
Gli esperti lamentano che i genitori non diano più ai giovani le istruzioni necessarie per la vita. Nella Bibbia, invece, sia i padri che le madri non stanno “dietro le quinte”, sono presenti e danno insegnamenti ai propri figli su valori fondamentali. In questo libro l’Autore commenta dieci istruzioni di genitori ai figli, tutte caratterizzate da una forma speciale di comunicazione, il discorso diretto. Nel “tu” col quale la Bibbia si rivolge ai giovani, ciascun lettore potrà vedere se stesso e trovare una strada che porta alla felicità. Sono parole di saggezza che hanno ancora molto da dire sia alle nuove generazioni, sia a quei genitori che non sanno come rivolgersi ai propri figli.
La Bibbia non è solo un libro da leggere o un messaggio da ascoltare. E’ soprattutto un testo in cui riconoscere la voce viva di Dio che, per amore e solo per amore, cerca l’uomo e lo accompagna alla pienezza della vita. L’Autore, che da anni svolge un servizio competente e appassionato alla Scrittura, presenta alcune pagine della Bibbia con un linguaggio semplice e le traduce nel concreto. Parole che diventano come un pane da assimilare, come un’acqua che risponde alla nostra sete di felicità.
L'autore spiega la funzione di Rut all'interno della storia del popolo di Israele, rivelandone il messaggio odierno. Offre anche 10 consigli per chi desidera leggere correttamente il Libro di Rut.
«Un maestro insegna ai suoi discepoli anzitutto per quello che è, poi per quello che fa e infine per quello che dice». Se c'è, tra i profeti dell'Antico Testamento, uno al quale si può riferire que¬sta massima di R. Guardini è proprio Geremia. Mentre gli altri profeti scompaiono dietro al loro messaggio, Geremia parla anche con la propria vita. Uomo dalle mille contraddizioni: un mite, ma tenuto a pronunciare parole dure; un poeta, che Dio sceglie per combatte le sue battaglie; amante della bellezza della vita e della natura ma che rimane solo, senza sposarsi e senza figli. In un testo accessibile, l’Autore offre ai lettori di oggi un ritratto appassionante e attuale della vita del profeta.
Il volume di A.M. Canopi, commenta alcuni brani dei vangeli dell'infanzia per recuperare, attraverso i grandi protagonisti di queste pagine, la capacità di vedere la Salvezza con gli occhi puri e umili di chi sa stupirsi.
Negli otto capitoli di cui è composto il libro, l'Autrice propone una lectio divina sul quinto capitolo del Vangelo di Matteo affrontando le singole beatitudini. Le beatitudini sono il canto della gioia di Dio che egli vuole comunicare a tutti gli uomini, ma per poterlo fare deve insegnare il linguaggio dell'amore vero, dell'amore divino. Meditare sulle Beatitudini significa intraprendere un cammino di radicale conversione, aprirsi a una mentalità nuova che apprezza e desidera proprio quanto il mondo rifiuta. È una salita ardua che nessuno da solo potrebbe compiere. Ma Gesù, posando il suo sguardo su di noi, ci ammaestra e ci attira vicino a sé per farci conoscere le cose più intime e profonde del mistero del regno dei cieli. Anna Maria Cànopi in questo testo aiuta il lettore a salire con Gesù sulla montagna per stare alla sua presenza e mettersi in ascolto della sua Parola, per scoprire che Gesù stesso è la "beatitudine" di ogni persona.
ll volume di B. Secondin si articola in dieci capitoli di lectio su brani dell'AT, a cominciare da Genesi? fino a Giobbe. Ogni capitolo prende in esame il brano specifico e lo contestualizza, considerando sia l'habitat del brano, ossia il libro biblico, sia il brano in se stesso e quindi il suo messaggio specifico su Dio e sul tipo di rapporto che egli ha con l'umanità.Sono in molti a trovare difficile fare lectio divina sui testi dell'Antico Testamento: per il linguaggio a volte complicato, per la complessità della redazione del testo, per la minore familiarità rispetto alle pagine del Nuovo Testamento. Eppure la storia della salvezza si realizza in unità intrinseca all'interno dei due testamenti: e tutta la Scrittura, come dice Paolo (2Tm 3,16-17) "è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia".Con questa decina di proposte di lectio divina su alcune figure centrali della prima alleanza e su alcuni passaggi chiave dell'esperienza religiosa di Israele, si intende mostrare che è possibile e fruttuoso un ascolto "dialogico e orante" anche dell'Antico Testamento (la "voce" del Dio che cammina con la nostra storia è una immagine molto suggestiva).
La felicità, quella duratura e concreta, è l'obiettivo più vero che la persona umana custodisce e rincorre con tutte le sue energie. Se l'obiettivo è chiaro, non sempre lo sono i mezzi e le strade per raggiungerlo. Che cosa è la vera felicità? Esiste davvero la possibilità di essere felici? Ci sono elementi indicatori di un percorso o maestri capaci di illuminarlo? Come riconoscerli? Sono interrogativi che in queste pagine possono trovare, se non una risposta, almeno piste utili. Il volume è scritto da un monaco certosino e indirizzato ai giovani che intendono abbracciare la vita monastica; è una riflessione intensa e molto concreta sul significato essenziale della vita.
Le parabole commentate da Anna Maria Cànopi in queste pagine pongono davanti ai nostri occhi due modi opposti di condurre l'esistenza: o secondo il Vangelo o secondo la mentalità del mondo. I racconti toccano vari aspetti della vita. La prima grande alternativa riguarda il posto accordato alla Parola di Dio: la leggiamo e meditiamo con assiduità o la lasciamo cadere nel vuoto (parabola delle due case)? La parabola degli invitati al banchetto di nozze ci interroga sul posto che riserviamo a Dio nelle nostre scelte: egli è per noi una Persona o è solo un "valore"? Due parabole poi - quella del ricco epulone e quella del giudice iniquo - ci interrogano sul nostro modo di rapportarci con il prossimo. Le ultime tre parabole mettono in evidenza gli atteggiamenti fondamentali che si addicono ai veri "discepoli" di Gesù: saper rischiare tutto per il Regno dei Cieli (parabola delle mine); essere sempre disponibili a compiere la volontà del Padre (parabola dei due fratelli); collaborare al piano di salvezza di Dio (parabola dei vignaioli omicidi).Queste parabole offrono, in sintesi, un fondamentale insegnamento: durante la vita ci troviamo a dover prendere tante decisioni. Per quanto irrilevanti esse possano apparire ai nostri occhi, non bisogna mai trascurarle o affrontarle con leggerezza. In ogni istante, infatti, si decide per l'eternità.
Quello del profeta Osea è sicuramente uno dei libri biblici più intensi e suggestivi e in queste pagine viene letto mettendone in evidenza il tema centrale: l'amore di Dio. Come per gli altri testi della collana, la preoccupazione dell'autrice non è quella di una lettura esegetica, ma sapienziale del testo di Osea, per cogliere tutta l'intensità di una Parola che chiede di diventare esperienza personale; infatti l'autrice sostiene che il libro di Osea obbliga chi lo legge a rivedere il proprio concetto di Dio: non un Dio impersonale e lontano ma un Dio che si compromette con il suo popolo, che cammina con l'uomo e gli chiede l'impegno di un coinvolgimento sincero e personale.
L'esperienza delle relazioni è talmente variegata da risultare irriducibile a un ventaglio delimitato. Le Scritture sacre ne offrono infatti uno spettro magnifico. La persona umana è sempre in relazione, fin dal suo principio: con Dio, con l'altro sesso, con il mondo animale e vegetale. L'intera storia biblica è storia di relazioni. All'interno dell'intreccio umano delle relazioni, nella Bibbia sorge lentamente il profilo di un'umanità sempre in cammino verso il proprio rinnovamento, orientata a un compimento finale. Solo al suo termine giungerà la pienezza della vita. Questa è la promessa di Dio (Mario Cimosa, Giovanni Ferretti, Maurizio Bettini, Anselm Grün, Dina Tufano e Eugenio Garavini, Giovanni Ancona).Dio si pre-mette e si pro-mette all'umanità. Gli esseri umani all'interno di questo orizzonte fanno esperienza di legami che vivono di promesse, di impegni reciproci, che si stabiliscono mediante l'amicizia (Federico Giuntoli, Enrico Berti, Anna Oliverio Ferraris, Paolo Gamberini, Paola Di Nicola, Marisa Cecchetti), soffrono l'amarezza del tradimento (Ortensio da Spinetoli, Deborah D'Agostino, Alessandro Meluzzi, Laura Laurenzi, Giovanni Cesare Pagazzi, Maria Elisabetta Fortunati), sono capaci di offrire e ricevere la correzione (Salvatore Panimolle, Cristina Simonelli, Laura Capantini, Lorenzo Chiarinelli, Giorgio Caniato, Clarisse di Lucca), approfittano pericolosamente dell'altro con l'abuso (Laura Provera, Maria Rita Parsi, Michele Pennisi, Gabriele Ferro, Luigi Ciotti...