intellettuali ebrei erano affascinati da quel mondo e dai suoi valori di ricerca della felicità, del profitto, del piacere e della giovinezza. C'era però chi vedeva in quella «globalizzazione» la crisi profonda della cultura d'Israele. Tra questi, Qoélet, la cui meditazione è utilissima anche oggi per chi, in una nuova età di appiattimento dei valori, vuole pensare in profondità la natura del nuovo mondo e dei suoi dogmi. Il libro biblico è il grande confutatore dell'ideologia pelagiana meritocratica - oggi in pieno revival - secondo la quale il giusto viene ricompensato con beni, salute, figli, mentre il malvagio è sventurato e povero perché colpevole. Qoèlet si rivela così un efficacie antidoto contro la nuova/antica idolatria che sta invadendo, senza trovare resistenza, le imprese, la politica, la società civile e anche alcuni settori delle Chiese.